Quanto tempo! Lo so, sono in ritardo pazzesco rispetto alle mie previsioni ma il black-out del mio computer ha cancellato i documenti più recenti, tra cui naturalmente il capitolo 9 che avevo appena finito. Il che significa che mi sono messa a riscriverlo a scaletta e a memoria, pur avendo già pronto metà del capitolo 10!

Purtroppo la maturità è alle porte e con lei anche qualche esame di conservatorio. Ergo: non ho molto tempo per scrivere e soprattutto non nel modo attento e studiato a cui sono abituata. Potrei mettermi in  due ore a scrivere tutti i dialoghi e le azioni importanti di questo capitolo, ma lo farei in modo affrettato, scontato, non nel modo che piace a me. Se scrivo è per puro piacere e per imparare, non vi farei mai leggere un capitolo scritto male. Voglio fare le cose per bene, ed è per questo che il capitolo non è ancora interamente pronto: per il tempo limitato.

Ma vedendo quante di voi mi hanno aggiunto ai preferiti e ai seguiti mi sento davvero un po’ in colpa. Siete fantastiche e vi meritate almeno l’inizio, seppur breve e non intenso come il seguito, del capitolo.

Il titolo dovrebbe già anticiparvi qualcosa:

Capitolo 9: Il Rosso e Il Nero

 

Marzo era ormai al termine e una leggera aria primaverile cominciava a farsi sentire ad Hogwarts. Almeno, così la pensava Hermione. Non c’era altro modo per spiegare la reazione di Ginny alla rivelazione dei suoi incontri con Malfoy. Le aveva raccontato tutto, eccetto il fatto che Draco fosse un informatore. Era abbastanza certa di non poter rivelare il suo pericoloso ruolo così gratuitamente, neanche a Ginny; in compenso le aveva spiegato del suo primo scontro con il ragazzo, della scoperta del marchio, di come si fosse fatto convincere a cercare protezione in Silente. E non aveva potuto tralasciare gli incontri che erano seguiti, e lo strano rapporto che tra di loro si stava instaurando.

Si era aspettata un qualche tipo di reazione fulminante, conoscendo la rossa. Si era aspettata incredulità, sdegno, alla meno peggio qualche raccomandazione preoccupata. Invece quello che lesse nel volto dell’amica fu semplicemente stupore. Puro, onesto stupore.

Per qualche minuto, dopo il lungo resoconto di Hermione, rimasero a guardarsi in silenzio. Lei distesa sul suo letto, Ginny su quello di Calì. Poi Ginny spezzò il contatto visivo, scosse la testa, ed esaminando il baldacchino del letto prese un lungo respiro.

“Da Malfoy non me lo sarei mai aspettato.”

“Non dirlo a me.” concordò Hermione.

“Per cambiare idea in così poco tempo, devi avergli fatto davvero male con quell’Incantesimo Constrictor.” commentò con voce severa, tornando a guardare l’amica con un mezzo sorriso. Entrambe scoppiarono a ridere.

Poi di nuovo un pensieroso silenzio. In quel momento era Hermione a rifiutarsi di guardare la compagna, sapendo quale sarebbe stata la successiva constatazione.

“Così… Tu e Malfoy.” Centro.

“Ginny, prima che tu giudichi fret-”

“Alt! Come, scusa? Devo aver capito male. Giudicare? Moi? Sembra quasi che tu non mi conosca affatto!”

“Lo so che non sei una che giudica, Ginny.” disse la ragazza appoggiandosi al gomito di lato, per osservarla meglio. “Ma si tratta di Malfoy. So come la pensi.”

“Ed è qui che ti sbagli. Perché ora non so neanch’io più cosa pensare di lui dopo quello che mi hai detto. E’ cambiato, mi sembra chiaro. E non penso che sia successo da una notte all’altra, dev’esserci stato sotto qualcosa ancora prima che tu lo scoprissi. Il tuo intervento è stato la sua salvezza.” Trasse le sue conclusioni, guardandola negli occhi, sorridendo in modo consapevole. “Ed è così ovvio che lui non riesca a toglierti gli occhi di dosso fin d’allora. Penso di capirlo fin troppo bene sai.”

“Scusami?” chiese Hermione momentaneamente scioccata dalle parole di Ginny.

“Pensaci. Tu sai della mia perenne cotta per Harry e sai anche la ragioni: lui è un mito vivente e al mio primo anno ad Hogwarts mi ha salvato da un Basilisco. Non è molto diverso da quel che è successo tra te e Malfoy: tu lo salvi dal suo destino di Magiamorte morituro e lui, che chiaramente ti trova affascinante nella tua estraneità, vuole contraccambiare in qualche modo.”

“Fai sembrare tutto così epico.” commentò Hermione sorridendo.

“Beh, il senso ti è chiaro. E’ nella mia stessa situazione, Basilisco a parte.” escluse.

Hermione la fissò per un attimo. “Come va con Harry?”

Ginny alzò le sottili sopracciglia e la ammonì a mò di mamma Weasley: “Non cercare di cambiare discorso.”

“No, chiedo sul serio.” ribatté la bruna.

La rossa espirò profondamente, scuotendo la testa. “Non mi è passata. Ti giuro che c’ho provato, Dean è un ragazzo davvero in gamba ma devo lasciarlo il più presto possibile. Non è giusto né nei suoi confronti né nei miei. Sto solo aspettando il momento adatto.”

“Ti capisco.” Disse a bassa voce Hermione, sdraiandosi nuovamente sulla schiena.

“Ah sì?” domandò incuriosita dalla risposta.

Stavolta fu Hermione a espirare. “Come va con l’inetto dell’anno?”

“Quante volte ti ho detto di non insultare tuo fratello?”

“Io non lo insulto, lo chiamo in base a come si comporta. Non c’è altra definizione da dargli in questo periodo.” spiegò scherzosamente Ginny. “Anche la mia domanda era seria.”

La giovane Weasley di alzò dal letto e andò a sedersi su quello della compagna, che riordinò un po’ di idee prima di rispondere. “Diciamo che non sono lontana neanche da questa tua situazione. Credo… Non lo so. Ron è stato uno stronzo ultimamente-”

“Puoi dirlo forte.”

“- mentre Draco… Nessuno mi ha mai trattato così prima d’ora. Mi confonde.”

“Posso farti una domanda?” disse Ginny appoggiando la testa di Hermione in grembo e carezzandole i capelli. Hermione fece segno di sì. “Quella sera in cui Ron e Lavanda… beh, facevano Ron e Lavanda e tu te ne sei andata in biblioteca, lui era venuto a consolarti, vero?”

“Non lo so cosa voleva fare. Mi ha baciata e non c’ho capito più niente.” si giustificò Hermione alzando le spalle.

Ginny sorrise. “Ok, ti ho totalmente persa. E io che pensavo che l’orgoglioso purosangue pensasse solo a se stesso. L’hai ridotto a un agnellino.” ironizzò, strappando qualche sorriso all’amica.

“Non so. Il più delle volte è così dolce, non può non farmi piacere, ma a volte mi da l’impressione di esagerare. E’ come se avesse in testa un Hermione perfetta tutta sua, mi sta idealizzando troppo e non lo deve fare. Non quando…”

“Non quando tu non sai che cosa provi. Sei confusa, è normale.” disse Ginny, continuando a giocare coi boccoli castani.

“Lo spero.” si augurò, sorridendole lievemente.

Altri attimi di silenzio seguirono finché Ginny, mutando completamente il tono della conversazione, chiese:“Hey, vuoi sapere una cosa divertente però?”

“Sentiamo.”

“Non ti fregherò mai un ragazzo.” proclamò Ginny in tono serissimo.

Hermione si voltò di scatto, guardandola allibita. “Beh, grazie Ginny. Devo prenderlo come un complimento o… ma che vuoi dire?”

Ginny le sorrise. “Stavo riflettendo. Non ci piacerà mai lo stesso ragazzo e sai perché?“

“Perché avere Harry Potter come migliore amico mi ha già messo abbastanza nei guai?“

“A parte quello. Io vado sempre per i mori e tu per i biondi. O per essere più specifici, per ragazzi con capelli chiari.”

Hermione la fissò a occhi sbarrati. “Ma come ti vengono in mente certe cose?”

“Oh, che importa, era solo per tirati su un po‘ il morale! Vuoi che ti spieghi meglio?”

La ragazza rise alla ridicolaggine della richiesta. “La prego, professoressa Weasley, mi illumini!”

“E va bene, molto schematicamente. Pensaci bene. Tu: Malfoy, Ron e McLaggen.” illustrò la ragazza tenendo il conto. “Io: Harry, Dean, Micheal Corner.”

“E non dimenticare Zabini.”

“Zabini? Ma stai scherzando? No, grazie, una Grifondoro persa per un Serpeverde basta e avanza… E tu hai considerato Smith per la festa di Lumacorno, ti rendi conto? Smith! Hai una fissa per i capelli chiari, ammettilo.”

“Sei uno spasso, Gin…”

“Anche tu lo sei, quando non ti deprimi per mio fratello. Perciò tratta bene il tuo Draco, ma stacci attenta. Chiaro?”

“Limpido.”

Le scale echeggiarono improvvisamente di passi e gridolini acuti. “Pare che le tue carissime compagne di stanza stiano arrivando. Meglio che mi avvii. Buonanotte Herm.” fece Ginny abbracciandola.

“Buonanotte.” rispose Hermione. “Grazie della comprensione. Sei un’amica.”

“Ma piantala! Avresti fatto lo stesso per me.” disse, e le fece l’occhiolino raggiungendo la porta.

 

Risposte alle recensioni:

erigre: Grazie mille Greta, per l’incitamento e per tutti i complimenti! Baci

LeLia_CuLLen_95: Penso che il titolo di questo ancora incompleto capitolo risponda alla prima domanda… Diciamo che avrà il suo ruolo importante, per quanto non mi è concesso svelarlo ; ) Bacio

Krystal91: Hai letto la fic in solo due giorni e devi ancora aspettare un po’ per leggere il prossimo capitolo! Sono davvero un’ingrata, non merito una lettrice così entusiasta! Mi fa davvero piacere trovare nuove persone così interessate alla mia storia, ciò che posso dire in difesa del mio fratellone Antoine è che ha fatto l’impossibile per sistemare il computer, peccato che alcuni dati siano stati irrecuperabili! Baci

TheCrazyHatter: Ecco che ho influenzato una mia collega scrittrice… Mi spiace di averti messo la paranoia ma questi incidenti capitano solo con i computer nuovi di zecca come il mio, spero che il tuo non sia l’ultimo ritrovato del mercato. La tecnologia è inaffidabile, ho deciso di ritornare al vecchio metodo carta e penna anche per questa storia, mi spiace per gli ecologisti ma la carta è molto più affidabile. Un bacione!