Anime & Manga > Naruto
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Autore: lele06    13/01/2017    2 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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                                       CAPITOLO 8

< Come mai se qui da solo? > chiese un ragazzo, facendo spaventare la persona, alla quale fosse rivolta la domanda, che voltandosi rimase sorpreso di vederlo lì
< Sasuke! > esclamò con in volto un’espressione meravigliata. Pensava che nessuno lo avesse seguito ed invece forse aveva sbagliato qualche calcolo. Si era rifugiato sul letto, in quanto delle volte gli piaceva andare lì per riflettere. < Stavo solo pensando a delle cose > rispose alla domanda, innervosendosi vedendo l’espressione perplessa sul volto di Sasuke, il quale non credeva che fosse possibile quello. Era molto raro che il suo amico facesse funzionare il cervello. Quando accadeva voleva dire che gli era successo qualcosa di grave. Aveva capito che dopo l’annuncio fatto dall’allenatore, riguardo alla partita amichevole tra la prima e la seconda squadra, qualcosa non andasse in Naruto. Aveva notato, trovandosi nell’ultima fila, che Gaara si fosse avvicinato a Naruto, il quale appena il ragazzo si allontanò, rimase spiazzato dalle parole di Gaara, per poi ritornare come sempre dopo pochi minuti. Quell’avvenimento lo mise in allerta. Durante, infatti, i giorni successivi a quell’evento, Naruto si comportava in modo diverso. Durante gli allenamenti pretendeva il meglio dai giocatori titolari, come se la partita che si stesse avvicinando era una questione di vita o di morta. Questo suo comportamento lo mise ancora di più in guardia, in quanto durante gli allenamenti, anche ai tempi delle scuole medie, il ragazzo non si era mai comportato così. Anzi era un persona alla quale piaceva scherzare. Questo suo comportamento portava allegria nel gruppo, ma in quei due giorni qualcosa era cambiato. Questa trasformazione gli sembrò strana. Pensò che tutto fosse iniziato dopo che Gaara gli avesse parlato. Di conseguenza, giunse alla conclusione che il motivo del cambiamento fosse dovuto al nuovo membro della squadra. Quello che lo preoccupava era che Naruto non gli avesse detto niente, lasciandolo in disparte. Questa cosa lo faceva altamente innervosire.
< Da quando in qua tu pensi? > domandò punzecchiandolo leggermente
< Di tanto in tanto, faccio funzionare anche io il cervello > rispose in modo piccato a quella domanda. Lo sapeva che non fosse bravo a pensare, ma alle volte anche lui cercava di riflettere, anche se i risultati non erano sempre quelli desiderati. Dopo che Gaara gli aveva proposto quella cosa, aveva accettato la sua sfida, senza riflettere bene alle conseguenze che avrebbe portato la sua sconfitta, per poi pentirsene amaramente. Non aveva considerato che se avesse perso, avrebbe perso la possibilità di poter parlare con ….  Il solo pensare a quello, sentiva il cuore dolergli. Quindi per non permettere che ciò accadesse, decise di impegnarsi ancora più duramente durante gli allenamenti. Non avrebbe permesso a Gaara di vincere tanto facilmente. Nei giorni successivi alla proposta di Gaara, aveva deciso di tenerlo d’occhio durante gli allenamenti, giungendo alla conclusione che non era un granché come giocatore. Pensò che forse lo stesse facendo di proposito, forse perché così facendo lui lo avrebbe sottovaluto. Sicuramente non si sarebbe fatto fregare da lui. Aveva deciso che avrebbe dato il meglio di sé, sin dall’inizio della partita. Ma più questa si avvicinava e più sentiva crescere in lui l’agitazione. Sapeva perfettamente da cosa fosse dovuta. Più si ripeteva che sarebbe andato tutto bene e più l’ansia aumentava.
< Si può sapere cosa ti turba ultimamente? > domandò Sasuke, andando dritto al problema, come suo solito < E non me la bevo se dici che non si tratta di niente > lo anticipò, sapendo già che l’amico avrebbe risposto con quelle parole. Sentendo quelle domanda, ma soprattutto l’affermazione successiva, Naruto sospirò pensando che non potesse nascondere niente a Sasuke, in quanto lo conosceva molto bene.
< Te lo dico > rispose Naruto, sapendo che l’avrebbe scoperto di sicuro quel pomeriggio, in quanto la partita amichevole si sarebbe giocata quella stessa giornata < Qualche giorno fa, Gaara mi ha fatto una proposta > iniziò

*INIZIO FLASHBAK*
Appena il mister aveva informato i membri del club di basket della partita amichevole tra i membri titolari contro le riserve, Gaara si avvicinò a Naruto
< Ti va se facciamo una scommessa? > gli propose con una strana espressione in volto. Inizialmente, ascoltando quell’idea, Naruto rimase sorpreso da quelle parole, non riuscendo a capire cosa volesse puntare il ragazzo per poi sentire crescere in lui l’euforia verso quella scommessa
< Dimmi tutto > rispose senza pensarci troppo su
< Allora > iniziò pensando a quello che dovesse dire < Lo sconfitto non dovrà avere più avere nessun rapporto con Hinata > aggiunse, schioccando Naruto al suono di quelle parole. Non pensava che il ragazzo avrebbe proposto quello. Ormai non poteva rifiutare, in quanto non lo aveva fatto prima. Quindi l’unica cosa che gli fosse rimasta di fare, era quella di accettare la sua proposta
< Ci sto > affermò
< Non vedo l’ora che arrivi quel giorno > disse Gaara sorridendo, allontanandosi da Naruto, il quale giurò a stesso di vincere assolutamente quella partita. Non avrebbe permesso a Gaara di allontanarlo da Hinata, soprattutto ora che aveva capito quello che provava per la ragazza.
*FINE FLASHBACK*

< Sei proprio un’idiota patentato > assodò Sasuke, quando l’Uzumaki finì di raccontare, sospirando non riuscendo ancora a credere a quello che Naruto avesse fatto. Aveva notato che Gaara andasse molto d’accordo con Hinata, ma non avrebbe mai pensato che sarebbe ricorso a questo stratagemma per togliersi di torno Naruto. Pensò che forse anche Gaara avesse notato che Hinata provasse qualcosa per quel baka del suo amico. Se avesse vinto, avrebbe avuto strada libera con Hinata. Anche se non capì il perché di quella scommessa, in quanto non pensava che il ragazzo provasse qualcosa per la loro compagna di classe. Giunse alla conclusione che se lo aveva fatto, voleva dire che sapeva quello che faceva.
< Lo so già da solo che ho sbagliato > affermò Naruto stringendo i pugni a causa della frustrazione
< Ormai non puoi farci più niente > fece notare Sasuke < L’unica cosa che puoi fare è vincere quella partita > aggiunse facendo alzare il capo dell’amico, il quale capì che in quella partita avesse un alleato importante.
< Insieme sicuramente vinceremo > disse sorridendo certo di quelle parole.

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< Hai notato che da qualche giorno Naruto si comporta in modo strano? > chiese Sakura prendendo un boccone dal bento, poggiato sul banco
< L’ho notato anche io > rispose Hinata preoccupata dal comportamento del ragazzo. Ultimamente sembrava come se stesse vivendo in un mondo completamente diverso dal loro. Non sorrideva più come prima, era sempre distratto a pensare a qualcosa. Non riusciva a capire cosa gli fosse successo. Numerose volte si era ripromessa di chiedere al diretto interessato se gli fosse successo qualcosa per poi non fare niente in quanto pensò che forse il suo chiedere lo avrebbe potuto indispettire.
< Forse è solo nervoso per la partita di questo pomeriggio > osservò Sakura guardando Hinata, la quale anche lei pensò che forse la sua amica avesse ragione. Ultimamente aveva visto che Naruto si allenasse anche la sera vicino al parco di casa sua.
< Probabilmente hai ragione > affermò Hinata, comunque preoccupata per l’atteggiamento di Naruto
< Naturalmente noi andremo a vedere la partita, visto che è aperta al pubblico > la informò Sakura sorridendo
< C-Cosa? > domandò balbettando Hinata non riuscendo a credere a quello che l’amica avesse detto
< Hai capito perfettamente quello che ho detto > rispose Sakura < Noi due > continuò indicando prima l’amica di fronte a lei e poi lei stessa < Andremo a vedere la partita oggi pomeriggio > aggiunse, mentre Hinata non riusciva a credere a quelle parole. Pensava che a quella partita non fosse ammesso pubblico. Aveva sempre desiderato guardare una partita di Naruto. Il solo immaginarlo indossare la divisa della squadra di basket le faceva battere il cuore. Arrossì pensando ciò, provocando le risate di Sakura
< Scommetto che lo hai immaginato con la divisa addosso > affermò ridendo ancora di più, notando il rossore aumentare sul viso dell’amica, la quale si pentì di aver fatto quel pensiero. Non poteva farci niente se il solo pensarlo le facesse battere il cuore.
< Non ti preoccupare > disse Sakura < Anche io mi emoziono al solo pensiero di vedere Sasuke giocare > aggiunse poggiando il gomito sul banco per poi poggiare il mento sul palmo della mano ed iniziare a fantasticare su Sasuke. Quando erano alle medie, il ragazzo gli aveva categoricamente proibito di andare a vedere le sue partite di basket. Quindi non aveva mai visto una sua partita, però questa volta non gli aveva detto niente. Si sarebbe presentata direttamente in palestra senza informarlo, così non avrebbe potuto dirgli niente
< Ragazze, ragazze > urlò Ino entrando in classe, attirando la loro attenzione < Vi devo dire una grande notizia > continuò euforica
< Cos’è successo Ino? > domandò Hinata, preoccupata dal fatto che fosse successo qualcosa a Naruto. Non sapeva perché, ma quando aveva sentito quelle parole, la prima persona che gli fosse venuta in mente, fu il ragazzo dai capelli biondi
< Sai ha accetta il bento che ho preparato per lui > rispose la ragazza entusiasta di quell’avvenimento, non riuscendo ancora a credere che il ragazzo avesse accettato una cosa preparata da lei. Le due ragazze rimasero schioccate da quello che la loro amica avesse detto, in quanto pensavano che si trattasse di qualcosa di maggior rilievo
< La partita comincia alle quattro > iniziò Sakura voltandosi verso Hinata, ignorando Ino, la quale si indispettì per quel comportamento. Credeva che sicuramente le sue amiche le avrebbero fatto mille domande sul perché lei avesse preparato il pranzo a sacco per Sai. Invece l’avevano perfettamente ignorata < Quindi ci recheremo in palestra verso le tre e mezza > aggiunse
< Non siete curiose di sapere qualcosa di più della mia storia? > domandò Ino abbassando il capo, sperando in una risposta affermativa delle due, le quali vedendo l’espressione triste della ragazza decisero di accontentarla
< Dicci tutto > rispose Sakura sospirando, sapendo già che si sarebbe trattata di un racconto molto lungo.
< Come sai Sakura > iniziò prendendo una sedia, avvicinandola al banco di Hinata, sedendosi per stare più comoda < Ho una cotta per Sai > continuò
< Fino a questo ci ero arrivata anche io > osservò Sakura, invitandola ad andare dritta al sodo
< Durante la gita di due giorni, ci siamo scambiati i numeri e da allora messaggiamo quotidianamente. Durante questi continui messaggi, ho chiesto a Sai cosa mangiasse durante la ricreazione. Lui mi ha risposto che mangia i panini che vendono alla mensa. Quindi mi sono proposta di preparargli un bento . Lui subito ha accettato la mia offerta > affermò soddisfatta di ciò
< Io so che non sei tanto brava a cucinare > fece notare Sakura preoccupandosi per la salute del ragazzo < Ti sei accertata che Sai stia bene dopo averlo mangiato? > chiese
< Mi sono esercitata moltissimo in questi giorni > disse Ino, alquanto stizzita dalle parole della sua amica. Lo sapeva anche lei che non fosse brava ai fornelli. Nonostante questo aveva messo tutto il suo amore in quel bento. Durante la pausa pranzo, aveva mangiato il pranzo a sacco insieme al ragazzo, il quale appena provò il primo boccone, entusiasta aveva affermato che era squisito, facendo battere a mille il cuore della ragazza, vedendo il sorriso sul suo volto < Ti posso assicurare che Sai sta in ottima forma > la informò rispondendo alla domanda di Sakura, che sentendo quella risposta non sentì diminuire l’angoscia per la salute del ragazzo. Ino pensò che forse avrebbe fatto bene a non dirgli che, prima di preparare il pranzo a sacco per Sai, avesse fatto vari esperimenti sul padre, il quale appena tornava da lavoro, puntualmente correva immediatamente in bagno. Forse la sua amica doveva preoccuparsi per la salute del suo genitore e non tanto per quella del ragazzo
< Sono contenta per te Ino > disse Hinata sorridendo. Vedendo quel sorriso sul volto della ragazza, Ino l’abbracciò di slancio per poi voltarsi verso Sakura
< Così si fa > la informò, mostrandogli una linguaccia
< È meglio che torni al tuo posto visto che la campanella è suonata > fece notare la ragazza dai capelli rosa. Sentendo quelle parole, Ino posizionò la sedia, dove l’aveva presa, per poi dirigersi verso il suo banco.

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Quando le lezioni finirono, le ragazze si recarono, come avevano programmato in palestra. Appena entrarono notarono molte persone posizionate sugli spalti. La maggior parte di loro erano ragazze, che appena videro le squadre entrare in campo, per il riscaldamento, iniziarono a esaltarsi per i giocatori. Sakura pensò che quelle ragazze fossero venute solo per vedere i ragazzi, non certo per godersi la partita. Quella cosa la faceva innervosire, in quanto quasi tutti i loro apprezzamenti erano rivolti a Sasuke. In quel momento, considerò che forse sarebbe stato meglio uscire allo scoperto, giusto per evitare quello che stesse accadendo in quel momento in palestra. Non aveva ancora capito perché il ragazzo si rifiutasse di dire in giro che lei fosse la sua ragazza. Pensò addirittura che Sasuke provasse vergogna nel presentarla ai suoi amici come sua ragazza. Quando gli aveva rivelato questa riflessione, Sasuke disse solo che lei si facesse troppo problemi, per poi non parlare più di quest’argomento. Lei, invece, voleva dirlo ai quattro venti di frequentare Sasuke Uchiha, ma soprattutto voleva dire che lo amava alla follia. Sperava che prima o poi avrebbe detto a tutti che stesse uscendo con lei.
< Quanto manca all’inizio della partita? > chiese Hinata voltandosi verso Sakura
< Ancora dieci minuti > rispose la ragazza dopo aver guardato l’orologio sul suo polso destro
< Speriamo che la squadra di Naruto vinca > osservò pregando che ciò accadesse
< Sono sicura che otterranno una vittoria schiacciante > affermò entusiasta Sakura, contagiando anche la Hyuga al suo fianco.

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Alle quattro in punto, i giocatori si schierarono al centro del campo, scambiandosi il saluto per poi dividersi nei due campi. Al centro rimasero solo l’arbitro, con il pallone in mano, pronto a lanciarlo in aria per dare inizio alla partita ed i due giocatori pronti a saltare. Al suono del fischietto dell’arbitro, seguì il lancio del pallone in aria. Appena la palla si staccò dalle mani dell’arbitro, i due giocatori al centro saltarono contemporaneamente per contendersi il possesso del pallone. Il ragazzo della squadra di destra, riuscì a bloccarlo per poi passarlo al loro playmaker, Naruto, che iniziò ad avanzare lentamente dando un’occhiata alla posizione dei suoi compagni. Quando vide Sasuke libero sulla linea dei tre punti, lanciò la palla verso l’amico, che appena ricevette il passaggio fece un tiro da tre punti. Appena la palla entrò nel canestro, la palestra si infiammò. Tutti i presenti, iniziarono ad invocare il nome del ragazzo, il quale si avvicinò a Naruto, scambiandosi un cinque con quest’ultimo.
< Questo è solo l’iniziò > affermò guardando Gaara, per niente preoccupato della partenza della squadra avversaria
< Vedremo chi riderà alla fine > disse con espressione impassibile, la quale fece innervosire un bel po’ Naruto. Pensò che se fossero partiti forti, forse Gaara avrebbe subito il colpo. Purtroppo non fu così, in quanto Gaara sembrava molto tranquillo.
Alla fine del primo quarto, la squadra, composta dai giocatori titolari, conduceva 10 a 5. Appena si radunarono sulla panchina
< Continuiamo così anche nel secondo quarto > li informò il capitano, osservando i ragazzi, i quali fecero di sì con il capo. Naruto era contento nel sentire quelle parole. Se continuavano in quel modo, avrebbe vinto facilmente la partita.  Se ciò si fosse avverato, Gaara non avrebbe più avuto nessun rapporto con Hinata. Il solo pensare ciò, il cuore di Naruto sembrava più leggero.
< Tutto bene? > domandò Sasuke, vedendo l’amico leggermente affaticato, in quanto aveva corso davvero molto in quel primo quarto. Pensò che se avrebbe continuato così, di certo non avrebbe retto tutti e quattro i tempi
< Sto benissimo > rispose sorridendo, prendendo fiato. Doveva dire che era leggermente stanco. Oltre a correre per tutto il campo, la marcatura che stava subendo da Gaara era fatta davvero bene. Lo stava costringendo ad usare molta energia. Nonostante questo non poteva permettersi di perdere. Avrebbe consumato ogni singola energia nel suo corpo, pur di vincere la partita.
Quando l’arbitro fischiò, i ragazzi si alzarono dalle sedie per entrare nuovamente in campo, ma proprio quando Naruto stava varcando la linea, che delimitava la panchina dal campo di gioco, venne avvicinato da Gaara
< Adesso comincerà il divertimento > lo informò sorridendo, un sorriso che non prometteva niente di buono a detta di Naruto, per poi entrare in campo.

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Alla fine del secondo quarto, tutti gli spettatori rimasero sorpresi dal risultato della partita. Se nel primo quarto la squadra che conduceva era quella dei titolari, nel secondo tempo la cosa si era invertita. La squadra che stava vincendo non era quella dei membri titolari, ma quella delle riserve con un punteggio di 20 a 30.
< Cosa stai combinando Naruto? >domandò con voce alterata il capitano, guardando il ragazzo, il quale era sconvolto per la piega che la partita avesse preso. Appena il secondo quarto ebbe inizio, la pressione di Gaara si era fatto ancora più forte rispetto al primo tempo. Attuando quella pressione, per lui era impossibile fare passaggi precisi. Infatti la maggior parte di questi erano stati intercettati dal ragazzo dai capelli rossi. Al terzo passaggio sbagliato, il ragazzo andò in blocco al pensiero di essere stato bloccato da Gaara. In quel momento si aprì un’altra partita, quella tra lui e Gaara. Sfortunatamente per lui, il nuovo membro della squadra stava vincendo
< Dammi una risposta, dannazione > urlò gettando la bottiglina d’acqua a terra
< Vedrai che nel terzo quarto recupereremo > lo informò Sasuke poggiando una mano sulla spalla dell’amico, cercando di tirarlo su di morale. Sperava che superasse lo shock di essere stato fermato da Gaara, perché se non lo avesse superato, sicuramente avrebbero perso la partita.
Sfortunatamente anche il terzo quarto continuò come il secondo. Alla fine di questo il risultato era di 25 a 45. Erano riusciti a fare solo una tripla ed un canestro. Quando l’arbitro fischiò la fine del terzo quarto, Naruto tornò in panchina incredulo. Non sapeva cose gli stesse succedendo. Appena era stato bloccato da Gaara nel secondo tempo, iniziò a pensare di essere inferiore al nuovo membro. Questo pensiero lo aveva tormentato per tutto il terzo quarto. Inoltre ad ogni passaggio sbagliato, sentiva i “buu” provenire dagli spalti.
< È proprio una schiappa quel primino > osservò un ragazzo posizionato di fianco alle ragazze. Hinata sentendo quelle parole, si innervosì molto. Era dal secondo quarto che insultavano Naruto. Era arrivata al limite. Era sicura che prima o poi sarebbe scoppiata. Il solo vedere che Naruto avesse il viso triste, le faceva stringere il cuore. Lei sapeva perfettamente che il ragazzo stava facendo del suo meglio. Le persone presente sugli spalti, non sapevano niente di Naruto. Non conoscevano minimamente il ragazzo. Non sapevano quanto si impegnasse nel basket, ma nonostante questo lo giudicavano
< Lo puoi dire forte > affermò un’altra persona < Sono molto più bravo io di lui > aggiunse ridendo di gusto. Al suono di quelle parole, Hinata si voltò verso i ragazzi, con in volto un’espressione furente
< Non vi permettete di denigrare Naruto > disse < Non credo che tu sia migliore di lui, in quanto tu sei qui mentre lui è in campo > aggiunse alzandosi, avvicinandosi alle ringhiere. Prese un gran respiro
< Naruto > urlò attirando l’attenzione di tutti su di se, anche del diretto interessato, il quale si voltò di scatto rimanendo meravigliato nel vedere Hinata sugli spalti.  < Fai vedere a tutti quanti cosa sai fare. Io so che sei un grande giocatore. So che ti alleni più degli altri. Io credo nelle tue capacità. Non pensare ai commenti idioti delle persone qui presenti. Pensa soltanto a giocare. > aggiunse sorridendo. Naruto rimase sorpreso ascoltando quelle parole. Non credeva possibile che la timida Hinata avesse fatto una cosa del genere per lui. Sapeva perfettamente che quell’azione aveva richiesto un grande sforzo per la ragazza. Adesso l’unica cosa che potesse fare per lei, era quella di vincere la partita a qualunque costo. Si alzò dalla sedia, voltandosi verso gli spalti. Appena incrociò lo sguardo con quello di Hinata, gli mostrò uno dei suoi più bei sorrisi. Con una nuova energia si apprestava a giocare l’ultimo quarto, il quale avrebbe segnato la sua vittoria oppure la sua sconfitta.
 
Note autore:
Ecco l’ottavo capitolo. Come vi sembra? Spero che sia stato di vostro gradimento. Secondo voi come finirà la partita?
Vorrei ringraziare Azul5 e Bloom12 per aver commentato il capitolo precedente; CiUffEttA per aver aggiunto la storia tra le preferite. Un ringraziamento anche a tutti i lettori silenziosi.
Alla prossima.
   
 
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