Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Iva27    26/05/2009    2 recensioni
Destino....ancora quella stupida parola. Non riuscivo a credere che ancora ci pensavo. Ormai davo per scontato che non esistesse. Ma quando devi fare una scelta importante si prova conforto a sapere che magari la tua strada è tracciata e tu la dovrai solo seguire. Per non sentirsi persi, non ritrovarsi a chiedere "cosa fare? dove andare? cosa cercare?" tante domande e nessuna risposta. Questo è il continuo della mia prima fanfictions destini. Spero che qualcuno la legga e che piaccia..... aspetto recensioni, mi raccomando. baci!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Destini'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Trentaseiesimo capitolo: e se lui avesse saputo tutto????


-che cos'hai?- mi domandò. Io lo guardai sorridendo.

-non ho niente!- dissi baciandogli il collo. Eravamo sdraiati sul divano con la televisione accesa ma non stavamo proprio guardando niente. Parlavamo tra un bacio e l'altro del viaggio che avremmo fatto quest'estate.

-come niente?! Senti Rose, se mi vedessi preoccupato non faresti di tutto per capire e per estorcermi il motivo della mia preoccupazione?- mi domandò. Io stavo per rispondere quando lui si rimangiò quello che aveva detto.

-ok, tu aspetteresti che te lo dico io ma ciò non vuol dire che io devo stare zitto. Cosa c'è? Qualcosa non va?- mi guardò serio e interrogativo. Era preoccupato. E anch'io, ma infondo non volevo ancora parlarne. Poteva essere solo una mia stupida preoccupazione, niente di più. Del resto non ero mai stata precisa in quel caso.

-facciamo così. Se quando arriveremo a Sharm El Sheik, te lo dirò, ma penso sia solo una preoccupazione inutile. Niente d'importante- sdrammatizzai. Ma non tanto con lui. Volevo rassicurare me stessa. Non volevo preoccuparmi troppo, altrimenti mi sarei fatta influenzare troppo. Meglio non pensarci!

Poi sentì brontolare il mio stomaco.

non vuole dire niente”, mi raccomandai di pensare, prima di alzarmi e tirare per la mano Scorpius.

-ti va se mi aiuti a fare un dolce?- chiesi.

-un dolce? Ok, ma ti avviso che l'unica cosa che so fare con i dolci e mangiarli!- io risi sentendolo. Lo tirai in cucina divertita.

-basta che rimane qualcosa da mettere nel forno e per me va bene!- dissi.


************


Le mani di lui andarono lente vicino all'elastico della mia coda. Rimasi un attimo a pensare quanto sarebbe stato bello poter percepire quelle dita fredde mentre lui mi stringeva la coda, sistemandola. Poi mi guardò. E io mi sentì strana. Non ero mai stata guardata in quel modo. Fu come se mi trapassasse con gli occhi. Lo sentì quasi entrare nei miei occhi, guardarmi dentro meglio di qualsiasi persona avesse mai fatto e trascinare il mio cuore fuori. Anzi, non il mio cuore, ma qualcosa di molto simile. Fatto sta che mi sentì come se non fossi più nel mio corpo. Smisi di respirare, il mio cuore si fermò, non sentì più niente, non ebbi più neanche il senso del tempo. Mi ritrovavo sola, senza nessuna protezione di alcun tipo mentre lui mi fissava con gli occhi di ghiaccio. Ma non sentivo niente. Non potevo provare ne paura ne nient'altro. E poi chiuse gli occhi. E io ritornai in me. Quasi caddi a terra, mentre quella che forse era la mia anima, tornava come un elastico allungato, al suo posto. Le mani fredde di Stone mi tennero in modo che non crollassi a terra. Il mio cuore iniziò di nuovo a battere al massimo, il mio respiro era affrettato e affannoso. Ci misi un po' a trovare la forza per guardare negli occhi Stone. Lui mi lasciò le braccia mutando espressione. Il suo sguardo non era più freddo, ma pieno di rabbia. La rabbia però lo rese bellissimo. Bellissimo e letale. Come mi sarei immaginata il dio della morte.

-cosa...- balbettai. Non sapevo cosa chiedere. Del perchè era arrabbiato? Cosa mi avesse fatto prima? Del perchè era là? Avrei potuto dire tante cose ma non riuscivo a farlo. Era come se la mia bocca fosse impastata. Non facevo altro che balbettare.

-vai a casa. Anzi, vai a casa di tua cugina. Ora, subito. Non uscire di casa fino a quando non saranno tornati i tuoi zii. Chiaro?- ordinò. Io lo guardai accigliata. Avevo appena pensato di correre a casa. La sua espressione però mi fece bloccare le parole di protesta in bocca. Balbettai solo un “perchè?” che lui ignorò. Si voltò e scomparì, smaterializzandosi sul posto.

Rimasi da sola in attesa di capirci qualcosa. Ma non ci riuscivo. Allora presi a correre verso casa Weasley.


*********


Corsi veloce lungo il marciapiede e proseguì aumentando la velocità sul muro di un palazzo. Con un salto arrivai al terrazzo e correndo e saltando usai quella strada meno trafficata per arrivare non visto alla mia meta. Mi fermai di colpo. Ero in uno dei quartieri belli della città, con case grandi e giardini enormi. Puntai lo sguardo su un punto in mezzo alla strada. E dopo poco più di due secondi comparve un passaggio. Fu come se l'aria si squarciasse. E da quello squarcio uscirono delle figure in nero, con maschere bianche sul viso e le bacchette sguainate. Iniziarono a lanciare incantesimi ovunque, colpendo tutti e nessuno. Incendiarono macchine, case, alberi... la gente iniziò a urlare e a correre presa dal panico.

Io guardai tutto con occhi gelidi. E i miei occhi puntavano le anime delle genti morte che salivano verso il cielo.


*********


-mi passi sei uova?- gli chiesi. Lui aprì la confezione e la portò vicino a me che sistemavo la farina nella bilancia.

-come la fai?- mi chiese. Io presi il vasetto di yogurt alla banana. Lui lo guardò un po' accigliato.

-cosa c'è? Ti piace lo yogurt alla banana!- la sua faccia mi stupiva. Cosa c'era che non andava?

-niente. Solo pensavo che avresti scelto il cioccolato. In genere ti prende la mania in questo periodo del mese!- disse guardandomi incerto e sospettoso.

Io mi morsi il labbro. Possibile che l'avesse capito...

-io non... non sono ancora in quel periodo. Diciamo che ho un piccolo ritardo- sussurrai appena... ormai mi sembrava superfluo mentire! Ci era arrivato da solo.

-di quanto? Potresti essere...- mi sembrò che non riuscisse a terminare la domanda quindi annuì e tentai di rispondere senza che si sentisse in dovere di proseguire.

-è ancora presto per preoccuparsi davvero. Il fatto è che in genere sono abbastanza puntuale ma ciò non vuol dire che il ritardo di qualche giorno vuol dire per forza quello. Del resto abbiamo fatto in modo che non dovrebbe succedere!- dissi tranquillizzandolo.

Lui mi prese il viso tra le mani.

-Rose io non sono preoccupato. Perchè qualsiasi cosa succeda ti amo più della mia stessa vita, quindi andrà tutto bene!- e mi baciò. Io risposi con forza e fu come tornare a tanti mesi fa, nella sua casetta il giorno in cui il peso della scelta della vita e della morte di suo padre era caduta su di lui. Mi fece sedere sul tavolo e mi si avvicinò non smettendo di baciarmi. E io mi persi in lui, mentre una delle uova che avevo accanto cadde a terra spinta per sbaglio mentre salivo.


***********


Bussai con insistenza alla porta. Avevo paura, dovevo ammetterlo. Anche se non sapevo il perchè. Ma nessuno mi aprì. Allora presi la chiave di riserva che sapevo era nascosta sopra la cornice della porta, sotto incantesimo. Solo chi sapeva l'incantesimo speciale, inventato apposta da mia zia, poteva farla tornare delle dimensioni normali e quindi in grado di poterla usare. Ed entrai.

Dove potevano essere tutti?

Non uscire di casa fino a quando non saranno tornati i tuoi zii” aveva detto. Vuol dire che sapeva che i miei zii non erano a casa. Ma Rose e Hugo dov'erano?

Vagai per al casa incerta, notando che era silenziosa. Dovevano essere usciti tutti. Del resto Rose poteva benissimo essere uscita con Scorpius. E anche Hugo poteva essere uscito. Del resto poi saremo partiti, meglio stare con gli amici tutto quel giorno. Allora andai in cucina per prendermi un bicchiere d'acqua. Forse mi avrebbe fatto passare un po' di ansia. E aperta la porta mi ritrovai Rose e Scorpius che si baciavano in modo non tanto casto.

Arrossì violentemente e cercai di scomparire senza farmi notare ma come succede purtroppo in questi momenti urtai un tavolino che c'era accanto alla porta e gettai a terra un soprammobile che si ruppe in mille pezzettini.

Se possibile arrossì ancora di più mentre mi abbassavo per raccogliere i pezzi.


**********


Vidi Rose diventare dello stesso colore dei suoi capelli. Lo stesso che vidi scomparire dietro la porta poco dopo il rumore. Per un attimo fui preso da vero e puro panico pensando che fosse Ron, ma pensandoci mi sembrò poco plausibile. Ron sarebbe già entrato a spaccarmi la faccia.

-chi è?- chiese Rose mentre si sistemava meglio la maglietta. Io mi riabbottonai la camicia mentre lei titubante andava verso la porta.

-potrebbe essere un ladro. Vado avanti io- dissi protettivo ma in quel momento la porta si aprì ed entrò Lily, rossa quasi quanto Rose poco prima e con in mano mille pezzi di porcellana.

-scusatemi, non volevo!- sussurrò disperata. Non sapevo se si stesse riferendo al soprammobile oppure nell'averci interrotto. Rose comunque uscì veloce la bacchetta e riparò subito il danno.

-non ti preoccupare. Ci hai solo spaventato. Come mai sei venuta? Qualcosa non va?- gli domandò Rose.

La vidi smarrirsi un attimo. Ebbi quasi un flashback. Ricordai di aver già visto quell'espressione un po' di tempo fa. Precisamente a capodanno, dopo aver parlato con Stone. Lei poi guardò gli occhi di Rose e balbettò un po'.

-niente di che... ero andata a fare... a correre ed ero qui vicina..-. Rose annuì ma sapevo che non gli credeva.

-vuoi un po' d'acqua?- gli chiese lei. Io, che ero il più vicino al frigo, mi girai subito a prendere una bottiglia. Gli versai l'acqua e lei bevve ringraziando subito. Si sedette sullo sgabello con un'aria sconvolta. Rose si sedette di fronte a lei guardandola preoccupata. Io rimasi a guardarle. Lily stava per aprire la bocca poi posò lo sguardo su di me e la chiuse subito. Rose mi fulminò subito con lo sguardo.

-io vado di là. Se c'è bisogno chiamatemi!- dissi scappando. Sarei stato uno stupido se non avessi capito lo sguardo omicida che mi aveva lanciato Rose. Mi sedetti sul divano e guardai la tv. Ricordai ancora la mia sorpresa quando, lontano dai miei genitori, avevo scoperto la tv. Ero rimasto allibito per quello che pensavo fosse una magia straordinaria. In effetti i babbani avevano creato davvero molte cose per migliorare la loro vita, anche senza magia.

Girai così a caso cercando qualcosa di interessante quando per un'edizione straordinaria tutto fu interrotto.

Da sdraiato mi raddrizzai alzando il volume per sentire cosa era successo. Un giornalista tutto ansioso col microfono in mano stava parlando.

-cari telespettatori. Scusate l'interruzione di programmi ma sembra che nei pressi di Londra ci sia stato un attacco terrorista. Adesso lasceremo parlare il nostro inviato- e con un cambio di scena mostrarono un inviato con il volto preoccupato e molti poliziotti davanti.

-salve Smit, e salve a tutti i telespettatori. Io sono arrivato subito nel quartiere nord di Londra dove da meno di dieci minuti sembra esploso un putiferio- preoccupato mi alzai e chiamai a gran voce Rose e Lily non distogliendo orecchie e occhi dalla tv.

Arrivarono poco dopo accigliate ma guardando e sentendo la notizie le loro emozioni cambiarono.

-Esploso è la parola giusta perchè dai rumori che ci sono stati sembra proprio che siano esplose diverse case. Molte sono in fiamme, come si può capire dal calore e dal fumo ma come vedete gli agenti di polizia non ci fanno andare più avanti di così. Speriamo che tra poco riescano a sistemare le cose. Si pensa a un atto terrorista e noi saremo qui per mostrarvi e informarvi di tutto- terminò l'inviato.

Guardai Rose che stringeva a se Lily.

-lì c'è casa mia!- sussurrava Lily sconvolta.

-c'è qualcuno a casa?- chiese Rose guardando Lily negli occhi. Lily scuotè il capo.

-no. Erano tutti usciti grazie al cielo. ma...- non finì di parlare che sia il cellulare di Lily che il suo iniziarono a suonare. Lily lo prese preoccupata.

-papà!- esclamò lei sollevata.

Intanto anche Rose sospirava di sollievo rispondendo a quella che doveva essere sua madre.

-si, sono a casa di zio Ron. Ma cos'è successo? Dove sei?- chiese Lily.

La prima a finire fu Rose che si voltò verso di me per spiegare.

-dei pazzi hanno attaccato quel quartiere di Londra. Sono dei maghi, forse figli di Mangiamorte o Mangiamorte stessi perchè sono vestiti allo stesso modo. Hanno attaccato molti babbani ma gli Auror sono riusciti a salvare la maggior parte dei babbani. Ma non li hanno catturati. Mio padre mi ha detto che sembrano essere scomparsi un una specie di portale nel nulla. Adesso si stanno occupando dei babbani, delle case e di fermare i giornalisti come quelli che abbiamo visto in tv. Probabilmente faranno credere davvero che è stato un attacco terrorista- poi guardò Lily che chiuse e ci sorrise.

-va tutto bene. La casa è andata a fuoco ma non c'era nessuno. Mio padre è arrivato poco prima che quei tipi se ne andassero. Non sono riusciti a prenderli. Ma è riuscito a salvare gran parte della casa. Adesso verrà qui, prima di aver preso Hugo da un suo amico. Per fortuna che era uscito. E per fortuna che io non sono tornata a casa...- e rimasi un po' sconcertata.

La guardammo ma non sapevamo cosa chiedere.


**************


Quando tornai a casa rimasi stupita dalle condizioni delle case. Temevo di vederla distrutta in mille pezzettini invece per fortuna era andato bruciato solo l'esterno.

Fortuna..... se fossi andata a casa subito mi sarei trovata imprigionata nel fuoco oppure mi avrebbero colpito prima quei mangiamorte?

Era stata davvero una grande fortuna aver incontrato Stone. Fortuna oppure qualcos'altro??? e se non fosse stata fortuna??? e se lui avesse saputo tutto????


***********


E anche questo capitolo è finito. Sono un po' depressa.... forse perchè si avvicinano gli esami... forse perchè nessuno ha recensito lo scorso capitolo... forse tutti e due... non ne sono sicura....

Comunque spero che questo capitolo, forse un po' strano, vi piaccia. Voglio sapere cosa ne pensate, sia se vi piace sia se non vi piace. Le critiche sono costruttive quindi se non vi piace qualcosa ditemelo, così miglioro. Senza commenti invece mi deprimo soltanto!

Un grazie a che ha letto lo scorso capitolo e a chi leggerà questo. Aspetto recensioni!

Al prossimo capitolo, baci!!!!!!!!!!!

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Iva27