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Autore: conlatestatralenuvole    18/12/2016    0 recensioni
Ron e Hermione cercano di preparare la piccola Rose per un nuovo arrivo in famiglia... I risultati, però, non saranno proprio quelli aspettati.
"Guarda!" Iniziò Rosie, toccando la propria pancia.
"Il pancino di Rosie, il pancino di papà," E toccò la sua pancia,
"E il pancino di mamma!" Applaudì dopo aver toccato le pance di tutti.
"Sì, tesoro," Sorrise Hermione scostando i morbidi ricci rossi dalla fronte della figlia.
"Mamma ha un graaaande pancino!" Squillò Rosie con innocenza, le braccia allargate ad indicare quanto fosse grande la pancia della mamma.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Hugo Weasley, Molly Weasley, Ron Weasley, Rose Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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-Molly?


Chiese Hermione cautamente, seduta al tavolo della cucina con la suocera la domenica seguente.


-Sì, cara?


La donna alzò gli occhi dalle carote che stava pelando.


Hermione si rigirò una mela tra le mani. Una mela che avrebbe dovuto sbucciare e tagliare per la torta che avrebbero mangiato per dessert.


-Quando Charlie è nato, come avete fatto a preparare Bill per il nuovo arrivo?


Domandò. Voleva il parere di un'esperta. Del resto, Molly aveva dovuto farlo parecchie volte, sua madre invece non aveva mai avuto quel problema.


-Oh.


Molly si sedette sulla sedia con aria pensosa.


-Non credo che abbiamo fatto qualcosa di specifico. Insomma, probabilmente abbiamo parlato del bambino davanti a lui e basta. E mi ricordo che mi accertavo che Arthur e io dessimo a Charlie tutte le attenzioni che potevamo una volta che il bambino era arrivato. Questo è importante. Sei preoccupata per Rose?


Chiese pelando le carote e guardando la nuora attraverso la frangetta.


-Non proprio preoccupata. Ma Ron mi ha fatto notare che dovremmo dirle che sarà una sorella maggiore presto, far sì che sia pronta.


-E tu cosa ne pensi?


-Sono d'accordo con lui. Ho comprato un libro ieri, mentre ero fuori con mia mamma. È un libro per bambini riguardo a un nuovo arrivo in famiglia, ma Rose non è così interessata.


Molly sorrise.


-Quella ragazzina adora i libri. Dalle tempo, continua a provarci. Una volta che capirà che ha a che fare con lei, sarà interessata.


-Lo so, ma abbiamo meno di tre mesi adesso e non voglio fare lo stesso errore di Harry e Ginny! James ha reso la loro vita un inferno per un bel po'.


Molly rise al ricordo dei capricci di suo nipote.


-È stato un piccolo monello, non è così? Ma non vedo come potreste ripetere i loro errori. Insomma, non sapevano nulla al riguardo. Harry è figlio unico e Ginny è l'ultima arrivata. Nessuno di loro ha mai dovuto fare posto a qualcun altro.


-Anch'io sono figlia unica.


Le fece notare Hermione.


-Sì, tesoro, ma tu, al posto di quell'accoppiata lì, hai letto ogni libro esistente sui bambini e sull'essere genitori.


Ridacchiò.


-Sai tutto riguardo le rivalità che ci possono essere tra fratelli quando sono piccoli. Sei molto meglio informata. Avrei dovuto parlargliene,


sospirò,


-Ho provato a dirglielo, in realtà. Hanno viziato James così tanto, il che è comprensibile per Harry. Vuole che i suoi bambini abbiano l'infanzia felice che lui non ha mai potuto avere, ma conosci mia figlia, cocciuta e sempre a pensare di sapere tutto!


Sospirò ancora, mettendo da parte le carote.


-Sì.


Concordò Hermione. Anche se voleva bene a Ginny come a una migliore amica o a una sorella, aveva potuto ammirare la sua testardaggine più di una volta. Era in qualche modo una caratteristica della famiglia Weasley.


-Allora, che cosa ci consigli?


-Non credo che avrete problemi.


La rassicurò.


-Rose è molto comprensiva e amorevole. L'avete vista con la piccola Lucy, no?


Sorrise. Si stava riferendo all'attuale Weasley più piccola, la figlia di quattro mesi di Percy e Audrey.


-Sì, lo so.


Rose chiedeva sempre di poter vedere la bambina per darle un bacino. Era adorabile. E Molly aveva ragione. Rose era molto dolce per avere solo due anni. Magari non proprio alle tre di notte quando urlava come una pazza, o all'ora del tè, quando quello che c'era in tavola non era il suo cibo preferito e lo lanciava sulla faccia del papà, o quando faceva infiniti capricci perché non voleva uscire dalla vasca. Erano comunque fortunati, era una brava bambina.


-Il mio unico consiglio è di darle abbastanza attenzioni e mostrarle il vostro amore come prima, una volta che il bambino sarà arrivato. So che non sarà facile con un neonato da accudire, ma tutto ciò di cui avrà bisogno sarà la sicurezza che il vostro amore per lei non è cambiato. Sono sicura che andrete benissimo."


Molly sorrise e strinse la mano di Hermione da sopra al tavolo prima di alzarsi per affettare le carote che avevano finito di pelarsi da sole all'interno di una pentola.


*


Hermione si lasciò cadere sulla sua poltrona preferita, esausta. Aveva lavorato a tempo pieno, aveva sofferto di indigestione tutto il giorno ed era andata a prendere Rosie da Molly giusto in tempo per trovarla nel bel mezzo di un capriccio; capriccio che era andato avanti per un'altra ora dopo che erano tornate a casa. Avrebbe voluto fare un pisolino, in realtà, ma aveva ancora una bambina da sfamare, lavare e mettere a letto, dato che Ron avrebbe lavorato fino a tardi. E il suo gufo aveva detto che sarebbe potuto non tornare affatto fino al giorno dopo se la spedizione non fosse finita bene. Sperando in qualche minuto di pace prima di iniziare una battaglia per convincere sua figlia a mangiare qualcosa, un gioco che solo Ron riusciva a vincere solitamente, chiuse gli occhi e posò la testa sullo schienale.


-Leggiamo mamma!


Rose posò un libro in grembo alla mamma e iniziò a rannicchiarsi sulla sedia accanto a lei.


-Rosie, mamma è molto stanca.


Provò Hermione, sentendo arrivare un bel mal di testa.


-Pensavo stessi giocando con i tuoi giochi.


Lanciò un'occhiata alle bambole e agli animaletti di stoffa abbandonati per tutto il pavimento.


-Leggiamo!


Esclamò, rischiando di sbatterle il libro in faccia.


Hermione sospirò. Non aveva le energie per discutere con lei. Mettendosi a sedere dritta e sistemando la bambina accanto a lei, prese il libro che Rose le aveva dato e individuò il libro sui bambini abbandonato sul tavolino. Aveva un'idea migliore.


-Mamma leggerà per te, tesoro, ma perché non leggiamo questo libro?


Chiese, traendolo a sé con la bacchetta e aprendo la copertina.


Rose scosse la testa.


-Uh uh!


Tolse il libro dalle mani della mamma e le portò di nuovo quello che aveva scelto di fronte agli occhi.


-Questo qua! Voglio pesci!


Piagnucolò. La "Sirenetta" era la sua storia preferita in quel momento. Amava vedere i pesci e sentirsi raccontare di come nuotavano. A Rose piaceva nuotare e lo faceva ogni volta che ne avesse l'occasione, cioè non molto spesso, ma era sempre stata un'amante dell'acqua e non voleva mai uscire dalla vasca da bagno. Era come se l'acqua la calmasse. Ron spesso scherzava ipotizzando che forse era per metà una sirena!


-Rose, non sei stata molto carina!


La rimproverò Hermione.


-Non prendiamo le cose dalle mani delle persone e dobbiamo mostrare rispetto per i libri! Ora, leggeremo la storia di questo bambino appena nato.


Iniziò, consapevole che parlare di bambini avrebbe acceso il suo interesse.


-Babbino appena nato?


Chiese titubante, un ditino nella bocca mentre guardava la mamma con diffidenza. Metteva il broncio quando le veniva detto di no, forse perché non succedeva molto spesso. Solitamente non ce n'era bisogno.


-Vedo bibbo piccolo!


Provò ad aprire il libro.


Hermione sorrise. Era riuscita ad allettarla. Rose stava attraversando una fase in cui era attratta dai neonati e da tutto ciò che li riguardava, una fase che era nata dopo aver visto Audrey con Lucy. Rose voleva sempre fare la mamma. Voleva accarezzare la piccola Lucy, voleva mettere a letto la Puzzola Pigmea di Victoire quando andava a fare visita a Fleur e Bill e voleva addirittura portare i lombrichi dentro casa dal giardino per dargli il latte quando era ora di cena! I suoi giocattoli preferiti, in quel momento, erano il bambolotto con il passeggino che i genitori di Hermione le avevano regalato per il compleanno. Sia Ron che Hermione speravano fosse di buon auspicio per il nuovo arrivo che si sarebbe presto unito a loro.


-Sì, un bimbo piccolo. Guarda,


Aprì il libro.


-La mamma di questa bambina sta facendo crescere un bimbo piccolo nel suo pancino.


Puntò il dito su un disegno con una donna evidentemente in cinta e una bambina in piedi accanto a lei.


-E la bambina sta per diventare una sorella maggiore, proprio come lo sarai tu quando il bimbo di mamma uscirà fuori dalla sua pancia!


-Bibbo di mamma?


Gli occhi di Rose si spalancarono, guardando in modo alternato il libro e il pancione della mamma.


-Sì, tesoro.


Hermione le diede un bacio sulla testa.


-Mamma ha un bimbo che sta crescendo nella sua pancia. Lui o lei sarà il tuo fratellino o la tua sorel...


-Lo vedo!


Rose iniziò a sollevare i vestiti della mamma.


-Vedo bibbo!


Esclamò indicando il pancione.


-Rosie, non puoi ancora vederlo. Deve restare qui dentro per crescere finché non diventa abbastanza grande da poter uscire. C'è un posto speciale nella pancia di mamma dove il bimbo può stare tranquillo al calduccio così, guarda.


Girò la pagina e le mostrò il disegno di un bambino nel grembo materno, tutto rannicchiato e intento a succhiarsi il pollice.


Gli occhi della bambina si spalancarono ancora di più.


-Mamma! Fallo uscire!


Esclamò, forse pensando che il bambino fosse incastrato.


Cercando di non ridere, Hermione tirò la figlia più vicino a sé.


-Non può ancora uscire, tesoro. È ancora troppo piccolo. Ha bisogno di diventare grande e forte per essere il tuo fratellino o la tua sorellina.


Dopo aver saputo dall'inizio di avere una femminuccia con Rose, l'ultima volta, Ron e Hermione avevano deciso di aspettare e avevano modificato l'incantesimo di predizione per non fargli dire nulla. Così sarebbe stata una sorpresa sia se avessero avuto un bambino o un'altra bambina, e a dire il vero non avevano preferenze. Avrebbero amato il nuovo arrivo a prescindere. Non sapere rendeva tutto solo più eccitante.


-Oh,


Rosie mise il broncio e perse interesse nel resto del libro.


-Leggi il mio ora!


Afferrò la sua copia della "Sirenetta" e lo consegnò nuovamente a Hermione.


-Oh, Rosie, che cosa devo fare con te?


Sorrise e baciò di nuovo la testa della figlia, facendo scivolare le dita tra i suoi ricci rossi, legati in simpatici, piccoli, codini.


-Mamma te lo leggerà prima di andare a letto. Ora dobbiamo andare a fare il tè.


La sollevò da sopra di sé e si mise in piedi con fatica, strofinandosi la schiena mentre andava in cucina, ben sapendo che sarebbe stata una lunga nottata senza l'aiuto di Ron!

NOTE DELL'AUTRICE:

Storia in traduzione da GingerWitchWriter - New Addition - www.fanfiction.net.



   
 
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