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Autore: Neko    28/05/2009    5 recensioni
Voglio raccontarvi una storia. La mia e quella di una persona a me cara. voglio parlarvi delle ingiustizie che i capi di un villaggio commettono su esseri senza difese. della lotta di una persona che per 15 anni non ha conosciuto altro che dolore e che era all'oscuro di cosa volesse dire vivere una vita normale. Voglio dirvi come è riuscito, con grande capacità, a lasciarsi il passato alle spalle e a diventare la persona che ora è apprezzata da tutta Konoha
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 8:  la situazione degenera

 

Ci ritrovammo improvvisamente circondati da  anbu…più esattamente era Naruto che si trovava in trappola.

Come era possibile? non aveva fatto niente. Pensai che fosse giunto il momento che i guardiani delle prigioni, fossero venuti a riprendersi colui che avevamo rapito tempo addietro.

In effetti mi sembrava strano che la cosa fosse finita li, ma da li a poco avremmo capito tutti di chi era la causa di quell’accerchiamento.

Sentii una voce parlare e mi girai per vedere chi fosse.

“prendetelo e badate che non scappi un’altra volta! se vi dovesse sfuggire, sarete voi a pagarne le conseguenze” disse un uomo che si avvicinava. “Sono stato chiaro?”

Era anziano e camminava sorretto da un bastone e inoltre aveva quasi l’intera faccia ricoperta da bende.

Doveva essere rimasto pesantemente mutilato durante qualche battaglia.

Non sapevo chi fosse…l’avevo visto qualche volta litigare con Tsunade-sama, ma per educazione non chiesi informazioni sull’uomo. Sapevo solo che alla mia maestra quel tipo non piaceva molto.

“Fermatevi! perchè lo volete portare via? Non ha fatto niente! Non potete rinchiuderlo di nuovo, è un’ingiustizia!” dissi io intervenendo in difesa di Naruto.

“Non ha fatto niente? e allora chi ha conciato così i miei ninja?” mi disse l’uomo facendomi notare che ormai Naruto aveva perso il controllo e aveva steso i suoi carcerieri.

Ormai quella zona…conosciuta come una delle vie più tranquille di Konoha, era diventato un campo di battaglia.

In giro non si vedeva più nessun civile, i quali,probabilmente pensando ad un attacco nemico, si erano rifugiati nelle proprie abitazioni.

“è stata pura difesa. Non avrebbe attaccato se voi lo aveste lasciato stare!” disse Shikamaru.”e vi conviene lasciarlo andare, prima che anch’io intervenga in sua difesa!”

Mentre il mio compagno diceva la sua…io intanto mi ero affrettata a calmare Naruto.

Mantenei le distanze per sicurezza. Avrebbe anche potuto non riconoscermi e conciarmi male.

Naruto! torna in te! ti prego, peggiorerai la situazione!” gli dissi, ma se di solito ascoltava, capendo poco, ora non sembrava nemmeno fare caso alla mia presenza. Continuava a togliersi di dosso i ninja che gli si scagliavano contro sperando di catturarlo.

Non sapevo cosa fare. Mi sentivo inutile in quel momento.

“Se smettete l’attacco, si calmerà! vi prego! a me da ascolto” dissi cercando nuovamente di intervenire.

“Non sono affari che ti riguardano ragazzina. Ringrazia che non ti punirò per  avermi privato di qualcosa che mi apparteneva! Anche se so che non sei tu la diretta interessata della sua liberazione. Scommetto che c’è lo zampino di Tsunade” mi disse minacciosa l’uomo.

Non risposi

Tsè dovevo immaginarlo…sempre a mettere i bastoni fra le ruote!” disse con cattiveria.

Per un attimo mantenetti il silenzio, ma una cosa nella sua frase mi aveva dato particolarmente fastidio e non potevo starmene zitta senza far valere le mie convinzioni.

“qualcosa che le apparteneva? Naruto non è di nessuno! non è un oggetto, è un essere umano e non è suo. Non è nemmeno un suo parente da poter dire di avere responsabilità su di lui fino alla maggiore età!” dissi io indignata.

L’uomo non fece altro che guardarmi e sogghignare.

Il suo sorriso metteva i brividi. Riuscivo a leggere la sua cattiveria e di quanto poco gli importasse, se faceva del male a una persona.

“ma cosa diavolo sta succedendo?” sentii Sasuke affermare.

“Accidenti!” disse Shikamaru

“Le cose sembrano farsi interessanti” affermò Sai, come al solito indifferente a quello che gli accadeva intorno.

Fui invasa da una bruttissima sensazione.

Mi voltai lentamente avvertendo un chakra molto forte provenire dalla direzione di Naruto.

spalancai gli occhi a quello che vidi.

Non potevo credere a quello a cui stavo assistendo. Avevo già visto Naruto assumere qualche tratto canino, ma non avevo mai visto il suo corpo interamente ricoperto di chakra maligno . inoltre  dietro la sua schiena, scodinzolava una coda.

Più avanti venni a conoscenza che quel chakra che lo ricopriva, veniva chiamto lo strato del demone.

Non sapevo quale influenza avesse la volpe sulla mente di Naruto, ma non avevo mai pensato che essa potesse prendere il controllo del suo corpo, fino a quella volta.

Tutti noi eravamo shoccati a quella visione e nessuno sapeva come comportarsi.

Anche gli anbu avevano cominciato a indietreggiare al sentire tutta quella potenza.

Se a una sola coda poteva incutere quel timore, non osavo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se le code fossero aumentate.

Speravo seriamente che non sarebbe accaduto.

Naruto guardava minacciosi tutti…non rimaneva niente del dolce e buffo ragazzo che conoscevo…ora era solo un corpo in balia di un mostro.

Avrei tanto voluto dire a Naruto di tornare in se, di lottare, ma poi mi venne in mente una domanda.

Per cosa avrebbe dovuto lottare? per la sua vita che era sempre stata tremenda? per un villaggio che nemmeno sapeva della sua esistenza? per cosa? per un’esistenza migliore? come poteva se nemmeno io  in quel momento credevo che l’avrebbe avuta?

Cercai di scacciare tutti quei pensieri negativi dalla mia mente e nonostante lo sguardo  terribile che potevo leggere nei suoi occhi, nonostante l’odio che sentivo provenire e che mi soffocava a ogni istante che passava, tentai una mossa disperata.

Corsi incontro a lui urlando il suo nome. Speravo che una parte di se, fosse ancora viva e che avrebbe fermato la volpe che era in lui.

Speravo che il nostro legame lo avrebbe salvato.

Mi avvicinavo sempre di più, ma non cambiava niente. Quel chakra maligno, non sembrava arretrare e io non sentivo nessuna presenza del mio Naruto.

Vidi improvvisamente il ragazzo piegarsi sulle gambe.

Tipico gesto che si compie quando si sta per saltare.

Mi stava per attaccare. In quel momento tutto si fermò.

Il mio cervello non riusciva a capire cosa stava succedendo realmente. La mia mente era come annebbiata.

Se mi avesse attaccato, sarei sopravvissuta? Avrei rivisto quei occhi azzurri di cui mi ero letteralmente innamorata?

Quando  tornai alla realtà, mi accorsi che Naruto era a pochi passi da me, con un braccio alzato pronto a colpire…immobile.

Dopo un primo spavento, mi accorsi che ero salva grazie all’intervento di Shikamaru.

Esso era intervenuto con la tecnica del controllo dell’ombra per impedire  a Naruto di procedere oltre.

Ero fuori pericolo per un pelo, ma Shikamaru non avrebbe retto  ancora a lungo. Si poteva vedere dal suo viso, lo sforzo immane che stava facendo per tenere ferma la volpe e allo stesso tempo si vedevano i vari tentativi di quest’ultima di liberarsi.

Non accadde  niente, ma non si potè dire tutto è bene quel che finisce bene.

Kakashi intervenne.

Con se aveva un sigillo e lo applicò sulla fronte di Naruto,il quale dopo pochi istanti tornò se stesso…esausto e confuso.

Immaginavo che non si fosse reso conto di quanto accaduto.

Tsunade mi si avvicinò per controllare le mie condizioni. Non ero ferita, ero solo molto spaventata.

“Sakura, stai bene?” mi chiese gentilmente.

Annuii appena. Ero troppo concentrata a vedere gli anbu portare via Naruto.

Non volevo, non potevo permetterlo.

Mi alzai immediatamente per cogliergli incontro. Speravo di poter fare ancora qualcosa, ma Tsunade mi afferrò per un braccio e mi impedì di andare da lui.

Mi girai di scatto a guardarla. Il suo sguardo era serio,mentre il mio era confuso.

“Perché mi ha fermata? Porteranno via Naruto!” dissi gridando.

“Calmati! Non possiamo fare niente per lui ora!” mi disse.

Spalancai gli occhi. Non potevo credere a quanto affermava. Se lei che era l’hokage, non poteva fare niente, chi altro avrebbe potuto farlo?

“come non può fare niente! lei è l’hokage!” le ricordai.

Tsunade mi guardò arrabbiata

“ti ho già spiegato che non sono solo io a prendere decisioni per quanto riguarda la sicurezza di Konoha! Sono riuscita a convincere due degli anziani a farmi provare a liberare Naruto, senza che lui potesse lasciare il villaggio, a condizione che non  fosse accaduto niente. Inoltre Danzou il capo degli anziani è stato fuori per diverso tempo. Solo grazie a questo sono riuscita ad avere carta bianca con Naruto

Danzou…era quello il nome dell’uomo che sorrideva alla sofferenza altrui…non dimenticherò mai quel nome.

“Perché lui vorrebbe tenere prigioniero Naruto?” gli chiesi.

La spiegazione potevo anche immaginarmela. Voleva il potere e distruggere l’hokage in carica per costruire il suo regno fondato sulla tirannia.

Konoha se la sarebbe passata male, se fosse diventato il capo villaggio.

Non capivo però Naruto cosa centrava in tutto questo. Voleva il potere, ma di certo non poteva entrare in possesso del kyuubi a meno che non fosse diventato a sua volta una forza portante.

Allora perché tenerlo rinchiuso?

Sasuke, Sai e Shikamaru si avvicinarono a noi.

“Ma chi era quel mostro?” disse Sasuke.

Non resistetti. Mi avventai su di lui e lo picchiai ripetutamente sul petto.

“Perché? Perché non hai fatto niente? perché sei rimasto immobile a guardare? Perché per te è  tutto indifferente. Perché…” mi fermai, ma la mia rabbia non era placata.

“perché tu e Sai non avete mosso un dito? Possibile che voi due siate così egoisti? Potevamo salvarlo, invece…” cominciai a piangere.

“Sakura calmati!” mi disse Shikamaru. Cercava in qualche modo di consolarmi, ma non è mai stato il suo forte consolare la gente.

“Non posso accettare che Naruto rimanga nelle mani di quell’uomo…non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe fargli!” dissi stringendo i pugni.

Tsunade mi fissò per un attimo “Perché hai portato fuori Naruto senza il mio permesso o quello di Kakashi?”

“io …io pensavo di gestire la situazione, infatti Naruto si è comportato bene prima che…” mi fermò.

“non è questo il punto. Sapevamo che Naruto non avrebbe comportato molti guai, il problema e che sapevamo che oggi Danzou sarebbe tornato e se fosse rimasto nascosto avremo potuto guadagnare tempo!”

Abbassai la testa.

Quindi la sua cattura era colpa mia. L’avevo liberato e fatto conoscere una vita migliore, per poi farlo di nuovo catturare? Questo era molto peggio se non fosse stato mai liberato.

Mi sentivo malissimo. Volevo piangere tutte le mie lacrime…ma solo un paio di gocce uscirono dai miei occhi.

“cosa possiamo fare?” dissi a fatica, non riuscivo più a sopportare quello stress.

“niente!” mi disse solamente Kakashi

In quel momento il mio cuore perse un battito e non potendo più sopportare oltre… perdetti i sensi.

 

******************

 

 

Grazie a tutti coloro che mi hanno seguito e recensito.

Risposta a

NaruYondaime: non so dirti con precisione, tutto dipende da quando ho tempo di mettermi a scrivere un nuovo capitolo…se mi è possibile cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, ma non so…ciao è grazie

  
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