26/05/2009
8 recensioniMa ho scritto questo.
Buffo, eh?
Spero che vi piaccia:sappiate però che le date non sono precise, ma approssimate...
Dedicata a chi ha perso qualcuno.
Dedicata a chi segue ancora le mie ff, nonostante siano così diverse.
Dedicata all'Abruzzo.
Gli alunni stavano tentando di trasfigurare un uovo in borraccia, con pochi progressi.
Alcuni alunni si accorsero che quel giorno la professoressa era distratta.
Minerva non era mai distratta.
-Qualcosa non va, prof?- disse, timidamente, un Tassorosso del quarto anno
-No, Gregory. Perché?
-Nulla, m…mi sembra un po’ giù di morale…
-Niente, caro.
Gli alunni strabuzzarono gli occhi.
La professoressa McGranitt non diceva “caro” a nessuno.
I casi erano 2, o aveva preso David Gregory in simpatia (cosa improbabile visto la T dell’anno prima) o c’era davvero qualcosa che non andava.
E in effetti c’era.
Minerva tornò a scrutare il cielo.
Era dello stesso colore.
Identico.
Sospirò.
Erano passati 30 anni.
30 anni.
-Prof?
-Si Freym?
-C’è l’ho fatta…
-Bene. Ottimo lavoro.
Minerva si voltò di nuovo verso il cielo.
Ricordava tutto di quel maledetto giorno.
Tutto.
Aveva appena 20 anni, e Bailey ne aveva 10.
L’anno dopo sarebbe dovuto andare ad Hogwarts.
-Che fortuna, avere una sorella per insegnante!- aveva detto.
Minerva aveva riso.
Quelli si, che erano bei tempi.
Ma poi arrivarono i Mangiamorte, quel maledetto giorno d’estate…
-Mi scusi?
-Si?
-Lei è la professoressa Minerva McGranitt?
-Si, perc…
-Figlia di Robert e Julia McGranitt?
-Si ma non…
-Sorella di Baley McGranitt?
-Si, ma mi potete spieg…
-I Mangiamorte gli hanno ammazzati, professoressa…
Gli alunni se ne accorsero, ma stettero in silenzio.
Minerva adorava suo fratello.
Era l’unico da cui si faceva chiamare “Minny”.
Era l’unico che non la considerava come la “secchiona” o “cocca del Prof Silente” o, peggio ancora “miss So Tutto Io”.
Era l’unico, che la capiva.
Avevano 10 anni di differenza, ma sembrava neanche ci fossero.
Minerva era cambiata, da quella maledetta estate.
Era diventata severa, chiusa.
Peggio di prima.
Si era imprigionata in una corazza di ferro.
Quanto avrebbe voluto togliersela!
La campanella di fine ora squillò.
Gli alunni non si alzarono.
-Potete andare…- disse lei, flebile.
Loro ubbidirono.
Quella lezione rimanne in mente a tutti gli alunni di Tassorosso di quell’anno:mai la McGranitt si era comportata in quel modo.
Né prima, né dopo.
Ma su quel prima c’era qualche dubbio…