N.A. Ringrazio tutti coloro che hanno commentato – Ernil, Muahah, BBL, Alohomora, Dirkfelpy89 – aggiunto questa storia tra i preferiti, tra le seguite, o che hanno semplicemente letto il primo capitolo della storia. Confesso che non so neanche io come mi sia venuta questa pazza idea. Tra l’altro ho solo una vaga idea di come andrà avanti la storia xD.
Comunque ecco a voi il secondo capitolo :).
Erano passate quattro settimane quando la scuola rivide il
suo Preside.
Albus Silente attraversò le porte della Sala Grande la
mattina dopo Halloween.
Immediatamente nella sala cadde il silenzio più assoluto e
tutti incollarono lo sguardo sulla figura del professore mentre percorreva
l’ampio corridoio centrale, raggiungeva il tavolo degli insegnanti e si sedeva
tranquillamente sulla sedia centrale. Quindi, come se nulla fosse, si servì con
un paio di uova sode e pancetta. Ignorando gli occhi di tutta la scuola che lo
fissavano avidamente, riempì il suo calice di succo di zucca, aggiunse una
strana polverina bianca estratta dal suo mantello, quindi trangugiò rapidamente
il contenuto del calice. Albus mangiò lentamente le sue uova e la sua pancetta,
concluse con un altro sorso di succo di zucca corretto con polverina bianca,
quindi si alzò. Ripercorse il corridoio centrale della Sala Grande senza
degnare nessuno di uno sguardo, ed uscì dalla stanza. Gli studenti e gli altri
insegnanti continuarono per una buona mezz’ora a fissare le porte della Sala
Grande, con le forchette e i pasticci di carne sospesi a mezz’aria.
Fortunatamente, rividero il loro preside a pranzo. Ma, come
la mattina, lo fissarono impietriti senza dire una parola. Allo stesso modo
Albus consumò il suo pasto, si alzò e se ne andò, senza la benché minima
considerazione di chi gli stava attorno.
Quindi giunse l’orario di cena, e Albus fece nuovamente la
sua comparsa nella Sala Grande. Incredibilmente, qualcuno riuscì a distogliere
lo sguardo di dosso al Preside e riprese a mangiare, dopo essere rimasto a
digiuno a colazione e a pranzo. Del resto erano tutti impegnati nel fissare
ardentemente quella strana creatura nota col nome di Albus Silente.
Il comportamento dell’insegnante fu identico a quello degli
altri pasti, ma questa volta, dopo cena, si alzò in piedi e si schiarì la gola.
Anche quei pochi che avevano ricominciato a mangiare si bloccarono
istantaneamente.
“Ho scoperto” disse Albus, con voce estremamente roca “delle
notizie piuttosto scioccanti. Sembrerebbe che ad Hogwarts stiano accadendo cose
di cui non ero consapevole”
Gli studenti lo guardavano adesso con vivo interesse.
“Tutto ciò mi inquieta. Darò inizio ad una attenta indagine
e presto, molto presto, i colpevoli saranno puniti. Non temete. Domani mattina
questo mistero sarà risolto”
Lanciò uno sguardo sospetto all’ampia platea, quindi si
schiarì nuovamente la gola, percorse il corridoio centrale e uscì dalla Sala
Grande.
La stanza si riempì di brusii e sussurri. Tutti si
chiedevano a chi o a che cosa il Preside alludeva.
Ma sia studenti che insegnanti lo avrebbero scoperto molto
presto, e ne avrebbero pagato le conseguenze in prima persona.