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Autore: deeya    21/12/2016    0 recensioni
Io sono solo ciò che mi avete fatta diventare. Colei che ha giurato che avrebbe fatto pagare a tutti i loro debiti ed espiare le loro colpe.
Su una cosa però hai ragione, sono una angelo decaduto e dannato, con gigantesche ali nere come pece che quando si sono aperte hanno allungato su di voi la loro ombra. Se io sono dannata voi lo sarete con me.
Eccomi con un'altra storia in cui troverete un' Hermione un pò diversa da come siamo abituati a vederla. Perchè? Perchè anche più buoni hanno un lato oscuro. Spero vi abbia incuriosito.
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Pansy Parkinson, Ron Weasley, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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“La maggior parte delle persone non sa amare 
né lasciarsi amare
,
perché è vigliacca o superflua,
perché teme il fallimento
.
Si vergogna
 a concedersi ad un'altra persona,
e ancor più ad aprirsi davanti a lei,
poiché teme di svelare i propri tristi segreti
..."

                                     

Advices

--Avanti Draco, devi ammettere che la Granger è la migliore segretaria che tu abbia mai avuto e che tu possa sognare. Tre settimane e ti ha riordinato mezzo mondo. Tutti i casi sono all’ordine dei giorno e tu hai perfino del tempo libero, così magari la smetti di rintanarti in casa e in ufficio e ti trovi una con cui uscire.—
--Non ne ho alcun bisogno Blaise. Per scopare mi bastano un paio d’ore a notte.—fece il biondo seccato dalle continue chiacchiere dell’amico.

--Non sto parlando di scopare, Malfoy, ma di avere una relazione, leggermente più lunga di un paio d’ore a notte.—ribadì per l’ennesima volta il moro.
--Ne ho avuto abbastanza di relazioni, ora la cosa più importante è il mio lavoro.—
--Draco, se tu andassi in pensione domani, avresti comunque abbastanza denaro da vivere nel lusso per tutta la vita e lo stesso potrebbero fare i tuoi figli. Vista però, la tua poca predisposizione nel farti avvicinare da una donna, dubito tu possa mai avere dei figli. – l’uomo di fronte a lui alzò la testa dai fogli che stava firmando e lo fulminò con lo sguardo.

--Come si sentirà triste tuo padre nel sapere che il suo unico erede non ha intenzione di procreare.—aggiunse Zabini sapendo di toccare un tasto dolente, ma voleva farlo reagire. Voleva che il suo capo, nonché migliore amico, ritrovasse un briciolo di serenità e spensieratezza, ma soprattutto che trovasse una persona in grado di amarlo e apprezzarlo, perché sapeva bene che il biondo celava al mondo un carattere ed un cuore diverso da come voleva apparire. Certo aveva dei tratti spigolosi e non era affatto accomodante, ma era anche per questo che c’era bisogno di dolcezza nella sua vita, quella dolcezza che solo una donna sarebbe stata in grado di portare.

Vide il biondo puntarsi la bacchetta alla testa e formulare un incantesimo di richiamo. In pochissimi secondi qualcuno bussò alla porta dell’ufficio e la aprì.
--Ha chiamato Signor Malfoy?—chiese asciutta la donna dall’aria saccente  appena entrata. Altera e fiera. Non era affatto cambiata dagli anni della scuola, sempre orgogliosa e battagliera, un passo avanti agli altri, cordiale e magnanima come nessuna. Una vera Griffona, eppure c’era qualcosa nei suoi occhi, qualcosa di diverso, pensò Blaise guardandola. La luce che aveva caratterizzato il suo sguardo ambrato non brillava più.

--Si, Mezzosangue.—al moro parve di scorgere sul viso della Granger un leggero spasmo a quelle parole, ma non vi fece caso più di tanto. Dopotutto, non poteva certo pretendere che lei si abituasse a quel nomignolo orrido e dispregiativo, anche se il suo amico non lo pronunciava per disprezzo, ma per ben altri motivi. Questo però,  la riccia non poteva certo saperlo.
-- Ho bisogno che tu consegni questi fogli personalmente al Ministero della magia. –
--Certamente.—rispose la ragazza sorridendo, come se le parole pronunciate poco prima dal suo capo, non l’avessero nemmeno sfiorata. 

Zabini la squadrò di nuovo da capo a piedi. Era incredibile la capacità di autocontrollo e la pazienza della Mezzosangue. Nelle settimane appena passate non vi era stata richiesta dei biondo, che lei non fosse stata in grado di esaudire e non vi era nemmeno stata una mezza volta in cui avesse risposto a tono o con disprezzo alle angherie di quest’ultimo. Malfoy si stava impegnando più che con chiunque altro nella sua crociata di mandare a casa la Granger, ma fin ora aveva riscosso scarso successo. Sembrava quasi che tutto quello che il suo amico le dicesse le scivolasse addosso come acqua sulle piume di un cigno, e che cigno!
Draco le porse i fogli, ma non aspettò che lei li afferrasse e li lasciò cadere a terra facendoli sparpagliare per tutto l’ufficio.

--Devi essere più veloce Granger, non posso aspettare tutto il giorno con la mano alzata fin quando ti deciderai  a prendere i fogli. Ora raccoglili subito e fai quello che ti ho detto.—Baise scosse la testa in direzione dell’amico che sembrava regredisse all’età di dodici anni quando si trovava in presenza della ex Griffondoro.
--Accio documenti.—pronunciò tranquilla la ragazza aspettando con una mano alzata che ogni singolo foglio si ricogliesse nel palmo della sua mano. Fece un mezzo sorriso e si avviò verso la porta dell’ufficio, ma prima di uscire si rigirò verso di noi dicendo:

-- Malfoy, sono un po’ preoccupata per i tuoi nervi. Penso che ti farebbe bene una vacanza, sai, essere troppo stressati rende inefficienti sul lavoro.—commentò con sorriso sardonico. Il moro la guardò ammirato, facendo un ghigno tipicamente Serpeverde e tornando a guardare Draco che fissava in cagnesco la donna.
--Non mi pare di averti consesso il permesso di darmi del TU, Mezzosangue.—commentò piccato.
--Mi scusi Signor Malfoy, riformulo. Lei ha bisogno di una vacanza. Buona giornata e ciao Blaise.—
--Ciao Hermione.—salutò il ragazzo prima che lei uscisse.

--Ciao Blaise? Ciao Hermione? Ma dico sei impazzito, per caso? Cos’è tutta questa confidenza?—esplose il biondo.
--Calmati dragoncello. Sono solo educato, a differenza tua e poi lei è una bella donna chissà che la gentilezza non porti ad altro…—fece l’ex Serpeverde guardando impallidire l’amico.
--Tu sei proprio fuori Blaise. Sei così disperato da volerti portare a letto perfino la Mezzosangue? Quella Mezzosangue?—
--Smettila di usare quel termine idiota. Avevi smesso mi pare.—
--Si prima che tornasse lei. Prima che tornasse a perseguitarmi.—mormorò l’uomo dopo aver ripreso il controllo di sé. Zabini scosse la testa capendo il perché della frustrazione dell’amico.

--Comportandoti da perfetto imbecille non otterrai né il suo perdono, né la liberazione dai tuoi sensi di colpa nei suoi confronti.—
--Io non ho bisogno del suo perdono.—aggiunse l’altro stringendo i denti.
--Oh, amico io credo di si invece. Più di quanto tu sia disposto ad ammetterlo. Stai anelando alla libertà dal tuo passato da più di due anni, lo so questo perché ti conosco, e ti assicuro che lei più di chiunque altro sarebbe in grado di donartela, ma te lo devi meritare, Draco. Trattarla male non ti servirà, se non ad incrementare il tuo senso di colpa e la rabbia verso te stesso. Lei non mollerà per i tuoi dispetti e lo sai bene. Figurati che ora è pure diventata amica di Pancy e con questo ho detto tutto. Pensaci sopra, io vado che mi aspetta una bella donzella per risaldarmi il letto sta notte.— e alzandosi dalla sedia si abbottonò la giacca di sartoria e prese in mano il suo mantello dalla spalliera della sedia.

--Fortuna che ogni tanto vieni anche al lavoro Blaise, nonostante questi tuoi innumerevoli e stancanti “impegni”.—commentò ironico Malfoy.
--Eh, si fa quel che si può. Considera quello che ti ho detto e per piacere, rimetti apposto il bambino viziato che c’è in te e dimostra a quella donna là, che Draco Malfoy è cresciuto, ma soprattutto è cambiato.—
--Io non devo dimostrare niente a nessuno.—
--Invece si. Lo devi a te stesso.—“E a lei pure, per quanto tu ti ostini a negarlo.”, ma a quest’ultimo pensiero il moro cautamente non diede voce. Stava per uscire quando una voce alle sue spalle lo fermò:

--Visto che sei in vena di consigli oggi amico, te ne do uno pure io.—
-- E quale sarebbe?—
--Tieni le mani giù da lei Blaise.—Zabini ghignò a quella affermazione e fissò i suoi occhi in quelli del biondo in atteggiamento da sfida.
--Ah si? E perché dovrei?—
--Perché te lo dico io che sono il tuo capo, ecco perché. Non voglio problemi all’interno dei miei uffici.—

--Sai, sia io che la Granger siamo abbastanza professionali da saper gestire queste cose, non ti pare?—stava cercando una reazione il moro, una che gli facesse intuire se quel giorno  in cui aveva mandato Hermione da Draco ci avesse visto giusto. Se davvero tra quei due poteva nascere un altro tipo di legame.
--E’ un ordine Blaise. Stai lontano da lei, non intendo ripetermi e tra l’altro sanno tutti che lei sta con Lenticchia.—
--E quando mai gli altri uomini sono stati un ostacolo per me? Un Weasley poi? Draco, mi stai sottovalutando credo.— rise Zabini.
--Da quando io, sono uno di loro. E non fraintendere le mie parole come tuo solito. Sono un ostacolo perché, professionalmente parlando, non reputo adeguata una vostra eventuale relazione. Fine della storia –

--Va bene, va bene capo, ai suoi ordini. Non prometto nulla però, perché se lei mi si lancia tra le braccia di certo non mi farò pregare.—
--Dubito questo possa succedere, conoscendo la Granger, quindi di questo nemmeno mi preoccupo.--  disse rasserenato l’uomo dai capelli color platino e tornando alle sue scartofie sulla scrivania.
--Se lo dici tu. Sai che nessuna resiste al mio fascino, Malfoy.—
--Ciao Blaise, ciao. Divertiti e non pensare alla MIA segretaria, mi raccomando.—concluse il biondo. L’altro sorrise beffardo prima di uscire dall’ufficio del suo capo e pensare alla sua serata.

“Eh Draco, se tu imparassi ad aprire il tuo cuore potresti essere felice. Ma forse c’è bisogno di una come lei per te, una in grado di forzare quella porta e di entrarti dentro, rimanendoci per sempre. Una donna vera, una guerriera che combatta contro i tuoi demoni e li vinca, una come Hermione Granger”.
  
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