Numero Parole: 548
Prompt/Traccia: Dormire davanti al caminetto
Anno nuovo
Bibi scrutò attentamente oltre il parabrezza e oltre i fiocchi di neve che turbinavano nell’aria alla ricerca della casa che Sabo le aveva descritto.Era ormai giunto l’anno nuovo
Avevano deciso di festeggiare Capodanno ognuno per conto proprio.
Lei era rimasta in città a festeggiare con le sue amiche e i suoi amici, una cena tranquilla seguita da una serata insieme.
Lui, invece, era andato nella casa in montagna della sua famiglia insieme ai suoi amici e i ai suoi fratelli
Era il due gennaio, ormai gli ospiti erano tornati in città, e il biondo si era fermato e l’aveva invitata a raggiungerlo così d trascorrere insieme qualche giorno in completa intimità.
Peccato che fosse in corso letteralmente una bufera di neve e lei non fosse molto pratica del guidare con quelle condizioni metereologiche.
Finalmente riuscì a individuare il vialetto di ingresso e lo percorse per poi lasciare la macchina davanti alla casa, accanto a quella di Sabo.
Scese dalla vettura tremando per il freddo pungente e trovò il suo ragazzo già sulla porta che l’aspettava.
Si illuminò di un sorriso radioso nel vederlo e si affrettò a raggiungerlo.
Quando lo raggiunse notò che anche lui aveva il medesimo sorriso.
-Benvenuta!- la salutò calorosamente lui.
Lei non rispose e, semplicemente, si gettò tra le sue braccia che tanto le erano mancate. Si strinse forte a lui che, ben presto, le prese il volto tra le mani e la salutò con un bacio caldo, passionale e dolce allo stesso tempo, di quelli che lei adorava tanto, che la facevano sentire sicura e desiderata.
Si separarono solo quando ormai erano a corto d’aria.
-Devi essere congelata- notò lui invitandola ad entrare e chiudendo la porta dietro di loro.
L’aiutò a sfilarsi il giaccone e lo appese sull’appendiabiti nell’ingresso.
-Vieni dentro a scaldarti- la prese per mano per condurla nel salotto.
-Grazie- mormorò semplicemente lei, a corto di parole, desiderando semplicemente la sua vicinanza.
La condusse in una stanza piccola e accogliente, le pareti rivestite di legno come le tipiche casette di montagna, il divano addossato a una parete e un tavolo nel centro della stanza. In un angolo della sala il camino era acceso e invitante.
Si avvicinarono e Bibi trattenne il fiato, sorpresa.
Sul pavimento, esattamente davanti al focolare, Sabo aveva sistemato una calda coperta. Tutt’intorno erano accese delle candele, su una sedia lì vicina erano posti dei piatti con del cibo.
Il biondo le porse un bicchiere di vino rosso che aveva preparato in precedenza e la invitò a sedersi sulla coperta.
Presero posto silenziosamente e iniziarono a sorseggiare la loro bevanda con gli occhi fissi sul fuoco, la testa di lei appoggiata sulla spalla di lui.
Rimasero lì tutta la sera, a bearsi del calore del camino e del corpo dell’altro. Cenarono, parlarono degli ultimi giorno passati separati, risero degli aneddoti l’uno dell’altra, si scambiarono i baci che non avevano potuto darsi nei giorni di lontananza, fecero l’amore, e un’altra volta ancora, finchè non si ritrovarono distesi sulla coperta e riparati da un’altra, la schiena di Bibi appoggiata contro il petto di Sabo, ad abbracciarsi, coccolarsi, accarezzarsi. Rimasero lì anche quando il torpore li colse e si addormentarono stretti l’uno all’altro, il fuoco nel camino che andava spegnendosi, ma non era un problema: bastavano loro a riscaldarsi.