Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: SolfatoDiLinfa    15/01/2017    2 recensioni
Sembrava un pomeriggio come tutti gli altri. Sia per Abby, che per Brianna. A modo loro, se la cavavano discretamente, l’una in famiglia e l’altra con il solito sorriso arrogante stampato sul volto, anche nelle situazioni più disparate. Nessuna delle due si sarebbe aspettata un’aria così irrespirabile, il cielo così oscuro. La paura e il pericolo tanto vicini da riuscire a percepire il loro fiato sporco sulle guance, un loro bisbiglio più forte di un urlo.
Abby la studentessa, la ragazza perfetta, colpita da eventi più grandi di lei. Brianna, una sottospecie di criminale, quella che sa cosa fare in ogni momento, ficcata in un caos che non sempre è in grado di controllare.
Dal testo (cap.5): «Su, in piedi ragazzina» le sussurrò all’orecchio. «L’apocalisse è iniziata»
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
× Capitolo 4 × - Vuoi morire oggi?

 
«Bleah» Brianna estrasse il suo fidato coltellino svizzero dal ventre del ratto che aveva cercato di saltarle addosso. Non era la prima volta che lo usava per difesa: ricordò quando dovette piantarlo nell'addome di un uomo ubriaco che l'aveva afferrata per le spalle, perché l'aveva scambiata per una prostituta. Sospirò. Andare in giro la notte, ormai, non era sicuro per nessuno.

La bionda, a terra, riuscì a destarla dai suoi pensieri.
«Hey, hey» la sua voce si fece strada tra le urla che provenivano da oltre la porta; le schiaffeggiò dolcemente le guance sperando che riprendesse presto i sensi. La ragazza, fortunatamente, sbatté le palpebre e assunse un'espressione dolorante. Forse aveva battuto la testa.
 
«Mmmh» grugnì, e Brianna l'aiutò ad alzarsi. Dopo pochi secondi ricordò ciò che stava accadendo. Sbatté i pugni sulla porta. «I miei genitori sono là fuori!»
La mora, intanto, stava pulendo il suo coltellino sulla maglia che portava sotto il giubbino di pelle nera, con una calma innata.
 
«Hai sentito quello che ho detto?» le urlò l'altra. «Dobbiamo aiutarli!»
«Sei pazza?» Brianna si rese conto che, forse, avrebbe dovuto prendere la situazione con più serietà. Le aveva quasi risposto ridendo. «Non possiamo uscire di qui, è un miracolo se siamo ancora vive!»
La bionda, però, sembrava voler dare di matto ancora per un po': prese a spingere il tavolo verso di sé per spostarlo ed uscire dalla stanza. Brianna già sentiva le bestiacce fremere, vogliose di entrare.
 
«No cazzo, no!» la prese per i fianchi, gettandola contro un armadio. «Smettila! Calmati!» le sputò quasi in faccia dalla rabbia. Possibile che fosse l'unica persona lucida, sempre, in qualsiasi situazione? Era davvero così difficile starsene tranquilli, non cercare guai? Lei era la prima a mettersi nei pasticci, ogni volta. Eppure l'unica ad uscirne sempre sana e salva.

«Fai un bel respiro» le sussurrò, cercando di apparire più convincente e autoritaria possibile. La bionda sembrò ascoltarla; la teneva schiacciata contro le ante dell'armadio, impedendole di muoversi. Iniziò a fare meno pressione, vista la sua apparente obbedienza. Lei stessa, riprese fiato. «Mi chiamo Bry. Il tuo nome?»
«Abby» sussurrò l'altra con un tono di voce che sarebbe potuto appartenere ad una bambina di 10 anni. Era ancora un po' pallida, ma di certo stava meglio di qualche secondo prima.

«Ascoltami, Abby» esordì allora la mora. «Uscire di qui, ora, non sarebbe una scelta saggia. È pieno di gatti neri e topi schifosi là fuori, non ho idea di che cosa facciano alle persone ma non voglio davvero scoprirlo. E non voglio nemmeno morire oggi. Tu vuoi morire oggi?»

Anche di fronte ad una domanda così semplice, Abby sembrò in difficoltà, rispose solo dopo qualche attimo e un'occhiata truce dell'altra. «No»
«Molto bene. Nemmeno i tuoi genitori lo vorrebbero. Ora, noi ce ne stiamo qui, al sicuro. Ci stai?»
«Sì» aveva ripreso un po' di colore, sembrava più cosciente.

«Usciremo di qui, prima o poi. Promesso» sospirò Brianna, raccattando una grande forbice dalla scrivania (la ragazza conosceva ogni angolo della centrale e sì, anche lì c'era una scrivania) per poi lanciarla ad Abby. «Vive o morte»
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: SolfatoDiLinfa