Nel primo pomeriggio Sakura si trovava nella sua camera mentre
faceva gli ultimi preparativi. Aveva quasi finto di prendere le sue cose quando
bussarono alla porta.
"Avanti é aperto!" urlò mentre era china sotto al letto a
cercare una boccetta che gli serviva.
"Ciao Sakura-chan!" rispose un Naruto raggiante che però
si accigliò vedendo la strana posizione in cui si trovava la sua amica.
"Che stai facendo?"
"Trovata!" disse uscendo da sotto al letto e esibendo
fiera la boccetta contenente un liquido azzurrognolo. "Allora cosa mi
racconti?"
"Volevo ringraziarti per tutto quello che hai fatto di
recente" cominciò il biondo.
"Sai che l'ho fatto volentieri, é il percorso che ho
scelto" rispose la rosa con un sorriso.
"Non intendevo per quello che hai fatto per gli abitanti del
villaggio, ma per quello che hai fatto per me e Hinata" disse il ragazzo
facendo un sorrisone.
La ragazza lo abbracciò "Speravo che te l'avesse detto prima
della partenza. Congratulazioni! Non sai quanto sono felice per voi"
Il ragazzo ricambiò l'abbraccio, poi quando si lasciarono continuò.
"Comunque Sakura se un giorno avrai bisogno di qualcosa non esitare a
chiederlo"
"Non ti sembra di stare esagerando?"
"Affatto; mi sono reso conto solo qualche ora fa che nonostante
tutti i problemi che già avevi con l'ospedale ti sei anche occupata dei favori
che io ti chiedevo..."
"Smettila, sai che ti voglio bene e l'ho fatto con piacere,
inoltre se tu fossi stato al mio posto avresti fatto lo stesso" concluse
Sakura con un sorriso. "Cos'è che ti preoccupa veramente?" gli chiese
tornando seria.
Il biondo era rimasto sorpreso dalla sua domanda. Doveva ammettere
che col tempo Sakura era proprio cambiata: prima, una bambina piagnucolosa, poi
era diventata forte e agguerrita ma molto impulsiva e ora era forte,
coraggiosa, intelligente ma anche dolce e sensibile. "Si nota così
tanto?"
"No, solo chi ti conosce bene"
"Devo chiederti un favore..." guardò Sakura negli occhi e
lei lasciò stare quello che stava facendo per ascoltarlo. "Voglio che se
non dovessi farcela, aspetta lasciami finire" zittì la ragazza che stava
già per replicare, "se non dovessi sopravvivere voglio che tu stia vicina
a Hinata, che la aiuti con il bambino ed ad andare avanti. Sei praticamente una
sorella per me è per questo che te lo chiedo. Puoi farlo?"
Sakura fece un sospiro prima di rispondere, non era la prima volta
che sentiva queste parole, ma era la prima volta che era Naruto a pronunciarle,
il ragazzo più ottimista che conosceva e la cosa l'aveva spiazzata. "Te lo
prometto Naruto, però ti chiedo anch'io un favore..." disse guardando il
biondo negli occhi, il ragazzo annuì "se capitasse a me qualcosa, devi
fare in modo che Sasuke non perda la voglia di vivere, non mi interessa come
farai, puoi anche minacciarlo, ma non permettergli di lasciarsi andare."
Il ragazzo annuì. Così sigillarono il patto con una stretta di mano
e un abbraccio.
I ninja di Kanoha convocati per la battaglia si trovavano a qualche
chilometro di distanza dalla Piana Bianca mentre aspettavano che arrivasse
l'ora dell'incontro, ognuno perso nei propri pensieri.
Naruto osservava i ninja davanti a sé e non poteva fare a mano di
chiedersi chi sarebbe sopravvissuto alla battaglia. Guardò Sakura e Sasuke di
fianco a lui che si tenevano per mano e guardavano entrambi di fronte a loro.
Sai stava parlando intimamente con Ino, avevano la fronti poggiate assieme.
Shikamaru fumava in silenzio guardando con insistenza in direzione di
Sakura,... ognuno si preparava come poteva all'imminente battaglia.
Improvvisamente arrivò Kiba in groppa ad Akamaru, non disse nulla, si limitò a
fare un segno col capo, il segnale preventivato: era ora.
Chiuse gli occhi e ripensò a Kanoha, a Hinata e al bambino. Quando
si erano separati qualche ora fa aveva sentito il cuore stringersi in una
morsa. Aveva baciato e lungo la sua fidanzata e asciugato amorevolmente le sue
lacrime sussurrandogli dolci parole d'amore. Poi si era allontanato e non si
era più voltato, se l'avesse fatto non avrebbe mai trovato il coraggio di
andarsene.
Quando gli riaprì scoprì che tutti i ninja si erano alzati e lo
stavano guardando, si voltò verso Sakura e Sasuke che si erano staccati dal
bacio. La rosa lo guardò e sorrise. Il moro si limitò a un cenno del capo. E
così si avviarono.
I loro nemici come era da aspettarsi non avevano rispetto i patti e
non erano venuti solo i capi dei villaggi, ma a pochi metri di distanza stavano
i loro eserciti al completo. Bayuku, capo del villaggio della pioggia e
principale nemico di Kanoha, gongolava di gioia quando vide solo tre ragazzi
che si avviavano al centro della zona prefissata dall'appuntamento.
"Eh, quei codardi hanno mandato dei ragazzini mentre loro si
nascondo!"
Il suo secondo invece sentì un brivido gelido saligli lungo la
schiena. Aveva riconosciuto quei tre. "Signore se posso permettermi, non
li sottovaluterei..."
"Cosa osi?! Spiegati!" rispose rabbiosamente Bayuku.
"Il biondo al centro é Naruto Uzumaki il nuovo Hokage allievo
dell'eremita dei rospi, il ragazzo alla sua sinistra é Sasuke Uchiha l'ultimo
possessore dello scharingan e allievo di Orochimaru-sama, mentre la ragazza
sulla destra é Sakura Haruno allieva prediletta di Tsunade e considerata il
migliore medico in circolazione. Insieme vengono considerati i nuovi Ninja
Leggendari!" concluse il suo secondo con una leggera nota d'apprensione
nella voce.
Bayuku si soffermò un istante per assimilare quelle informazioni, ma
poi si lasciò andare a una risata maligna: "Anche se quello che dici é
vero sono veramente stupidi, forse sono davvero molto forti, ma noi siamo in
500 uomini, loro sono solo in 3, non ce la faranno mai!"
Intanto i tre ninja di Kanoha si erano fermati al centro della
radura. Naruto si guardò attorno e pregò che il loro piano funzionasse
altrimenti avrebbero avuto non pochi problemi... "Arrendetevi finché
potete! Non era nelle intenzioni del Villaggio della Foglia iniziare questa
inutile guerra, ma possiamo ancora finirla! Si può trovare un accordo!"
Bayuku rise apertamente di fronte alle parole del giovane Hokage.
"Non siamo interessati a una tregua! Noi vogliamo la distruzione
definitiva di Kanoha! é inutile parlare! Preparatevi a morire, invece di
perdere il vostro tempo in chiacchere!!"
Il moro sbuffò leggermente sguainando lentamente la katana, la rosa
invece sorrise malignamente in loro direzione mentre si infilava con studiata
lentezza dei corti guanti neri mentre il biondo sogghignò e rispose: "Noi
la nostra proposta l'abbiamo fatta, poi non si dica che Kanoha non ha cercato
una soluzione pacifica! Se le cose stanno così noi siamo pronti a difendere il
nostro villaggio!"
Dopo queste parole tutti e tre i ninja si portarono un dito alla
bocca e si chinarono sul terreno: "Kuchiyose no Jutsu!!!!!!"
Quando il fumò di diradò i loro nemici rabbrividirono violentemente:
la ragazza dai capelli rosa era in ginocchio sulla testa di un'enorme lumaca
bianca con delle strisce azzurre, Katsuyu la regina delle lumache; il biondo
era seduto comodamente a gambe incrociate su un'enorme rospo rosso con una
katana legata alla ciotola e un pipa in bocca, Gamabunta il signore dei rospi;
il moro era in piedi con la katana sguainata sulla testa di un enorme serpente
bianco che faceva saettare continuamente la lingua fuori dai denti e li fissava
immobile, Danda re dei serpenti.
Un brivido di paura scosse le linee nemiche e alcuni ninja fecero
dei piccolissimi passi indietro.
Bayuku era rimasto shoccato da quanto appena successo e fissava i
tre enormi animali con occhi sbarrati di terrore. Quando riprese il controllo
urlò con tutto il fiato che aveva in gola: "Che la battaglia
cominci!!!"
A quell'urlo anche i ninja di Kanoha rimasti nascosti scattarono
all'attacco.
E la battaglia ebbe inizio.