Capitolo
8: la situazione degenera
Ci ritrovammo improvvisamente circondati
da anbu…più
esattamente era Naruto che si trovava in trappola.
Come era possibile? non aveva fatto niente.
Pensai che fosse giunto il momento che i guardiani delle prigioni, fossero
venuti a riprendersi colui che avevamo rapito tempo addietro.
In effetti mi sembrava strano che la cosa
fosse finita li, ma da li a poco avremmo capito tutti di chi era la causa di
quell’accerchiamento.
Sentii una voce parlare e mi girai per
vedere chi fosse.
“prendetelo e badate che non scappi
un’altra volta! se vi dovesse sfuggire, sarete voi a pagarne le conseguenze”
disse un uomo che si avvicinava. “Sono stato chiaro?”
Era anziano e camminava sorretto da un
bastone e inoltre aveva quasi l’intera faccia ricoperta da bende.
Doveva essere rimasto pesantemente
mutilato durante qualche battaglia.
Non sapevo chi fosse…l’avevo
visto qualche volta litigare con Tsunade-sama, ma per
educazione non chiesi informazioni sull’uomo. Sapevo solo che alla mia maestra
quel tipo non piaceva molto.
“Fermatevi! perchè
lo volete portare via? Non ha fatto niente! Non potete rinchiuderlo di nuovo, è
un’ingiustizia!” dissi io intervenendo in difesa di Naruto.
“Non ha fatto niente? e allora chi ha
conciato così i miei ninja?” mi disse l’uomo facendomi notare che ormai Naruto aveva perso il controllo e aveva steso i suoi
carcerieri.
Ormai quella zona…conosciuta
come una delle vie più tranquille di Konoha, era
diventato un campo di battaglia.
In giro non si vedeva più nessun civile,
i quali,probabilmente pensando ad un attacco nemico, si erano rifugiati nelle
proprie abitazioni.
“è stata pura difesa. Non avrebbe
attaccato se voi lo aveste lasciato stare!” disse Shikamaru.”e
vi conviene lasciarlo andare, prima che anch’io intervenga in sua difesa!”
Mentre il mio compagno diceva la sua…io intanto mi ero affrettata a calmare Naruto.
Mantenei le distanze per sicurezza. Avrebbe
anche potuto non riconoscermi e conciarmi male.
“Naruto! torna
in te! ti prego, peggiorerai la situazione!” gli dissi, ma se di solito
ascoltava, capendo poco, ora non sembrava nemmeno fare caso alla mia presenza. Continuava
a togliersi di dosso i ninja che gli si scagliavano contro sperando di
catturarlo.
Non sapevo cosa fare. Mi sentivo inutile
in quel momento.
“Se smettete l’attacco, si calmerà! vi
prego! a me da ascolto” dissi cercando nuovamente di intervenire.
“Non sono affari che ti riguardano
ragazzina. Ringrazia che non ti punirò per
avermi privato di qualcosa che mi apparteneva! Anche se so che non sei
tu la diretta interessata della sua liberazione. Scommetto che c’è lo zampino
di Tsunade” mi disse minacciosa l’uomo.
Non risposi
“Tsè dovevo immaginarlo…sempre a mettere i bastoni fra le ruote!” disse
con cattiveria.
Per un attimo mantenetti il silenzio, ma
una cosa nella sua frase mi aveva dato particolarmente fastidio e non potevo
starmene zitta senza far valere le mie convinzioni.
“qualcosa che le apparteneva? Naruto non è di nessuno! non è un oggetto, è un essere
umano e non è suo. Non è nemmeno un suo parente da poter dire di avere
responsabilità su di lui fino alla maggiore età!” dissi io indignata.
L’uomo non fece altro che guardarmi e
sogghignare.
Il suo sorriso metteva i brividi. Riuscivo
a leggere la sua cattiveria e di quanto poco gli importasse, se faceva del male
a una persona.
“ma cosa diavolo sta succedendo?” sentii Sasuke affermare.
“Accidenti!” disse Shikamaru
“Le cose sembrano farsi interessanti”
affermò Sai, come al solito indifferente a quello che gli accadeva intorno.
Fui invasa da una bruttissima sensazione.
Mi voltai lentamente avvertendo un chakra molto forte provenire dalla direzione di Naruto.
spalancai gli occhi a quello che vidi.
Non potevo credere a quello a cui stavo
assistendo. Avevo già visto Naruto assumere qualche
tratto canino, ma non avevo mai visto il suo corpo interamente ricoperto di chakra maligno . inoltre
dietro la sua schiena, scodinzolava una coda.
Più avanti venni a conoscenza che quel chakra che lo ricopriva, veniva chiamto
lo strato del demone.
Non sapevo quale influenza avesse la
volpe sulla mente di Naruto, ma non avevo mai pensato
che essa potesse prendere il controllo del suo corpo, fino a quella volta.
Tutti noi eravamo shoccati a quella
visione e nessuno sapeva come comportarsi.
Anche gli anbu
avevano cominciato a indietreggiare al sentire tutta quella potenza.
Se a una sola coda poteva incutere quel
timore, non osavo immaginare cosa sarebbe potuto accadere se le code fossero aumentate.
Speravo seriamente che non sarebbe
accaduto.
Naruto guardava minacciosi tutti…non
rimaneva niente del dolce e buffo ragazzo che conoscevo…ora
era solo un corpo in balia di un mostro.
Avrei tanto voluto dire a Naruto di tornare in se, di lottare, ma poi mi venne in
mente una domanda.
Per cosa avrebbe dovuto lottare? per la
sua vita che era sempre stata tremenda? per un villaggio che nemmeno sapeva
della sua esistenza? per cosa? per un’esistenza migliore? come poteva se
nemmeno io in quel momento credevo che
l’avrebbe avuta?
Cercai di scacciare tutti quei pensieri
negativi dalla mia mente e nonostante lo sguardo terribile che potevo leggere nei suoi occhi,
nonostante l’odio che sentivo provenire e che mi soffocava a ogni istante che
passava, tentai una mossa disperata.
Corsi incontro a lui urlando il suo nome.
Speravo che una parte di se, fosse ancora viva e che avrebbe fermato la volpe
che era in lui.
Speravo che il nostro legame lo avrebbe
salvato.
Mi avvicinavo sempre di più, ma non
cambiava niente. Quel chakra maligno, non sembrava
arretrare e io non sentivo nessuna presenza del mio Naruto.
Vidi improvvisamente il ragazzo piegarsi
sulle gambe.
Tipico gesto che si compie quando si sta
per saltare.
Mi stava per attaccare. In quel momento
tutto si fermò.
Il mio cervello non riusciva a capire
cosa stava succedendo realmente. La mia mente era come annebbiata.
Se mi avesse attaccato, sarei
sopravvissuta? Avrei rivisto quei occhi azzurri di cui mi ero letteralmente
innamorata?
Quando
tornai alla realtà, mi accorsi che Naruto era
a pochi passi da me, con un braccio alzato pronto a colpire…immobile.
Dopo un primo spavento, mi accorsi che
ero salva grazie all’intervento di Shikamaru.
Esso era intervenuto con la tecnica del
controllo dell’ombra per impedire a Naruto di procedere oltre.
Ero fuori pericolo per un pelo, ma Shikamaru non avrebbe retto
ancora a lungo. Si poteva vedere dal suo viso, lo sforzo immane che
stava facendo per tenere ferma la volpe e allo stesso tempo si vedevano i vari
tentativi di quest’ultima di liberarsi.
Non accadde niente, ma non si potè
dire tutto è bene quel che finisce bene.
Kakashi intervenne.
Con se aveva un sigillo e lo applicò
sulla fronte di Naruto,il quale dopo pochi istanti
tornò se stesso…esausto e confuso.
Immaginavo che non si fosse reso conto di
quanto accaduto.
Tsunade mi si avvicinò per controllare le mie
condizioni. Non ero ferita, ero solo molto spaventata.
“Sakura, stai bene?” mi chiese
gentilmente.
Annuii appena. Ero troppo concentrata a
vedere gli anbu portare via Naruto.
Non volevo, non potevo permetterlo.
Mi alzai immediatamente per cogliergli
incontro. Speravo di poter fare ancora qualcosa, ma Tsunade
mi afferrò per un braccio e mi impedì di andare da lui.
Mi girai di scatto a guardarla. Il suo
sguardo era serio,mentre il mio era confuso.
“Perché mi ha fermata? Porteranno via Naruto!” dissi gridando.
“Calmati! Non possiamo fare niente per
lui ora!” mi disse.
Spalancai gli occhi. Non potevo credere a
quanto affermava. Se lei che era l’hokage, non poteva
fare niente, chi altro avrebbe potuto farlo?
“come non può fare niente! lei è l’hokage!” le ricordai.
Tsunade mi guardò arrabbiata
“ti ho già spiegato che non sono solo io
a prendere decisioni per quanto riguarda la sicurezza di Konoha!
Sono riuscita a convincere due degli anziani a farmi provare a liberare Naruto, senza che lui potesse lasciare il villaggio, a
condizione che non fosse accaduto
niente. Inoltre Danzou il capo degli anziani è stato
fuori per diverso tempo. Solo grazie a questo sono riuscita ad avere carta
bianca con Naruto”
Danzou…era quello il nome dell’uomo che sorrideva
alla sofferenza altrui…non dimenticherò mai quel
nome.
“Perché lui vorrebbe tenere prigioniero Naruto?” gli chiesi.
La spiegazione potevo anche
immaginarmela. Voleva il potere e distruggere l’hokage
in carica per costruire il suo regno fondato sulla tirannia.
Konoha se la sarebbe passata male, se fosse
diventato il capo villaggio.
Non capivo però Naruto
cosa centrava in tutto questo. Voleva il potere, ma di certo non poteva entrare
in possesso del kyuubi a meno che non fosse diventato
a sua volta una forza portante.
Allora perché tenerlo rinchiuso?
Sasuke, Sai e Shikamaru
si avvicinarono a noi.
“Ma chi era quel mostro?” disse Sasuke.
Non resistetti. Mi avventai su di lui e lo
picchiai ripetutamente sul petto.
“Perché? Perché non hai fatto niente?
perché sei rimasto immobile a guardare? Perché per te è tutto indifferente. Perché…”
mi fermai, ma la mia rabbia non era placata.
“perché tu e Sai non avete mosso un dito?
Possibile che voi due siate così egoisti? Potevamo salvarlo, invece…” cominciai a piangere.
“Sakura calmati!” mi disse Shikamaru. Cercava in qualche modo di consolarmi, ma non è
mai stato il suo forte consolare la gente.
“Non posso accettare che Naruto rimanga nelle mani di quell’uomo…non
voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe fargli!” dissi stringendo i pugni.
Tsunade mi fissò per un attimo “Perché hai
portato fuori Naruto senza il mio permesso o quello
di Kakashi?”
“io …io pensavo
di gestire la situazione, infatti Naruto si è
comportato bene prima che…” mi fermò.
“non è questo il punto. Sapevamo che Naruto non avrebbe comportato molti guai, il problema e che
sapevamo che oggi Danzou sarebbe tornato e se fosse
rimasto nascosto avremo potuto guadagnare tempo!”
Abbassai la testa.
Quindi la sua cattura era colpa mia.
L’avevo liberato e fatto conoscere una vita migliore, per poi farlo di nuovo
catturare? Questo era molto peggio se non fosse stato mai liberato.
Mi sentivo malissimo. Volevo piangere
tutte le mie lacrime…ma solo un paio di gocce
uscirono dai miei occhi.
“cosa possiamo fare?” dissi a fatica, non
riuscivo più a sopportare quello stress.
“niente!” mi disse solamente Kakashi
In quel momento il mio cuore perse un
battito e non potendo più sopportare oltre… perdetti i
sensi.
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Grazie a tutti coloro che mi hanno seguito e recensito.
Risposta a
NaruYondaime: non so dirti con precisione, tutto
dipende da quando ho tempo di mettermi a scrivere un nuovo capitolo…se
mi è possibile cercherò di aggiornare almeno una volta a settimana, ma non so…ciao è grazie