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Autore: lovegood_30    28/12/2016    0 recensioni
《Lily》sussurrai e di nuovo, come succedeva ogni anno ormai, mi ritrovai a rievocare tutti i più importanti momenti della mia vita insieme a lei, quasi fosse un modo per onorarla e per mantenerla viva dentro di me.
Questa storia é incentrata sul personaggio di Severus Piton e sul suo rapporto con Lily durante gli anni si Hogwarts. Ho cercato di immedesimarmi nel personaggio quindi la storia é scritta il prima persona.
Buona lettura!
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Mi infilai in un'aula vuota e tirai un sospiro di sollievo. Per questa volta l'avevo scampata. Tutto era iniziato un bel giorno, durante l'ora di pozioni, che avevo scoperto essere la mia materia preferita insieme a Difesa contro le Arti Oscure, oltre a quella in cui riuscivo meglio. Il professor Lumacorno si era messo a lodarmi, con le sue solite maniere pompose, dicendo che avevo sicuramente un futuro come pozionista. All'inizio mi ero sentito lusingato per questi elogi, non essendo abituato a ricevere complimenti, ma poi due miei compagni avevano cominciato a prendermi in giro e a chiamarmi "cocco del prof". I ragazzi in questione erano il famoso James Potter, che cominciavo a detestare, e quello che era diventato il suo compare, Sirius Black, rampollo di una delle famiglie purosangue più  celebri ed importanti del mondo magico. Lily mi aveva detto di non curarmi di loro, perché erano solo invidiosi dei miei risultati scolastici, ma poi erano iniziate le battutine sul mio naso, sui miei capelli, sulla mia andatura e su tutto quello che mi riguardava. Io non riuscivo a trovare il coraggio di ribattere e per questo mi limitavo ad abbassare gli occhi e a evitarli il più possibile, al contrario di Lily, che mi difendeva con ardore. Quando lo faceva i suoi occhi verdi scintillavano di una luce che non avevo mai visto aleggiare in quelle iridi e il suo naso si arricciava in una maniera che, se non avesse avuto quello sguardo, avrei trovato persino buffa. Ed infine, proprio a conferirle l'aspetto di una divinità guerriera, c'erano i suoi capelli rossi, che le ricadevano disordinati sulle spalle. Non riuscivo a non ammirarla in quei momenti, e avevo notato che anche i miei aggressori la fissavano intimoriti per qualche secondo, prima di indossare nuovamente la loro maschera di strafottenza. Però, nonostante le fossi molto grato per questo, in realtà non faceva altro che peggiorare la situazione, visto che stavano iniziando a prendere di mira anche lei. Finché si erano limitati alle semplici battutine la situazione era stata sostenibile, ma adesso i loro scherzi iniziavano ad essere più pesanti, e non era raro trovarmi appeso al soffitto dell' aula alla fine delle lezioni, in attesa che qualcuno mi tirasse giù. Solevano anche rincorrermi nei corridoi gridando «Mocciosus, Mocciosus!» che era il nuovo soprannome che mi avevano affibbiato. In questi casi Lily si arrabbiava a tal punto da diventare rossa come un bel pomodoro maturo, e toccava a me ricordarle che la cosa migliore da fare era mostrare indifferenza. «Devi mandare un gufo ai tuoi genitori, o parlare con la McGranitt. Non si può continuare così, Sev» mi aveva detto lei la sera prima, ma io avevo scosso la testa perché entrambe le opzioni mi sembravano impraticabili. Tremavo al solo pensiero della reazione di mio padre alla vista di un gufo planare nel suo studio mentre fumava la pipa, e anche parlare con la vicepresidente sarebbe stato inutile, visto che li avrebbe sicuramente puniti entrambi alimentando il loro odio nei miei confronti. Cosa mi restava da fare quindi oltre che subire in silenzio? Infondo era quello che avevo fatto per tutta la vita, solo che questa volta al posto dei miei genitori c'erano James Potter e Sirius Black. Ad accompagnare questo pensiero ci fu una fitta di dolore che mi colpì lo stomaco. «No» dissi. Non avrei permesso a quei due idioti di rovinarmi la vita, avevo sofferto abbastanza. "Che mi appendessero pure" pensai "finché ci sarà Lily al mio fianco, non avrò paura di loro". E detto questo mi alzai e uscii la porta dell'aula dove mi ero barricato, sentendomi per una volta sicuro di me.
   
 
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