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Autore: aire93    24/12/2016    5 recensioni
Il ritorno da New York porta Derek Hale in una Beacon Hills troppo diversa ma sempre uguale. Derek, che cerca disperatamente un coinquilino, non sa che il palazzo di sua proprietà in pochissimo tempo sarà letteralmente invaso da quel passato dal quale tentava di scappare. Al principio, però, nemmeno la presenza costante di una ragazza chiacchierona (con il bonus di un tenerissimo chihuahua) riuscirà a smuovere il giovane Hale.
E poi c’è Stiles, che ormai ha smesso di essere tutto arti troppo lunghi e parlantina (caratteristica che ha ceduto a Kira) per diventare il tipico ragazzo attraente; un ragazzo attraente che Derek non può ignorare.
Storia di aire93
Fan Art di Coffegirl_Alex
FanMix di Eloriee
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Derek Hale, Kira Yukimura, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci finalmente con l'ultimo capitolo della storia! E' ambientato tre anni dopo quello precedente, ed è un vero e proprio epilogo =)
A più tardi per le note finali!

Tre anni dopo…

Quando Stiles si trovò davanti all’uscio della stanza da letto di Lydia e Jordan, trovò la porta già aperta e con la signora Martin e Kira tutte affaccendate attorno a Lydia, assieme a una giovane donna alta e con i capelli neri che lui non aveva ancora riconosciuto. A uno sguardo più attento, si rese conto che quella era Allison.

«Oh santo cielo Ally! Non ci posso credere, fatti abbracciare!»

Allison venne praticamente travolta da Stiles, tanto che il suo vestito rischiò di rovinarsi. La ragazza ricambiò l’abbraccio prima di fulminarlo con lo sguardo.

«Sei il solito, non puoi rovinarmi l’abito il giorno del matrimonio della mia migliore amica! Non posso permettertelo!»

«Stiles è il solito idiota…» biascicò Lydia, ma senza la fermezza che era solita metterci.
Stiles la squadrò e un sorriso sincero si posò sul suo volto. Lydia stava magnificamente con quell’abito bianco.

Lydia, intanto, stava spiegando in maniera dettagliata, sia a sua madre che a un paio di make up artists di alto livello che aveva ingaggiato, come voleva il trucco e l’ultimo tocco ai capelli. Le sue mani, però, tremavano e la voce era tutto tranne che chiara. Sembrava che Lydia avesse il fiatone per quanto era agitata, e Stiles decise di supportarla, da buon migliore amico.

«Sei splendida. Sono davvero felice per te» disse, prima di abbracciare anche lei, avvolgendola da dietro con le braccia in modo da non rovinarle l’acconciatura già quasi finita. Poi le diede un piccolo bacio sulla guancia, già in parte impastata di fondotinta.
Lydia sorrise, tirando su col naso. Era incredibile quanto entrambi fossero cresciuti e quanto stessero cambiando. Per fortuna, la loro amicizia non sarebbe mai svanita.

«Grazie. Anche tu sei perfetto e credimi, Derek perderà la testa quando ti vedrà. Potrebbe persino proporti di sposarlo, ma non oserà farlo perché nessuno toglie le luci della ribalta a Lydia Martin, specie nel giorno in cui sta per diventare la signora Lydia Parrish.» disse lei, fremendo di felicità al solo pronunciare le ultime due parole.

Stiles fu letteralmente avvolto dal terrore, un po’ perché Lydia quando minacciava la gente faceva paura, e un po’ perché il solo pensiero che Derek potesse chiedergli di sposarlo gli faceva venire le vertigini.

«Non lo farà mai. Non che non lo voglia. Ma non lo farà sicuramente oggi.»

Cora Hale osservava dalla quarta fila il fratello, dritto e impettito sull’altare, un po’ agitato e intento a guardarsi in giro per via del nervosismo.
Quando l’aveva chiamata per invitarla al matrimonio di Lydia, lei non aveva mancato di rispondere che sarebbe stata presente all’appuntamento, e vestita con uno splendido tailleur rosso amarena, si era presentata a Beacon Hills con grande sorpresa di tutti.

Cora osservò la zona dell’altare, dove Allison e Derek stavano entrambi ritti accanto a Lydia e a Jordan, commossi e fieri del passo che i loro amici stavano compiendo.

Kira e Scott, seduti accanto a Isaac che era arrivato dalla Francia per l’occasione, non la finivano più di piangere.

Intanto Stiles, vestito con un paio di pantaloni e una giacca color cielo notturno, non riusciva a smettere di fissare Derek che a sua volta indossava un completo grigio maledettamente elegante. Avrebbe voluto osservare Lydia e Jordan che si scambiavano le promesse, ma il suo cervello solitamente iperattivo quel giorno non riusciva a concentrarsi su altro che non fosse Derek. Continuava a immaginarsi cose così turpi che, se suo padre seduto dietro di lui avesse potuto leggergli nei pensieri lo avrebbe sicuramente diseredato. E nel frattempo Stiles fantasticava anche su come avrebbe potuto essere per lui e Derek una vita da sposati.

_

Derek stava pensando a se stesso appollaiato su una sedia e con decine di buste contenenti notifiche di pagamento sparse sul tavolo di fronte a sé, mentre Stiles lo abbracciava da dietro sussurrandogli un «Tranquillo, ce la faremo».
Si vide puntare la sveglia all’alba per preparare la colazione da servire su un vassoio a letto ad uno Stiles ancora nel mondo dei sogni e che, una volta sveglio, lo ringraziava a suon di baci che avevano il sapore delle brioches.
Immaginò i viaggi in giro per il mondo che avrebbero potuto fare insieme, così che lui avrebbe avuto modo di fotografare splendidi paesaggi, e Stiles avrebbe potuto essere il vero soggetto di ogni singola foto.
Poi pensò all’abbaiare frenetico di un cane che non fosse Tako, al gattonare di un bambino, a cinque paia di scarpe piene di fango davanti all’uscio di casa e nel formulare quella fantasticheria venne scosso dai brividi.
Amava Stiles più di se stesso e aveva intenzione di passare tutta la vita con lui.
Solo le parole del prete lo catapultarono indietro nella realtà.

¬_

«Vuoi tu Lydia Martin, prendere come tuo sposo Jordan Parrish, per amarlo, rispettarlo e onorarlo per tutti i giorni della tua vita?» domandò il sacerdote.

Lydia rispose, senza tradire con la voce l’emozione che invece mostravano i suoi occhi umidi. «Si, lo voglio.»

Jordan le teneva le mani e la guardava come se una divinità fosse apparsa davanti a lui. Una divinità che aveva accettato di trascorrere l’intera esistenza insieme a lui.

«Si lo voglio» disse in fretta, prima ancora che il prete potesse ripetere la formula di rito.

«Jordan calmati santo cielo. Aspetta che il sacerdote termini di parlare, almeno…» sbottò Lydia, già entrata in pieno nel suo nuovo ruolo di moglie, ma con le mani che ormai tremavano per la felicità.

Derek nel frattempo si era voltato verso Stiles, sempre seduto in prima fila alle sue spalle, e aveva iniziato a fissarlo con uno sguardo intenso, le pupille rese più ampie dall’emozione.
Stiles nell’accorgersene si sentì come su una nuvola. Anche lui voleva sposare Derek. Ormai era pronto e in quel momento capì che sarebbe stata questione di poco, forse settimane, prima che Derek glielo chiedesse.

«E vuoi tu, Jordan Parrish, prendere come tua sposa Lydia Martin per amarla, rispettarla e onorarla per tutti i giorni della tua vita?»

Jordan annuì con la testa, rosso in viso, la felicità che gli trasudava dallo sguardo.

«Jordan non piangere e parla» borbottò Lydia, in un tono piuttosto severo, seppur con la voce che si stava spezzando in modo evidente.

«Si lo voglio Lydia. Ti amo da morire!» disse lui, prendendole il volto tra le mani.

«Io vi dichiaro marito e moglie, puoi baciare la sp–»
Ma Jordan e Lydia non lo fecero nemmeno terminare, entrambi impazienti di sigillare la loro unione con un bacio definitivo e carico di tutto ciò che si erano promessi giusto qualche attimo prima.

Derek nel frattempo, si era distratto di nuovo e non aveva badato minimamente ai due sposi, troppo impegnato com’era a contemplare Stiles.
Alla fine disse qualcosa in silenzio, solo muovendo le labbra, in modo che Stiles fosse l’unico capirlo.

«Anch’io lo voglio»

Stiles dovette aggrapparsi al banco davanti a sé per non crollare a terra per l’emozione.

Aveva capito bene?

«Anch’io lo voglio» disse Derek a voce più alta, appena il battere di mani per applaudire il bacio tra Lydia e Jordan si fu placato.

Stiles era l’unico invitato rimasto in piedi, e gli occhi di tutti si posarono su di lui.

«Cosa?»

«Anch’io lo voglio» ripeté Derek per la terza volta, e fece un cenno di modo che Stiles capisse che anche in quel momento aveva in tasca un piccolo cofanetto il cui contenuto sarebbe potuto servire per rendere ufficiale ciò che aveva appena affermato.

Lydia guardò verso di loro in maniera che sarebbe stato poco definire arcigna. «No, no, no. Cosa state pensando di fare, inetti traditori? Oggi è la mia giornata! E se proprio non potete trattenervi, aspettate almeno che usciamo dalla chiesa prima di scambiarvi quello! Derek, mettilo via!»

Derek sorrise e ripose in tasca la scatolina, senza mai smettere di fissare Stiles.

Poco dopo tutti uscirono dalla chiesa, compresi Lydia e Jordan che si beccarono una bella dose di riso sul velo di lei e tra i capelli di entrambi.
Derek e Stiles rimasero più attardati, mano nella mano, appoggiati contro il portale.

«Lydia mi odierà per questo, lo so…» disse Derek allontanandosi da Stiles e inginocchiandosi di fronte a lui.

Cora per poco non urlò e dovette posarsi una mano davanti alla bocca; gli occhi che si stavano inumidendo. Era meraviglioso! Finalmente suo fratello stava andando a prendersi quella felicità che tanto si meritava di possedere.

«OH SANTO CIELO!» strillò Kira, la seconda a rendersi conto di quello che stava accadendo. Teneva Tako in braccio e quello per poco non saltò via dallo spavento.

«Me le volete proprio togliere le luci della ribalta eh?» sbottò Lydia, comunque commossa per ciò che stava succedendo sotto i suoi occhi, mentre Allison, Scott, Cora e Jordan tiravano su col naso, ancora piuttosto emozionati.

«Scusami Lydia, ma Scott e Kira sono promessi e tu e Jordan vi siete appena sposati, quindi seguire il vostro esempio mi sembra il minimo.» disse Derek in un tono che non mostrava l’emozione, anche se quest’ultima gli stava rendendo i tratti del volto molto più morbidi. Poi estrasse il piccolo cofanetto che conteneva due piccole fedine d’argento.

«Mentre Lydia e Jordan sigillavano il loro amore, io non ho potuto fare altro che pensare a come sarebbe stato il nostro, in futuro. Voglio rimanere con te e compiere lo stesso passo dei nostri amici? La mia risposta è sì. Sì. Sì. Voglio averti accanto tutti i giorni della mia vita. Mi vuoi sposare?» chiese Derek, diretto e senza indugi, mai così sicuro come in quel momento.

E Stiles annuì e, mentre Derek prendeva una delle fedine per infilargliela all’anulare, per la prima volta parve rimanere senza parole. Un attimo dopo Stiles fece lo stesso con l’altra fedina. Si vedeva che era ancora completamente sconvolto e se glielo avessero chiesto avrebbe ammesso che nella sua testa, ormai ridotta a una zuppa di neuroni restava spazio solo per un nome: Derek.

«Si, sì. Sì. Sì. Non so quante volte dirtelo, ma sì. Lo voglio»

Ancora increduli per ciò che la vita aveva regalato loro, Stiles e Derek si baciarono davanti al portone della chiesa, con l’approvazione di tutti i presenti e mentre lo sceriffo Stilinski applaudiva più vigorosamente di chiunque altro.

Un ringraziamento speciale va a Ny per il suo splendido betaggio e per le correzioni che mi sono state molto molto utili!
A Lori e al suo fan mix meraviglioso (se volete ascoltarlo basta che cliccate sull'immagine finale della storia =)) e anche alla sua pazienza infinita, perchè con l'html sono veramente imbranata! (Ma dall'anno prossimo migliorerò, giuroi!!!)
E ad Alex per i suoi chibi che hanno impreziosito la storia, mi raccomando, commentate sulla sua pagina queste meraviglie!
Niente, mi ha fatto tanto tanto piacere partecipare a questo BB, alla prossima! Stay tuuuuuuuuned e Stay STEREK <3 =)
   
 
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