Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Lylith66    26/05/2009    4 recensioni
Elektra è una ragazza un pò...particolare? Sì, diciamo particolare. Frequenta l'università (all'indirizzo di genetica) ed è molto ricca anche se orfana di entrambi i genitori. Fin qui niente di strano ( a parte i soldi) no? Ma la notte lei ha un hobby alquanto bizzarro: va a caccia di Lycan. Ma se s'innamorasse di un Lycan? Avrebbe il coraggio di ammazzarlo, o seguirebbe ciò che le dice il cuore? Spero vi piaccia, lasciate una recensione!!!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Elektra venne svegliata da cinguettio di un uccellino che si era posato sul suo balcone. Si voltò dall’altra parte e sentì un gemito provenire da qualcuno dall’altro lato del letto. Non ce la fece ad aprire gli occhi, così lasciò perdere la curiosità e riprese a dormire, su qualcosa che, stranamente, si alzava e si abbassava ritmicamente.

-Elly? Posso dirti che sei pesante?

Quello per lei era il peggiore degli insulti. Si tirò su, a quattro zampe, e si avvicinò al viso di Alexander per fermarsi a pochi centimetri dal suo naso, e guardarlo con occhi infuocati.-Mi stai dicendo che sono grassa?!?

-Ho detto “pesante” non “grassa”.

-Ma “pesante” equivale a “grassa”.

-No. Non è per niente lo stesso vocabolo.

-Che c’entra? Se dico “sono arrabbiato” ha lo stesso significato di “sono inquietato”.

-Sì, ma non è lo stesso di “grassa”.

Elektra strinse gli occhi a fessura per niente convinta della spiegazione di Alexander. Stava per convincerlo a parlare e a costringerlo a dire la verità, l’aveva chiamata “grassa”, quando il falco di Lucian sfondò il vetro della loro camera.

Alexander si alzò e catturò l’animale insultandolo in tutti i modi. La sciamana con i suoi poteri aggiustò il vetro e soccorse il povero falco, mettendolo sul letto e iniziandolo a vezzeggiare il piccolo, mentre il Lycan la fulminava con lo sguardo. Erano passati già cinque mesi, erano in piene vacanze estive, e Lucian era partito “alla scoperta del mondo” come aveva detto lui. Ogni settimana mandava quel falco con un biglietto di dove si trovava e quando sperava di tornare, ma da un po’ di tempo era sempre nello stesso luogo e non sapeva quando tornare: aveva conosciuto una ragazza di nome Tina. Per il Lycan era il momento più odiato di tutti.

Il Cerchio e l’Assemblea aveva fatto un patto, stavolta fatto bene, le cacce ai Lycan e agli umani erano state sospese, tutti speravano per un bel po’, ma Elektra e Alexander non avevano nessuna intenzione di entrare di nuovo in una delle due fazioni.

La ragazza rilanciò il falco e si sedette sul letto, mentre il suo ragazzo le cingeva la vita da dietro e iniziava a baciarle distrattamente la spalla.

-Che dice il rompi balle?

-Che con Tania va a gonfie vele e ha visto Alice con i miei genitori.

Per lei era stato una specie di shock sapere che Alice non era altro che sua sorella. Infatti, Alice era la figlia di Jackie e Sam dopo che erano stati trasformati in Lycan; doveva aver preso da qualche parente lontano perché non somigliava a nessuno. Sua madre e suo padre da quando era successo quel casino con Viktor non l’avevano ancora riconosciuto come loro figlia umana, non ricordavano nulla di ciò che era successo quando erano umani.

Elektra si voltò e si lasciò baciare da Alexander, allacciandogli le braccia al collo e lasciando cadere sul letto il pezzo di carta. Il ragazzo lo tolse come se gli facesse schifo e imprigionò la sciamana tra il suo corpo e il letto continuando a baciarla.

Alfred interruppe il loro “momento cosmico”.

-Signori, scusate, la colazione è pronta.

Alexander si staccò dalle labbra della ragazza, praticamente assente ormai, e le sorrise da seduttore.-Odio il tuo maggiordomo quando fa così.

Elektra si stiracchiò pigramente.-Guarda che è anche il tuo maggiordomo, da un po’ di tempo.

Lui si fece pensieroso.-Ah, già da quant’è che siamo sposati?

-Due mesi, stupidone.

-Signori, la colazione è in tavola.

-Sì, arriviamo Alfry.

Alexander le prese la gamba e prese ad accarezzarla in modo accattivante il polpaccio per poi risalire alla coscia e scendere di nuovo.-Chissà, potresti anche andare a mangiare fra tre o quatto ore.

Elektra usò l’altro piede nudo per mandarlo a terra.-Ora ho fame.

Il ragazzo la vide uscire, vestita solo di una maglietta da uomo e un pantaloncino corto, e sorridergli sulla porta. Di sicuro la sua vita eterna con Elektra non sarebbe stata monotona. La seguì fuori dalla stanza, la bloccò e la baciò con passione prima che Alfred o chiunque altro avesse potuto vederli. Le mozzò il fiato, quando si staccò lei si appoggiò al suo petto completamente sbiancata. -

Bastardo. Sono immortale ma rimango umana.

-Che ci posso fare, non riesco a resisterti.

ROAH'S SPACE

Ebbene sì, signore e signori. Siamo giunti alla fine della nostra storia, mamma mia che commozione!!! *me che allaga la tastiera del pc con le lacrime* volevo ringraziare tutti, quelli che hanno recensito e quelli che hanno aggiunto la mia storia ai preferiti o alle seguite. beh, che dire andate a leggere "fight for love" (il primo capitolo è già pubblicato) e continuate a seguire le mie storielle!!! ^-^

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Lylith66