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Autore: Dramione8000    06/01/2017    3 recensioni
Ciao a tutti! Dopo molto tempo eccomi tornata con l'ultima parte della Dramione.
Siamo giunti alla fine. Hermione e Draco, lontani fisicamente, continuano a lottare e a condurre le loro vite normalmente, combattendo per la fine della Guerra che segnerà l'inizio di una vita senza più bugie. Inoltre, ora, i due ragazzi si trovano legati da un'ulteriore dono.
Ma il bel Serpeverde e l'impavida Grifondoro hanno ancora molti ostacoli da affrontare, trovandosi sempre nelle linee nemiche al loro esercito... Ci sarà finalmente un Happy Ending per i due innamorati?
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dramione-Amore nella Guerra'
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Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Anche se voi siete sempre molto comprensivi, mi scuso per il ritardo che lo stress  e i millemila impegni della mia vita causano.
Vi lascio al capitolo.
Buona lettura!<3

 
Dramione-Amore nella Guerra Parte 3
Diamonds and Emeralds
 

La stretta di Lucius Malfoy è forte, non debole o insicura come mi aspettavo. Non distolgo lo sguardo dai suoi occhi, così maledettamente uguali a quelli del figlio, e per la prima volta non li trovo pieni di disgusto.  
-La ringrazio, Signor Malfoy, spero che fra noi le cose si potranno sistemare, col tempo- dico dopo aver lasciato la presa.
-Sono sicura che tutto andrà per il meglio, mia cara. Magari potreste anche fare una seconda cerimonia, cosicché anche il resto delle due famiglie possa assistere... Anche se per quanto riguarda i nostri parenti non saranno in molti a venire- propone Narcissa, rispondendo al posto di suo marito.
Io e Draco (soprattutto lui) arrossiamo ed io abbasso gli occhi.
-M... mamma, ti sembra il momento?!- le chiede il figlio. Lucius fa un verso di concordanza con lui, probabilmente perché spaventato dal dover inviare un invito di partecipazione ai suoi purissimi amici e parenti a una rinnovazione di promesse con il nome di suo figlio accanto al mio, la Mezzosangue per eccezione.
-Ma no, non avete capito, era un’idea per il futuro, per riconciliare le famiglie con un atto preciso...- vedendo le facce dei suoi due uomini si ferma, non trattenendo un sorriso.
In quel momento dal castello si leva un boato di urla di gioia e ci giriamo tutti nello stesso momento: -Voldemort è morto!- grida Ginny, ancora avvinghiata a Blaise, sovrastando le voci con la sua. –Andiamo a vedere, forza!- c’incita. Le faccio segno con la testa di andare senza aspettarci, ed insieme al suo ragazzo, s’incammina verso l’entrata principale.
Mi volto nuovamente verso i Malfoy: -Ci avviamo anche noi?- chiedo, non sapendo realmente bene come chiederglielo.
Li vedo esitare: -Vedi, ragazza... per noi è più difficile, ecco... io e Draco eravamo Mangiamorte. Non so quanto la nostra presenza sia gradita e opportuna- dice Lucius.
-Vi capisco, signore, ma non ci sarà momento più opportuno di questo per mettere a posto la faida fra voi e Harry. Narcissa lo ha anche aiutato a portare a termine la sua missione ed io metterò una buona parola per voi sempre. Io la perdono, signor Malfoy, sia per tutto il male che ha fatto a me sia, e soprattutto, per quello che ha causato a suo figlio che io amo così tanto da sapere che non lo meritava; però lei aveva anche una famiglia da proteggere, quindi mi sento di perdonarla. Non le garantisco che tutti l’accetteranno, ma cercherò di farvi dare una possibilità.
-Il primo passo per tutto ciò, però, è venire con me e andare a festeggiare la vincita delle forze del bene.-
Non so come, quando e perché, ma riesco a convincerlo, così da ritrovarmi a varcare le porte della Sala Grande mano nella mano con Draco e seguita dai suoi genitori.
Il primo ad accorgersi di noi è proprio Harry: la sua espressione muta, come se fosse non riuscisse a capire se è felice o triste di vedermi. Poi, stupendomi, si avvicina a noi e automaticamente stringo più forte la mano di Draco.
-Mentre facevo finta di essere morto, c’erano solo due voci che volevo sentire, quella di Ginny e... la tua. Quando ti ho sentita gridare il mio nome, piena di dolore, nonostante le mie dure parole poco tempo prima... Mi ha fatto capire che sono stato un emerito idiota a credere che tu fossi cambiata in peggio e non mi volessi più. Mi dispiace per quello che ti ho detto, mi dispiace per tutto. La realtà è che ti voglio un mondo di bene e anche se ci metterò tempo ad accettare che tu sei... sposata con Malfoy... be’ posso dirti che io sono pronto ad impegnarmi, se lui ti rende felice e ti tratta come meriti- dice Harry quando arriva a un passo da me.
Con le lacrime agli occhi, lascio la mano di Draco e abbraccio il mio migliore amico più forte che posso e nel frattempo gli sussurro un sacco di “mi scuso anch’io per averti mentito tutto questo tempo”, “pensavo di averti perso” e “ti voglio tantissimo bene anch’io”.
Poi, Harry si scosta da me e chiede di poter parlare con Draco in privato. Quest’ultimo non sembra sorpreso della richiesta e si allontanano.
Io vengo raggiunta da mille persone diverse, chi si congratula, chi mi abbraccia, chi mi stringe la mano... ma tutti mi chiedono cos’è successo tra me e Malfoy quando è “passato” dalla parte di Voldemort. Così mi metto a raccontare tutti i motivi che l’hanno spinto a farlo e la maggior parte della gente si convince (o almeno così pare) che la famiglia di Draco non è proprio della peggior specie.
Il gesto plateale, però, avviene nel centro della Sala Grande, quando Harry e Draco si stringono la mano: il fatidico gesto che il mio migliore amico non aveva fatto al nostro primo anno, viene attuato ora. La folla sembra separarli di nuovo, sono tutti troppo euforici per la vittoria e per queste piccole gioie per riuscire a controllarsi.
Lucius e Narcissa prendono posto, molto spaesati, in un tavolo. Sto per raggiungerli, quando vengo fermata da Blaise.
-Grazie per quello che farai per la famiglia di Draco- dice.
-È il minimo che io possa fare. Ginny dov’è?- chiedo, stupendomi che non gli sia ancora attaccata come colla.
-Là, con Potter- dice indicandoli, in un angolo, -dovevano parlare.-
-In effetti penso abbiano tante cose da dirsi...- constato. –Cavoli, Blaise, ti rendi conto? È tutto finito, anche meglio di quanto sperassi. Sembra ieri che baciavo Draco per la prima volta, soltanto con una vaga idea di quello a cui avevamo dato inizio ed ora siamo qui, liberi e vivi. Mi sembra impossibile che nel corso di un anno e qualche mese possa cambiare tutto così radicalmente- dico, girandomi verso di lui.
-Hai perfettamente ragione. Draco è cambiato positivamente in tutto e per tutto e io insieme a lui. Non siamo più solo quei due spocchiosi e cafoni ragazzini che vi perseguitavano. Non hai idea in che imbarazzo cado se penso che chiamavo la mia ragazza “Piattola”. Devo solo ringraziare te per aver fatto cambiare il mio migliore amico in questo modo e avermi fatto conoscere Ginevra. Sono veramente felice che Draco stia con una persona come te. Grazie, Hermione- risponde.
-Io penso che Ginny non poteva trovare di meglio, Blaise: sei un amico fantastico- replico con un sorriso. Ci scambiamo un abbraccio fraterno e Draco ci raggiunge.
-Blaise stringila ancora un po’ e ti amputo le braccia- gli dice il mio fidanzato con tono scherzoso. Almeno per metà.
L’altro si ritrae, ridendo e alzando le mani: -Penso che sia chiaro a tutti che è tua.-
-Non si sa mai- ribatte Draco, ricambiando la risata, mentre mi attira a sé, un braccio attorno alla mia vita: adoro quando fa il geloso.
Mi giro verso di lui per guardarlo in faccia e il mio cuore si scioglie a vedere come sorride. Giuro di non averlo mai visto così sereno, così leggero.
-È finita?- chiede.
-È finita.- Poi, in mezzo a tutte queste persone che fanno baldoria, ci baciamo, per la prima volta veramente liberi e felici.
 
2 anni dopo...

Sono passati due anni e tre mesi dalla Seconda Guerra Magica.
Può sembrare un tempo relativamente corto, ma sono successe un sacco di cose nel frattempo: prima di tutte, l’anno scorso io, Draco e Blaise abbiamo deciso di tornare a scuola per completare il nostro ultimo anno a Hogwarts. La McGranitt ci aveva comunicato che non era necessario dato che avevamo già le abilità necessarie per lasciare gli studi, ma alla fine ci siamo resi tutti conto che avevamo perso il nostro anno più bello: io alla ricerca degli Horcrux, Draco sotto le grinfie di Voldemort e Blaise e Ginny più impegnati a ribellarsi ai Carrow che a studiare; inoltre, non ce la sentivamo di lasciare Ginny da sola. Se devo essere sincera, il mio fidanzato non aveva proprio voglia di tornare sui banchi, ma dopo aver insistito per quasi un mese e mezzo ha ceduto. È inutile dire che è stata un’esperienza meravigliosa e noi quattro eravamo un gruppo molto affiatato.
Alla morte di Voldemort, la Maledizione di Draco è scomparsa. Abbiamo aspettato circa due mesi prima di tentare a toglierci gli anelli per vedere se la nostra anima era ancora attaccata. Il fatto che sappiamo ancora comunicare col pensiero non ci faceva stare tranquilli.
Il giorno in cui abbiamo provato a togliere la fede, io insistevo sul fatto che se la dovesse sfilare lui e Draco viceversa. Preferivamo soffrire noi stessi che far soffrire la nostra metà.
Alla fine ha vinto Draco e l’anello lo tolsi io. Ero pronta a rimetterlo subito non appena lui avrebbe mostrato il minimo segnale di dolore, ma questo non accadde. Eravamo stati liberati da quella presenza che dannava il nostro amore.
Il fatto di comunicare telepaticamente, è un dono che ci ha lasciato Piton, di cui non abbiamo mai parlato a nessuno. Ora che ci penso, è dalla fine della Guerra che non lo usiamo più, forse perché ci ricorda un periodo oscuro e una persona molto cara persa.
Draco non mi ha mai parlato di come si sente riguardo a Piton, ma so che è stato devastato dalla sua perdita: per lui è stato un padre, sempre presente e pronto a proteggerlo. Se non fosse stato per Severus, è più che certo che io e Draco non saremmo né qui, né tantomeno vivi.
Nonostante tutti gli ingredienti che ho cercato e gli incantesimi che ho provato, non sono riuscita a recuperare la memoria dei miei genitori. È stato veramente devastante, ma sono riuscita a riprendermi pensando che saranno sempre al sicuro e che sono felici. Poi, l’aiuto del mio fidanzato è stato immenso.
Ora la mia famiglia sono i Weasley, che hanno accettato in tutto e per tutto Draco. Ron è il più diffidente e il meno gentile, ma perlomeno il nostro rapporto – dopo infinite litigate e discussioni – l’abbiamo recuperato. Draco si è ambientato altrettanto bene in uno stile di vita completamente diverso da quello in cui è abituato, e non è più imbarazzato quando Molly lo chiama “caro” oppure “tesoro”, anzi, sembrano andare d’amore e d’accordo.
Narcissa mi adora, ed è un’affermazione incredibile considerando la volta in cui mi ha quasi uccisa. Da quando la guerra è finita e loro sono stati graziati (aiutati anche dalla mia deposizione in tribunale), sembra ringiovanita di vent’anni e gli occhi le brillano sempre di gioia, soprattutto quando si tratta di suo figlio: sembra che i due vivano in simbiosi, che si scambino serenità a vicenda.
Lucius Malfoy non mi ha ancora accettata del tutto, ma quel tanto che basta da ospitarmi in casa sua per il week-end. Infatti dato che non ho più dei genitori, i signori Weasley hanno chiesto al Ministero di adottarmi e gliel’hanno concesso. Per legge, ora io e Ginny siamo ufficialmente sorelle.
Molly mi ha imposto che finché non avessi concluso l’anno di studio non sarei potuta andare a convivere con Draco, che era il mio piano originale. Nonostante non fossi completamente d’accordo, ho capito la sua posizione e l’ho accettata.
Il problema è arrivato quando abbiamo finito la scuola. Tecnicamente avrei potuto fare ciò che volevo, ma la mia nuova mamma ritiene che il nostro matrimonio fatto a soli diciassette anni non sia valevole. Le discussioni sono state tante, ma lei è stata irremovibile. L’unica cosa che sono riuscita a farmi concedere è che durante i fine settimana, posso restare a dormire da Draco e viceversa lui può venire a dormire dai Weasley il martedì e il giovedì.
La cosa buffa è che né Artur né Molly (tantomeno il resto dei fratelli) sono d’accordo a farci stare nella stessa stanza, mentre Narcissa ci ha messo un gigantesco letto a baldacchino a disposizione.
È agosto e durante il giorno, cerchiamo di vederci il più possibile, soprattutto fuori casa. Sappiamo che tra meno di un mese cominceremo i primi anni dei nostri futuri lavori.
 Andiamo un po’ ovunque, anche a Diagon Alley, dove ormai nessuno ci guarda in modo strano; la nostra relazione era infatti stata pubblicata su “La Gazzetta del Profeta” e la prima volta che ci siamo mostrati in pubblico siamo stati sommersi di domande, alcune anche piuttosto scomode e fatte al fine di ferirci. Per fortuna, nel giro di qualche settimana, le cose sono migliorate e adesso le persone ci salutano cordialmente (un po’ meno quelle che odiano la famiglia di Draco) senza trattarci da fenomeni da palcoscenico.
Oggi dovevamo andare a Hogsmeade, ma appena scesi dal treno, Draco mi ha portata su per la strada che conduce a Hogwarts. Inizialmente non ci ho neanche fatto caso, talmente ero assorta nel mio discorso, ma quando l’immagine del castello mi si è stagliata davanti sono rimasta di sasso. L’ho guardato in cerca di spiegazioni: -Mi piace questo posto- ha semplicemente detto.
Ho replicato più volte che è contro le regole introdursi nel territorio della scuola durante i mesi non scolastici, ma lui – inguaribile ribelle – ha voluto fare di testa sua.
Mi ha tirata per un braccio mentre io continuavo a protestare, e solo quando ci siamo fermati mi sono resa conto di dove ci trovavamo: il Lago Nero, stesso identico luogo in cui tre anni fa ci siamo dati il nostro primo bacio. Trattengo il fiato ed evito di commuovermi come mio solito, facendomi abbracciare dal mio ragazzo, che vedendo la mia espressione è riuscito nel suo intento. Mano nella mano, mi guida verso le sponde del lago e ci sediamo avvinghiati l’uno all’altra, io sopra di lui.
-Tra poco la nostra libertà finirà, per questo ho voluto farti un regalo speciale- dice, la sua fronte appoggiata alla mia. Io non smetto di sorridere e mi faccio baciare.
-Quanto vorrei stare sempre con te...- dico sospirando. -È assurdo che non ci lascino vivere insieme!-
-Pensano che siamo troppo giovani. E forse lo siamo davvero, ma anch’io non desidererei altro che averti accanto ogni giorno, senza dovermi preoccupare che i tuoi o i miei genitori s’intromettano.-
-Molly pensa perfino che il nostro matrimonio non è valevole.-
-Sì quello l’avevo capito già dal fatto che non ci fa mai dormire assieme...- commenta lui ridendo.
-È già tanto che ti fa restare a casa di notte, Blaise dopo cena deve andarsene!- esclamo pensando alla situazione comica (seguita dalle urla di mia sorella) che succede ogni volta che il ragazzo di Ginny viene da noi.
Restiamo per un po’ fermi così, a coccolarci e a godere di questo momento magico. Sono completamente abbracciata a lui, con la testa sulla sua spalla, quando me lo propone: -E se ti chiedessi di sposarmi?-
Mi stacco da lui di scatto, sentendomi il cuore così veloce che ho paura possa esplodere: -Cosa...? Noi siamo già sposati.-
-Già, ma è stato piuttosto deprimente il nostro matrimonio, non trovi? Inoltre sembra che per molta gente non sia valevole, quindi perché non rinnovare le promesse?- dice molto semplicemente, forse non rendendosi
conto di ciò che sta scatenando dentro di me.
-Non abbiamo mai avuto un anello di fidanzamento, oltre alla fede nuziale...- dice dopo aver fatto una breve pausa. -In altre parole: Hermione Malfoy, vorresti risposarmi, donarmi un’altra volta il tuo cuore e mettere un “per sempre” definitivo alla nostra relazione?- chiede, scostandosi appena per prendere un piccolo cofanetto dalla tasca e mostrando lo splendido anello all’interno.
Se non gli svengo addosso è un miracolo. Troppo commossa, riesco a dire un flebile “sì”, mentre lui mi infila l’anello al dito. È bellissimo, di puro argento; ha una fantasia delicata, come un rampicante, infatti la fascia tonda ha dei finissimi ricami argentati che le si attorcigliano intorno. In mezzo ad essi, a distanza di mezzo centimetro, sono posizionati dei piccoli diamanti che riflettono una luce pazzesca.
Draco mi attira a sé e ci baciamo. Poi, felici ed innamorati, c’incamminiamo verso la stazione di Hogsmeade per tornare a casa.
 
È venerdì sera, questo vuol dire che Hermione resta da me stanotte. Arriviamo a Malfoy Manor poco prima delle sei e mezza. Mia mamma ci accoglie come sempre con un sorriso, un abbraccio per la mia ragazza e un bacio sulla fronte per me.
Io e Hermione saliamo a farci la doccia, ci cambiamo e ci prendiamo qualche minuto prima di scendere nel Salone dei Ricevimenti, ergo dove mangiamo. –Glielo diciamo oggi?- chiede lei con un po’ di agitazione.
-Sì, non vedo perché aspettare- rispondo sorridendole, cercando di rassicurarla. In realtà sono più in ansia di lei per via di come potrebbe reagire mio padre: in questi due anni si è impegnato parecchio ad accettare la relazione fra me e Hermione, ma non ha mai affrontato direttamente la sua famiglia. Molti membri, infatti, dopo l’articolo uscito su di noi ci hanno mandato una semplice lettera in cui chiedevano esplicitamente di non contattarli più e mi è dispiaciuto vedere come ha sofferto lui per questa cosa.
Non si è mai espresso in merito e se non fosse stato per il fatto che mia mamma me lo ha comunicato, queste cose non le avrei sapute. Non ho idea di come gli abbia risposto, o se lo abbia mai fatto, ma penso che andrebbe in panico all’idea di inviare dei biglietti d’invito per la rinnovazione delle promesse (neanche del matrimonio, peggio!) del proprio figlio.
La voce di mia madre che ci chiama la cena mi risveglia dai miei pensieri, così io e la mia fidanzata scendiamo con una maschera di calma sul viso.
Tutto si svolge il più normalmente possibile, mio padre parla di come vanno le cose al lavoro – che ha trovato sempre grazie a Hermione –, mia mamma ci chiede delle nostre giornate e se le rispettive scuole hanno dato altre notizie. Noi rispondiamo, partecipiamo alle conversazioni e magari raccontiamo qualche aneddoto particolarmente divertente, dimenticandoci per un attimo della bomba che stiamo per lanciare.
Verso fine serata, con le pance piene e quando tutti siamo più tranquilli, comincio a parlare: -Ecco... Sapete, io e Hermione stiamo insieme da ormai quasi tre anni, ormai. Fra pochi mesi, il 21 dicembre, sarà appunto il nostro terzo anniversario di matrimonio e pensavamo, ehm... Pensavamo di fare qualcosa di speciale- dico facendo un paio di pause per trovare le parole adatte.
I miei genitori non sembrano sorpresi e il sorriso rimane invariato sulle loro facce. Un buon inizio, se non altro.
-E cosa vorreste fare?- chiede mio padre avvicinando il calice alle labbra per bere il vino rimasto.
Hermione prende la parola: -Be’, l’idea è quella di rinnovare le promesse con la presenza di tutti gli amici e parenti che alla cerimonia, per ovvi motivi, non sono potuti esserci- dice, nascondendo alla perfezione l’agitazione.
Via il dente, via il dolore. Più o meno...
Il costosissimo vino, finisce di traverso a mio padre che comincia a tossire nel disperato tentativo di non soffocare. Mia mamma spalanca la bocca per la sorpresa, forse dimenticandosi che qualche anno fa era stata lei la prima a proporre questo tipo di evento. Lei si riprende subito, però, mentre un gran sorriso le illumina il viso. Si alza in piedi e viene ad abbracciarci, facendoci un mucchio di congratulazioni e cominciando a chiedere a Hermione da quanto avevamo in mente la cosa, se volevamo celebrarla in un posto preciso e cose di questo tipo.
La mia ragazza ride, rispondendo a mia mamma, ma mi lancia uno sguardo preoccupato mentre indica mio padre con un cenno impercettibile del volto. Poi, la mia meravigliosa ed empatica genitrice, porta Hermione in salotto per continuare la loro conversazione e lasciarmi con Malfoy Senior.
Prendo un respiro a dir poco enorme e mi volto verso di lui, che per fortuna è riuscito a non strozzarsi. L’espressione sul suo volto non è certo quella in  cui speravo, sembra infatti il contrariamento fatto persona.
Mr. Contrario è immobile come una statua di cera e sembra sul punto di esplodere da un momento all’altro. Mi fa cenno di sedermi di fronte a lui e lo faccio, pronto a ritornare indietro alle discussioni di tre anni fa.
-Come mai ti è venuta quest’idea, Draco?- chiede, la sua voce talmente gelida che mi fa partire un brivido. Pensavo di non avere più paura di lui, ma quando torna a comportarsi in questa maniera la reazione che s’innesca dentro di me è sempre la stessa.
Mi schiarisco la voce: -Be’... Ecco mi sembrava il momento adatto. Insomma abbiamo vent’anni, siamo dei giovani adulti responsabili e dato che in questi tre anni sono successe molte cose mi sembrava anche un avvenimento opportuno per unire definitivamente le nostre famiglie. Secondariamente, forse è anche venuto il momento che io e Hermione andassimo a convivere- spiego, cercando di essere il più calmo e convincente possibile.
-Tutto qui?- chiede lui con mia somma sorpresa.
-Ehm... sì- rispondo confuso da quella domanda non proprio pertinente al mio discorso.
-Non lo fate perché lei è... è in stato interessante?- domanda abbassando gli occhi, come a voler scacciare la questione che ha appena sollevato.
Sento il mio viso diventare come i capelli dei Weasley e spalanco gli occhi. Quasi ridendo per l’imbarazzo mi affretto a rispondergli: -No, no, assolutamente no! No, papà, tranquillo, io e Hermione non avremo un bambino... Per quello stai sereno, non abbiamo, o perlomeno io non ho, in programma di averne- dico ridendo, concludendo con una punta d’amarezza.
-Oh, per fortuna, sarebbe stato un bel problema. Bene, se le cose stanno così, sono molto felice per voi e per questa scelta, sarà di sicuro un bellissimo momento- dice, sospirando e regalandomi un sorriso sincero.
Riesco a mandare a quel paese l’autocontrollo, mi alzo in piedi e vado ad abbracciare mio padre con le lacrime agli occhi per la gioia.
Lui sembra stupito, mentre mi stringe: -Draco... pensavi sarei stato ancora contrario?- chiede.
-Sì, diciamo che le tue maniere iniziali non sono state molto incoraggianti e...-
-Oh no, figliolo, non volevo darti quest’impressione. Sono semplicemente preoccupato per come reagirà il resto della nostra famiglia, non vorrei che combinino qualcosa o ci brucino dall’arazzo- confessa lui.
-Mi dispiace papà, mi dispiace di averti messo in questa situazione, non ho deciso io di innamorarmi di lei...- mi scuso mentre qualche lacrima scende dai miei occhi.
-Non scusarti, Draco. Lo sai che io non potrei essere più fiero dell’uomo che sei diventato, un uomo che io probabilmente non sarò mai e sono felice della scelta della tua compagna, nonostante il suo sangue va contro tutti i miei valori, che sono difficili da sradicare. Mi sto impegnando a essere un buon padre per te e vorrei che tu non avessi più paura che io possa farti del male- dice asciugandomi le lacrime.
Annuisco e lo abbraccio di nuovo: -Io ti voglio bene ed ogni giorno sei un padre più buono di quanto lo eri quello prima. Vedrai che le cose con il resto dei familiari si risolveranno- cerco di incoraggiarlo.
Lui  mi da una pacca sulla spalla, sorridendo. Poi raggiungiamo le nostre donne nel salone.
 
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-COSA?!- tutta la famiglia Weasley (compresi Harry e Blaise) lo urla nello stesso momento.
Sono passati tre giorni dal giorno in cui abbiamo detto ai Malfoy della rinnovazione delle promesse, facendoci promettere che non avrebbero detto nulla alla mia famiglia, così da poterglielo comunicare una volta che Draco fosse venuto a stare da noi.
-Ma sei incinta?- chiedono in coro i gemelli.
Draco scoppia a ridere, imbarazzato, prendendosi il volto fra le mani: -Perché lo pensano tutti?-
-Ma dai, come vi viene in mente!- dice Ron (che ha sempre rifiutato l’idea che io sia intima con Draco) a Fred e George, rimproverandoli.
-Di solito è così!- esclamano loro per protesta.
Tutti si mettono a ridere. Il mio ragazzo sembra che abbia una scottatura di secondo grado in faccia talmente è rosso per l’imbarazzo. Credo che anch’io sia di qualche sfumatura più scura del solito, ma non avendo un colorito cadaverico come il suo forse nel mio caso si nota di meno.
-Per concludere, no, non sono incinta e no non lo facciamo perché Lucius ha qualcosa in contrario, anzi è molto felice per noi. Ci sembra un gesto simbolico per unire le famiglie e dare il via ad un nuovo inizio, che ne pensate?- chiedo guardandoli tutti.
Artur e Molly si scambiano un’occhiata veloce e sorridono a me e Draco, restituendoci lo sguardo. –Troviamo che sia una bellissima idea, mia cara- dice la mia nuova mamma.
Il resto delle persone, restate in silenzio per ascoltare la sentenza dei genitori, si alza in piedi con esclamazioni di gioia. Io e Draco veniamo sommersi di abbracci, baci e congratulazioni.
Ginny, Blaise e Harry sembrano i più felici e infatti sono quelli che anche finito di mangiare rimangono con noi a discutere sui particolari della cerimonia nell’accogliente mansarda della mia famiglia. La mia migliore amica è abbracciata al suo ragazzo sul divano davanti a quello dove siamo seduti io e Draco, che mi tiene stretta a sé circondandomi le spalle con un braccio.
Harry è nella poltrona accanto a noi e per un attimo sembra assentarsi con la mente dai nostri discorsi. Ginny gli tira uno dei popcorn che sta mangiando: -Ehy? Terra chiama Harry, sei ancora fra di noi?-
-Eh? Oh, sì, sì, certo, scusate... stavo solo pensando a...-
-Luna- lo interrompe nuovamente la mia amica facendo una faccia eloquente al suo ragazzo. Harry diventa bordeaux e non fa in tempo a ribattere che Blaise ci racconta che lui e Ginny hanno beccato il  nostro amico (sì, incredibile ma vero, Blaise e Harry sono diventati amici) mentre baciava Luna Lovegood.
Penso che se io e Draco vedessimo le nostre facce basite in questo momento scoppieremmo a ridere.
-Potter... È proprio la Luna Lovegood che conosciamo? Cioè quella un po’... particolare?- chiede Draco scegliendo attentamente le parole per non offendere la ragazza in questione.
-Sì, è così strano? Dovete andare a dirlo a Ron che si è messo con Padma Patil!- ribatte Harry.
Il silenzio cala fra di noi. Io e il mio fidanzato guardiamo i nostri testimoni e ci possiamo specchiare nelle loro facce.
Ginny è la prima che scoppia a ridere e il pacchetto di popcorn finisce per terra, anche se viene fatto sparire con un incantesimo da Blaise:-Coosa? Ron sta con una delle gemelle Patil? Sicuro che poi non le confonde?-
-Ho sentito il mio nome, stavate parlando di me? È un bellissimo argomento- prima che Harry possa rispondere, Ron ci raggiunge. Lancia uno sguardo di disprezzo verso Draco – che lo ignora stringendomi di più – e va a sedersi vicino al suo migliore amico.
-Oh sì, stavamo parlando della tua storia con Padma... Sei sicuro che ti piace lei invece che Calì?- chiede Ginny senza smettere di ridere.
Ron diventa dello stesso colore dei suoi capelli: -Ma cosa...? Harry! Ti avevo detto che era un segreto!- urla.
Anche Harry scoppia a ridere e in un attimo l’atmosfera si fa più allegra e serena. Almeno finché non arriva Molly: -Ragazzi, è tardi. Forza, Blaise tu devi tornare a casa e voialtri dovete lavarvi i denti- ordina.
Il ragazzo di Ginny fa per alzarsi, ma lei lo trattiene: -Dai mamma, almeno per questa sera non può restare? Lo spazio non manca di certo e poi insomma, ora ho diciannove anni!- reclama.
-Ginny! Abbiamo fatto tante volte questo discorso, nemmeno Hermione e Draco che hanno vent’anni e sono “sposati” possono dormire insieme- dice guardandoci male. Non approverà mai il fatto che ci siamo uniti in matrimonio così giovani, nonostante capisca le cause che ci hanno spinto a farlo.
-Be’ io non sono d’accordo, sono maggiorenne da ormai due anni e Blaise ha addirittura ventun anni, non è giusto che ci tratti da bambini, Draco e Hermione compresi!- controbatte nuovamente la nostra amica.
Molly ci squadra uno per uno, anche i poveri Harry e Ron che non c’entrano nulla, per poi girarsi e scendere le scale dicendo: -Adesso vediamo cosa ne pensa tuo padre!-
Il silenzio cala di nuovo fra di noi, interrotto solo dallo scambio di battute fra Ginny e Blaise:
-In che senso non avrei dovuto dire nulla?- chiede lei, scocciata.
-Se tua madre la pensa così, dobbiamo rispettarla...-
-Perché, condividi il suo stesso pensiero?-
-No, ovvio che non sono d’accordo, ma è una questione di rispetto. Io ho anche due anni in più di te...- Blaise non riesce a finire una frase che la sua ragazza lo interrompe di nuovo.
-Sì, e questo discorso potevo capirlo quando io ne avevo sedici e tu diciotto, ma ora ho passato la maggiore età da tempo, per l’amor del cielo!- esclama.
Prima che lui possa ribattere di nuovo, entrambi i nostri genitori compaiono accanto alla poltrona di Harry e Ron, imbarazzati.
-Signor Weasley, signora. Mi dispiace per la situazione che si è creata, se ritenete che io me ne debba andare...- dice Blaise alzandosi in piedi per la seconda volta.
-Siediti, Zabini- ordina stancamente Artur. Blaise torna seduto, leggermente confuso. -Ginny, non ti devi più permettere di parlare in quel modo a tua madre. Chiedile scusa e, no, niente proteste- dice vedendo la figlia aprire la bocca per ribattere.
-Scusa mamma- borbotta lei.
-In ogni caso, avete ragione. Ora avete tutti l’età per stare con il vostro partner, tu compresa Ginny. Perciò, da stanotte, Draco tu non dovrai più dormire solo nella stanza degli ospiti, ma potrai starci con Hermione. Blaise starà quindi in camera con te, figlia mia. Per voi due non cambia nulla- conclude Artur strizzando l’occhio a Harry e Ron che si  limitano a sorridere, sentendosi completamente fuori luogo.
-Oddio, grazie papà!- dice Ginny correndo ad abbracciarlo.
-Sì, ma mi raccomando!- l’avvisa Molly, ricordando poi al ragazzo di avvisare la sua famiglia. Entrambi annuiscono e lei abbraccia anche sua mamma, per poi prendere Blaise e trascinarlo giù per le scale con la scusa di fargli vedere la stanza.
-Grazie, Artur, Molly- dice Draco stringendo la mano al mio papà e abbracciando mia mamma. Loro gli sorridono e scendiamo anche noi.
 
 
Una decina di minuti dopo siamo abbracciati nel letto della stanza degli ospiti, io che gioco con i capelli di Hermione.
-Domani dobbiamo solo ringraziare Ginny per questo- commenta lei, felice.
La bacio sul collo: -Già. Devo ammettere che mi sono dovuto trattenere dal ridere a vedere la reazione dei tuoi genitori. Non so cosa faranno quando Blaise chiederà a Ginevra di andare a convivere- dico.
-Come?- si gira di scatto verso di me, incredula.
-Sì, non c’è nulla di male. Solitamente funziona così, siamo noi che facciamo le cose all’incontrario- le rispondo, ridendo. Lei sembra pensarci su, ammettendo la cosa unendosi alla mia risata.
-Oh, Draco... sono così felice della nostra vita in questo momento- sospira Hermione stringendosi a me.
La bacio: -Anch’io, non potrei desiderare altro. Domani andiamo a Hogsmeade con quei due innamorati dei nostri testimoni a comprare le prime cose per la cerimonia?- propongo.
Lei sembra al settimo cielo a questa proposta e così, felici e avvinghiati l’uno all’altra ci addormentiamo.
 
Quattro mesi dopo...

Oggi è il giorno del rinnovo delle promesse. Il 21 dicembre è arrivato più in fretta di quanto ci aspettassimo, persino per Blaise e Ginevra che alla fine sono potuti andare a convivere, nonostante le iniziali escandescenze della signora Weasley.
I miei genitori sono alle mie spalle, nel gazebo bianco, decorato con rampicanti d’edera e primule, posizionato sulle sponde del Lago Nero, ghiacciato in questo mese. Con un incantesimo siamo riusciti a creare una cupola calda intorno a tutto il luogo del ricevimento, così d’avere una temperatura ideale: nessuno infatti sente troppo caldo o troppo freddo.
Guardo gli invitati: dalla parte di Hermione, nella prima fila, c’è un posto per Potter – che arriverà con Hermione – e  Luna Lovegood, Padma Patil e Weasley Junior. Dietro di loro, il resto dei fratelli con le rispettive fidanzate, Minerva McGranitt, altri professori di Hogwarts e membri dell’Ordine della Fenice e nostri vecchi compagni di scuola.
Le file adibite ad ospitare la mia famiglia sono molto meno piene. Davanti a tutti, in pool position ci sono Blaise e Ginevra – seduti lì probabilmente per il fatto che lui è il mio migliore amico – e accanto a loro, la sorpresa più grande: mia zia Andromeda Black insieme a mio cugino Teddy Lupin. Hermione aveva inviato l’invito anche a lei, essendo una sua amica, forse senza pensare all’astio fra mia madre e sua sorella. Quando me l’ha detto ero sicuro che non sarebbe venuta, o avrebbe chiuso i rapporti anche con lei.
Hermione non mi ha mai detto la sua risposta, così pensavo avesse declinato l’invito. Non mi sarei di certo aspettato che la copia più bella e più buona di Bellatrix mi venisse incontro facendomi le congratulazioni, abbracciandomi e dandomi due baci sulle guance.
Quando mia mamma se l’è ritrovata davanti è scoppiata a piangere e ha stretto sua sorella chiedendole scusa milioni di volte e ribadendo che le ha sempre voluto bene. Ha poi salutato, emozionatissima, suo nipote Teddy, che per l’occasione aveva i capelli metà rossi e metà verdi.
Degli altri componenti è venuto qualche zio o zia di secondo grado che avrò visto massimo due volte nella mia vita, la famiglia Greengrass al completo e anche i Parkinson. Mi hanno tutti fatto le congratulazioni – con sorrisi falsi e battutine irriverenti – ma non hanno degnato di uno sguardo i miei genitori. Ancora una volta, mi è dispiaciuto aver messo in quella situazione mio padre.
Fortunatamente, a parte Andromeda, Teddy, Ginevra e Blaise, nessuno di loro resterà per i festeggiamenti che ci saranno al termine della cerimonia, così potremmo passarli con gioia e serenità.
Sia il mio vestito che quello di Hermione sono stati distrutti nell’ultima battaglia di Hogwarts, anche se il suo velo è riuscito a salvarsi. Lei ha comprato un nuovo abito, mentre io sto indossando quello che portava mio padre al suo matrimonio.
Quando me lo ha portato, le mie emozioni erano talmente forti che per poco non gli svenivo davanti. È talmente cambiato che questo gesto l’ho interpretato come la svolta finale; mi è sembrato che dandomi il vestito del suo matrimonio – evento sacro per famiglie come la nostra – mi desse la sua benedizione finale e completa per stare con Hermione, nonostante sia una Nata Babbana.
Mio padre non si è limitato all’abito, ma per darmi un’ulteriore prova della totale accettazione della mia compagna, insieme a mia madre mi hanno dato gli anelli della famiglia Malfoy da scambiarci come fedi. Rispetto ai due che abbiamo già – che sono molto piccoli perché non dovevano attirare l’attenzione durante la guerra – sono di dimensioni normali e assolutamente molto più sfarzosi, pieni di smeraldi e diamanti.
Ho affidato il compito di portarceli a Blaise e Ginevra, dato che erano i nostri testimoni. Hanno avuto entrambi reazioni molto diverse, ma entrambe positive: lei ha trattenuto il respiro, ha fatto dei saltelli spastici attaccata al braccio del mio migliore amico e ha detto “oddiooooooooo sono bellissimi!”. Lui mi ha chiesto se gli avevo rubati e al mio “no” ha sorriso e si è di nuovo congratulato con me.
-Sei agitato, Draco?- chiede mio padre mettendomi una mano sulla spalla. Mia mamma, accanto a lui mi sorride.
Io mugugno qualcosa che dondola tra un sì e un no e loro ridono. I signori Weasley, poco distanti da noi, avendo sentito lo sguardo di battute ridacchiano a loro volta e mi lanciano un’occhiata incoraggiante.
Io e Hermione abbiamo scelto che al posto dei testimoni, dietro di noi ci sarebbero dovuti essere i nostri genitori, cosicché una volta conclusa la cerimonia loro si stringano la mano per celebrare l’unione delle nostre famiglie, oltre che alla nostra.
Poi, di colpo, la musica – la stessa del nostro matrimonio – parte e tutti gli ospiti si alzano.
La mia sola e unica Mezzosangue compare dal fondo della navata, sottobraccio a Potter. Ha insistito perché l’accompagnasse lui, talmente gli vuole bene e lui, con mia grande sorpresa, ha accettato.
Il vestito è molto diverso da quello che aveva tre anni fa: questo ha le maniche a tre quarti di pizzo, lo scollo dritto e una gonna medio-ampia che riprende i ricami delle braccia.
Alla vita porta una cintura molto fine fatta interamente di brillantini argentati. Non porta collane, solo orecchini pendenti a goccia interamente ricoperti da diamanti. Al velo, poco più lungo della sua schiena, è stato applicato lo stesso pizzo del vestito.
È semplicemente meravigliosa.
Quando mi raggiungono, Potter mi stringe la mano, bacia Hermione sulle guance e va a sedersi accanto a Luna.
La mia Mezzosangue si gira: è il ritratto della felicità.
Kingsley, scelto da entrambi come celebrante, inizia il suo discorso.
Quando arriva lo scambio delle promesse, io cerco di controllarmi il più possibile quando Hermione dice la sua, prendendomi le mani e non staccando gli occhi dai miei.
Poi arriva il mio turno. Devo essere sincero, non avevo preparato un discorso preciso, perché sapevo che le parole mi sarebbero venute al momento. Ed infatti, così è stato:
-Prima d’innamorarmi di te ero un’altra persona: un ragazzo viziato, cafone, spocchioso, razzista e senza un briciolo d’empatia verso il prossimo. A meno che questo prossimo fosse Blaise, l’unico che ho sempre rispettato- dico scatenando delle risate nei presenti.
-Poi... non so bene com’è successo, dato che ti odiavo, ma mi sono perdutamente innamorato di te, la Nata Babbana che ho sempre preso in giro. Hai dato un bagliore di luce alla mia vita e ho da subito desiderato d’averti al mio fianco, anche se inizialmente ti rifiutavo per paura di rovinare la bellissima creatura che sei.
-Potrei stare qui ad elencare tutte le disgrazie che abbiamo passato, oppure farmele ricordare dai nostri fantastici migliori amici,- continuo guardando Blaise e Ginevra che mi restituiscono il sorriso, lui con sguardo orgoglioso e lei profondamente commossa, -ma le sorvolo, perché dopotutto le abbiamo superate, una per una, ed ora possiamo vivere e amarci alla luce del sole come abbiamo sempre voluto.
-Sposarti per me è stato un sogno, anche se siamo molto giovani e la situazione non era la più serena. Nella mia vita non desidero altro che te e ringrazio ogni giorno il cielo per essere qui, insieme.
-Io prometto e dico qui, in presenza delle nostre famiglie, di amarti, proteggerti e onorarti ogni giorno della mia vita non così perché è tradizione, ma perché è quello che voglio fare davvero. Ti amo, Hermione- concludo con la voce che mi trema.
Mi guardo intorno e vedo di aver scatenato una commozione generale, infatti tutte le donne piangono e qualche uomo si unisce a loro.
Kingsley fa un cenno ai nostri testimoni che ci raggiungono, aprendo la scatolina contenente gli anelli dei Malfoy.
Hermione rimane senza fiato nel vederli e, senza che lei riesca a smettere di piangere per la gioia, ce li scambiamo.
Quando il nostro amico celebrante dice “puoi baciare la sposa”, entrambi ci sentiamo quasi sollevati. Lei mi si catapulta tra le braccia e ci baciamo, felici come mai prima d’ora.
-Grazie, Draco... Ti amo anch’io, tantissimo- sussurra a un millimetro dalle mie labbra quando ci stacchiamo.
Poi arriva il momento, forse quello più importante di tutti, in cui si le nostre famiglie mettono da parte i dissapori che le divide.
Ci facciamo da parte e i nostri genitori si avvicinano. Le mamme (ancora commosse, mio Dio che discorso ho fatto per scatenare una simile reazione) non hanno problemi ad abbracciarsi.
Artur e mio padre, in piedi uno davanti all’altro si stanno fissando negli occhi e l’attenzione è tutta su di loro. Il cuore mi batte forte. Mio padre si gira e mi guarda; io lo incoraggio sperando che non rovini tutto all’ultimo.
Lui si rigira verso il signor Weasley. Urla di gioia e applausi si levano dagli invitati quando mio padre gli tende la mano e quello di Hermione gliela stringe.



Angolo della Scrittrice:
Ciao a tutti, miei Prodi <3
Essendo questo un capitolo molto lungo (23 pagine...), non mi dilungherò troppo.
Volevo solo scusarmi del ritardo abnorme di quasi tre mesi, per cui posso solo venir biasimata perché è stato davvero troppo.
Voglio augurarvi un 2017 migliore dell’anno appena passato e spero che il capitolo vi piaccia tanto da farmi perdonare.
Il prossimo sarà l’epilogo, la fine di questo meraviglioso percorso insieme a voi... :(
Vi voglio bene,
Al prossimo capitolo!<3

 
 
 
   
 
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