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Autore: Alilucilla    29/05/2009    2 recensioni
Lui era il suo bellissimo sogno e il sentimento per egli diveniva sempre più grande, giorno per giorno, e quando ebbe 16 anni divenne una fantastica realtà, ma con un problema non indifferente. Era già fidanzato!
Genere: Romantico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sasuke Uchiha, Shikamaru Nara
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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freeeeeeee

Lamore è sempre quello dietro langolo

 

 

 

-cercherò di fare il possibile per farti felice!-

gli prese le mani e le strinse tra le sue, chinando il viso, dall'emozione non riusciva ad incrociare i suoi occhi, era la prima volta che lui mostrava i suoi sentimenti così profondi.

-no, non ce ne è bisogno!-

cercò di liberarsi dalla sua stretta, ma era inutile e, distogliendo lo sguardo cercò di trattenere le lacrime che ormai incombevano su di lei.

-non ti bastano i miei sentimenti? io ti amo, non sono come Sasuke!-

-non posso! non voglio!-

Quelle parole lo ferirono, la lasciò libera e subitocorse via da lui che, dopo avergli aperto il suo cuore, datogli tra le mani, fu scaricato come mai avrebbe immaginato.

 

Shikamaru era rimasto sempre dietro l'angolo ad osservarla, amandola, speranzoso che lei si fermasse notandolo, invece di proseguire dritto, ma si sa, la strada più semplice e quella dritta, senza alcuna svolta, per la paura di trovare qualcosa di più grande, difficile da affrontare.

Ciò nonostante quelle parole per Ino erano come svegliarsi finalmente da un brutto incubo, ma anche se era felice e ricambiava i suoi sentimenti, non poteva farlo soffrire, d'altronde dentro di lei stava crescendo il figlio di sasuke.

E quella fu l'ultima volta che parlò con Shika.

In meno di due ore tutto il paese sapeva quello che Ino aveva commesso, anche se per lo più giravano voci infondate, messe in giro sicuramente da Sasuke che cercava di avere un solido alibi.

Per un mese la sua vita fu così, sotto gli sgruardi accusatori di tutti, la disprezzavano e la giudicavano senza ritegno, come se non avesse dei sentimenti, mentre Sasuke veniva compatito. Divenne una situazione difficile da sopportare per lei, persino i suoi genitori venivano messi sotto accusa e questo le faceva male, non voleva questo per loro, erano stati molto bravi a crescerla, la colpa era solo sua.

Si vergognava persino di se stessa, così al sesto mese prese una decisione, quella di trasferirsi di nascosto da tutti. La sua vita era divenuta impossibile da viverla in quello stato e fu costretta ad andarsene, aiutata dal fratello maggiore di Sasuke, Itachi.

La loro amicizia nacque non appena Itachi seppe cosa accadde, era l'unico che credeva nelle sue parole, d'altronde conosceva il suo fratellino e sapeva che gran mattacchione fosse.

Quindi adesso viveva in pace, da sola, ed era tranquilla.

Lavorava part-time, anche se le veniva faticoso, ma aveva bisogno di soldi. In questo contesto la sosteneva anche Itachi, aiutandola come poteva, non rimanendo indifferente, voleva un bel futuro per suo nipote.

Non era triste per come stessero andando le cose, aveva solo qualche rimpianto.

-bè sarà il caso di andare a casa Shika!-

e dopo tutti quei ricordi si alzò, decisa a tornare a casa.

Ma qualcosa nell'aria, quel giorno, era diversa, era la prima volta che si dovette fermare dopo aver fatto la spesa, era come se sua figlia avesse deciso quella improvvisa sosta, non aveva mai calciato così.

-devo dire che non ho mai avuto mai un rompicapo peggiore di questo. Averci messo 3 mesi per capirlo dice tanto.-

Ino si bloccò di colpo, lasciò cadere la spesa a terra voltandosi alle sue spalle, alzò gli occhi sopra il muretto che vi si trovava, e ci vide piegato in due, con una mano sulla testa, Shikamaru.

-cosa ci fai qui???-

-sarebbe più esatto dire, come mai ci ho messo tanto a venire qui!-

-non cambiare discorso, come hai fatto a trovarmi??-

-ho trovato un uccellino che mi ha indicato la strda.-

sorrise divertito, lasciando perplessa Ino, gli sembrava fosse più carismatico dall'ultima volta e anche molto felice.

-parla troppo Itachi!-

-non prendertela con lui, vuole soltanto il tuo bene come me.-

saltò giù e si mise di fronte alla ragazza che notò dei cambiamenti in lui, come la sua statura, molto più alta, e anche i tratti del suo viso erano cambiati in quei mesi.

Si imbarazzò, era così bello che non riuscì a trattenersi, ne lei, ne il suo cuore che aveva accelerato.

-non dovresti essere qui!-

lo sibillò debolmente, facendo aumentare il sorriso del ragazzo, compiaciuto del effetto che gli stesse facendo.

-perchè te ne sei andata?-

-lo dovresti intuire anche da solo.-

-mi hai lasciato solo con il cuore spezzato e un dolore atroce.-

-tu mi vieni a parlare di solitudine, dolore e cuore spezzato?? che faccia tosta!-

-io sono stato sempre innamorato di te e tu mi hai scaricato a quel modo.-

-adesso è colpa mia? Non volevo farti soffrire. Ma come posso renderti felice se in grembo porto un figlio non tuo?-

quest'ultima frase la urlò, con le lacrime che ormai gli bagnavano il volto. In men che non si dica provò tutto quel dolore passato che aveva soffocato e sigillato in se stessa, pensando che non lo avrebbe più sentito, eppure era ancora lì a fargli male e Shikamaru non la stava di certo aiutando.

-ci ho riflettuto molto. Tre mesi per cercare una soluzione, ma poi ho capito cosa fare.-

Ino gli vide abbassare il viso e afferrare entrambe le sue mani, stringerle, e portarle alla sua bocca per baciarle e poi annusarle.

-la tua pelle profuma sempre di buono. Ho sempre desiderato sfiorarla.-

lo sussurrò senza rendersene conto, avvolto da quell'irrefrenabile sensazione di volerla a tutti i costi sua, non accorgendosi, invece, di quello che scaturì in Ino.

Non aveva mai sentito parole più belle, o così sincere, se ne meravigliò, commuovendosi allo stesso tempo, era piacevole essere amata veramente.

D'un tratto sentì la presa delle sue mani diventare più forte, quasi a fargli male, e alzando il viso in cerca di spiegazioni, vide in lui uno sguardo deciso e combattivo.

-a prescindere da chi sia il padre, me ne prenderò cura come se fosse mio, perchè in fondo non cambia chi lo sia veramente visto che la madre sarai pur sempre tu! E questo mi basta.-

nel dirlo, senza ricevere subito una risposta, il ragazzo si vergognò, formandosi così sul suo volto un intenso colore rosso che rese felice Ino fino a farla ridere.

-non era proprio questa la reazione che mi aspettavo.-

-no, scusami, non fraintendermi, eri così serio, poi sei diventato rosso e non ho resistito.-

continuò a ridere, scoraggiando così un po' il ragazzo, la sua atmosfera dolce e seria era svanita con poco, ma vederla così rilassata lo rendeva felice.

Ma anche se lei continuava a ridere, aveva sentito qualcosa di strano dentro di se, era come se si fosse smantellato un muro che finalmente qualcuno era riuscito a superare.

Rendendosi conto di ciò prese a piangere, abbracciando Shikamaru impulsivamente, in quei mesi aveva tanto desiderato sentirsi dire parole simili e finalmente il suo sogno era divenuto realtà.

-potevi anche capirlo un po' prima.-

-ora non metterla su questo piano, avevo bisogno dei miei tempi.-

-starai con me?? starai con noi?-

-mi prenderò cura di entrambe e non vi abbandonerò.-

le circondò la vita tenendola stretta a se, strofinando il suo viso contro quello di lei, baciandole le lacrime che le stavano rigando il volto. E infine la baciò.

Puro, dolce, irreale, ma allo stesso tempo vero e indimenticabile.

-pensavo che non sarebbe mai successo.-

sorpreso guardò la ragazza non riuscendo ancora a crede a ciò che era appena accaduto.

-ti sei preso un impegno con me e la piccola Shika, quindi vedi di mantenere fede alla parola.-

-Shika? E chi sarebbe?-

-il nome della mia, anzi della nostra bambina.-

Rimase sorpreso.

-sono onorato che la chiami così, ma a questo punto io non avrò più un nome, come mi chiamerai?-

-amore non ti piace?-

Shikamaru ci riflettè qualche secondo, stupito da quello che lei gli disse.

-sono d'accordo, non c'è altra soluzione.-

sorrise e allo stesso tempo lo fece anche Ino e prima di andarsene, insieme verso casa, si baciarono nuovamente.

Era felice, e si sentiva completa stavolta, non gli mancava niente. Anche lei poteva finalmente camminare mano nella mano alla luce del sole, con qualcuno, baciarsi, coccolarsi, essere amata e amare. Aveva dovuto pazientare per avere tutto ciò, ma lo aveva trovato, e se avesse guardato meglio dietro a quell'angolo, non avrebbe dovuto aspettare così tanto quella gioia immensa.


FINE

  
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