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Autore: Ardespuffy    26/05/2009    3 recensioni
La caduta amletica di Messer Sirius Black nel baratro peloso dell'attrazione canide.
10. "Ho capito che, ovunque arriveremo, io avrei proprio bisogno di farlo insieme. Vorrei che fosse un posto pronto per noi due. Per accoglierci entrambi. Vorrei che fosse un posto di tuo gradimento, cosicché accetteresti di dividerlo con me."
[SB*RL]
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Doggish (Fairy)tales.'
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“Ehi, tu.”

 

“Ohi.”

 

“Problemi? Sei… beh, nero.”

 

Nah, non è nulla. Solo…”

 

Gaah!”

 

“Che c’è?!

 

Scusa amico, devo andare, mh? Scusa, non prendertela! Scuuuusa! EVANS!”

 

“…”

 

Cosa gli hai detto per farlo schizzar via in quel modo?”

 

“Un bel niente. Non mi ha dato il tempo di dirgli un accidente.

 

“Di che volevi parlargli, in ogni caso?”

 

Nah, non è nulla. Solo…”

 

“Ehi, aspetta un attimo. Che sta facendo?”

 

“Chi?”

 

James, con la Evans! Dove cavolo ha preso quella Cioccorana gigante?! Credi che le vendano a Mielandia?”

 

“Ho qualche dubbio.”

 

“Oh, wow. Lily l’ha rifiutata!”

 

“Non sarebbe la prima volta.”

 

Mh, vero. Oh, guarda tutto quel cioccolato, che spreco! Senti, ti spiacerebbe se…?”

 

“Va’ dove ti porta lo stomaco, Wormtail.”

 

“Grazie, Pads! Ehi, parliamo un’altra volta, okay?”

 

“Sicuro.”

 

“Ciao!”

 

“…”

 

“Tutto bene? Mi sembri un po’ giù.”

 

“Lascia perdere, okay? Anzi, va’ a rincorrere adesso chiunque sia che proverai l’irrefrenabile desiderio di rincorrere non appena avrò iniziato a parlare, così la facciamo breve.

 

“Questa è un’altra di quelle conversazioni in cui sembra tu stia parlando con me mentre in effetti stai solo pungolando te stesso?”

 

“Io non mi pungolo. Non sta bene insinuare certe cose, comunque. Siamo in corridoio.”

 

“… non voglio entrare nel merito della questione, giacché hai evidentemente capito male, ma davvero, forse dovresti cominciare a chiederti se queste tue non siano soltanto, sai, manie di persecuzione.

 

“Con che coraggio puoi dirmi una cosa simile dopo aver visto quello che mi hanno fatto! Cosa diavolo ci vuole per tener viva l’attenzione di quei mentecatti per più di venti secondi, me lo spieghi? Forse si aspettano che mi metta a ballare nudo e saltare su un piede?”

 

“Per quanto folcloristico risulterebbe lo spettacolo, penso se ne possa fare a meno.”

 

“Anche perché, se se lo aspettassero, finirebbe che mi ignorerebbero comunque. Ugh, già. Tutto questo fa davvero schifo, non trovi?”

 

“A me sembra tu stia solo perdendo tempo, Sirius. C’è qualche problema? Volevi parlarne?”

 

“Sì, ma non con te!”

 

“… questo è ciò che qualunque amico vorrebbe sentirsi dire!”

 

“Hai capito cosa intendevo, tu capisci sempre cosa intendevo. Sei bravo con queste cose di psicologia fraintendente.

 

Fraintendente…”

 

“Ora non pontificare, eh. Non ti fa onore.”

 

“Non m’ero accorto ci fosse in gioco il mio onore, adesso!”

 

“Il tuo onore è sempre in gioco, Moony, ogni singola volta che apri la bocca. Vedi di tenerlo a mente se non vuoi finire sbranato dai demoni di un’autocoscienza ferita e frustrata.

 

“A prescindere dalla carica sorprendentemente attraente delle tue parole, devo proprio confermare la mia teoria sulle manie di persecuzione.

 

“Sì, ma questo in che modo credi risolva il mio problema?!

 

“Quale dei tanti che evidentemente ti affliggono? L’angoscia di un mancato riscontro nel prossimo o…?”

 

“Zitto, zitto, lascia stare. Smettila di mandare le tue parole fuori a giocare in questo modo. Mi sta scoppiando la testa.”

 

“Curioso, è lo stesso effetto che mi fai tu.

 

Ah-ah, mille volte ah-ah fino alle dannate cerniere della mia dannatissima bara.

 

“… sei macabro. Ma non descrittivo. È già qualcosa.”

 

“Potrei diventarlo, se mi ci mettessi. Descrittivo, intendo. Potrei contare esattamente tutti i vermi che farebbero il nido nel mio cranio…”

 

“I vermi non fanno il nido.”

 

“… e dipingere il lucido grasso e schifido e vischioso delle loro vertebre gelatinose…”

 

“Sono invertebrati per definizione! Ma ti ascolti quando parli?!”

 

“… e pure gli escrementi, i piccoli coriandolini disgustosi in libera uscita dai loro…”

 

Va bene, va bene, tregua. Ci stai? Terribilmente descrittivo; molto, molto terribilmente descrittivo.  

 

“Questo non mi fa sentire meglio.”

 

“Non credevo fosse quello lo scopo. Ti avrei messo in guardia prima.”

 

“Perché, mi stai dicendo che tu sai in anticipo cosa mi farà sentire meglio e cosa no?!

 

“Beh, so cosa ha il potenziale per far sentire meglio qualcuno di vagamente assimilabile al sopravvalutato concetto di normalità. Il che, ripensandoci, ti esclude in più di un senso.

 

“Continua pure ad avvolgermi e slegarmi nelle tue parossistiche turbe d’egocentrismo linguistico, se fa sentire meglio te.

 

“Non ho detto che mi fa sentire meglio. Wow, hai idea di che frase complessa ti è uscita fuori?”

 

“Direi di no, non mi ascolto quando parlo.”

 

“Ora non fare la vittima. Ti stavo facendo un complimento.”

 

“I tuoi complimenti non sono normali, lo sai?”

 

“Questo perché io bado al prezioso combinarsi di forma e sostanza, invece che all’avvilente coltre d’apparenza che circonda le persone come… beh, come su Venere. 

 

“In nome di Apollo, come ci è finita Venere nei nostri discorsi?”

 

“Non la dea, stupido. Ho detto su Venere, parlavo del pianeta.”

 

“… non è che non si possa stare su di una donna, eh.

 

“Tienitelo per te, grazie! Sai che non sarà mai possibile giungere su Venere, comunque?”

 

E perché? Troppe donne meravigliose per un pianeta di checche?”

 

“Questo che cavolo…?! Lasciamo stare. No, è per via dell’atmosfera.”

 

“Vuoi dire…”

 

“No, non quell’atmosfera. Lo strato di gas, hai presente? C’è anche sulla Terra, solo che è molto più rarefatto.

 

Mh, ah-ah.” 

 

Hai smesso di ascoltare, non è così?”

 

“Mai cominciato.”

 

“D’accordo, bene, grandioso. A mai più rivederci.”

 

“Andiamo, non prendertela! Ora capisci cosa provo io, eh?!

 

“Come puoi dire che non ti senti ascoltato se appena qualcuno ti offre un orecchio amico tu lo rifiuti?!

 

“Ma non era qualcosa come ‘una spalla su cui piangere’, o che so io?”

 

“Non fa differenza, e stai cambiando argomento.

 

Nah, questo non è vero. Manie di persecuzione a me, mh?!

 

“Senti. Te lo chiederò solo una volta, dopodiché la mia testa scoppierà e ne pagherai le conseguenze. O, più semplicemente, me ne andrò e cesserai d’essere un mio problema.”

 

“Allettante!”

 

“Di cos’è che volevi parlare? O meglio, di cos’è che volevi parlare con chiunque fuorché con me?”

 

“Oh, insomma, usa il cervello! So che non sei particolarmente svelto con queste cose, ma almeno provaci!”

 

“...”

 

“Di te, accidenti. Volevo parlare di te.”

 

“Tu volevi parlare di me.”

 

Mh.”

 

Tu volevi parlare di me.”

 

Ugh...”

 

“Tu volevi parlare di me ma non con me!”

 

“Sì, maledizione! Lo trovi tanto complicato?!

 

“Beh, sì! Tu volevi parlare di me...”

 

“La pianti di ripeterlo?”

 

“... di me, ma non con me! Con chiunque tranne che con me! Per quale diamine di ragione, se posso? E no, non provare a dirmi che non posso!”

 

“Allora non ho altro da dire.”

 

Ma tu volevi...”

 

“Se non la smetti immediatamente ti farò qualcosa di talmente brutto da cancellare via dal tuo cervello ogni nozione sui pianeti e i gas e i dizionari.

 

“... non ha senso! Sul serio, mi sto sforzando, ma...”

 

“Questo è perché non ti fermi alla superficie delle cose, eh? Complimenti, davvero.”

 

“Mi dispiace. Mi dispiace, io non... già... aspetta, perché diamine mi sto scusando?! Sei tu che hai il sistema nervoso messo a soqquadro da impulsi elettrici picassiani.

 

“Sapevo che non avresti resistito a lungo senza i tuoi benedetti paroloni. Beh, ci si vede in giro.”

 

“Che significa ‘ci si vede in giro’?? Dove stai andando?!

 

...”

 

Sirius! Torna subito qui!”

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 









_ * _






Ah-ah, un dialogo. E' questa la struttura della storia, un capitolo normale alternato ad uno di solo dialogo :)
I personaggi in ordine d'apparizione: James, Sirius, Peter, Remus. In caso non fosse chiaro '^^

Grazie mille a Mizar per la recensione e a puccalove90 e reader per i Preferiti. ^o^
  
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