Vendetta
La
mattina del primo settembre in ogni
casa di maghi che si rispetti alle 8 del mattino c’era sempre
un caos
incredibile, bauli che levitavano, animali domestici che fuggivano e
mamme che si
facevano prendere dall’ansia al sol pensiero che i propri
figli potessero dimenticare
qualcosa per Hogwarts.
Faceva
eccezione da tutto questo contesto,
casa Potter.
Infatti
alle 8 del mattino in casa Potter
c’era una tranquillità incredibile, non si sentiva
fiatare nessuno, nonostante
da lì a poche ore sarebbero dovuti essere al binario 9
¾, eppure in questa tranquillità
apparente c’era qualcuno che era particolarmente sveglio.
James
Potter era già attivo di mattina
presto, nonostante fosse il suo giorno libero e non dovesse lavorare,
la sua
mente lavorava freneticamente per ideare uno scherzo con cui salutare
degnamente il suo primogenito.
All’improvviso
ebbe l’illuminazione, come
aveva fatto a non pensarci prima? Corse a prendere la scatola di
palloncini che
erano avanzati dall’ultimo compleanno di Harry e
andò in bagno a riempirgli.
Ci
sarebbe stato da ridere.
Facendo
il più piano possibile, non voleva
certo che sua moglie si svegliasse prima del tempo per rovinargli il
divertimento, riempì con l’acqua una trentina di
palloncini che poi fece
lievitare.
La
rossa aveva il brutto vizio di
rovinargli quasi tutti i suoi scherzi ai danni dei propri figli.
A
passo felpato uscì dal bagno e si
diresse verso la stanza del suo amato primogenito, aprì la
porta e si perse per
un momento ad osservarlo, si sentiva quasi in colpa a disturbare il suo
sonno
così tranquillo ma poi si riscosse ghignando divertito, non
poteva certo
lasciarlo andare ad Hogwarts senza salutarlo degnamente.
Il
povero Harry che dormiva profondamente
era totalmente ignaro delle macchinazioni malandrinesche del padre.
James
lo scoprì piano piano facendo
attenzione a non svegliarlo, poi con un colpo di bacchetta
comandò ai
palloncini di posizionarsi sopra di lui e infine tolse
l’incantesimo.
I
palloncini caddero inzuppando da cima a
fonda il povero ragazzo che urlò spaventato, non sapendo
cosa diavolo l’avesse colpito,
poi si rese conto che era stato il padre e si incavolò,
“PAPA’!” esclamò
particolarmente irritato.
Come
ogni buon Potter che si rispetti
odiava essere svegliato.
James
era cascato a terra per le troppe
risate, il ragazzo sembrava un pulcino bagnato, “non
c’è che dire, ti ho
salutato proprio bene” disse sghignazzando, in quello stesso
momento entrò Lily
spaventata dalle urla e vedendo la scena scoppiò a ridere.
Harry
guardò malissimo i suoi genitori e
promise a se stesso di vendicarsi di suo padre, dopotutto era figlio di
un
malandrino e non lasciava mai uno scherzo impunito e aveva
già un idea di come
fare.
Il
giorno dopo James e Lily aspettavano
impazienti notizie da Harry e per l’occasione avevano
invitato anche Sirius e Remus,
che era venuto con Tonks e Teddy, il loro bambino.
Tutti
volevano assolutamente sapere in che
casa fosse capitato il giovane Potter.
Finalmente
una civetta bianca bussò alla
finestra e Lily si alzò per farla entrare, prese la lettera
e diede un
pezzettino di bacon ad Edvige per ricompensa.
I
tre malandrini la guardavano impaziente,
così aprì la lettera e cominciò a
leggere ad alta voce:
Cari mamma, papà,
Julie, Sirius, Remus, Tonks
e Teddy
Sono arrivato ad Hogwarts ed è un
sogno, è tutto fantastico qui.
Non
mi dilungo molto nel raccontarvi anche perché so
che papà e Sirius sono molto più interessanti nel
sapere in che casa sono
finito.
Bhè
spero che questo non crei problemi ma il cappello
ha deciso di smistarmi in Serpeverde e il mio compagno di stanza
è
nientepopodimeno di Draco Malfoy, credo proprio che diventeremo
migliori amici.
A
questo punto Lily si dovette
interrompere per via di due tonfi consecutivi, James e Sirius non
avevano retto
la “terribile” notizia ed erano svenuti.
Immediatamente
Toks, Teddy e Julie, la
secondogenita di casa Potter, scoppiarono a ridere mentre Remus e Lily
ghignarono divertiti, avevano materiale sufficiente per prenderli in
giro a
vita.
Lily
continuò a leggere
Ora
quasi sicuramente Papà e Sirius saranno svenuti
mentre te e tutti gli altri starete continuando a leggere.
In
realtà sono stato smistato in Grifondoro e Ron e
Neville sono i miei compagni di stanza.
Ditelo
a quei due quando si saranno risvegliati.
Ah
e dite a papà che la prossima volta che mi farà
uno
scherzo non ci andrò leggero.
Tanti
saluti
Harry
Non
c’è che dire Ramoso jr. aveva superato
totalmente Ramoso Senior.