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Autore: Goten    25/05/2009    33 recensioni
I miei sensi si allertarono improvvisamente.
<< Che cosa è questo odore?! >> Esclamai voltandomi verso i miei fratelli, mentre un lampo illuminava a giorno l'intera radura.
Tutti quanti stavano annusando l'aria, vedevo chiaramente nei loro pensieri lo stupore per quello strano aroma. L'odore arrivava da li, ma di chi era quella sciarpa?
<< Un'umana è stata qui?! >> Sibilò a bassissima voce Rosalie, stupita.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ragazze, siamo al penultimo capitolo! ^^ Mercoledì posterò l'ultimo. Prima di lasciarvi leggere questo volevo come sempre ringraziarVi siete state magnifiche con i vostri commenti! Grazie! ^_^ E poi, nell'ultimo capitolo vi svelerò un piccolo fatto nelle note di ringraziamento, che molte di voi credo apprezzeranno molto ^^... bene, adesso vi lascio, buona lettura, ci vediamo mercoledì!

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Capitolo 17


Il silenzio regnava sovrano nella stanza, Charlie continuava a fissare prima me, poi Bella, come se da un momento all'altro avremmo potuto gridare; scherzo! Ma non era così. L'ansia, l'angoscia che già stavo provando prima, stavano crescendo a dismisura.

<< Papà... >> Provò a chiamarlo, Bella. Anche lei si sentiva agitata. Perché non diceva nulla?

Con uno scatto secco, Charlie si alzò dalla sedia, fece il giro del tavolo e si avvicinò a me. Il suo viso era una maschera di freddezza, merito di anni e anni di lavoro come poliziotto. Ma i suoi pensieri erano tutt'altro che sfavorevoli. Mi rilassai internamente.

Eravamo uno di fronte all'altro. Occhi negli occhi. Fu un attimo, mi abbracciò battendomi una mano affettuosa sulla schiena. << Ho guadagnato un figlio. >> Sussurrò non propriamente ad alta voce, facendo così rilassare tutti gli altri seduti nella stanza.

Quando si staccò da me, abbracciò di slancio anche Bella, il resto della mia famiglia si stava congratulando con affettuose pacche sulla schiena e abbracci sentiti. Notai con la coda dell'occhio una lacrima sgusciare via veloce sul volto dell'ispettore Swan.

Qualche giorno dopo, l'intera Forks era sotto sopra per la notizia; Edward Cullen si sposava! Metà del corpo scolastico piangeva disperata, le voci maligne sulla figlia non vedente dell'ispettore si erano allargate in maniera impressionante. Ma questo, non scalfì la felicità della futura signora Cullen, al riparo dalle voci cattive e gelose delle altre ragazze, nascosta come un piccolo gioiello in quella casa bianca dall'aspetto coloniale nel verde della foresta.

I ragazzi erano riusci ad allontanarmi dalla casa, giusto il tempo necessario per cacciare e per dare modo ad Alice di provare l'abito da sposa. Ancora stentavo a crederci; Bella sarebbe divenuta la mia futura moglie!

Non riuscivo a non sorridere, ogni volta che ci pensavo, le mie emozioni schizzavano alte. Jasper mi gravitava intorno come un satellite. Era attratto da queste mie sensazioni così forti e potenti.

Guarda come sorride! Starà pensando alla prima notte di nozze! Sghignazzò Emmett. Gli diedi un pugno scherzoso sul braccio. << E anche se fosse? >> Domandai, venendo accolto da una serie di fischi.

<< Fatti onore Eddy! Tieni alto l'onore dei maschi Cullen! >> Scherzò ancora il gigante, dandomi una pacca talmente forte sulla schiena da spostarmi di qualche metro in avanti.

Mi voltai infastidito, ma notai che Jasper mi fissava serio. << Effettivamente Edward, spero che tu possa tenere alto il nostro buon nome... ti servono dei consigli? >>

Le mie labbra si aprirono mute. Che cosa?! Quello era il mio serio e composto fratello?! << E' uno scherzo? Vero?! >> Domandai quasi senza voce, mentre le loro risata riempivano il verde attorno a noi.

<< Siamo allegri vedo. >> Si aggiunse mia sorella Rosalie, sbucando dal nulla.

La guardai ancora irritato per gli altri due che continuavano a ridacchiare. << E tu che ci fai qui? >>

Sollevò le spalle. << Alice mi ha cacciato. Non posso vedere il vestito. >> Sbuffò. << Però l'acconciatura sarà opera mia! >> Esclamò fiera.

<< Si. >> Feci schioccare la lingua contro i denti. << Cercate di non strapazzarla troppo. >> Sibilai.

<< No tranquillo. >> Mi rispose Rose.

<< A quello ci penserai tu dopo, vero Eddy? >> Ridacchiò ancora Jasper, mettendomi un braccio attorno alle spalle.

<< Idioti. >> Sibilai, liberandomi della presa. Però, da una parte, ero concento di questo cameratismo che si era formato. Loro erano felici per me. Dopo quasi cento anni di solitudine, avevo finalmente trovato qualcuno da tenere con me al mio fianco, qualcuno da proteggere e da amare.

Cacciammo assieme per il resto della giornata, per la prima volta senza pensieri negativi, sapendo che qualcuno aspettava il mio rientro, qualcuno mi aspettava con il cuore in mano.

Mancavano ormai pochi giorni al matrimonio, ma quella sera, i ragazzi avevano particolarmente insistito per fare l'addio al celibato.

Avevo avuto il sacro santo giuramento da parte di Esme che avrebbero fatto l'addio al nubilato per Bella in maniera limitata, senza dar libero sfogo alle fantasie delle mie sorelle.

Diciamo più che altro, che Alice mi aveva dato un assaggio inconsapevole della serata che stava organizzando con Rosalie per Bella. Il risultato fu che Esme dovette riparare un altro muro, la mia mano aveva letteralmente sbriciolato l'intonaco bianco.

All'ennesimo sospiro di Bella, la girai contro di me, eravamo sdraiati sul mio divano in pelle. << Cosa ti turba? >> Le sussurrai dolce, depositandole un bacio sulla punta del naso.

<< Mmm... sono pensierosa... >> Rispose a bassa voce.

Le mie mani le accarezzavano la schiena. << Come mai? >>

Ennesimo sospiro. << Bé, diciamo che Emmett mi ha spiegato dove andrete... >> Avrei ucciso mio fratello.

<< Bella, amore, se non vuoi, rimango con te. >> Le proposi. Effettivamente avevo molto più piacere a stare con lei che andare in un locale di streep tease.

La vidi valutare seriamente la mia proposta. << No, non sarebbe giusto. Però... >> Le sue guance si colorarono di rosso.

<< Però? >> Cosa stava pensando per diventare così rossa?

<< No, niente... >> Si accoccolò di più contro di me.

<< Così però mi incuriosisci... >> Le mordicchiai l'orecchio, facendole battere più forte il cuore.

Il calore sul suo viso aumentò di grado. << No, davvero Edward. Non è nulla. >>

Oddio, avevo seriamente voglia di strapparle i vestiti di dosso! Al diavolo i miei fratelli! Io sarei rimasto a casa con Bella!

Mi voltai di scatto, portandola sotto di me.

<< Edward! Sei impazzito?! >> Esclamò Bella.

Ghignai. << Sono pazzo di te. Adesso, ti spiego l'apparato circolatorio. >> Le mie mani scorrevano sul suo collo, causando delle scie rosse, dove il suo sangue fluiva più velocemente.

<< Edward, smettila. >> Ridacchiò, Bella, con una nota poco convinta, mentre tentava di fermare l'avanzata delle mie mani sui bottoni della sua camicetta.

Esultai di gioia, quando i primi tre bottoni si aprirono e mi lasciarono depositare un bacio sulla sua pelle diafana.

<< Uno per Edward, zero per i bottoni. >> Mormorai baciandole il decoltè.

Questa volta, Bella sospirò di piacere. << Hai una bella voce, lo sai? >> Mormorò con una carica erotica indescrivibile.

<< Ti fa fare dolci sogni? >> Mormorai, spezzando ogni parola con un bacio.

Le sue mani vagavano nei miei capelli. << No è suadente, invitante... sexy. >>

Mi avventai sulle sue labbra, baciandola con trasporto, e lasciando che il io corpo si adagiasse completamente fra le sue gambe aperte, ma coperte ancora dalla sottile stoffa dei pantaloni.

<< Ragazzi, mi duole dirvelo, credetemi siete davvero molto piacevoli da guardare, ma il nostro addio al celibato ci aspetta. >> La voce di Jasper mi giunse come una doccia fredda.

Voltai a mala pena il volto verso di lui e ringhiai un << Vattene! >> Tornando a baciare la mia Bella.

<< Non posso, mia moglie mi ammazza se non ti porto via. >> Si scusò per l'ennesima interruzione.

Quelle parole però mi fecero ricordare improvvisamente una cosa. << Scusami amore, devo andare. >>

Mi diede un tenero bacio lasciandomi libero di alzarmi. << Edward... >>

<< Tranquilla, non succederà niente. Promesso! >> Ricambiai il bacio e mi fiondai giù in salotto, direttamente da Alice.

<< Finalmente! Pensavo non ti staccassi più. >> Mi accolse la piccola nanetta.

<< Non la porterai in quel posto! >> Esclamai duro.

Lei assottigliò lo sguardo. << E' il suo addio al nubilato. Tu vai in un locale di streep?! Bene, anche Bella ci andrà e tasterà con mano i deliziosi streep boys. >>

Un sibilo mi uscì dalla gola. << Non provarci Alice. Ho giuro che rapisco Bella e la porto a Las Vegas. >>

<< Non oseresti! >> Si avvicinò minacciosa di un passo.

<< Mettimi alla prova. >> Mi avvicinai anche io. Vidi nella sua mente il futuro cambiare, io e Bella che ci sposavamo a Las Vegas, senza il matrimonio faraonico che Alice stava organizzando. Sapevo quanto ci tenesse a quell'evento, ed era la mia unica possibilità di ricatto nei suoi confronti.

Dieci secondi dopo, ebbi la mia vittoria. << Ah! E va bene! Ora andatevene! >> Esclamò leggermente arrabbiata.

<< Grazie. >> Ero soddisfatto.


Il locale non era male, no, non è vero, era pessimo. Rimasi colpito dalla quantità di gente che affollava quel luogo! << Possiamo tornare a casa?! >> Esclamai piano, nonostante la musica fosse a tutto volume.

<< Scherzi?! Adesso ci divertiamo! >> Jasper e Emmett mi trascinarono avanti, contro la mia volontà, ma inorridii, quando vidi mio padre, prendere accordi con quello che capii essere il proprietario. Che diavolo... oh no... non era possibile...

<< Dai Edward! Buttati! >> Emmett, brutto idiota! Si era tolto la camicia, mostrando al pubblico femminile in delirio i suoi pettorali scolpiti. Questo l'avrei raccontato a Rosalie.

<< Siii!!! >> Esclamò Jasper alla mia destra, compiendo gli stessi movimenti di Emmett, facendo poi roteare la sua camicia, come se fosse stato un lazo. Era impossibile che Alice non avesse visto questo nelle sue visioni!

<< No! Carlisle! >> Esclamai sconvolto, quando anche lui, senza la camicia si stava togliendo con movimenti sensuali la cintura dei pantaloni. Oh bé, questo dovevo proprio raccontarlo anche a Esme! << Ma che diavolo state facendo?! >> Sibilai allibito.

<< E dai Eddy! Buttati! >> Jasper? Proprio tu?!

<< Ma voi site pazzi! Avete bevuto del sangue avariato! >> Cercai di imboccare rapido le scale per scendere dal palco, ma venni circondato da un onda di ragazze esaltate. Ritornai rapido indietro. Merda! E adesso?! Osservai gli altri, si stavano divertendo come dei folli!

Guardai loro e la folla assatanata. << Se ne fate parola con qualcuno, siete morti. >> Sibilai contro alla mia famiglia, raggiungendoli e gettando al vento la mia camicia.

   
 
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