Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: Midnight Writer    08/01/2017    1 recensioni
La favola di due cuori che si cercano, tessendo la trama della storia del loro amore e della loro umanità.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Otabek Altin, Yuri Plisetsky
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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(Yuri's P.O,V)
Finalmente aveva un amico. Finalmente quel ragazzo che amava così tanto osservare da lontano era arrivato da lui come un regalo del destino . Non ci volle molto prima che Beka prendesse sonno, e ancor meno ci volle prima che Yuri notasse che il ragazzo si rannicchiava su se stesso e tremava considerevolmente, quindi si sedette vicino a lui ed evocò una fiamma calda con la sua mano e poco dopo il suo amico dormiente inconsapevolmente rilassò i suoi muscoli e smise di tremare. Per tutta la notte rimase seduto lì, senza muoversi o scomporsi, ad osservare i capelli corvini che ricadevano scompigliati sulla fronte del ragazzo. Quando il cielo iniziò a farsi albeggiante, decise di creare un piccolissimo falò accanto al ragazzo e, in un piccolo pentolino di rame che portava attaccato alla sella del cavallo mettere a bollire dell'acqua presa dal lago cristallino che stava lì vicino; indossò poi i suoi piccoli calzari e si avventurò nel boschetto che stava dietro di loro per raccogliere le migliori fragole, mirtilli, more e lamponi, e le più profumate foglie di menta, per poi tornare al punto di riposo del suo nuovo amico, riflettendo fallimentarmente sull'effettivo significato di quella parola, che però  non riuscì ad indentificare.
Tornato trovò Otabek che stava nuovamente sellando il cavallo e sembrava che si stesse preparando per andare via. 
Come mai stava andando via? Non voleva averlo come amico? 
Dopotutto non avrebbe dovuto illudersi dall'inizio; aveva rovinato tutto minacciando di ucciderlo la sera prima. Rovinava sempre tutto, Yuri, anche la sua stessa nascita aveva rovinato tutto quasi 16 anni prima; come poteva pretendere di poter avere qualcosa da poter chiamare casa? 
Qualche lacrima iniziò a scendere sul suo viso.

(Otabek's P.O.V)

Sentì dei passi e poi qualche singhiozzo, e si girò. 

"B-Beka... Perché stai andando via?" 

Allora Yuri esisteva davvero. Rimase per un attimo a guardarlo mentre come un bambino si asciugava le lacrime copiose che scendevano sul suo viso candido ora arrossato dallo sfregamento delle sue mani. 
Quando si era svegliato nessuno era accanto a lui, quindi aveva dato per scontato che quell'essere meraviglioso dovesse essere un sogno; eppure non era un sogno: proprio in quel momento quella splendida fata era lì davanti a lui, e per colpa sua stava piangendo. Continuò a parlargli con la voce rotta dai singhiozzi, evocando addirittura una fiamma con la sua mano destra e mostrandogli il cestino di ghiaccio che portava nell'altra mano.

"Ho passato una notte intera senza dormire per poterti riscaldare con questo fuoco e sono andato a cercarti il miglior cibo che potessi trovare nonostante io non ne abbia bisogno... Perché hai deciso di andartene?"


Quella visione era decisamente troppo per Otabek, il quale lascio repentinamente cadere tutto ciò che teneva in mano e corse a prendere quella delicata fata tra le sue braccia, attento a non nuocergli per via delle ali. Era così piccolo, delicato e fragile che gli sembrava di poterlo spezzare, se solo avesse stretto di poco la presa. Sentendosi al sicuro in quell'abbraccio, le parole cominciarono quasi a pronunciarsi da sole
"No Yuri, non ho intenzione di lasciarti da solo. È solo che mi sembrava troppo bello per essere vero, tu mi sembravi troppo bello per essere vero, e quindi quando mi sono svegliato e non eri vicino a me ho pensato che tutto fosse stato solo un sogno, e che non valesse la pena continuare a restare qui, come non è mai valsa la pena di restare da nessuna parte, d'altronde..." 
Yuri continuava a piangere, come se piangesse in quel momento per tutto ciò che lo aveva mai reso triste nella sua vita.
"Beka... Io non voglio più restare da solo. Se prometto che farò in modo che ne valga la pena, tu prometti che resterai con me?"
La sua famiglia gli aveva sempre raccontato che le fate non provavano sentimenti, ma in quel momento si rese conto di quanto la solitudine di Yuri lo stesse divorando, come un diverso tipo di solitudine aveva divorato lui per tutta la sua vita.

"Te lo prometto, Yuri. Non lascerò mai che nulla ci separi."
   
 
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