Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Le sorelle pirata    24/12/2016    0 recensioni
"Narra un'antica leggenda,
di una sanguinosa vicenda,
in cui si danno battaglia
quattro regni di grande taglia:
a Nord l'estate svanisce,
a Sud la primavera fiorisce,
a Est il regno del fuoco,
a Ovest quello di cui si sa poco;
da quattro regni derivano altrettante città,
le quali si ergono alle estremità
di una valle desolata
dove cadono fulmini in picchiata.
Un giorno due cuori si incontreranno
e insieme per un viaggio partiranno,
la loro meta sarà la stessa
ma solo ad uno verrà concessa;
iniziamo dunque la nostra storia,
per scoprire di chi sarà la gloria..."
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 7
(Abbiamo un vincitore?)
"Tocca a me"
Gli applausi e le urla stridule mi confusero un po'. Attraversai la Galleria 4, un corridoio coperto per gran parte da un tappeto violaceo che balzava alla vista sulle semplici pareti bianco alabastro; dal soffitto pendevano grandi stalattiti di cristallo alcune delle quali si illuminavano al passaggio della gente, che finivano laddove erano appese le cornici dei quadri, molti dei quali erano ritratti di persone che avevano contribuito in particolar modo alla crescita di Crystal; ad ogni cornice era affiancata una placca di metallo freddo dove tempo prima erano stati scritti dei nomi e che adesso tutt’al più somigliavano ad un ammasso di lettere sbiadite e sconclusionate.
Mi avvicinai all’uscita di pietrisco muschiato, oltre la quale si stendeva il polveroso campo di battaglia, in attesa che gli addetti ai controlli a distanza abbassassero le grate per permettermi di accedere all'arena. Con qualche cigolio, le inferriate di metallo si staccarono dalle mura, che a causa della temperatura si erano ricoperte di ghiaccioli luccicanti, dividendosi a metà e scomparendo all’interno delle pareti stesse con un tonfo. Con il battito cardiaco a mille, camminai verso il centro, prestando attenzione a non inciampare nei cumuli di neve, e osservai il mio avversario venire nella mia direzione, avvolto nel suo alone di mistero e nel solito mantello nero, il quale vibrava percosso dalle correnti d’aria nordica e sembrava avvolgere quella figura scolpita in un manto d’oscurità. Come sempre aveva il visto coperto dal cappuccio, ma si intravedeva il vivido bagliore dei suoi occhi ambrati, guizzanti come la scia di un fulmine a cielo aperto durante una notte priva di stelle; Azenir, il temutissimo numero 11, era di fronte a me. Quanto sarebbe durato questo scontro... 5 minuti? Sarebbe dipeso esclusivamente dal sottoscritto. Allungai la mano sinistra per il saluto di apertura, ma lui si limitò a studiare la mia azione con disprezzo, per poi piroettare su se stesso tornando sui propri passi; ancora confuso da quel comportamento enigmatico, udii il gong essere percosso, producendo un rumore assordante e dando finalmente il segnale d'inizio: smisi di respirare, concentrai la mia forza, scacciai le preoccupazioni... e partii all'attacco.
 
Era trascorso ormai un quarto d’ora e in quell'arco di tempo lui non aveva fatto altro che schivare i miei colpi, oltre tutto non impegnandosi minimamente, come se si stesse divertendo alle mie spalle vedendomi infuriare e sferrare fendenti infuocati a vuoto.
Perché non combatti?
Una mossa. Gli bastò una sola, impercettibile mossa e mi ritrovai con le spalle al muro. Aveva atteso una mia distrazione, un momento di esitazione, per cogliermi alla sprovvista.
Dalla manica sinistra della tunica nera era spuntata dal nulla una lama che adesso era puntata alla mia gola; un rivolo di sangue scivolò sull’acciaio scuro del coltello dove si rifletteva lo sguardo del suo possessore. Deglutii e alzai gli occhi dall'arma al presunto nemico: a causa dello scatto gli era volato via il cappuccio del mantello. Era la primissima volta che la sua identità era uscita allo scoperto: carnagione chiara, cappelli biondi e mossi tirati all’indietro in modo totalmente naturale, un ciuffo che pareva indipendente dagli altri fluttuava a mezz’aria... e ancora quelle imperscrutabili iridi gialle che risplendevano nelle pupille strette, più simili a quelle di un serpente che di un essere umano.
"Non mi era mai capitato di combattere inutilmente… fino ad ora”
La bocca si aprì rivelando i canini appuntiti chiusi in un ghigno provocatorio, e fu proprio quella sua risatina a farmi andare su tutte le furie: mi stava squadrando con sguardo di sufficienza, consapevole dell’abisso che c’era tra i nostri livelli di preparazione. Finché…
Non so spiegare con esattezza cosa accadde in quell'istante perché agii senza pensare, so solo che improvvisamente la lama della mia spada si colorò di un viola intenso. Gli tirai una ginocchiata in pancia in modo che allentasse la presa, dandomi la possibilità di ribaltare la situazione a mio vantaggio. Sgusciai di lato, mi portai alle spalle del ragazzo e puntai l'estremità affilata della spada contro di lui.
Anche con Azenir in pugno, quante possibilità ho di farcela?
Guardai il SegnaTempo dell'incontro, e pensai che forse avevo trovato una scappatoia.
"Uh? E quella cos'è?"
Lo sfidante volse lo sguardo in direzione del proprio polso.
"Niente, solo un gioiellino di mia invenzione..."
"Scherzi? L'hai creata tu? Ma è FANTASTICA!"
Eheh, sembra abbia abboccato...
"D-davvero ti piace?"
Mi osservò con un' espressione insolita, come un bambino al quale si promettono delle caramelle.
"Sì, sì! Spiegami come hai fatto! Come riesce a mantenersi sotto la manica?"
"Oh, beh, è semplice... innanzitutto è collegata ad un congegno meccanico che ho avvolto intorno all’avambraccio per cui..."
Mentre il ragazzo continuava a parlare, dal pubblico cominciarono a sollevarsi delle lamentele, evidentemente gli spettatori non erano abituati ad un capovolgimento simile della battaglia...
"Ma che fanno quei due?"
"Volete che vi porti un tè?!"
"Non abbiamo pagato il biglietto per assistere a una conversazione amichevole!!"
 
"3… 2… 1... BENE! SIGNORI E SIGNORE, SONO LIETO DI ANNUNCIARVI CHE IL VINCITORE DEL ROUND È IL CONCORRENTE NUMERO 1!"
Solo allora Azenir smise di fiatare: il suo volto si incupì, i capelli dorati discesero sugli occhi spenti ed il cappuccio tornò al suo posto abituale.
"Tu... cosa...?"
"EHEH! Caro mio, te la caverai pure egregiamente nel corpo a corpo, però manchi di astuzia! Io, e sottolineo IO, ho fatto in modo di immobilizzarti per poi lasciar scorrere il tempo, così che i 45 secondi prestabiliti dal regolamento scadessero... Vedi, questo è un vero piano, non buttarsi a capofitto nella lotta! Prendi carta e penna, amico, perché avrai da scrivere! EHEH!"
L'Undicesimo sbuffò.
"Da quel che mi risulta, sei stato tu a gettarti nella mischia senza pensarci due volte..."
"AAAAH, adesso non fare tanto il saputo! Ma io ti capisco, sai? Posso comprendere che tu sia cercando di trovare un argomento per cambiare discorso! Vieni, che ti porto in infermeria, così ti bendi tutte queste ferite!"
"Ma guarda che non mi sono procurato neanche un graffio, tu invece avresti bisogno di un bel cerotto, dato che continui a perdere sangue..."
"COSA?! DOVE?!"
Kyriu, la quale aveva assistito all'incontro dalla Stanza degli Sfidanti, scosse la testa esasperata.
 
 
"E domani sta a me combattere contro quel presuntuoso..."
Mi rigirai il pugnale di zaffiro tra le dita ripensando a ciò che era successo: incredibile ma vero, Yuuto era uscito quasi del tutto illeso da uno scontro contro Azenir, e l’aveva addirittura sconfitto... La borsa turchese era poggiata sulla panca di legno accanto a me, da una tasca sbucava la lettera di mia madre, circondata da un’aura luminosa; la velocità con cui si erano susseguiti gli scontri non mi aveva permesso di riflettere approfonditamente sul suo contenuto, ma ero sicura del fatto che trovando lei avrei fatto pian piano luce anche sul mio passato.
Se solo sapessi dove sei...
 
 
"Andiamo, non ti abbattere! C’è sempre una prima volta, no?"
"Non meritavi di vincere... Ti sei servito di un subdolo trucchetto per battermi..."
"Ti brucia solo aver perso!"
"Aaah, sta un po' zitto tu! Avevo abbassato la guardia e sei riuscito a raggirarmi!!"
"Beh, come si suol dire, ho colto la palla al balzo" sogghignò il ragazzo dagli occhi rossi.
"Piuttosto..."
Azenir avvicinò cautamente le labbra sottili all’orecchio del rivale, sussurrandogli qualcosa.
"Ah, quella? Si chiama Kyriu. Può sembrare piccola e carina ma dentro di lei risiede una vera forza della natura!"
La ragazza piegò la testa di lato con fare perplesso.
"I FINALISTI KYRIU DI CRYSTAL E YUUTO DA CRIMSON SONO PREGATI DI RAGGIUNGERE L'ARENA PER CONTENDERSI IL PRIMO POSTO. I FINALISTI..."
"Sembra che ci stiano chiamando... Diamo il meglio di noi!!! E non credere che ci andrò piano solo perché sei una ragazza!"
"In guerra i vincitori non sono coloro che si spendono a parole, ma quelli che trovano la forza di agire"
E con questo, lasciò i due per avviarsi al campo di battaglia.
"Tsk, degno di lei"
 
 
Due armi e due possessori,                                                                Colpi, parate, fendenti,
entrambi perdenti, entrambi vincitori,                                                   volano lame taglienti;
amici trasformati in guerrieri                                                                la spada dei sette colori
ognuno con i propri desideri:                                                               avanza sotto i riflettori
Kyriu, la ragazza glaciale                                                                   di un'arena gremita
e Yuuto, l'astuto rivale                                                                       di folla accanita.
digrignano i denti                                                                              Anche il gelido coltello,
pronti per uno scontro senza precedenti.                                            brillando come un gioiello,
Con la lama appena sguainata                                                          cerca nell'avversario una debolezza
lei si muove aggraziata,                                                                    ma forse con troppa avventatezza:
ma l'altro sa schivare                                                                       Yuuto coglie infatti l'occasione
ogni mossa e poi attaccare:                                                              per partire subito all'azione!
inizia così la danza tra ghiaccio e fuoco
con la quale si da il via all'ultimo gioco.
 
Fu una lotta senza esclusioni di colpi: entrambi i contendenti erano sull'orlo dello sfinimento, eppure nessuno dei due aveva la minima intenzione di arrendersi. Kyriu cercava di rallentare i movimenti dell'altro ma lui reggeva bene quel ritmo: l’allenamento con il padre sembrava aver dato i suoi frutti.
Però... c'era qualcosa di diverso in lei, come un potere soggiogato che il ragazzo non aveva mai visto.
Mentre Yuuto era in preda a questi pensieri, l'avversaria colse al volo la distrazione per riuscire a disarmarlo, e fu quindi proclamata vincitrice del torneo.
Se non che...
 
Ma ecco arrivare sul campo di battaglia
un ammasso di ferraglia:
un gigantesco golem d'acciaio!
Questo potrebbe essere un guaio...
 
No, non può essere vero... la mia vittoria è davvero durata così poco? Certo, avevano già previsto tutto: per evitare che qualcuno riuscisse nell'impresa, hanno utilizzato qualsiasi mezzo a loro disposizione...
L'arma segreta: ZERO!
"MA CHE SUCCEDE?! COLPO DI SCENA!! È APPENA STATO SCHIERATO ZERO, IL GOLEM DI METALLO!! COME ANDRÀ A FINIRE?? PER SAPERLO, RESTATE CON NOI!!"
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrici:
Grazie al cielo è finita... Come? Siamo in onda??
Uellà, gentee!!! Che si dice di bello :3? Qui fa un freddo :*...
Ebbene si, finalmente abbiamo concluso il torneo, ditelo che non ne potevate più! Sigh... Ma il fatto è che a noi piace proooooprio tanto dilungarci tra le pagine e pagine di lettere, per cui siate clementi a giudicarci...
Questo capitolo pubblicato a sorpresa, sarà il nostro regalino di Natale per voi, chissà che questo nuovo anno in avvicinamento non porti altre sorprese >.>... staremo a vedere!
Siccome io e la mia socia abbiamo avuto la geniale(?) trovata di scegliere una parola a caso (nel nostro waffle, perché bo, avevo fame XD) che stesse a significare un intero concetto, la useremo anche qui al posto  del solito "se volete, recensite e blablablaaa...". Per cui...
Waffle! E alla prossima!! (E ci raccomandiamo: se volete obbligare qualche nostro personaggio a fare qualcosa di assolutamente imprevedibile, o anche se desiderate avere qualche informazione aggiuntiva circa quello-che-vi-pare, lasciate una recensione qui sotto o contattateci tramite mp!)
Le sorelle pirata
 
 
 
 
 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Le sorelle pirata