Anime & Manga > Naruto
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Autore: lele06    15/12/2016    2 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                   CAPITOLO 1
< Hinata! > enunciò la madre aprendo la porta della camera, mentre la ragazza allungava il braccio verso il comodino per vedere che ora fosse sbloccando il telefonino. Quando notò che fossero le sette meno un quarto, capì che fosse arrivato il momento di alzarsi. Quello era un giorno importante per lei in quanto avrebbe iniziato a frequentare il liceo di Konoha. Non era molto entusiasta di iniziare la scuola, ma era tanto felice di poter stare nella stessa classe del ragazzo verso il quale aveva una cotta. Lo aveva incontrato per la prima volta alla quinta elementare. Sfortunatamente alle medie capitarono nella stessa classe solo all’ultimo anno. Anche quando non frequentavano la stessa classe, i suoi occhi riuscivano a trovare la sua figura durante l’ora della pausa oppure quando le lezioni finivano.
< Se non ti alzi farai tardi > affermò la madre aprendo la tenda che impediva ai raggi del sole di entrare nella stanza
< Ho capito > spostando le lenzuola pentendosene quando la madre aprì la finestra per far arieggiare la stanza 
< Sei pazza > esclamò ricoprendosi nuovamente con il lenzuolo a causa del freddo proveniente da fuori
< Non fare la bambina ed alzati > voltandosi verso la figlia mettendosi le mani sui fianchi < Vai a lavarti e scendi per la colazione > aggiunse uscendo dalla stanza, sperando che la figlia facesse presto.
Appena la madre uscì dalla stanza, Hinata spostò nuovamente le coperte per poi fare una corsa alla finestra per chiuderla. Anche se era metta settembre pensò che la mattina presto facesse già molto freddo. Con questo pensiero si diresse in bagno per riscaldarsi con un bel bagno caldo.
                                     
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< Finalmente hai finito > esclamò la madre voltandosi per guardarla mentre prendeva posto a tavola < Ti sta proprio bene questa divisa >aggiunse avvicinandosi per osservarla meglio, mentre Hinata abbassò il capo sentendosi a disagio. Le dava fastidio quando le persone la osservavano.
< La divisa alla marina ti dona > affermò la sorella sorridendo
< Sono d’accordo con te Hanabi > voltandosi vero l’altra figlia concordando su quello che avesse appena detto. Quell’abbigliamento metteva in risalto le qualità della figlia, anche se lei quando usciva indossava sempre vestiti larghi. Sperava che non si sentisse imbarazzata a mostrarsi con quell’abbigliamento a scuola.
< Possiamo cambiare discorso > disse pregando che la madre e la sorella parlassero d’altro. Si trovava già a disagio con quell’uniforme, quindi era meglio non discutere di più su quell’argomento. Si era iscritta a quel liceo in quanto avevano un’uniforme più casta, ma dopo essere stata ammessa aveva saputo che era stata sostituita da quella alla marinara. Non voleva crederci quando lo venne a sapere. Decise anche che avrebbe cambiato scuola, ma cambiò idea perché quando andò a scuola per vedere il tabellone con su scritto i nomi delle persone delle varie classi, notò che lei fosse capitata con il ragazzo che le piaceva. Quando lesse il nome Naruto Uzumaki riuscì a pensare solo al fatto di poter trascorre un anno insieme al lui nella stessa classe. Pensò che grazie a questo avrebbe potuto avvicinarsi a lui. Con questa idea decise di rimane in quella scuola, ma quando si era vista allo specchio quella mattina con quella uniforme, pensò che forse non sarebbe stata in grado di presentarsi quel giorno a scuola.
< Di certo attirerai lo sguardo di molti ragazzi > disse la madre soddisfatta di ciò. Sapeva che la figlia fosse una bella ragazza. L’unico problema era che non si valorizzasse abbastanza e questo le dispiaceva molto.
< Lei vuole solo le attenzioni di un ragazzo in particolare > osservò Hanabi accendendo l’interesse in sua madre, che appena udì quelle parole si fiondò vicino alla figlia per sapere di più
< M-ma c-cosa stai dicendo > disse balbettando guardando verso un’altra direzione. Non credeva che la sorella minore sapesse che lei avesse una cotta per un ragazzo
< Non mentire, so che ti piace un ragazzo > affermò puntando la forchetta verso Hinata, la quale si irrigidì sentendo quelle parole uscire dalla bocca della sorella minore < Ho notato che di tanto in tanto esci la sera. Questo evento mi è sembrato molto strano in quanto non è da te uscire la sera di casa. Così una sera di quelle ti ho seguito fino al parco vicino casa nostra ed ho notata che sei stata tutta la serata ad osservare un ragazzo allenarsi a basket tutto solo > aggiunse mentre il volto di Hinata diventava sempre più rosso per l’imbarazzo.
< Che tipo di ragazzo è? > domandò la madre curiosa di sapere come fosse il ragazzo verso cui la figlia provava dei sentimenti
< È un ragazzo alto con capelli biondi e occhi azzurri > rispose sperando che la madre si accontentasse di quelle poche informazioni < E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
< Adesso vado altrimenti arriverò in ritardo > disse subito dopo alzandosi dalla sedia per poi uscire di casa
< È totalmente cotta > affermò Hanabi appena sentì la porta d’ingresso chiudersi
< Spero che le vada tutto bene > disse la madre augurandosi che la figlia trovasse il coraggio per dichiarare il suo amore al ragazzo visto che aveva notato che
ci tenesse in modo particolare per lui.

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urlò la madre spalancando la porta della camera del figlio e avvicinandosi al letto. Notò che il figlio dormiva ancora beatamente. Non aveva sentito il suo urlo quindi decise di riprovarci
< Svegliati > strillò al suo orecchio. Naruto quando senti l’urlo scattò immediatamente in piedi ancora abbracciato al cuscino
< Mostro > disse voltandosi verso la madre
< Cosa hai detto? > chiese per vedere se avesse sentito bene cosa avesse detto il suo amato figlio, il quale quando visualizzò la figura della mamma si allontanò da essa
< H-ho detto che ti voglio bene > rispose balbettando sperando che la madre avrebbe creduto a quella bugia. Non aveva proprio intenzione di andare a scuola con un bernoccolo sulla testa. Questo avrebbe potuto rovinargli l’immagine per sempre, ma ancora di più si preoccupava di fare una figuraccia davanti alla ragazza che le piaceva.
< Sbrigati altrimenti farai tardi > affermò calmandosi
< Agli ordini > scattando in piedi e dirigendosi immediatamente verso il bagno per lavarsi, ringraziando il cielo di essere scampato all’ira della madre.
Dopo essersi vestito si recò immediatamente in cucina per fare colazione. Appena prese posto a tavola, la madre gli mise davanti una porzione abbondante di pancake. Quando la vide, i suoi occhi brillarono di gioia
< Buon appetito > urlò fiondandosi sui pancake
< Mangia piano > affermò la madre voltandosi < Se mangi così non troverai mai una ragazza > aggiunse
< Ho già una ragazza che mi piace > disse mentre masticava < Il problema è che a lei piace già un altro ragazzo > aggiunse ingoiando
< Allora trova un’altra ragazza > affermò la madre risolvendo immediatamente il problema
< La fai semplice tu >
< Forse quella ragazza non è destinata a te > disse guardando il figlio negli occhi < Sono sicura che presto troverai la ragazza che il destino ti ha assegnato > continuò
< Io non mi arrenderò > affermò sbattendo il pungo sul suo petto < Sono sicurissimo che prima o poi la farò innamorare di me > aggiunse mentre la madre sospirò sentendo quelle parole. Non poteva farci niente quando faceva così. Quando si metteva in testa una cosa era difficile fargli cambiare idea.
< Sbrigati a mangiare altrimenti arriverai tardi al tuo primo giorno di scuola > disse iniziando a pulire la cucina mentre il figlio divorò i pancake in un attimo.
< Io vado > alzandosi da tavola e correndo verso la porta
< Fai attenzione > urlò la madre

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Pian piano che si avvicinava ai cancelli della scuola, Hinata notò la figura di un ragazzo che conoscesse
< Neji > affermò salutandolo facendo voltare il ragazzo verso la sua direzione
< Hinata > avvicinandosi alla ragazza per abbracciarla. Era contento di vederla in quanto non si vedevano più molto spesso < è da un po’ che non ci vediamo > affermò appena sciolto l’abbraccio
< Da quando ti sei fidanzato non vieni più a casa > disse mettendo un finto broncio
< Scusa . Prometto che verrò più spesso > cercando di sollevare il morale della cugina. Era vero che da quando si era fidanzata andava raramente a casa sua. Non credeva che la ragazza avesse preso tanto male la sua assenza
< Stavo solo scherzando > sorridendo, con un’espressione felice. A lei bastava solo che il cugino fosse contento e poi aveva conosciuto anche la sua fidanzata. Doveva dire che era anche una bella ragazza. Non riusciva ancora a capire come mai si fosse messe con suo cugino. Anche se era gentile, era un ragazzo taciturno e alle volte molto serio.
< Dov’è Tenten? > domandò guardandosi intorno e non vedendo la figura della ragazza. Pensò che fosse strano, di solito loro due stavano sempre insieme
< Mi ha mandato un messaggio dicendomi di avviarmi, visto che si è svegliata tardi > rispose sospirando. La sera prima l’aveva anche avvisata di andare presto a dormire. Purtroppo la ragazza non lo stava mai a sentire e faceva sempre di testa sua
< Non essere troppo severo quando arriverà > lo ammonì conoscendo il cugino. Era sicura che appena Tenten fosse arrivata a scuola, come minimo gli avrebbe fatto una ramanzina
< Non metterci anche tu! > incrociando le braccia al quanto seccato dalle parole della cugina < Già mi basta Tenten che mi dice di essere pesante > aggiunse gonfiando leggermente le guance, facendo ridere Hinata, la quale non lo aveva mai visto così. DI sicuro il cugino stava migliorando grazie alla vicinanza di Tenten
< Fai così > iniziò mentre Neji riportava lo sguardo su di lei < Non farla durare troppo > continuò
< Infatti era quello che volevo fare > affermò il ragazzo
< Meno male > tirando un sospiro di sollievo < Ora è meglio che raggiunga l’aula > aggiunse salutando il cugino e dirigendosi verso l’edificio presso il quale erano allocate le classi del primo anni.
Giunta di fronte alla porta, quando l’aprì diede una veloce occhiata alle persone presenti nell’aula. Notò con suo piacere che la maggior parte dei suoi compagni di classe già li conosceva, in quanto erano stati con lei nella stessa classe delle medie.
Il giorno che uscirono le classe, quando lesse i nome dei suoi compagni non poteva crederci di conoscerli quasi tutti. Pensò che forse ci fosse stato qualche errore, ma fortunatamente non fu così. Si sentì molto sollevata nel vedere facce conosciute poiché a causa della sua timidezza per lei non era molto facile fare amicizia. Fu capace di creare un rapporto di confidenza con i suoi compagni delle medie, grazie alla presenza di Naruto. Fu lui il primo che si presentò a lei e subito dopo fu sempre lui che  la presentò a tutte le persone della classe. In quel momento pensò che forse l’avesse vista in difficoltà e quindi fosse intervenuto in suo soccorso.
Prese un respiro ed entrò nell’aula per dirigersi vicino la lavagna, dove era stata disegnata una mappa della classe ed erano stati indicati i posti a sedere. Sospirò appena notò che non fosse seduta vicino a Naruto. Al ragazzo era stato assegnato il posto al secondo banco della fila di destra, mentre a lei l’ultimo banco della fila centrale. Pensò che almeno così lo potesse osservare, giungendo all’ipotesi che la potevano definire una stalker, in quanto lo guardava sempre da lontano senza che lui se ne accorgesse. 
Raggiunse con passo lento e capo abbassato il suo banco
< Hinata > disse una ragazza dai capelli rosa con occhi verdi attirando l’attenzione della ragazza
< Ciao Sakura > sorrise felice di vedere la sua amica
< Sono contenta che siamo capitate nella stessa classe >
< Anche io sono felice per questo > affermò sedendosi al suo posto, mentre Sakura si girò per continuare a parlare. Era davvero felice di poter passare nuovamente un anno con la ragazza. Durante la terza media erano diventate molto amiche. Avevano iniziato anche ad uscire insieme con l’aggiunta di un’altra ragazza di nome Ino Yamanaka. L’unica cosa che la turbava era il fatto che Naruto provava dei sentimenti verso Sakura. Ogni volta che le vedeva Naruto salutava Sakura con un entusiasmo che non aveva mai visto sul suo viso. All’iniziò questo le dava parecchio fastidio, visto i sentimenti che provava verso il ragazzo, ma quando vide il volto triste di Naruto appena essere stato rifiutato dalla ragazza che amava pensò che non gli importava chi scegliesse. L’importante era che fosse felice. A lei bastava solo vedere il volto pieno di entusiasmo di Naruto per essere appagata. Anche se sarebbe stata molto più felice se avesse scelto lei.
< È strano Naruto non è ancora arrivato > fece notare Hinata, dando un’occhiata ai suoi compagni di classe e non vedendo l’inconfondibile chioma bionda del ragazzo, con una leggere preoccupazione
< Sicuramente si sarà svegliato tardi > sapendo con certezza che avesse ragione
< Tornate tutti ai vostri posti > affermò una voce provenire dalla porta. Quando i ragazzi si voltarono, videro un uomo dai capelli bianchi e con una maschera che copriva quasi tutto il suo viso. Lasciva scoperto solo il suo occhio destro. Qualcuno pensò che quell’uomo avesse dei piccoli problemi.
< Sono Kakashi Hatake e sono il vostro insegnante di letteratura. In più sono anche il vostro coordinatore > continuò appena raggiunse la cattedra sulla quale poggio il registro di classe.
Dopo le presentazioni dei ragazzi e l’aver fatto l’appello, era giunto il momento di scegliere i rappresentanti di classe. Una gran scocciatura per l’insegnante, in quanto per scegliere gli dovesse fare quel ruolo, si perdeva innumerevole tempo e lui avrebbe preferito trascorrerlo leggendo un libro piuttosto che passarlo in classe.
< C’è qualcuno che si candita a rappresentante? > domandò sapendo che nessuno avesse alzato la mano poiché quel ruolo comportava molto lavoro e responsabilità. Di conseguenza era costretto ad optare per un sorteggio anche se i ragazzi si lamentavano sempre.
< Visto che nessuno si propone, faremo a sorteggio > prendendo un foglio dal cassetto della cattedra ed iniziando a scrivere i nomi dei ragazzi. Quando finì di scriverli, li divise in due gruppi: uno per i maschi e un altro per le ragazze visto che i rappresentanti dovessero essere sia un maschio che una ragazza.
Appena prese un foglietto dal gruppo delle ragazze, si sentì spalancare la porta. Tutti i presenti si voltarono verso questa per vedere chi fosse arrivato a quell’ora
< Tu chi sei? > domandò Kakashi voltatosi verso la porta
< Sono Naruto Uzumaki > rispose poggiando le mani sulle ginocchia prendendo fiato.
< Sei in ritardo > affermò l’insegnante
< Mi scusi tanto. Sulla strada per venire a scuola, ho incontrato una vecchietta che portava molte buste. Mi sono offerto di aiutarla, ma non credevo che abitasse molto lontano. Per questo motivo ho fatto tardi >
< Ok ok > iniziò < Per punizione sarai il rappresentante di classe > continuò sorridendo anche se questo non poteva essere visto a causa della maschera
< COSA! > urlò il ragazzo sconvolto dalle parole del suo insegnante < Non è giusto > aggiunse abbassando il capo sconsolato di dover ricoprire quell’incarico, dirigendosi verso l’unico banco libero lentamente.
< P-professore > disse balbettando Hinata alzando la mano per attirare l’attenzione del suo insegnante
< Dimmi > esortandola a continuare
< M-mi v-vorrei proporre come rappresentante > iniziò balbettando per poi continuare tutto d’un fiato
< D’accordo > affermò Kakashi mentre sul viso di Hinata spuntava un piccolo sorriso. Appena aveva sentito che l’insegnante avesse dato quella carica a Naruto, il suo braccio si alzò istintivamente come se avesse vita proprio. Lo sapeva che quell’incarico comportava tanto lavoro e tante responsabilità, ma poteva convivere con queste se poteva passare del tempo in più con Naruto.
< Adesso dobbiamo scegliere i rappresentanti per gli eventi > fece notare Kakashi pescando due fogliettini dal lato delle ragazze ed uno da quello dei ragazzi < I responsabili saranno Sasuke Uchiha, Sakura Haruno ed infino Ino Yamanaka > aggiunse soddisfatto di aver finito.
Naruto che fino a quel momento era stato con la testa sul banco preso dallo sconforto, appena sentì il nome di Sakura Haruno alzò immediatamente il capo incredulo di quello che avesse appena udito. Si voltò per vedere il volto della ragazza e quando vide che non fosse contenta, capì che non si fosse sbagliato anzi aveva sentito bene. Avvertì in lui scorrere nuove energie. Pensò che grazie a quell’inconveniente avrebbe potuto passare più tempo con lei. Questo lo reso alquanto felice
< Adesso potete andare in palestra per il discorso della preside > disse congedandosi dalla classe.

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Mentre percorrevano il tragitto per arrivare in palestra
< Sono stata proprio sfortunata ad essere stata estratta io > esclamò Sakura sospirando con il capo chino
< Io non credo > affermò Ino, una ragazza dai capelli biondi con occhi azzurri
< Per caso stai male? > domandò curiosa
< Non mi sono mai sentita meglio > rispose voltandosi verso l’amica < Facendo parte del gruppo dei rappresentanti questo fine settimana andremo in gita per tre giorni > aggiunse sorridendo vedendola come una cosa meravigliosa
< Veramente? > domandò Naruto intromettendosi nella discussione
< Sono serissima > rispose Ino sorridendo, mentre sul viso del ragazzo sorgeva un enorme sorriso. Non poteva crederci di passare tre giorni interi con Sakura. Gli sembrava un sogno ad occhi aperti. Non vedeva l’ora che giungesse il fine settimana.
 
Note autore:
Salve a tutti. Ho deciso di scrivere il primo capitolo poiché quello che avevo pubblicato non mi soddisfaceva molto. Spero che questo lo troviate molto più interessante di quello precedente. Spero che mi direte la vostra.
Volevo ringraziare Azul5 per aver commentato il capitolo precedentemente pubblicato; Kaede93 per averla aggiunta tra le seguite ed Coniglietto 94 tra le preferite. Spero che abbiate trovato questo capitolo molto più interessante di quello avevo pubblicato precedentemente.
Alla prossima
   
 
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