Si era spaccato completamente il labbro a forza di morderlo, la federa era imbrattata del suo sangue; urlava, urlava e non accenava a smettere, anche se a momenti era scosso dalle convulsioni.
Questi incubi erano frequenti, ma non si ricordava nessuno così violento. Non sapeva che cosa sognasse Eren, ma ogni volta quando usciva da quella prigione invisibile era sconvolto, poi restava incosciente per circa due ore, non c'erano schiaffetti sulle guance o medicinali che tenessero.