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Autore: Ciceronix    04/01/2017    0 recensioni
[Creepypasta]
"Noi non siamo più umani ormai. È così anche se siamo stati riportati in vita da scienziati prodigiosi i quali ci hanno rimarginato le ferite fisiche ma purtroppo non quelle nella nostra anima.Ora noi persone senza più una vita normale siamo guardati in modi diversi dalle persone : a volte con disprezzo,a volte con invidia e qualche volta anche con paura.Sono certa che un giorno torneremo a vivere e forse saremmo abbastanza forti da dimenticare ,lo so che è difficile , non è vero …Liu?"
Genere: Horror, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest, Tematiche delicate, Violenza
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"Perché...perchè?! Non andare...NON LASCIARMI SOLA, TI PREGO!" Erano solo le quattro del mattino, quando Skylar si svegliò dall'incubo, ansimante: << Stasera la mia mente ha altri programmi per me, piuttosto che farmi riposare... >> Prese allora un tubetto di pillole alla valeriana, diluendole nell'acqua del bicchiere di vetro, rimuginando sulla chiacchierata che ebbe avuto con il suo medico 'specializzato', nel pomeriggio...; << Signorina Pitch, le avevo prescritto i tranquillanti per la sua ipnoterapia, ricorda? Tuttavia lei si ostina ancora a non voler farsi aiutare, con quella collana d'oro: se lei se ne liberasse, le faciliterebbe molto le cose... >> << Mi spiace contraddirla, ma accadrebbe l'esatto contrario: l'unica ragione per cui voglio ancora respirare è perché ho dei ricordi, bellissimi e orrendi ricordi, se mi togliete anche quelli, non ha più senso la mia esistenza... >> << Se lo dice lei...ci rincontreremo tra un mese, e mi auguro che almeno sarà migliorata. >> << Ci proverò... >> ; << Non ce la farò mai... >> Sorseggiò, poi sputò il goccio gelatinoso sulla scrivania: << Che schifo...a questo punto preferisco passare la notte in bianco! >> Si sdraiò sul materasso, fissando il soffitto, : 'Cosa farò della mia vita, ora che ci penso?' Stufa di vedere le crepe nel muro, uscì dalla camera, controllando l'ora sull'orologio al polso: << Le quattro e dieci...ora ideale per una passeggiata e un cazziatone da Marika, sempre se mi scopre sveglia... >> Poggiò una mano sul muro, passando le dita nei solchi e scuotendo la testa, riflettendo sulla decadenza dell'orfanotrofio, sulla mancanza di interesse per ristrutturazioni, per la sorveglianza discreta sui bambini... 'CREAAK...' Una porta si stava aprendo, e Skylar fece appena in tempo di svoltare l'angolo, quando una piccola bambina uscì dalla propria cameretta, stringendo forte il suo bambolotto di plastica, chiudendo poi la porta e allontanandosi nel corridoio, con passo sghembo e dondolante. 'Ok, piccolina, il coprifuoco è passato da ore. È un po' troppo buio per giocare sull'altalena o nella sabbia, non credi? Dove stai andando?' Skylar la seguì fuori , mettendosi gli occhialoni e coprendosi la bocca con la mascherina d'acciaio, la mazza da baseball sulla schiena. La bambina si fermò davanti al grande cancello di entrata, arrampicandocisi e ricalandosi nella parte opposta, mentre Skylar scavalcò il muro di pietra, stupita da tanta agilità in un corpo tanto gracile : 'Secondo me non è in sè...oh, ho fatto rima! No, dai, concentrati, Skylar...' Si nascose dietro un cespuglio, osservando la bambina che entrava nel bosco oscuro, senza farsi luce: 'Ho ragione, non è in lei. O è sonnambula, o questo è inerente al caso dei bambini scomparsi, e di quelli morti nel sonno... >> Skylar cliccò un tasto sul cellulare, mandando un messaggio vocale: << Ehi, Andy...lo so, è notte fonda, ma ho veramente bisogno della modalità 'visione notturna del paranormale' e 'localizzatore senza onde elettromagnetiche', è importante. >> Dall'altra parte rispose una risata bassa, e apparvero delle notifiche sullo schermo, con scritto: 'Installazione completata.' << I Nerd come me non dormono mai, Skylar. Buona fortuna e...fai a tutti il culo a strisce. >> << Sei un grande, Andy. >> Skylar cliccò su: 'Visione notturna del paranormale' avviandosi nel buio della boscaglia, e poi sul localizzatore, che lampeggiò, mostrando un punto verde e pulsante sulle sue lenti: la posizione della bambina. Seguendo la traccia disegnatale davanti, Skylar raggiunse la piccola sagoma tra gli alberi, che si fermò in un punto morto, privo di arbusti, ma coperto dai rami spessi del cerchio di pineti secchi. Skylar si chinò dietro ad uno di essi, concentrando l'attenzione sui diversi oggetti che giacevano per terra: teste di bambole, scarpe, pezzi di vestiti, ciocche di capelli, foto in bianco e in nero, e altre cianfrusaglie varie. Si sentì uno strano rumore, di statica, sempre più forte, e Skylar dovette tapparsi le orecchie, perché sentiva i suoi timpani sul punto di sanguinare. Poi, quando si sporse, per vedere chi era il famoso rapitore, lo vide: un uomo, no, non era un uomo, un essere, bianco, vestito elegantemente e molto, molto alto. Aprì le sue mani enormi, attorcigliando le sue lunghe dita tra le ciocche bionde della piccola, e muovendole piano la testa, avvicinando il 'viso' senza lineamenti verso di lei, osservandola per tutti i lati. Dopo scosse la testa, lasciandole l'enorme palmo sulla testa: << No... >> Parlava, senza una bocca riusciva a parlare. << Non è lei...è solo un'altra piccola...mortale. Rake...so che ci sei...vieni qui... >> Dallo stesso punto dove era apparso, si fece strada una creatura deforme, nuda nella carne umana e selvatica come un cane randagio, emanando grugniti e facendo colare saliva: << Che devo fare...Slender? >> Lui si voltò, togliendo la mano dalla bambina e puntandola con l'indice: << Divorala. >> Scomparve. Skylar perse un battito: 'Pezzo...di merda... >> . << Eheh, come desiderate... >> Il mostro si posizionò sveglio di fronte alla preda, prendendola per le guance con i suoi artigli e spalancando le orbite vuote, e poi aprì la bocca...venne colpito da qualcosa, una roccia. << AHHHH! La mia...testa! >> Si girò, coprendosi la zucca calva, massaggiandosi il cranio e guardando il grumo di sangue formatogli vicino alla tempia, battendo poi il pugno sul terreno: << Chiunque sia stato...me la PAGHERÀ! >> Appena si rigirò, della bambina non ce n'era più traccia: << Grrrr...AAHHHHHH! >>. 'Cazzo! Corricorricorricorricorri!' Skylar si sforzava di correre, con la bambina tra le braccia, sentendo il fruscio alle loro spalle sempre più forte: 'È veloce! Quel coso sente il mio odore...come...ho trovato! >> Trattenendo il suo fiato e tappando naso e bocca alla bambina, si buttò in una pozza vicino al lago, impantanandosi entrambe nel fango e schifezze varie, riemergendo e nascondendo prontamente la bambina in un cespuglio, armandosi della mazza. Rake comparve con un balzo, odorando l'aria, e guardandosi attorno, confuso, battendo poi ferocemente il pugno nel fango, ruggendo di rabbia. A fermarlo, fu un piedino nudo, in mezzo a delle foglie, che lo fece sogghignare, e avvicinare cautamente, con un artiglio pronto e in avanti, senza notare l'ombra dietro di lui...BAM! Ricevette un colpo sullo stesso punto ferito, molto peggiore al precedente: numerosi chiodi che sprofondarono nella carne e uscendo strappando e lacerando pezzi. Lui strillò di nuovo, e intanto arrivò la seconda mazzata sulla sua schiena, sul bozzo della spina dorsale curva, poi su un braccio, sull'altro, sulla schiena, sul ginocchio destro, e altri colpi, incessantemente sulla schiena. Alla fine lui cedette, lamentandosi in maniera rauca e pietosa, annegando nel suo stesso sangue. Alzò poco lo sguardo, boccheggiando e poi parlando: << Chi...sei... >> Skylar si inginocchiò, prendendo uno dei chiodi rimasti incastrati in uno dei suoi zigomi e tirandolo via, facendolo sussultare: << Una cacciatrice di bestiacce spelacchiate, lo avrai capito bene, spero... >> Lui ringhiò, poi sembrò tendere un orecchio verso l'alto, mettendosi d'un tratto a ridere: << Io...mi metterei a correre se fossi in te...stanno venendo...si...ti prenderanno! >> Ma Skylar aveva già preso sulle spalle la piccola, dandogli un colpo di tacco in mezzo agli occhi: << Grazie dell'avvertimento! Au revoir! >> E scappò via. Trillò il cellulare: << Allora, Skylar, sotto inseguimento, eh? >> << A quanto pare, si, Oliver. Sono fottuta? >> << Beh, sono esseri umani, quindi non rischi atroci dolori, ma sei svantaggiata in numero. Se ti posso dare un consiglio, ti dico questo: prendi i fogli sugli alberi. >> << Come potrebbe aiutarmi questo a sopravvivere? >> Ma la telefonata era già terminata: 'Oh, insomma!' Come predetto, Skylar vide un foglio attaccato ad un tronco, e lo strappò, continuando a correre. Ne trovò altri tre simili, e di essi capì solo scarabocchi, linee deliranti, e frasi complicate: 'Cosa mi rappresenta questo, Oliver?!' BANG! Notò di sbieco il buco per terra, un enorme pallottola: 'Così non è leale!' Poi per un soffio, non la colpì una pietra, sfioratale la nuca. Infine, non le staccarono quasi la testa dal collo, con l'ultimo oggetto tiratole: un ascia dal manico arancione, moderna e professionale...e...familiare...'Cosa...' Un altra pietra la riportò alla realtà, facendola alzare di scattò e sfrecciare verso l'uscita, quando all'ultimo, uno sparo non la colpì su una spalla, facendola gridare e lacrimare, ma non arrendersi. << Missione compiuta, Skylar. Non ti seguono più. E hai collezionato...quattro pagine. Complimenti, pochi hanno raggiunto quel record. >> << Grazie...anf...la bambina...ahh, sta bene...? >> << È viva. Torna all'orfanotrofio, sono quasi le sei ormai, quindi troverai qualche suora o bidella in piedi, così potrai medicarti la ferita. >> << Si. Senti un po' Oliver, ma per chi sarebbero questi cosi qua? >> << Ma per May Carter, naturalmente. >>
  
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