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Autore: ReiAtake    27/05/2009    5 recensioni
Red Blood. Così recitava l'insegna di Led lampeggianti. Quando le luci calavano e la gente-per-bene andava a dormire, la musica cominciava a pulsare. Era il cuore palpitante della città. Il locale era diviso in più livelli. In base alla disperazione dei clienti e allo spessore del portafoglio, il Red Blood sapeva trasformarsi da discoteca di periferia a bordello di lusso. Tutto però - va ammesso - era trattato con una discrezione tale, da garantire al locale ospiti di prestigio ed entrate costanti. Terzo capitolo inserito: "Let eat your purpose"
Genere: Introspettivo, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU), Lemon | Avvertimenti: nessuno
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3. Let eat your purpose

Il sapone scivolava lungo pelle e cadeva a terra, spinto via dal vortice che risucchiava l’acqua e la faceva sparire chissà dove. Sakura si lavò a fondo, strofinando con forza  ogni residuo di debolezza. Scorticò via la sensazione di colpa e fece finta che nulla fosse accaduto. Per chi era pratico del mestiere, risultava una manovra rituale. Ogni volta che si concedeva il proprio servizio, si poteva ripristinare lo stato originale delle cose con tanta schiuma, una spugna e psicologia inversa. I segni nel corpo sarebbero rimasti, ma l’animo si rinfrancava con lo scorgere un barlume di purezza nei ricordi delle mille mani che l’avevano toccato e dissacrato.
« Hey, tesoriiiiino, sto entrandooo! » Una voce cinguettante penetrò i muri del bagno, seguita dal rumore della porta che si spalancava. Passi pesanti annunciarono l’entrata di un uomo. Sakura non si scompose, limitandosi a chiudere il rubinetto dell’acqua e a gocciolare sul piano doccia. Non si coprì, né parve intenzionata a farlo quando l’uomo si affacciò per guardarla e le rivolse un sorrisetto sornione.
« Eccoti, tesoriiiino! »
« Cosa c’è, Kakashi? »
« Siamo freddini stasera, eh? »
Sakura scosse il capo e si allontanò verso le sue cose. Afferrò una salvietta dalla borsa e cominciò ad asciugarsi, tamponando la pelle bagnata e i capelli. L’uomo alle sue spalle non parve interessato all’intimità della scena, ma continuò a parlare briosamente. « Un cliente vorrebbe un piccolo spettacolino privato. Niente di impegnativo, le solite cose » Alzò la mano destra e sfregò indice e pollice: il gesto delle banconote fruscianti.  « Hihihihi » Aveva ridacchiato, trotterellando alle spalle della ragazza. « Gli ho detto di aspettarti nel salottino. E’ lì adesso… »
« Non è un pò tardi? Sto tornando a casa » 
« Oh, ma qui non è mai tardi » Aveva commentato Kakashi, su di giri. « Colombella, certi clienti non possiamo lasciarli scappare. » Le posò una mano sulla spalla e la trattenne davanti allo specchio. « Guardati, non sei nelle condizioni di rifiutare qualche straordinario. » Le girò il capo, costringendola a puntare gli occhi sul vetro. La mano che l’aveva trattenuta le carezzò il collo, insinuandosi negli spigoli della clavicola. « Non dimenticarti che questo è tutto ciò che hai, Sakura. » La voce nell’orecchio era umida e pesante, prima che la lingua dell’uomo cominciasse a stuzzicarle la carnosità del lobo, bagnandolo, massaggiandolo, tirandolo via. « Se non ti proteggiamo qui, chi lo farà per la strada? »
Sakura esaminò ancora una volta la propria immagine e non trattenne un sospiro. Si vide nuda, stanca, arida, affiancata da un uomo squallido e spregevole. Kakashi Hatake, nonostante il bell’aspetto e l’intelligenza brillante, aveva concluso la sua vita come pappone di periferia. Commerciava donne, vendendole per soldi ed ego personale. Della sua vita prima del Red Blood, non si sapeva niente. Leggende metropolitane parlavano di concussioni con la mafia locale, altri dicevano che avesse perso i suoi averi e la sua famiglia in un grande incidente. Probabilmente aveva fatto entrambe le cose, oppure non era vero niente e lui era solo un porco qualunque, finito in paradiso tra donne facili e altrettanto facili guadagni.
« Odio i riccastri del salottino privato, Kakashi »
« Oh, non preoccuparti, non preoccuparti. »
« Se è un altro dei tuoi nonnetti perversi, giuro che ti picchio a sangue »
« Preparati e fa presto, gioiellino. » Le diede un pizzicotto sul sedere e s’allontanò tra una risata e l’altra. « I clienti non si fanno mai aspettare. Specialmente quelli che chiedono così insistentemente di teeee! »
Umiliata, ricattata, rassegnata, Sakura Haruno dovette predisporre la mente ad una serata di straordinari. Capitava spesso che, adocchiate in discoteca, le ragazze del Red Blood venissero affittate per la notte ai portafogli più turgidi. Pensando alle spiacevoli possibilità di scoparsi vecchietti bavosi, la mente di Sakura cadde ancora una volta sull’uomo incontrato quella sera.
« Forse è lui… » Pensò e un brivido nacque e morì lungo la schiena.

~ Note: grazie a Maoa, Sakusan, Hele91, Yuuki_4ever per aver commentato. Spero che questo capitolo non vi deluda. Un grazie anche a chi sta seguendo la FF e l'ha aggiunta tra i preferiti ~

  
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