Ci
Sei Solo Tu
Natale, per me, è
sempre stata una festa come tante.
La città viene
addobbata a festa, le persone sembrano più
rilassate, i bambini più felici.
L’occasione perfetta per
saltare scuola o lavoro, per
qualche giorno.
Ammetto di aver sempre respirato
anch’io, un’aria
diversa. Chopper la definirebbe piena di pura magia.
Rido, spettinandomi i capelli
verdi.
Un cinico come me non ha mai
neanche, lontanamente,
considerato di entrare a farne parte.
Ero convinto che la fantomatica
‘Magia del Natale’ non
fosse cosa per me.
Almeno fino a quando tu, non hai
incrociato i miei occhi.
Ti conosco da una vita, eppure,
fino a questo momento,
non sapevo davvero cosa mi stessi perdendo.
Dopo essere entrata, non hai
staccato un attimo lo
sguardo da me e, cascasse il mondo, non avrei mai voluto lo facessi!
Gli amici attorno a noi, la
musica, le chiacchiere, tutto
è scomparso.
Ci sei solo tu. Ci sono solo io.
Non sono mai servite molte parole
tra noi.
Solo guardandomi, hai capito ci
fosse qualcosa di diverso,
in me.
In qualche modo hai compreso che
Tashigi non sarebbe
venuta alla festa. Che mai più avrebbe fatto parte della mia
vita. Ma non mi
sei sembrata particolarmente dispiaciuta.
Ridacchio e ti sposto un ciuffo
rosso, dispettoso, che ti
copre il volto.
Non lascio cadere la mano. Prendo
coraggio. Ti accarezzo
una guancia con il dorso, sempre guardandoti negli occhi e sentendoti
fremere
sotto il mio tocco. Arrossisci, imbarazzata.
Sei bellissima. Perché
non te l’ho mai detto prima?
Sento il rametto di vischio ancora
nella mia mano,
nascosto dietro la schiena. Lo stringo, cercando di immaginare la tua
reazione.
Ti sorrido, irrimediabilmente
innamorato di te. Non posso
fare altro.
E tu ti irrigidisci. I tuoi occhi
si sgranano, sorpresi.
Il mio cuore si ferma per un
attimo, prima di prendere ad
accelerare, furioso.
Hai capito.
Non so come, hai capito quello che
provo per te.
Abbassi lo sguardo, per la prima
volta, ed io vorrei
morire.
Deglutisco rumorosamente, tremando
appena.
La tua reazione mortificata
può voler dire solo una cosa.
Mi preparo ad accusare il colpo,
anche se mi sta facendo
un male atroce.
Vorrei scappare. Non voglio
affrontarlo.
Che faremo, ora, che il nostro
rapporto è inevitabilmente
compromesso?
Non possiamo essere amici. Io non
voglio esserti amico!
Non so dire da quanto ti voglia.
Da quanto brami il tuo
amore.
Non so cosa darei per avere un
cenno di conferma.
Ed è a quel punto che
mi stupisci.
Alzi lo sguardo e mi sorridi.
Resto interdetto, per un istante.
Mi stai sorridendo in un modo che
non ti ho mai visto
fare a nessuno. Gli occhi ti brillano…
A bocca aperta, ti guardo mentre
fai uscire la mano
destra, dalla tasca dei jeans. Non mi ero accorto l’avessi
sempre tenuta lì,
troppo preso dal tuo viso.
Sgrano gli occhi
all’inverosimile, quando scorgo cosa
tieni tra le dita.
Lo alzi al livello delle nostre
fronti, per essere certa
io lo veda bene.
Un rametto di vischio.
Identico a quello che sto tenendo
sollevato anch’io,
vicino al tuo volto.
Dopo un secondo, in cui non
facciamo che guardare l’una
la mano dell’altro, scoppiamo a ridere.
Non ci credo...
Deve averglielo dato Robin, quando
l’ha abbracciata poco
fa.
La mora sapeva tutto, proprio come
Sanji.
Gli occhi nuovamente incatenati,
trattengo il fiato,
sentendoti avvicinare a me, sicura. Il cuore impazzisce del tutto e la
mente va
a farsi un giro.
Sei vicinissima. Il tuo respiro mi
solletica il mento.
So bene cosa sta per accadere. E
lo voglio con tutto me
stesso.
I nostri rametti di vischio cadono
sul pavimento, leggeri.
Non ce ne accorgiamo neanche.
Le tue mani mi circondano il viso.
Le mie corrono lungo
la tua schiena, in un disperato e comico tentativo di tenerti
più stretta.
Voglio toccarti, sentirti mia completamente, mentre ti bacio.
Affondo le mani nei tuoi capelli,
tenendoti incatenata a
me. Finalmente…
Ti bacio disperato, con una
passione che non credevo di
avere.
Tu non sei da meno. Ti sento
partecipare con entusiasmo e
questo basta per mandarmi completamente in tilt.
Desidero baciarti così
da una vita. Perché ho aspettato
tanto? Sono davvero un’idiota.
Non sento niente
all’infuori delle sensazioni che mi stai
facendo provare.
Non mi interessa di essere ancora
al centro del salotto.
Non mi interessa che tutti ci
stiano guardando.
Non mi interessano le risatine,
né i fischi o gli
applausi di approvazione dei nostri amici.
Sento solo te. Il tuo corpo, le
tue mani, la tua bocca su
di me.
Non credo esista sensazione
più bella al mondo.
Fronte contro fronte, ci
guardiamo, in silenzio, la
labbra rosse, i respiri corti. Sorrisi innamorati.
Il boato che scoppia poco dopo, ci
fa sobbalzare. I
ragazzi ci circondano.
Franky e Chopper piangono,
commossi, Robin ti abbraccia,
complice. Vengo assalito da Rufy e Usop, mentre Sanji, sorride
soddisfatto,
stringendo a sé, Viola.
Nella calca, i miei occhi ti
cercano. Mi guardi e ridi,
scuotendo la testa. Hai il sorriso più bello del mondo.
Rido anch’io, schivando
una manata di Brook.
Sono irrimediabilmente tuo.
Fuori nevica ancora.
Lo sai, Nami? Manca poco a
mezzanotte.
Da stasera, Natale,
sarà la mia festa preferita.
Angolo
Autore:
Finale alternativo della one shot
‘Sotto la neve’.
Non a tutti piacciono le storie
che si bloccano sul più
bello, come a me ahahahahah… J
a Natale siamo tutti più buoni, dai! Pure io…
Fortemente voluta da Zomi,
sperando di non averle
estirpato il gusto del bello….
-_-
Questa cosa, schifezza,
cavolata…
storia! È tutta per te, ragazza mia!
Grazie per tutto, grande donna!
Momo