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Autore: Destyno    24/12/2016    1 recensioni
"Nella notte, la Morte si avvicinò al cespuglio di rose, completamente spoglio, fatta eccezione per un singolo bocciolo di una rosa rossa. La Morte sfiorò il bocciolo con un dito, ma non lo colse. Quasi a malincuore, si avviò verso il luogo dove la Bestia si trovava."
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Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
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Puzzle: Natalizio
Prompt: Dormire davanti al caminetto
Numero di parole: 377


Ed un giorno, forse troppo presto, fu di nuovo Natale al castello della Bestia, e per la prima volta da molti anni si tenne una grande festa.
Tutti furono invitati, e tutti quanti vennero: vennero i contadini del villaggio vicino, che avevano temuto la Bestia e di cui, forse, avevano ancora un po’ di timore; venne la Strega delle Selve, che riuscì a borbottare dei complimenti al suo vecchio allievo prima di essere trascinata nelle danze; vennero dei rappresentanti del Piccolo Popolo a scusarsi per il comportamento della Fata che anni prima aveva maledetto il Principe, offrendo in dono bacche di bosco e ramoscelli di vischio per poi scomparire nell’aria; venne persino la Morte, il mantello coperto di rose appena sbocciate, accompagnata da un cane ed un boscaiolo; e per ultima venne la Vedova, ormai vecchia e dagli occhi stanchi, accompagnata dai suoi due figli e dal marito, ed il Mago l’abbracciò e pianse, chiedendo un perdono che gli fu concesso.
La festa durò dall’alba al tramonto, e tutti ballarono fino a stancarsi e mangiarono finché non furono sazi, e si scambiarono i regali, come da tradizione.
Ma, come tutte le cose, anche la festa finì. Allora tutti tornarono alle loro case, fatta eccezione per la Vedova e la sua famiglia, ed il Mago comandò alle scope di pulire e ai piatti sporchi di lavarsi da soli, e la Serva sospirò di sollievo, perché nonostante qualche servitore fosse tornato al castello erano comunque troppo pochi per pulire tutto quanto.
E poi il Mago si ritirò nella biblioteca, che per l’occasione era stata addobbata con ghirlande d’agrifoglio e nastri rossi, e persino un piccolo albero di Natale accanto al camino acceso.
L’uomo si sedette sul divano di fronte al camino e schioccò le dita, ed una coperta calda lo avvolse. Voleva leggere qualcosa, ma era più stanco di quanto non credesse, e si addormentò.
E fu così che lo trovò la Bestia, addormentato di fronte ad un camino il cui fuoco si era ormai quasi completamente consumato.
La Bestia sorrise, e si accoccolò vicino a lui. Nel sonno, il Mago cercò di abbracciarlo, passando le dita nella sua pelliccia.
L’altro non si allontanò, anzi, si mise più comodo accanto al Mago, mentre anche le ultime braci si spegnevano.
   
 
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