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Autore: Maka_chan 4242564    05/01/2017    0 recensioni
Ad ogni passo che faceva, ad ogni parola che diceva, un falso sorriso le si disegnava in volto.
-Sto bene-
Diceva a chi sembrava vederla.
-Non è nulla-
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Frisk
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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  Il silenzio regnava sovrano.
Interrotto dai singhiozzi.. Piccoli singhiozzi che scuotevano la ragazza.
Il dolore la scuoteva.
A terra, ormai morte, c'erano le ali... Macchiate di sangue.. il suo sangue.
Le lacrime le rigavano il volto, non voleva girarsi, non voleva vedere nulla dietro di se.
-E' solo un sogno...-
Era questo quello che si diceva... Era quello che voleva credere in fondo.
Una piccola bugia per se stessa...
Una bugia per farsi coraggio...
Ma quale coraggio se ormai non credeva più in se stessa?
Era stata gentile ed era stata ripagata con l'odio...
Ma in fondo non era cattiva, non voleva far del male...
Non avrebbe mai ucciso...
Eppure tutta quella gentilezza veniva ripagata con la morte...
Una morte spietata e piena di dolore.
Era sola.. Sola con se stessa, una ragazzina che aveva paura.
Si era sforzata... Aveva cercato di non aver paura, ma ora era là, sola a singhiozzare addosso ad una roccia fredda.
Il silenzio calò pesante nuovamente, quando smise di singhiozzare, ormai senza forze.
Aveva rinunciato... Aveva deciso che sarebbe rimasta là e che sarebbe finito tutto in quel luogo buio.
Chiuse gli occhi rassegnata poggiando la testa alla roccia.
Pian piano un rumore si fece sempre più forte. 
Passi.
Passi di qualcuno, probabilmente erano tornati per ucciderla.
Sospirò.
Un lamento quasi strozzato.
Cercava di spingersi di più verso la parete, come se cercasse di diventare più piccola.
I passi cessarono... Troppo vicini.
Una mano gelida le toccò la spalla, facendola rabbrividire.
Rimase immobile, aveva paura e non avrebbe potuto fare nulla contro la persona dietro di lei.
Un sospiro da parte dello sconosciuto, sembra non volersene andare.
Una fitta di dolore la trapassò, lo sconosciuto toccando una delle ferite.
-BASTA-
Urlò, sbattendo la mano sulla roccia.
-Vattene... Lasciami sola...-
Le lacrime presero a scendere calde sulle guance.
Ma lo sconosciuto sembrò far finta di nulla, continuando a muovere le sue dita sulle ferite causandole scosse di dolore.
Non ce la faceva più, voleva solo rimanere sola e morire...
Perché? Perché ora quella persona rimaneva lì? 
Perché stava toccando quelle ferite aperte che le facevano malissimo?
Non ce la fece più, strinse i pugni girandosi di colpo.
-FINISCILA...finiscila basta-
Osservò lo sconosciuto davanti a lei.
Era uno di quei mostri, uno scheletro e la stava osservando.
I suoi occhi rossi la fissavano, in qualche modo la studiavano.
-Bambolina perché sei ridotta così?-
La sua voce era bassa.
Si meravigliò... Perché mai qualcuno si doveva preoccupare per lei? 
Era solo uno scarto, un rifiuto... e allora perché?
Vide la sua mano avvicinarsi al suo volto e con la paura si tirò indietro, sbattendo contro la parete. 
La sua mano però la raggiunse gentile e fredda.
-Pensavi che ti avrei fatto male? Girati quelle ferite devono essere curate-
Non si fidava, non voleva fidarsi.
Lo scheletro si alzò scuotendo la testa prendendola in braccio.
-Non hai scelta bambolina-
Si ritrovarono sulle rive delle Waterfall, lui le pulì le ferite e la curò.
Ma perché la stava aiutando? 
-Chi sei...-
Riuscì finalmente a chiedere, il dolore era sparito ed una strana sensazione era apparsa in lei.
-GasterFell!Sans... Ma chiamami solo G-
Ora lo vedeva bene, vedeva le sue cicatrici... Vedeva chi era lui.
Avrebbe fatto paura a chiunque lo avesse davanti, ma non a lei in qualche modo.
G!Fell si alzò guardando quella luminescenza di quei strani fiori.
Lo osservò, era stato l'unico ad aiutarla...
Non l'aveva uccisa.. non gli aveva fatto del male.
Anzi l'aveva salvata, guarita, da quelle ferite mortali.
Lui aveva riportato i colori nella sua vita.
Qualcosa scatto in lei, si alzò di scatto e con le lacrime agli occhi si avvicinò a lui.
-Grazie... Grazie di tutto...-
Lo abbracciò stringendosi a lui, stringendo il suo giacchetto.
Di tutta risposta lui gli portò un braccio in torno a lei baciandole la testa, mentre singhiozzava.
Non sentiva più freddo... Quella sensazione provata poco prima era lui... 
Il freddo pian piano lasciò posto al dolce calore.
Non sentiva freddo.. Non più.
Ora era felice stretta in quell'abbraccio, così disperato, così bisognoso di affetto.
Tutto il dolore provato fino a quel momento sparì quasi del tutto.
Non era un angelo, non lo era mai stata.

Era solo caduta e aveva bisogno che qualcuno la facesse rialzare... che la facesse guardare avanti.
































 











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Come avevo detto eccovi la terza ed ultima parte ^^ 

oh be in teoria dovevano essere due foto ma non me le fa ridimensionare quindi
ringrazio troppo la persona con cui ruolo lei fa G!F e mi ha aiutato per un pezzo, non avevo ispirazione :)
a presto da Momy

 

p.s. il disegno non è stato messo su Deviantart ma NON potete usare questo disegno senza permesso e senza dare crediti 

   
 
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