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Autore: lele06    27/12/2016    1 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                  CAPITOLO 4
< Uffa! > esclamò Ino sospirando. Da quando aveva iniziato a raccogliere la legna, nessun ragazzo si era proposto di aiutarla anche se ne aveva visti parecchi. Aveva impresso nella sua testa tutti i visi dei ragazzi che avesse adocchiato così quando sarebbe tornata a scuola avrebbe escogitato qualcosa per vendicarsi. Per lei era inammissibile non ricevere aiuto in quell’occasione. Si era chiesta il perché di quel fatto, rispondendosi automaticamente che quei ragazzi dovessero essere dei gran villani che non conoscessero le buone maniere. Era impossibile non aiutare una bella ragazza come lei. Di solito aveva la fila di corteggiatori alle sue spalle ma quando questi servivano non si vedeva l’ombra di nessuno di loro. Appena sarebbe ritornata da Sasuke e Sakura, avrebbe dovuto fare un bel discorsetto al ragazzo visto che il suo piano non aveva funzionato. Anzi doveva chiedergli un favore per averlo fatto stare da solo con Sakura. Aveva visto che ultimamente i due si comportavano in modo sospetto. Pensò anche che forse si fossero avvicinati sentimentalmente poiché la sua amica fin da quando la conosceva aveva sempre provato qualcosa verso quell’asociale Sasuke. Ricordò che alle medie la maggior parte delle ragazze fosse attratta da Sasuke, tranne una ragazza corvino che aveva occhi solo per un ragazzo dai capelli biondi. Anche se fosse così, Sasuke non ne calcolava nessuna anzi parlava solo con Sakura. Già a quei tempi questo suo atteggiamento le puzzava, ma ultimamente i due passavano molto tempo insieme. Pensò che forse la sua amica si fosse dichiarata ed il ragazzo avesse ricambiato i suoi sentimenti. Il problema era che non avesse questa certezza visto che Sakura non le avesse raccontato nulla della faccenda. Non sapeva ancora quanto tempo sarebbe riuscita a tralasciare quell’argomento visto che la sua sete di sapere stava crescendo di giorno in giorno. Aveva però deciso che avrebbe dato il tempo a Sakura di raccontargli tutto anche se questo periodo stava per giungere al termine.
< Ino > sentì chiamarsi voltandosi verso la fonte del suono, meravigliandosi di vedere un ragazzo, dai capelli e occhi neri, meravigliato di vederla. Non lo vedeva dalla cerimonia di chiusura della terza media e doveva dire che era diventato ancora più affascinante. Non si era proprio resa conto della sua presenza in quella gita. Pensò che andava sempre così, visto che il ragazzo si isolava sempre per disegnare.
< Sono proprio contenta di vederti Sai > affermò sorridendo, mostrando uno dei suoi più bei sorrisi. Era veramente felice di averlo incontrato in quanto si era accorta che provava dei sentimenti per lui. Anche se questo all’inizio le sembrò strano, in quanto Sai non era un ragazzo normale, ovvero era un tipo che non parlava quasi mai ma quanto apriva bocca aveva una lingua molto tagliente. Questo era uno dei tratti che l’affascinava molto. Si ricordò che quando il ragazzo venne trasferito nella sua classe, decise di dare dei soprannomi a tutti i suoi compagni di classe. Quando arrivò il suo turno, Sai la chiamò “stupenda” facendola avvampare e scatenando l’ira di Sakura soprannominata precedentemente “brutta”. Ogni volta che ricordava la scena della sua amica che voleva uccidere Sai le veniva sempre da ridare, mentre ogni qualvolta che rimembrava quella in cui il ragazzo la definiva “stupenda” sentiva il cuore accelerare. Quando aveva riferito a Sakura che provava qualcosa per il ragazzo, la sua amica la definì pazza. Riteneva impossibile che qualsiasi essere umano provasse qualcosa per quel ragazzo dal sorriso finto e con quella lingua tagliente che si ritrovasse. Puntualmente lei rispose che fosse proprio questo suo lato che la incuriosiva e l’attirava.
< Stai raccogliendo la legna da sola? > domandò il ragazzo osservandola
< Si > rispose sospirando incominciando a pensare alla richiesta da porgere a Sasuke
< Dammi qui > affermò afferrando la borsa, con dentro i pezzi di legni, dalle mani di Ino, la quale rimase sorpresa
< Non ti preoccupare. Non è molto pesante > cercò di fingersi forte, anche se nel suo cuore esultò per l’aiuto da parte del ragazzo
< Non posso permettere che una bella ragazza svolga questo compito > sorridendo, il quale sorriso non si capiva se fosse di cortesia oppure sincero. Ino sapeva solo una cosa è che lei adorava quei sorrisi. Non poteva far a meno di rimanere estasiata ogni volta che il ragazzo glielo mostrava < Ne hai raccolta davvero tanta > aggiunse muovendo la borsa
< Quando svolgo un compito, faccio sempre in modo di eseguirlo in modo impeccabile > affermò fiera di ciò
< Lo vedo bene > stringendo la presa sulle bretelle.
< Sicuro di farcela? > domandò mostrandosi un po’ preoccupata visto che il ragazzo dovesse già portare il suo di zaino
< Tranquilla > rispose Sai, ma Ino non lo era per niente. Strappò una bretella dalle mani del ragazzo che rimase alquanto meravigliato da quel comportamento
< Cosi è più leggero e non farai molto sforzo > affermò sorridendo mostrandogli tutta la sua gratitudine con quel sorriso
< Grazie > disse a voce bassa distogliendo leggermente il viso per non far vedere il leggermente rossore delle sue gote. Aveva notato che ogni qualvolta vedesse il sorriso di Ino, il suo viso prendeva un colorito simile al pomodoro. Aveva letto anche innumerevoli libri che spiegavano quell’accaduto, ma per lui era impossibile quello che fosse scritto in quei libri. Era improbabile che provasse qualcosa per Ino.
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< Mi piaci > disse tutto d’un fiato Hinata sorpresa di aver dette quelle parole. Colui che era ancora più meravigliato fu Naruto, il quale non pensava che la ragazza provasse qualcosa per lui. Non sapeva come rispondere a quell’affermazione. Anzi conosceva già le la risposta che avrebbe detto in quanto lui amava un’altra ragazza anche se quest’ultima non lo teneva in considerazione. Sapeva anche che rifiutandola avrebbe ferito Hinata e questo non lo voleva in quanto voleva continuare ad essere suo amico. Era vero che non parlavano molto ma quando lui era in difficoltà lei veniva sempre in suo aiuto come ad esempio quando non capiva un argomento appena spiegato dal professore. Non sapeva come faceva ma Hinata percepiva che qualcosa in lui non andava. Senza dire niente si avvicinava ed iniziava a spiegarglielo con parole semplici, ma molto molto elementari che persino un’idiota come lui riuscirebbe a capire se spiegato in quel modo. Non voleva ferirla, ma nonostante questo doveva rifiutare la sua proposta.
< Mi dispiace Hinata > iniziò guardandola con occhi tristi
< N-non t-ti p-preoccupare > lo interruppe la ragazza che sapeva perfettamente quali fossero le parole che stessero uscendo dalle labbra del ragazzo. Conosceva perfettamente la sua risposta. Era ovvio che venisse rifiutata visto che al ragazzo piacesse un’altra ragazza < So già che ami un’altra > aggiunse, sentendo gli occhi inumidirsi, facendo rimanere spiazzato Naruto appena sentì quelle parole. Si chiese come la ragazza sapesse che provasse già qualcosa per qualcun’altra. In quel momento gli vennero in mente le parole di Sasuke sul fatto che tutti avevano capito che fosse innamorato di Sakura. Quindi giunse alla conclusione che forse anche Hinata lo avesse percepito < Non so nemmeno io perché ho detto quelle parole > continuò dandosi della scema da sola < Nonostante quello che è successo, ti va se rimaniamo amici? > domandò fiduciosa che il ragazzo accettasse quella richiesta
< Certo > rispose sollevato che la ragazza avesse chiesto di continuare ad avere un rapporto amichevole
< Meno male > sorrise forzatamente anche se in quel momento volesse piangere a dirotto < Puoi incominciare a raggiungere gli altri? > chiese
< Ok > rispose iniziando ad incamminandosi. Dagli occhi di Hinata iniziarono a scendere calde lacrime, mentre la ragazza osservava allontanarsi la figura del ragazzo. Si sedette ai piedi di un albero, dove avvicinò le ginocchia al petto per poi appoggiarci il viso pieno di lacrime. Anche se stava soffrendo, pensò che forse poteva andare avanti come avesse detto la sorella prima di partire. Probabilmente avrebbe incontrato un altro ragazzo che avrebbe fatto batterle il cuore ogni volto che lo guardava proprio come succedeva ogni qualvolta che osservava Naruto. Sperava che ciò accadesse ma sapeva che sarebbe stato molto difficile trovare un ragazzo migliore di Naruto.
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< Finalmente sei tornato! > esclamò Sakura incrociando le braccia appena vide Naruto avvicinarsi al loro tavolo. Quando il ragazzo si avvicinò, Sakura percepì che qualcosa non andava in lui, preoccupandosi ancora di più quando vide dagli occhi del ragazzo delle piccole lacrime
< Ti è successo qualcosa? > domandò avvicinandosi per controllare che non avesse nessuna ferita
< Sto bene Sakura > rispose meravigliato del comportamento della ragazza
< Allora perché stai piangendo? > chiese sorprendendo Naruto, il quale si toccò la guancia con un dito. Rimase esterrefatto di constatare che questa fosse solcata da una lacrima.
< Mi è andata solo un po’ di polvere negli occhi > rispose strofinandoseli, non sapendo nemmeno lui il motivo del perché stesse piangendo. Ricordò che dopo essersi appena allontanato da Hinata, si voltò per osservare la sua figura seduto vicino ad un alberò. Quando capì che stesse piangendo ebbe l’istinto di andarla ad abbracciare, ma intuì che il motivo di quel pianto fosse lui quindi decise che non fosse una buona idea quella di andarla a consolare e per questo riprese il suo cammino. Durante il tragitto ripensò a qualche momento trascorso con la ragazza, come quando le spiegava qualcosa che non avesse capito, oppure quando al san valentino del terzo anno delle medie gli diede del cioccolato. Si rese conto che forse in quel momento aveva avvertito che dai suoi occhi stessero scendendo delle piccole lacrime, ma non capì a cosa fossero dovute, in quanto aveva decisi di rimanere comunque amici
< Hai trovato Hinata?> domandò Sasuke
< Si. Ci raggiungerà tra poco > rispose Naruto abbassando il capo iniziandosi a chiedere a cosa fosse dovuto quel pianto. Sfortunatamente non riuscì a trovare nessuna risposta a quella domanda
< Ragazzi > urlò Ino attirando la loro attenzione < Guardate chi ho incontrato > aggiunse indicando il ragazzo di fianco
< Anche tu qui? > domandò Naruto al quanto irritato alla vista di Sai
< Vedo che ti trovo molto bene ragazzo con l’uccello sottosviluppato > rispose sorridendo. Appena sentì quel nomignolo, sulla fronte di Naruto apparirono due grandi vene piena di rabbia
< Se ti prendo ti distruggo > urlò dimenandosi in quanto Sasuke lo bloccò appena Sai lo chiamò in quel modo, sapendo già come sarebbe andata la situazione < Lasciami Sasuke così gli impartisco una bella lezione > continuò Naruto. In risposta il suo amico strinse ancora di più la sua stretta intorno alle sue braccia
< Ti trovo proprio bene Sai > affermò sorridendo Sakura
< Anche io racchia > disse Sai. Appena il ragazzo aveva iniziato a parlare, Sasuke aveva lasciato Naruto per fiondarsi su Sakura evitando un omicidio certo
< Lasciami Sasuke > urlò la ragazza intenta a dimenarsi cercando di liberarsi per fiondarsi sul ragazzo di fronte a lei. Non lo sopportava proprio e soprattutto non accettava la sua lingua tagliente. Gliela avrebbe tagliata molto volentieri. Purtroppo Sasuke la fermava sempre.
< È meglio che vada visto che devo portare la legna al mio gruppo >affermò salutandoli ed avviarsi verso i suoi compagni di classe
< Non lo sopporto proprio > fece notare Naruto incrociando le braccia irritato ancora per le parole che avesse detto precedentemente Sai
< Sei solo geloso Naruto > affermò Ino, irritando ancora di più il ragazzo
< Non credo proprio, sono mille volte meglio di lui > disse fiero di aver detto quelle parole
< Adesso pensiamo a cucinare > fece notare Sasuke visto che fosse leggermente affamato.
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Dopo mezz’ora Hinata decise che era meglio raggiungere gli altri e non farli preoccupare oltre in quanto non era tornata neanche dopo aver finito di lavare i vetri. Si asciugò gli occhi con la maglia per poi alzarsi. Mentre camminava iniziò a pensare a come dovesse comportarsi con Naruto. Decise che era meglio comportarsi come sempre. Appena li raggiunse, vide i suoi amici a tavola che parlavano amichevolmente. I suoi occhi andarono d’istinto sul volto di Naruto, il quale stava ridendo a crepapelle. Capì che quella dichiarazione non lo avesse minimamente toccato. Era solo lei che stava soffrendo. Prese un lungo respiro e decise di raggiungerli
< Hinata finalmente sei arrivata > esclamò Ino contenta di vederla < Ti stavamo aspettando per iniziare a mangiare > aggiunse
< Scusatemi > disse abbassando il capo
< Non ti preoccupare siediti > affermò Ino alzandosi per prendere i piatti venendo aiutata da Sakura, la quale quando aveva visto il volto della ragazzo capì che fosse successo qualcosa che Naruto non le avesse detto. Intuì dagli occhi rossi e gonfi di Hinata che la sua amica avesse pianto per molto tempo.
< Secondo te cos’è successo tra Naruto ed Hinata? > chiese tutto d’un tratto Ino mentre versava il curry nel piatto
< Non saprei proprio > rispose Sakura intuendo che non solo lei avesse notato gli occhi arrossati della ragazza
< Spero solo che quel baka non abbia fatto nessuna scemenza > considerò, mentre Ino forse sapeva perfettamente che fosse successe.  Probabilmente Hinata si era dichiarata ed era stata anche rifiutata. Era solo una sua ipotesi, non aveva nessuna certezza. Sicuramente dopo glielo avrebbe chiesto. Voleva esserle d’aiuto.
Dopo aver cenato, i ragazzi raggiunsero le rispettive stanze per riposarsi visto il duro lavoro svolto quel giorno. Le ragazze decisero di recarsi al bagno termale dell’hotel proprio come i ragazzi.
< Anche voi qui?  > chiese Ino vedendoli oltrepassare la tenda che li avrebbe portati nel bagno degli uomini
< Dopo una dura giornata di lavoro ci vuole proprio un bel bagno caldo > rispose Naruto sorridendo, contento di potersi rilassare < Questa sera vi verremo a trovare nella vostra stanza > li avvisò. Quando sentì quelle parole, Hinata alzò il capo che aveva tenuto chino fino a poco fa. Era sorpresa di quella notizia in quanto sapeva che i ragazzi non potevano andare nelle camere delle ragazze. La cosa che più la spaventava era che dovesse passare una buona parte della notte con Naruto. Già durante il pranzo era stata completamente in silenzio figuriamoci chiusi nella stessa stanza. Sarebbe stata una nottata terribile pensò.
< State attenti a non farvi scoprire > affermò Ino facendo l’occhiolino
< Non ti preoccupare > sorridendo Naruto sicuro che non si sarebbe mai fatto catturare dai professori. Era il mago delle infiltrazioni
< Portate anche Sai con voi così almeno siamo tutte coppiette > disse Ino sorridendo, mentre Hinata arrossì leggermente per aver sentito la parola “coppiette”. Si diede dell’idiota da sola visto che non c’era nessuna coppietta nel suo futuro.
< Dobbiamo proprio? > domandò Naruto seccato all’idea di dover invitare anche Sai
< Se vuoi che ti apro si > rispose Ino
< Allora così sia > rassegnandosi all’idea di dover sopportare la presenza di Sai.
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< Certo che sono proprio enormi > esaminando il petto di Hinata, la quale appena sentì quelle parole subito posizionò le braccia per coprirle
< Non fare così che la metti in imbarazzo > affermò Sakura sperando che Ino non facesse più affermazioni del genere. Anche se doveva dire che erano veramente grandi. Al confronto le sue erano dei granelli di sabbia < Puoi anche togliere le braccia > continuò guardando Hinata, la quale appena le liberò salirono nuovamente a galla, scatenando le risate di Ino mentre Sakura si deprimeva in un angolino della vasca
< S-scusate > disse Hinata abbassando il capo. Si sentiva sempre a disagio quando si lavava con altre ragazze. Preferiva farsi il bagno da solo
< Non ti preoccupare non è colpa tua > si affrettò a dire Ino asciugandosi le lacrime agli occhi < Cosa più importante è successo qualcosa quando stavi solo insieme a Naruto? > domandò Ino andando dritto al punto. Voleva sapere la verità, in quanto notò che per tutta la durata della cena Hinata rimase con il capo chino ed in silenzio.
< Niente di rilevante > rispose mentendo distogliendo lo sguardo. Non poteva certo dirgli che fosse stata respinta. Il solo ricordarlo gli si inumidivano gli occhi
< A noi lo puoi dire. Siamo tue amiche > disse Sakura avvicinandosi alla ragazza , la quale sentendo quelle parole portò lo sguardo su di loro. Non sapeva se era una cosa positiva se sapessero quello che fosse successo. Sicuramente Sakura si sarebbe arrabbiata e sarebbe corsa a picchiare Naruto mentre Ino gli avrebbe detto che avrebbe trovato sicuramente un ragazzo migliore di Naruto.
< M-mi sono dichiarata a Naruto > balbetto abbassando il capo imbarazzata di parlare di quell’avvenimento < Purtroppo mi ha rifiutata > continuò tutto d’un fiato
< Adesso lo vado ad uccidere > affermò Sakura preparandosi per uscire dalla vasca
< No non lo fare va bene così > si sbrigò a dire Hinata prima che la ragazza dai capelli rosa commettesse un omicidio
< Non vuoi neanche che lo pesti un pochini? > domandò sperando che almeno Hinata acconsentisse a quello. Voleva sfogare tutta la sua ira sul Naruto. Purtroppo sapeva già che la ragazza avrebbe declinato quella proposta in quanto non era una persona che ricorreva a quegli atti. Era troppo gentile
< No grazie. Sto bene > rispose sentendo piccole lacrime scendere dai suoi occhi. Appena videro che stesse piangendo, Ino e Sakura abbracciarono subito Hinata per farla calmare.
< Non ci pensare più > disse Ino accarezzando i suoi capelli < Sicuramente troverai un ragazzo migliore di quel baka > continuò sorridendo sicura sul fatto che Hinata avrebbe incontrato un ragazzo mille volte meglio di Naruto
fece notare Sakura guardando Ino, la quale pensò che fosse la cosa più giusta da fare. Sicuramente se avrebbero fatto venire i ragazzi in camera loro0, Hinata avrebbe sofferto vedendo Naruto.
< Non vi preoccupate, sto bene. Non c’è bisogno di fare questo > rispose Hinata. Non voleva essere di disturbo per loro.
< Sei davvero sicura? > chiese Sakura guardandola negli occhi
< Sicurissima > rispose sorridendo.
< Ok >. Quando faceva così era veramente difficile falle cambiare idea, quindi Sakura decise di non insistere nuovamente.
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< È quasi ora che i ragazzi arrivino > fece notare Ino osservando l’ora sul cellulare. Sentendo quelle parole Hinata si alzò dal letto per raggiungere la porta
< Dove vai Hinata? > chiese preoccupata Sakura
< Vado a fare una piccola passeggiata > rispose < Torno subito non preoccuparti > aggiunse sorridendo per poi aprire la porta ed uscire dalla stanza
< Certo che Naruto è proprio uno stupido > sottolineò Ino incrociando le braccia al petto
< È il capo degli stupidi non è uno qualunque > affermò Sakura
< Lo sai perché l’ha rifiutata? > chiese Ino guardano la sua amica, la quale sapeva il perché del rifiuto
< Lo so > rispose Sakura sospirando < è perché crede di essere innamorato di me > continuò
< Perché non gli dici una volte per tutte che non ti piace? > domandò
< Non so quante volte glielo detto, ma puntualmente continua ad insistere. Quando si mette una cosa in testa è difficile fargli cambiare idea > rispose Sakura non sapendo più come fargli capire che lo vedesse solo come un buono amico
< Come mai ha preso questa fissazione con te? > chiese Ino curiosa di sapere come ebbe inizio quell’amore a senso unico
< Non saprei > rispose Sakura < Forse è per non perdere nei confronti di Sasuke che cerca di farmi mettere insieme a lui. Devi sapere che Naruto è molto competitivo nei confronti dell’Uchiha. Naruto ha sempre saputo che avevo una cotta per lui. Qualche giorno dopo che glielo dissi, iniziò a dire che si fosse innamorato di me. Credo che lo faccia solo per non perdere contro il suo rivale. Non si tratta di amore, ma di semplice competitività maschile > continuò. Ascoltando quello che la sua amica avesse detto, Ino pensò che molto probabilmente Sakura avesse ragione. Ora il problema era come farlo capire anche a Naruto? Questo era un grande dilemma visto quanto fosse idiota il ragazzo.
Mentre pensava a ciò, sentirono qualcuno che bussò alla porta. Quando l’aprirono videro i tre ragazzi. Li fecero entrare subito prima che un professore apparisse. Una volta entrati i tre diedero un’occhiata in giro e Naruto rimase alquanto sorpreso di non vedere la figura di Hinata.
< Dov’è Hinata? > domandò sorprendendo le ragazze con quella domanda
< È andata a fare una piccola passeggiata > rispose Ino < Torna subito > continuò
< Vado a chiamarla > disse uscendo subito dalla camera, recandosi all’esterno dell’hotel.
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Appena chiuse la porta della camera delle ragazze, Naruto si diresse immediatamente nel piccolo giardino posto sul retro dell’albergo, con la convinzione di trovare li Hinata. Proprio quando stava svoltando l’angolo che lo avrebbe portato al giardino, udì la voce della ragazza. Felice di ciò, oltrepassò lo spigolo del muro per poi ritornare nuovamente dietro di esso. Si sporse leggermente intravedendo la ragazza parlare amichevolmente con un altro ragazzo. Istintivamente strinse i pugni per la rabbia in quanto con quel ragazzo, Hinata sembrava stare a proprio agio. Quando posò lo sguardo sulla sua mano, rimase esterrefatto dal suo comportamento, domandandosi del perché fosse geloso di quel ragazzo. Si rispose che fosse preoccupato per la sua amica. Più li guardava e più sentiva crescere in lui invidia in quanto anche lui avrebbe voluto parlare così con la ragazza.
 
Note autore:
Ecco il quarto capitolo.
Come vi sembra? Spero che sia stato di vostro gradimento. Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Vorrei ringraziare Azul5 per aver commentato il capitolo precedente; Manga_chan97 per aver aggiunto la storia tra le preferite.
Alla prossima.
   
 
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