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Autore: lele06    09/01/2017    2 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                  CAPITOLO 7
< Hai trentanove di febbre > esclamò la madre, scuotendo il capo dopo aver esaminato il termometro, mentre il ragazzo nel letto si copriva meglio con le coperte < Questo è successo perché non mi dai mai retta > aggiunse sospirando.  Il giorno precedente gli aveva consigliato di portarsi l’ombrello, in quanto quando aveva guardato il cielo aveva notato la presenza di numerose nuvole grigie. Quindi aveva pensato di consigliare al figlio di portare con se l’ombrello, ma lui aveva risposto che ne avrebbe fatto a meno. Non comprendeva il perché il figlio non ascoltasse mai i suoi consigli. Sapeva perfettamente che avesse la testa dura, sfortunatamente questa caratteristica l’aveva presa proprio da lei. La sua testardaggine a volte era davvero pericolosa, proprio come quella del giorno prima. A causa di questa era tornato a casa fradicio d’acqua, dalla testa ai piedi. Non aveva capito il perché il figlio non avesse aspettato che la pioggia smettesse. Sapeva solo che quando il figlio entrò in casa avesse un’espressione triste. Aveva provato a chiedergli il perché di quello stato d’animo, ma il ragazzo non gli rispose recandosi direttamente in bagno
< Naruto > lo chiamò < Informo la scuola che oggi sarai assente > aggiunse uscendo dalla stanza chiudendo la porta, mentre il ragazzo si girò di lato osservando il cielo dalla finestra. Pensò che quella giornata fosse iniziata davvero male. Sperava che la febbre gli passasse subito in quanto non voleva saltare gli allenamenti del club di basket, poiché a breve avrebbero dovuto giocare una partita amichevole e lui voleva partecipare a qualunque costo. Inoltre desiderava guarire per poter vedere Hinata ed accertarsi che stesse bene, in quanto il giorno prima era tornata a casa con Gaara. Sperava solo che il ragazzo non le avesse fatto niente di male. Se fosse venuto a conoscenza di qualcosa, che secondo lui era sbagliato, lo avrebbe sicuramente ucciso. Non capiva il perché provasse queste cose, in quanto era la prima volta che gli accadesse.  Quando ripensava alla scena dei due andarsene insieme sotto la pioggia, uno accanto all’altro, sentiva il cuore dolergli. Era stato geloso di Gaara in quel momento. Non aveva capito bene il motivo. Sapeva solo che voleva tener lontano il ragazzo da Hinata.  
< Naruto io vado a lavoro, ci vediamo più tardi > lo informò la madre aprendo la porta della stanza del figlio
< Ok, ciao > disse non voltandosi, per poi stendersi con la pancia verso l’alto appena sentì il rumore della porta chiudersi al piano di sotto. Rimase fermo ad osservare il soffitto, riflettendo sul fatto che in quei giorni stesse pensando sempre ad Hinata. Aveva notato che ormai la ragazza faceva parte dei suoi pensieri quotidiani. Il giorno prima quando era tornato a casa fradicio d’acqua, dopo essersi fatto la doccia, andò direttamente al letto. Appena chiuse gli occhi aveva immaginato come sarebbe stato se lui avesse accompagnato la ragazza a casa. Pensò che sicuramente sarebbe stata una situazione molto imbarazzante camminare uno accanto all’altro sotto lo stesso ombrello. Certamente avrebbe coperto in modo adeguato la ragazza a costo di bagnarsi lui stesso. Aveva immaginato che mentre passeggiavano, Hinata sarebbe arrossita a causa della sua vicinanza. Aveva notato che considerava adorabile quando il volto della ragazza diventava rosso paonazzo. Nel suo sogno, quando si avvicinò ad Hinata, provocandole un leggero rosse delle gote, a causa della sua vicinanza, il suo cuore perse un battito, facendolo svegliare. Naruto rimase meravigliato dal sogno che aveva appena fatto. Aveva poggiato la mano sul petto per vedere se questo battesse veloce, rimanendo altrettanto sorpreso dal constatare il battito accelerato del suo cuore. Non riuscì a crederci che il solo sognarla, provocava un aumento di battito del suo cuore. Constatò che non fosse mai successo quando guardava oppure sognava Sakura. Era la prima volto che gli accadesse una cosa del genere. Non sapeva perfettamente cosa significasse e cosa dovesse fare in quella circostanza. Tentò di riaddormentarsi senza successo. Rimase l’intera notte sveglio osservando il soffitto della sua stanza oppure guardando il cielo notturno dalla sua finestra. Mentre scrutava il cielo intravide la luna che gli fece tornare in mente Hinata, ma soprattutto gli occhi della ragazza. Fin da quanto l’aveva conosciuta era rimasto colpito dal colore particolare dei suoi occhi, ma quella volta al fiume, in gita, restò meravigliato dalla loro bellezza. Il solo ricordare quella scena lo face emozionare. Sentiva il suo cuore riscaldarsi di uno strano torpore.
< Meglio che dormo un po’ > pensò tra se e se Naruto, coprendosi totalmente con le coperte per cercare di recuperare le forze.

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< Hinata > esclamò la madre aprendo la porta della stanza della figlia < Svegliati altrimenti farai tardi a scuola > continuò avvicinandosi alla finestra per aprirla. Notando che la ragazza non desse segni di volersi svegliare, aprì la finestra per far entrare il raggi del sole, costringendo la figlia ad alzarsi. Voltandosi verso il letto, constatò che nemmeno i raggi del sole sembrava disturbare il sonno della ragazza, in quanto questa si era completamente coperta con le lenzuola. Spazientita si avvicinò al letto, iniziando a scuoterla. Quell’azione provocò solo un leggero mugugno provenire dalle labbra della figlia. Decise, quindi, di procedere a qualcosa di più drastico. La sera prima, mentre preparava la cena, Hanabi gli aveva detto che aveva visto la sorella maggiore essere accompagnata a casa da un ragazzo. Sentendo quella notizia, rimase sorpresa in quanto era la prima volta, che lei sapesse, che la figlia venisse accompagnata a casa. Aveva pensato che forse Hinata si fosse fidanzata, ma escluse subito quest’eventualità in quanto credeva che la figlia l’avrebbe informata di un avvenimento tanto importante. Aveva pensato, invece, che si trattasse di un amico gentili, che le aveva proposto di accompagnarla in quanto lei non aveva con se l’ombrello. Quell’ipotesi credeva essere quella più attendibile. Nonostante ciò pensò di chiedere qualche informazione di più alla bella addormentata
< Chi era il ragazzo che ti ha accompagnato ieri? > domandò la madre curiosa di vedere la reazione della figlia a quella domanda. Hinata appena sentì quelle parole, rimosse le coperte uscendo allo scoperto mostrando alla madre un’espressione esterrefatta, incredula di essere stata vista il giorno prima.  Vedendola, la madre si meravigliò che forse avesse ragione sul fatto che la figlia si fosse fidanzata. Si lanciò immediatamente verso di lei abbracciandola, contenta che Hinata avesse trovato un ragazzo.
< Sono così contenta > stringendola ancora di più, mentre Hinata non capì la madre cosa volesse dire con quelle parole. Anche se non le comprendeva, ricambiò il suo abbraccio
< Per cosa sei contenta? > chiese poggiando la guancia sulla spalla della madre, la quale sentendo quella domanda poggiò le mani sulle sue spalle guardandola negli occhi
< Finalmente hai un fidanzato > rispose con un sorriso a trentadue denti, mentre Hinata rimase pietrificata davanti a quelle parole
< F-fidanzato? > chiese balbettando per accertarsi di aver sentito bene
< Si > rispose subito la madre
< M-mamma ti sbagli > disse diminuendo l’entusiasmo della madre < Il ragazzo di ieri è solo un amico > continuò mentre la madre abbassò il capo sconsolata sentendo quelle parole. Aveva supposto che la figlia avesse trovato un fidanzato, invece aveva frainteso completamente tutto.
< È meglio che mi alzo, altrimenti arriverò tardi a scuola > affermò Hinata vedendo che la madre fosse ancora triste da quella notizia. Le dispiaceva vederla così, ma non poteva farci niente se il ragazzo verso cui provava qualcosa, nutrisse già dei sentimenti verso un’altra ragazza. Non aveva raccontato alla madre di essere già stata rifiutata dal ragazzo verso cui aveva una cotta, in quanto sapeva perfettamente che la madre si sarebbe demoralizzata anche più di lei. Lo aveva raccontato solo alla sorella, con l’avvertimento di non dirlo a nessuno
< Mi dispiace di aver frainteso > ancora con il capo chino
< Non ti preoccupare > sorridendo Hinata < Prima o poi anche io troverò un ragazzo e quando accadrà tu sarai la prima a saperlo > continuò. La madre sentendo quelle parole alzò il capo vedendo il volto sorridendo della figlia, dal quale capì che la sua adorata bambina fosse davvero cresciuta
< Per colazione ti preparerò dei bei pancake > affermò ritrovando il sorriso, scendendo dal letto per recarsi in cucina, iniziando a preparare la colazione alla figlia. Vedendo che la madre avesse ritrovato il sorriso, Hinata fu felice di ciò anche se non sapeva ancora se si sarebbe innamorata di un ragazzo diverso da Naruto. Tornare a casa con Gaara, il giorno prima, era stato divertente. Si era trovata bene in sua compagnia. Purtroppo lo vedeva solo come amico, anche se si era ripromessa di svoltare pagine e di trovare un nuovo amore. Quindi aveva pensato di provare a passare più tempo con Gaara per vedere se sarebbe riuscita a dimenticarsi di Naruto, anche se il suo nuovo compagno di classe non sapesse niente delle sue intenzioni.

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Appena entrò in classe, il suo sguardo andò alla ricerca della figura di Naruto. Non vedendolo in girò per la classe pensò che probabilmente fosse seduto al suo banco, ma quando posò lo sguardo lì non lo vide ed inoltre non trovò neanche il suo zaino sul banco. Pensò che fosse strano visto che il ragazzo stranamente saltasse giorni di scuola. Sapeva che Naruto arrivasse sempre in ritardo, quindi pensò che forse il ragazzo non si fosse svegliato e sicuramente sarebbe arrivato quando la campanella fosse già suonata. Con quella riflessione si avvicinò al suo banco, dove poggiò sopra la sua cartella.
< Giorno Hinata > esclamò il ragazzo seduto al suo fianco
< B-buon giorno Gaara > lo salutò balbettando sorpresa. Non aveva proprio notato la presenza del ragazzo. Quando era entrata i suoi occhi andarono direttamente alla ricerca di Naruto senza importarsi di tutte le altre persone presenti nella classe. Sospirò pensando ciò, credendo che sarebbe stato molto difficile dimenticarsi dal ragazzo dai capelli biondi
< Menomale che oggi è una bella giornata > osservò sorridendo Gaara
< I-infatti > disse balbettando Hinata < Grazie per ieri > continuò
< Non ti preoccupare > si affrettò a dire il ragazzo
< Per sdebitarmi, ti ho preparato un piccolo bento > estraendolo dalla borsa per poi porglielo, provocano un leggero rossore sulle gote del ragazzo, il quale non si aspettava una cosa del genere
< Non dovevi > sentendo il volto andare a fuoco, prendendo dalle mani della ragazza il pranzo cucinato per lui. Era la prima volta che una ragazza cucinasse per lui. Anche se sapeva che era solo per ringraziarlo per averla accompagnata a casa, era davvero felice di averlo ricevuto. Quando aveva visto il volto sorridente della ragazza porgergli il pranzo a sacco, sentì il cuore accelerare
< Se ti va... > iniziò Gaara venendo interrotto dall’apparizione del professore
< Tutti seduti > urlò Kakashi avvicinandosi alla cattedra per poi estrarre dal cassetto il registro di classe ed iniziare l’appello.
< Manca solo Naruto > affermò finito l’appello, mentre Hinata sentì crescere in lei una certa agitazione per l’assenza del ragazzo, in quanto quest’ultimo non si assentasse mai. 
< Hinata > la chiamò il professore attirando la sua attenzione < Alla fine delle lezione, puoi portare i compiti a Naruto? > domandò Kakashi < è assente a causa della febbre > continuò
< C-certo > rispose Hinata
< Ok adesso iniziamo la lezione > affermò Kakashi

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Al suono della campanella che segnava la fine della giornata scolastica, Hinata presa la borsa per prepararsi per uscire dall’aula
< Vuoi che andiamo insieme da Naruto? > domandò Gaara, facendo voltare Hinata
< Non ti preoccupare, vado da sola > rispose < In più non abito molto lontano da casa di Naruto > aggiunse voltandosi ed iniziando ad incamminarsi, mentre Gaara rimase spiazzato da quella risposta. Credeva che la ragazza avrebbe gradito la sua compagnia. Purtroppo si era sbagliato.
Quando varcò i cancelli della scuola, Hinata si incamminò direttamente verso casa di Naruto, facendo una piccola sosta in un supermercato per poi continuare. Giunta di fronte alla casa del ragazzo, aprì il cancelletto lasciato aperto per poi avvicinarsi alla porta. Giunta lì, prima di bussare prese un gran respiro. Avvicinò il dito, il quale aveva iniziato leggermente a tremare, al campanello. Appena bussò, sentì crescere in lei l’ansia in quanto non era mai andata da sola a casa di un ragazzo ed in più quel ragazzo era proprio colui verso lei provava qualcosa. Nonostante fosse stata già rifiutata, ogni volta che lo vedesse il suo cuore aumentava di battito.
Notando che nessuno venisse ad aprire alla porta, bussò nuovamente, con più energia rispetto a prima. Quando sentì urlare “un attimo” staccò immediatamente il dito dal citofono. L’ansia che prima era leggere adesso era aumentata. Sentiva il cuore battere come un martello pneumatico. Quando la porta si aprì, rimase senza parole vedendo il ragazzo indossando un pigiama, color arancione, con dei disegni.
< Hinata > esclamò Naruto sorpreso di vederla fuori la porta di casa sua < Cosa ci fai qui? >domandò
< S-sono v-venuta a p-portarti i compiti che ci hanno assegnato > rispose balbettando, osservando meglio il pigiama. Più lo guardava con quella tenuta e più credeva che fosse adorabile. Notando che la ragazza lo stesse guardando dall’alto verso il basso, Naruto pensò che avesse qualcosa che non andasse, di conseguenza abbassò lo sguardo per dare anche lui un’occhiata. Quando notò che stesse con il pigiama divenne rosso per l’imbarazzo
< Non sapevo che sarebbe venuto qualcuno> affermò distogliendo lo sguardo < Sicuramente avrei non avrei indossato questo stupido pigiama > continuò
< N-non ti preoccupare, stai benissimo così > disse Hinata immediatamente, diventando completamente rossa come un peperone a causa delle ultime parole dette che fecero meravigliare Naruto, incredulo che la ragazza avesse detto che stesse bene con quel pigiama. Quelle semplice parole gli riscaldarono il cuore, inoltre vedendo il volto della ragazza arrossito, il suo cuore perse un battito. La trovava molto carina quando era imbarazzata.
< Vuoi entrare? > chiese facendo un po’ di spazio per permetterla di accedere in casa
< V-volentieri > rispose balbettando attraversando la porta, trovandosi in un grande salone < Vedo che stai meglio > aggiunse quando sentì la porta chiudersi
< Diciamo > fece notare il ragazzo < Ho trentotto e mezzo di febbre > continuò
< Allora devi andare subito a letto > gli ordinò Hinata con espressione allarmata
< No, non ti preoccupare > disse Naruto non volendo ritornare nel letto, in quanto si era alquanto stufato di stare senza far niente
< Non mi interessa, sei ancora malato > affermò Hinata con tono di voce che non ammetteva repliche
< Ok > meravigliato dall’atteggiamento della ragazza, per poi fare strada verso la sua camera.
Una volta giunti lì, Naruto si pentì amaramente di aver portato la ragazza nella sua stanza, in quanto questa era un completo disastro. Sulla sedia della scrivania erano poggiati gli abiti usati mentre a terra si trovavano le mutande da far lavare
< Scusa per il disordine > abbassando il capo per non vedere il volto sconvolto della ragazza, la quale non si scompose minimamente vedendo tutto quel disordine. Aveva immaginato che la stanza del ragazzo fosse così, quindi lo stupore non fu così forte come Naruto si fosse immaginato
< Adesso accomodati nel letto > gli ordinò spingendolo verso il letto
Appena Naruto si adagiò coprendosi alla meglio, Hinata si avvicinò iniziando a sistemargli meglio le coperte, sorprendendo il ragazzo, il quale sgranò gli occhi incredulo dal comportamento della ragazza, la quale somigliava ad una madre mentre accudisce il figlio malato. Mentre Hinata sistemava le coperto del letto, questo notò che Hinata avesse con sé una busta
< Cosa hai lì? > domandò indicandola
< Venendo qui ho comprato delle medicine e del ramen istantaneo > rispose in quanto sapeva che quest’ultimo era gradito al ragazzo
< Davvero? > chiese per essere certo di aver sentito bene
< Si > rispose la ragazza estraendolo dalla busta per farlo vedere al ragazzo, il quale quando lo guardò gli occhi gli si illuminarono
< Grazie > affermò abbracciando, senza pensarci su due volte. La ragazza rimase immobile incredula da quell’atteggiamento del ragazzo, il quale appena si accorse di quello che stesse facendo, si allontanò immediatamente imbarazzato per quel gesto. Quando alzò lo sguardo per osservare il volto della ragazza, notò che Hinata avesse il viso completamente rosso. In quel momento gli venne la voglia di baciarla. La trovava troppo carina. Pensò che forse quest’istinto fosse dovuto a causa della febbre. Considerò che non gli importasse se fosse dovuto a causa della febbre. Sapeva solo che voleva baciarla. Avvicinò piano piano il suo viso a quello della ragazza, la quale quando vide il ragazzo avvicinarsi sentì il cuore battere a mille. Quando le labbra del ragazzo erano vicino alle sue, sentirono bussare alla porta della stanza del ragazzo. I due si allontanarono rapidamente, per poi voltarsi nella direzione della porta, notando una persona sulla soglia della stanza. Quando vide che i ragazzi si voltarono verso di lui
< Fate pure, vengo dopo > li informò salutandoli facendo diventare i volti di entrambi i ragazzi rossi come un peperone
< Papà cosa dici > urlò Naruto sperando che il suo genitore avesse sentito quelle parole.
< C-credo che adesso dovrei andarmene > lo informò Hinata con il viso paonazzo a causa dell’imbarazzo
< Ok > disse Naruto, anche se avrebbe voluto passare ancora del tempo con lei
< Ti lascio la busta sulla scrivania > lo avvisò avvicinandosi a questa e ponendo sopra la busta con dentro le medicine ed i compiti < Rimettiti presto > continuò avvicinandosi alla porta per poi uscire dalla stanza. Quando la ragazza se ne fu andata, Naruto sospirò ripensando all’azione che avesse tentato di fare. Notò che fosse la prima volta che provasse il desiderio di baciare una ragazza. Il solo ricordarsi la scena, lo faceva imbarazzare ma allo stesso tempo gli faceva battere forte il cuore. Pensò che mentre si avvicinava al volto della ragazza, il suo cuore aveva aumentato di battito. Riflettendo su ciò, si coprì completamente con le coperte, nascondendo il viso rosso alla vista del padre se quest’ultimo fosse ritornato nella sua stanza

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< Naruto > lo chiamò il padre aprendo la porta della sua stanza < Vieni a mangiare > continuò. Notando che il figlio non avesse reagito a quelle parole, si avvicinò pensando che forse il figlio fosse arrabbiato con lui per averlo interrotto prima.
< Non sapevo che con te ci fosse una ragazza > lo informò < La prossima volta farò più attenzione > aggiunse.
Naruto sentendo quelle parole si voltò verso il padre e con sguardo serio, che fece spaventare il padre, in quanto non era abituato a vederlo con quell’espressione seria in volto
< Papà posso chiederti una cosa? > domandò il ragazzo
< Certo > rispose il padre iniziando a preoccuparsi che gli fosse successo qualcosa di grave
< Secondo te > iniziò < è normale essere geloso di un’amica? > domandò. Il padre ascoltando quella domanda iniziò a riflettere alla giusta risposta da dare al figlio
< Questa ragazza, tu la consideri solo come una cara amica? > chiese per essere certo di questa cosa
< Si > rispose Naruto
< Allora non è normale provare della gelosia nei suoi confronti > fece notare < La gelosia si prova solamente nei confronti di una ragazza verso la quale si prova qualcosa di veramente importante > aggiunse < Un po’ come tua madre ed io > continuò notando che il figlio non stesse capendo quello che lui volesse dire
< Cosa centrate tu e la mamma? >domandò Naruto non comprendendo cosa centrassero i suoi genitori in quel discorso
< Prima di fidanzarmi con tua madre, io ero molto geloso dei ragazzi che gli si avvicinavano > rispose < Questo accadeva perché io ero innamorato di lei > continuò mentre Naruto pensò che anche a lui fosse successo la stessa cosa. Era geloso quando vedeva Gaara vicino ad Hinata. Quindi se le parole del padre erano vere, voleva dire che lui provava qualcosa per la ragazza. Quando giunse a questa conclusione, spalancò gli occhi dallo stupore. In quel momento capì il perché il suo cuore accelerava quando guardava Hinata. Questo era dovuto al fatto che lui provasse qualcosa per lei.
< Spero di averti aiutato con il tuo problema > affermò il padre vedendo che il figlio non chiedesse più altre informazioni
< Mi sei stato molto d’aiuto > disse sorridendo
< Sono contento > affermò < Adesso scendi che si mangia > continuò uscendo dalla stanza, seguito da Naruto.

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La febbre di Naruto durò per altri due giorni, duranti i quali, con suo grande dispiacere, fu Sasuke a portargli i compiti assegnati dai professori. Avrebbe preferito che glieli portasse Hinata, così facendo avrebbe potuto passare del tempo con lei. Quei giorni senza vederla, sembrarono non passare mai. Finalmente quando tornò a scuola, appena entrò in classe, come sempre in ritardo, i suoi occhi individuarono immediatamente la figura di Hinata parlare con Sakura. Appena la vide il suo cuore accelerò di battito. Poteva guardarla per ore e non si sarebbe mai annoiato.
< Naruto > esclamò un ragazzo vedendolo immobile vicino la porta
< Gaara > disse
< Vedo che ti sei ripreso > osservò sorridendo
< Fortunatamente > affermò contraccambiando il sorriso
< Ho saputo da Sasuke che sei entrato nel club di basket > lo informò, sorprendendo Gaara, il quale non pensava che Sasuke glielo avrebbe riferito
< Si è solo per fare un po’ di attività > disse < Sasuke ti ha informato che la partita amichevole, in programma domani, è stata annullata? > chiese
< Non mi ha detto niente riguardo quest’argomento > rispose Naruto
< Quella partita è stata sostituita da una tra la squadra dei titolari contro quella delle riserve > lo informò Gaara, mentre sul volto di Naruto nasceva un piccolo sorriso. Se era come aveva appena detto il ragazzo, questo voleva dire che in quella partita loro due si sarebbero sfidati. Questa notizia gli diede una scarica di energia notevole. Sicuramente gli avrebbe dato una bella lezione
< Non vedo l’ora > gli comunicò con aria di sfida. Notando ciò a Gaara venne in mente di fargli una proposta
< Ti va se facciamo una scommessa? > gli propose
< Dimmi di cosa si tratta > rispose Naruto euforico da quella domanda
< Allora ……………… > disse mentre sul volto di Naruto faceva largo un’espressione meravigliata a causa delle parole del ragazzo
< Ci sto > affermò subito dopo essersi ricomposto
< Non vedo l’ora che arrivi quel girono > lo informò Gaara allontanandosi dal ragazzo.
 
Note autore:
Ecco il settimo capitolo. Devo dire che non mi piace molto com’è venuto. L’ho riscritto più volte e controllato altrettante volte. Visto che il risultato non cambiava, ho deciso di pubblicarlo lo stesso. Spero che sia di vostro gradimento. Secondo voi cosa avrà detto Gaara a Naruto? Mi scuso per eventuali errori grammaticali.
Vorrei ringraziare Azul5 e Manga_chan97 per aver commentato il precedente capitolo e tutti i lettori silenziosi.
   
 
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