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Autore: LadyVaderFrancy    10/01/2017    6 recensioni
In questa nuova e breve avventura, ritroverete i vecchi protagonisti di sempre Harry, Sev, Silente, Hermione. Calma, calma… si ci sarà anche qualche piccola sorpresa! Per chi mi conosce, “scherzi del destino” esula dai miei standard. E’ una storia divertente, dedicata ai miracoli che a volte succedono nel periodo di Natale. Godetevela e recensite!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Harry/Severus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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 Capitolo 4 - Nella tana del leone-
 
Tutto si poteva dire di Severus Piton tranne che fosse un codardo. L’uomo aveva affrontato pericoli mortali di ogni genere, eppure adesso che si trovava di fronte alla porta del mago più potente e saggio di tutti i tempi, nonché suo mentore ed amico, con i suoi quattro presunti figli, sbucati da chissà Merlino dove e con il suo futuro … compagno? Amante? Marito? Harry irritante ficcanaso combinaguai sopravvisto Potter… non aveva il coraggio di entrare.  

Avrebbe preferito di gran lunga ritrovarsi nuovamente al cospetto del Signore Oscuro dopo aver fallito un importante missione, un paio di Cruciatus erano nulla in confronto a quello che lo attendava dietro quella pesante porta di legno. E cioè Albus Percival Wulfric Brian Silente, l’umo più sentimentale, fastidioso, indisponente e intrigante del mondo. Vedendoli tutti insieme avrebbe usato quel tono stucchevole e compiaciuto, quello che diceva “te lo Avevo detto che il meraviglioso campione d’oro di Grifondoro era a dir poco adorabile e perfetto… Finalmente te ne sei reso conto anche tu Severus ragazzo MIO. Vedervi così felici è il più grande regalo che potevate fare a questo povero vecchio mago!” Si povero vecchio un corno! E poi avrebbe sfoderato il suo marchio di fabbrica, lo scintillio disgustoso. NO! Non poteva sopravvivere anche a questo, ne era più che certo!

Prima che fosse pronto ad entrare nella tana del leone, la piccola Lily sussurrò “Papà? Nonno Albus non c’è?”

“Dovrebbe esserci” rispose meditabondo il pozionista, senza badare troppo a ciò che lo circondava.

“Allora che aspettiamo, entriamo subito!” urlò Albus-Severus e senza attendere oltre, spalancò la porta.

I tre bambini corsero dentro urlando… ”NONNO! Nonno ci sei?!”

Severus ringhiò furiosamente. Dannati marmocchi impulsivi e maleducati! Di certo li ha educati Potter!

La stanza era deserta e il pozionista tirò un sospiro di sollievo. L’unico essere vivente all’interno dell’ufficio era la sgargiante fenice del preside.
Un attimo dopo sentì la povera bestia emettere dei versi striduli e piuttosto sgradevoli. Le tre pesti più grandi, stavano cercando di agguantare la fenice con l'intento di trascinarla giù dal suo trespolo con la forza, il tutto mentre urlavano come ossessi... CIAO FANNY… DOV’È IL NONNO? VIENI, VIENI…QUI DAI FANNYYYYYY!!!!

La vena sulla sua tempia destra ormai pulsava senza sosta, stava per maledirli tutti nell’oblio, quando la piccola che aveva in braccio gli urlò nell’orecchio
“Papà… giù! GIUUUU’!!! Voglio toccare anche io l’uccellino!”

Uccellino? LA FENICE?! Una tra le creature magiche più potenti e rare dell’intero mondo magico, definita miseramente uccellino? Salazar gli era testimone, non poteva sopravvivere a questa situazione senza perdere la testa! Aveva bisogno di trovare Albus. Subito! Si, questo è un buon piano… Il vecchio avrebbe ascoltato i mocciosi volentieri a differenza sua, poi avrebbe spiegato la loro comparsa al castello con un idea del tutto strampalata e allo stesso tempo geniale e infine li avrebbe rispediti da dove erano venuti.

La voce di Potter lo distolse dai suoi pensieri “Ehm professore, non dovremmo salvare la fenice del preside? Perché io non credo che dovrebbero schiacciarla in quel modo!”

Severus chiuse gli occhi, il suo mal di testa aveva raggiunto livelli epici. Si toccò la punta del naso e infine sbottò “ADESSO BASTA! VENITE TUTTI QUI’ A SEDETERVI IMMEDIATAMENTE E… IN ASSOLUTO SI-LEN-ZIO!”

I mocciosi corsero al suo fianco all’istante. Lo stavano guardando con i labbri inferiori sporgenti. Oh no… non stanno per mettersi a piangere tutti e quattro contemporaneamente, vero? No no…OH NO! Gemette alla sola idea di sentirli frignare. Per fortuna la voce allegra del preside lo salvò da quell’orribile ipotesi.

“Ora comprendo il motivo per cui la mia cara fenice è venuta a cercarmi con tanta urgenza… Scusate questo povero vecchio, non vi ho sentito entrare ragazzi miei …”  Ma dopo aver messo piede nella stanza, l’uomo notò le quattro piccole presenze. Uno scintillio a dir poco abbagliante comparve nello sguardo dell’uomo. “Oh Fanny non mi ha detto che c’erano anche questi quattro piccoli, giovani e talentuosi maghi…… ”

 “Buongiorno preside, ehm si… abbiamo un problemino” disse Harry indicando i suoi figli.

“Un problemino… Potter? Questo è un eufemismo” sibilò Severus irritato.

“Va bene sono quattro, ma che importa il numero?”

Severus alzò gli occhi al cielo. Il Grifondoro era una vera testa di legno! Non era possibile che in un qualsiasi futuro, fosse coinvolto con Potter! Forse gli era scoppiata in faccia una pozione ed era impazzito, o il marmocchio gli rifilava dell’amortenthia a sua insaputa e mentre dormiva, per vendicarsi degli anni in cui lo aveva maltrattato… Si questa è l’unica spiegazione razionale, non era concepibile che lui volontariamente si fosse legato a Potter.

I bambini che nel frattempo si erano eccitati di nuovo, corsero in direzione del preside urlando… Ciao Nonno! Ci dai le caramelle al limone! Per favoreeee!

“Ohh ma certo ragazzi miei… certo. Finalmente qualcuno che apprezza i miei dolci preferiti!”. Il vecchio mago prese allegramente posto alla sua scrivania e attorniato dai bambini aprì un cassetto e ne estrasse una grossa scatola piena di caramelle, poi osservando il suo maestro di pozioni evocò delle tazze con del tè leggermente arricchito con un lieve calmante.

Dannazione! Proprio quello di cui avevano bisogno! Non erano già abbastanza esagitati senza tutto quello zucchero?
 Il pozionista si chiese se lui era l’unico ancora in grado di ragionare chiaramente. “Preside, ci sono molte domande che attendono una risposta. Inoltre serve una tempestiva risoluzione del problema, direi che sarebbe saggio procedere senza ulteriori indugi” Si devono assolutamente andarsene e… ora che grazie a Merlino conosco l’incubo che potrebbe essere il mio futuro, farò di tutto per evitarlo…

“Oh ma certamente Severus, certamente” poi accarezzando la testa della piccola Lily disse sorridendo “Bene piccoli, che ne dite di prendete posto proprio lì vicino ai vostri due papà?”.

Il pozionista quasi si strozzò con il tè al suono di quelle parole, mentre la tazza di Harry si frantumò al suolo.

“Pre-preside ma come lo sa?” farfuglio il Grifodoro con il viso arrossato per l’imbarazzo.

“Oh direi che è piuttosto evidente ragazzo mio. Questi bambini assomigliano molto ad entrambi”.
Severus fissò il vecchio, avrebbe voluto maledirlo. Perché doveva essere sempre così percettivo? Gli era bastata una veloce occhiata e aveva già dedotto l’impensabile!

“Nonno, nonno… posso averne ancora una?” chiese Albus-Severus con la bocca ancora piena di dolciumi.

“Ma certo ragazzo mio, le lascio qui”

“Albus….” Ringhiò il pozionista esasperato.

“Oh suvvia Severus, sono solo dei bambini lontani da casa. Non vorrai negargli qualche dolce di conforto?”
Il mago vestito di nero fu abbagliato dallo scintillio che scaturiva dagli occhi del preside. Dannazione! MI ha quasi accecato! Ma che diavolo? Oggi sembra avere dei falò al posto delle pupille! Lo detesto quando fa così!

“Visto che hanno bisogno di tutto questo conforto… vediamo di rimandarli subito a casa, Albus!” sibilò il pozionista.

“Oh ma certo, certo… e lo faremo ragazzo mio, lo faremo”

Sentendo la frase del pozionista, i bambini si guardarono prima l’un altro e poi i loro sguardi si fissarono tutti sulla figura di Harry ”NO! NOOO! Non possiamo andare adesso! Dobbiamo avvertire papà” E poi la piccola Lily saltò giù dalla sua sedia per lanciarsi tra le braccia del Grifondoro. “No papy… non te ne andareeee”.

La piccola lo stava stringendo con tutta la forza che aveva. Ad Harry si strinse il cuore. Quell’abbraccio era intenso, disperato e pieno di amore. Ricambiò il gesto stringendola delicatamente a se . “Shhh piccola va tutto bene… ora sono qui” poi rivolgendosi al preside aggiunse “Credo che i bambini non siano arrivati qui per caso”.

“Senza la tua brillante deduzione non saremo mai giunti a questa conclusione. Complimenti Potter ancora una volta hai dimostrato la tua indispensabile arguzia”. Severus era al limite della sopportazione. I mocciosetti non facevano altro che urlare e saltare continuamente. Un attimo erano eccitati, quello dopo turbati… poi nuovamente eccitati…. Voleva pietrificarli.
 
Per fortuna Fanny entrò nella stanza e con il suo canto melodioso riuscì a placare gli animi di tutti i presenti, avendo però l’accortezza di restare a debita distanza dai quattro ragazzini.

Silente aveva un’espressione bonaria in volto e con un tono altrettanto gentile disse “Suvvia bambini calmatevi. Se volete davvero aiutare papà Harry dovrete spiegarci cosa è successo. E dopo avervi ascoltato vi aiuteremo a tornare a casa, va bene?”

I piccoli Potters annuirono con vigore. Dopo essersi lanciati un paio di sguardi a vicenda iniziarono a parlare tutti insieme.

“NON TUTTI INSIEME, UNO ALLA VOLTA!” ringhiò SEVERUS, poi indicando Eileen aggiunse “TU, inizia ”. Lei mi sembra la meno testa di legno tra tutti.

“Ecco lo sapevo, tocca sempre a lei… Uffa sono io il più grande!” Bofonchiò James sottovoce, mentre incrociava le braccia al petto.
Una perfetta imitazione di tuo padre! Il preside sorrise bonario alle buffonate infantili del bambino. “Per favore ragazza mia, potresti dire a questo povero vecchio mago, i vostri nomi per cominciare… e poi vorrei sapere come siete arrivati qui.”

Eileen raddrizzò le spalle e alzò leggermente il mento, cercando di darsi un tono“ Certo nonno. Allora il più grande è James… James Harry Potter-Piton, ha undici anni. Io mi chiamo Eileen Alice ho quasi 9 anni, e questo accanto a me è il mio gemello Albus- Severus e quella vicino a papà è Lily-Luna e ne ha 5”.

Il preside era al settimo cielo a giudicare dalla forza dello scintillio, che aveva accecato tutti i presenti. “Oh avete davvero degli splendidi nomi mia cara… tutti voi. I vostri genitori hanno fatto delle ottime scelte, non trovi anche tu Severus?”

Il pozionista ringhiò infastidito. Figuriamoci! Guardalo come gongola felice… Dovrò trovare un modo per obbliviarlo  … la vecchia folaga non me lo farà mai dimenticare. Dannazione a Potter!

“Oh scusa questo povero vecchio sentimentale, procedi pure cara…”

Eileen guardò i suoi genitori e poi sospirando disse “Siamo entrati nel laboratorio di papà… e accidentalmente abbiamo rovesciato la sua pozione sulla pietra viola, si è alzato un fumo grigio, non abbiamo fatto in tempo ad uscire e siamo svenuti. Quando ci siamo svegliati eravamo qui al castello”.

Severus socchiuse gli occhi “Immagino tu intenda il MIO laboratorio, perché dubito che Potter necessiti di un luogo simile, data la sua completa inettitudine in materia”.

Il moro arrossì, mentre i bambini annuirono silenziosamente.

“Dunque siete stati voi a combinare quel disastro NEL MIO LABORATORIO GIU’ NEI SOTTERRANEI!!! ”

I piccoli Potter-Piton si ritrassero sulle loro sedie al tono duro dell’uomo.

“Suvvia Severus, non era intenzionale…”

“Ah ma davvero Albus… permettimi di dimostrarti il contrario” Poi fissò James “Quando siete a casa vostra, avete accesso a quella stanza di norma?”

“No papà” rispose con un tono piuttosto afflitto il moretto.

“Quindi avete intenzionalmente disobbedito… causando questo putiferio!” sibilò l’uomo

“Beh no… non lo abbiamo fatto a posta! E’ solo successo…”

“Allora perché eravate nel MIO laboratorio, senza la sorveglianza di un adulto competente?”

Il moro rimase in silenzio.

“ALLORA?” ringhiò Severus guardando Albus-Severus.

“Noi eravamo da nonna Molly… Lei non lo sa che siamo venuti a tro-trovarti papà”

“State dicendo che siete scappati da casa di vostra nonna… da soli… e avete pasticciato NEL MIO LABORATORIO?!”

“Si-si… papà” squittì il ragazzino dagli occhi di smeraldo.

“Spiegati subito, e non pensare di mentirmi ragazzino” sibilò duramente il mago vestito di nero.

“Per-perché ci mancavi tanto… Da quando papà Harry ci ha lasciato… noi siamo sempre stati dai nonni Weasley. Volevamo solo vederti”.

Dopo quelle parole, tutti i bambini avevano le lacrime agli occhi ed erano di nuovo sul punto di scoppiare a piangere.

Oh Merlino… questi mocciosi sono più emotivi dei Tassorosso!! Non possono essere figli miei… Forse io non vivo realmente con Potter… Merlino sia lodato!

“Scusate posso chiedere perché io non ero con voi?” chiese confuso Harry

“Tu sei andato in cielo papà!!! Gli uomini con le maschere ti hanno fatto male… Non devi andare di nuovo a  cercarli papàààààà!!” disse Lily piagnucolando.
Il gelo calò nella stanza, e tutti i bambini ora stavano piagnucolando.

Tipico di Potter! Prima mette al mondo quattro figli o poi si fa uccidere come un idiota, lasciando a me tutti i problemi!!

Fanny si alzò nuovamente in volo, e mentre roteava sopra le teste di tutti, il suo dolce canto placava il cuore dei piccoli Potter-Piton.
 
 

Angolino dello scribacchino,

Miei cari lettori/lettrici,
mi scuso profondamente per non aver mantenuto il ritmo dei post che avevo promesso. Ma proprio in questi primi giorni dell’anno ho ricevuto delle ottime notizie, e vorrei condividerle con voi.
Forse alcuni di voi non lo sanno, ma da oltre due anni e mezzo vesto i panni di Severus Piton anche fuori dal WEB. Io e il mio piccolo gruppo abbiamo raggiunto un grande traguardo entrando a far parte di un bel progetto che si terrà nella mia zona a tema HP ovviamente.
Quindi vi comunico che questa probabilmente sarà l’ultima FF che posterò almeno fino a settembre. Questo non vuol dire che smetterò di scrivere anzi, ma non potendo garantire una certa regolarità preferisco farlo in privato.
Mancano solo due capitoli… cercherò di postarli nel giro di pochi gg. Mi farebbe piacere sentire le vostre voci sul nuovo capitolo.
Sappiate che è stato anche grazie ai vostri commenti, al vostro entusiasmo che ho lottato per realizzare il mio sogno.
Un grazie di cuore
La vostra Lady  V
   
 
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