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Autore: Martinaric98    02/01/2017    1 recensioni
Storia con i miei amati Klaroline. Lo so oramai sono senza speranza per sperarci ancora ma fa niente. Importante non riprende nulla dalla trama di the vampire diaries solo i nomi degli originali e un paio di personaggi che aggiungerò in futuro. E' LA MIA PRIMA STORIA siate gentili. Klaus è un militare. Caroline forse lo aiuterà ma non è ancora sicuro. Vedremo. Baci a tutti.
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah, Klaus/Caroline, Kol Mikaelson, Rebekah Mikaelson
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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confusione POV CAROLINE

Dring Dring Dring.
Apro gli occhi molto lentamente, il sole penetra dalle finestre. Dring Dring Dring. Chi chiama a quest'ora della mattina. Guardo infatti l'orologio e sono le 6:00. Rispondo senza neanche guardare chi è preparata a fargli una ramanzina chiunque sia.
<< Pronto??>> dico assonnata. La persona dall'altro capo risponde << Cure sono io>>. Penso a chi possa essere ma in questo momento i miei neuroni si devono ancora svegliare cosi rispondo << Senti chiunque tu sia, anche se probabilmente ti conosco sono le 6 di mattina dannazione e sono tornata dal lavoro alle 3 quindi vorrei tanto riposare visto che è il mi giorno libero quindi addiooooo>> mentre sto per attaccare sento dire dalla persona            <>
<> dico.
Sento ridacchiare e risponde << Si Cure sono io. Rispondi sempre così a prima mattina?>>.
Mi vergogno di me stessa e affermo <>. Spero vivamente che mi capisca.
Sento la sua risata e già so la risposta che mi darà infatti risponde << Caroline ho bisogno di te e so che non sei capace a dire di no a nessuno figurati a me. Fatti trovare pronta per le 8:30. Capito??>>
Indignata e alterata rispondo << Dannazione se dobbiamo andare alle 8:30 perché mi hai chiamato ora. Potevi chiamarmi alle 7 oppure alle 7:30>>.
Rebecca allora mi risponde << No perchè così ti prepari per bene e ti vesti e trucchi da signorina. Ora ti lascio Elia si è gia svegliato. Prepariamo la colazione sperando che Nik partecipi>>.
<> dico sbalordita non ricordandomi chi fosse.
<< Si Caroline Nik, mio fratello tornato dalla guerra>>,
<>.
Rebecca ridacchia e mi chiedo perché e risponde << Forse quando uscirà dalla stanza. Come mai questo interesse?>>.
Rispondo subito << Nessuna ragione particolare solo curiosità>>. Spero che mi creda, dalle foto Nik è un uomo davvero attraente che sicuramente sarà circondato dalle ragazze.
Rebecca allora risponde << Si certo ci credo, comunque vi farò da cupidi prima o poi ma ora devo andare. Bye e non farmi aspettare.>>
Non ho neanche il tempo di rispondere che mi attacca. Guardo l'orologio e sono le 6 e un quarto. Decido allora di rimanere un altro po a letto e penso a come possa essere Nik caratterialmente e a come la guerra lo abbia potuto studiare. Dai miei studi di psicologia so che quasi sempre ai militari che ritornano dalla guerra viene diagnosticato lo stress post traumatico. Sono un po preoccupata per lui, vorrei poterlo aiutare, Rebecca me lo ha chiesto e sarei ben disposta ma penso che lui non si fidi. Sento una fitta al cuore al pensiero di ciò che può aver visto e fatto. Nonostante non lo conosca provo una certa empatia. Come è possibile?
Decido di alzarmi e di fare la mia routine mattutina. Scendo e mi preparo il caffè amaro che tanto adoro successivamente mi lavo e mi vesto. Opto per un vestitino bourdeaux con stivaletti neri. Mi trucco leggermente e mi metto il rossetto dello steddo colore del vestito.
Bussa il telefono è Enzo che appena rispondo dice << Buongiorno raggio di sole come mai già sveglia?>>. Apprezzo il suo interesse e rispondo gentilmente dicendo due parole << Rebecca e shopping.>>
Mutismo assoluto dall'altra parte. Improvvisamente sento una risata enorme sdignata dico << Non ridere delle mie disgrazie. Lo sai che amo Becca ma quando fa shopping diventa come te.>>
Smette di ridere, so di averlo colpito e dice << Come me?>>
 Rispondo << Si nevrotico e odioso anche se ti amo da morire lo stesso.>>
Mi aspetto una risposta secca e infatti rimango sorpresa e dice << Ti amo anche io raggio di sole e sarò in pena per te. Ora però dvo andare il capo mi sta uccidendo con lo sguardo. Ciao amore>> e io dico << Ciao>> e riattacchiamo.
Povero Enzo lavorava con me ieri sera, sarà stanchissimo.
Improvvisamente suona il campanello e so che mi aspetterà una giornata lunghissima.
Scendo e senza perdere tempo mi tira nella macchina e partiamo in direzione centro commerciale. Dopo ore di pettegolezzi e vari acquisti sia mie che suoi. Mi invita a casa sua. Quando vi entro rimango sempre estasiata. Sembra una reggia. Guardo in giro come al solito e all'improvviso sbatto contro qualcosa di duro. Alzo gli occhi e vedo il famoso Nik.
Gli sorrido e dico << Scusami non ti ho visto>> e sorrido gentilmente.
 Lui mi guarda e risponde << Sei in casa mia mocciosa guarda dove metti i piedi>> e si allontana.
Ma come si permette.
 Lo rincorro e gli tiro il braccio e rispondo << Come ti permetti. Ho chiesto scusa, e dovresti accettare. Fino a prova contraria sei tu il moccioso e anche un cavernicolo. E io che mi aspettavo tutt'altro da te.>> e me ne vado lasciandolo impietrito.

   
 
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