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Autore: Princess_Mars    20/01/2017    2 recensioni
Questa nuova opera non è altro che una raccolta di "Missing moments" dei vari episodi di Sailor Moon.
Ho voluto dare sfogo alla mia fantasia e descrivere alcuni momenti, per lo più romantici del mio anime preferito.
I vari capitoli non seguono l'ordine cronologico della serie, potreste trovare prima una shoot su un epidosio della 5 serie, poi uno sulla prima e via dicendo.
Grazie per l'attenzione e buona lettura ;)
Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Un po' tutti, Usagi/Bunny | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più serie
Capitoli:
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Sogno o realtà?

Quella volta avevano rischiato grosso.
Se non fosse stato per l'imminente intervento di Uranus e Neptuno, sia lei che Mamoru avrebbero rischiato di morire.
Aveva trascorso un compleanno proprio fuori dal comune, come tutti i giorni della sua vita d'altronde.
Sospirò, mentre si trovava tra le braccia di Mamoru.
“Mi dispiace che il tuo regalo sia andato perduto, Usako.”
“Non devi dispiacerti, non è colpa tua. Se non fosse stato per questo mio capriccio infantile, non ci saremmo trovati in questo brutto guaio.”
“Non dire così, era il tuo compleanno, era giusto che ti facessi un regalo.”
“Ed io l'ho apprezzato tantissimo, ti ringrazio tanto. Mi hai comprato le scarpe nonostante ti avessi dato quello schiaffone.”
“È acqua passata Usako, non preccuparti.”
Usagi si sciolse da quell'abbraccio e si alzò in piedi. Continuò:
“Io non ti avevo informato della mia data di nascita, non sapevi nulla e mi sono arrabbiata ingiustamente con te. Tra l'altro, non so nemmeno quando è il tuo compleanno... so poco e nulla di te, io sono una stupida pasticciona, somara, non sono capace nemmeno di prepararti dei biscotti... - mise la testa fra le mani – per colpa di un mio capriccio, stavi per perdere la vita... non me lo sarei mai perdonato”
Mamoru si alzò e le si avvicinò prendendo le sue esili spalle tra le mani
“Si può sapere cosa ti è preso? È andato tutto per il meglio, tu non hai nessuna colpa. Come potevi sapere che i nemici avrebbero scelto proprio te come obiettivo questa volta? E poi non è vero che non sappiamo nulla l'uno dell'altro...”
Lo interruppe.
“Scusa Mamo-chan, mi sento stanca... voglio andare a casa”
Mamoru annuì:”Ti accompagno in auto”
In macchina non proferirono parola.
Mamoru pensò bene di non dire nulla, lasciandole la possibilità di riflettere.
Era sicuramente scossa e si sentiva tremendamente in colpa per tutto ciò che era avvenuto, una bella dormita le avrebbe giovato.

Rientrando in casa, salutò i genitori che stavano guardando un film alla teelvisione, sicuramente sua madre le avrebbe chiesto cosa le avesse regalato Mamoru e lei non sapendo cosa inventarsi, non voleva sentirsi costretta a dover inventare una bugia su due piedi.
Era stata una giornata abbastanza stressante, non era il caso di girare il coltello nella piaga.

Quella fu una notte travagliata.
Strani sogni turbarono il sonno di Usagi, demoni, Kaolinite che uccideva Mamoru con una scarpetta di cristallo, le amiche che l'accusavano della sua morte e Chibi-Usa che le puntava il dito contro per aver causato la morte del padre.
“Sei una pessima mamma, spero di nascere da Mamo e da un'altra. Sei proprio una pasticciona, Usagi!”

Ed ecco Mamoru che passeggiava mano nella mano con un'altra ragazza.
Era avvenente, sexy e di una bellezza straordinaria.
Lui le sorrideva ed erano complici.
Lei li seguì quando entrarono in una libreria.
Avevano gli stessi gusti!
“Io invece leggo solo manga e guardo stupidi film d'amore, Mamoru legge testi impegnativi, si interessa di vari argomenti, è intelligente e colto... io invece? Sono una stupida ragazzina che non fa altro che pretendere attenzioni. E lui si è stancato di me...”
Decise di seguirli ancora, ma sparirono. Li cercò con lo sguardo,quando a un certo punto sentì una spinta che la fece cadere di faccia a terra.
“Stupida ragazzina, cosa stai facendo?”
Era l'avvenente ragazza che era con Mamoru.
Lui le cingeva i fianchi morbidi e sodi, da donna, con le mani.
Usai restò senza parola, accucciata a terra e con gli occhi pieni di lacrime.
“Perchè piangi adesso? Per Mamo-chan?” la canzonò
Rossa dalla rabbia Usagi si avventò su di lei “non ti permettere, solo io posso chiamarlo così”
Mamoru rise e baciò appassionatamente la donna avvenente.
Lei fece lo stesso e ricambiò il bacio.
“Lui è mio. Ha scelto di avere accanto a sé una donna matura, bella, di classe e soprattutto intelligente... tu sei soltanto una stupida”
Apparvero Luna e le sue amiche, che iniziarono ad insultarla.
“Sei così poco femminile!”
“Una ragazzina immatura e pasticciona... non sei in grado di preparati un panino, come pretendi che Mamoru voglia passare la sua vita con te?”
“Non può rischiare di farsi prendere in giro dagli amici facendosi vedere con te in giro...”
“Per te va bene Umino” sentì, alle sue spalle, una voce che ben conosceva
“Chibi-Usa!!! Ma ti rendi conto di ciò che dici? Se io e Mamoru non ci sposiamo, tu non potrai mai nascere!”
“Ti sbagli Odango!” questa volta fu Mamoru a parlare
“Mamo-chan!”
“Mamoru-san, ragazzina impertinente! Chibi-Usa e figlia mia e della donna che amo davvero”
“Ma... ma non può essere...lei... noi...” si portò le mani al viso e cadde in ginocchio. “Come potete farmi questo?”
“Abbiamo cambiato il futuro... mi dispiace Usagi!” rispose Luna
“Luna, anche tu...”
“Ah... e non sei più una guerriera sailor. Sei troppo piagnucolosa per combattere... adesso il potere è passato alla nuova fidanzata di Mamoru.
“Minako!!!”
“Mi sono stancato dei tuoi capricci, Odango. Sono troppo intelligente per te, al mio fianco voglio una vera donna...”
Si raccolsero in cerchio intorno a lei per schernirla e chiamarla numerose volte: “STUPIDA”
Ridendo delle sue lacrime.
Puntandole il dito contro.
Aggredendola.
E si svegliò

Si portò seduta lanciando un urlo.
Luna, che dormiva ai piedi del letto, fece un balzo
“Usagi, cosa è successo? Hai fatto un brutto sogno?”
“È stato terribile Luna. Ho sognato che Mamoru mi lasciava per una ragazza più bella di me, che le ragazze mi cacciavano dal gruppo e che Chibi-Usa non era più figlia mia... c'eri anche tu e mi dicevi che non potevo più essere na guerriera perchè sono troppo pasticciona”
Iniziò a singhiozzare.
Luna le si avvicinò strusciandosi sul viso di Usagi per consolarla.
“È stato solo un sogno. Probabilmente sei stressata per l'attacco che hai subito e hai avuto gli incubi. Stai tranquilla.”
“Sicuramente è così.” rispose triste
“Fa una cosa. Vai da Mamoru, raccontagli il tuo sogno, così ti farà sentire più sicura”
“Non voglio disturbarlo per queste stupidaggini, mi passerà.”
Luna annuì, sapendo già cosa fare.

Mentre Usagi era a scuola, corse a casa di Mamoru, sperando di trovarlo.
Spiando dalla finestra del terrazzo, lo vide mentre era intento a leggere un libro, grattò con la zampa sul vetro per attirare la sua attenzione.
Mamoru si girò e corse ad aprire.
“Luna, tutto bene? È successo qualcosa ad Usagi?”
“Sì, va tutto bene. È solo che stamattina aveva l'aspetto di un fantasma”
Mamoru la fissà curioso
“Perchè? Non è stata bene?” iniziava a preoccuparsi
“Moralmente. Credo abbia avuto un brutto incubo la notte scorsa, volevo solo chiederti se potevi rincuorarla un po'.”
Mamoru annuì, sapendo già cosa fare.
“Le farò una sorpresa, mi farò trovare davanti il liceo.”
Luna sorrise, poi lo salutò e corse via.
Prima di andare verso la scuola di Usagi, pensò bene di fare una tappa in un negozio.

Più afflitta che mai Usagi uscì da scuola.
Quel giorno non aveva aperto bocca, limitandosi a dire a Naru che aveva un forte mal di testa.
A capo chino, non si accorse che, appoggiato alla sua moto, c'era Mamoru con una rosa rossa in mano che l'aspettava sorridendo.
Alzò lo sguardo e incredula, lo scorse.
Le labbra s'incurvarono in un sorriso e corse da lui che l'accolse tra le braccia.
“Come mai sei venuto? Non avevi da studiare?”
“Ho voluto prendere una pausa e ho pensato che avremmo potuto trascorrere il pomeriggio insieme, che ne pensi?”
La colse impreparata ma la sua risposta non poteva che essere positiva
“Penso che sia un'idea favolosa”
“Salta su allora” le disse porgendole un casco

Andarono a casa di lui.
“Come mai siamo venuti a casa tua, Mamo-chan?”
“Volevo fare due chiacchiere con te, Usako”
“Cosa è successo? Ti sei stancato di me, vero? Vuoi lasciarmi per una ragazza più bella e diligente di me, dì la verità!” esplose piagnucolando
“Ma la vuoi smettere di dire scemenze? Non è niente di tutto questo. Ieri, il tuo compleanno, è stato rovinato da quella strega, volevo solo passare la giornata con te. Se poi non ti va, posso anche riportarti a casa...”
“Sì che mi va, Mamo-chan... scusa, è che stanotte ho fatto un brutto sogno e sono ancora scossa... tutto qui.” gli rispose a capo chino
La prese per mano e la fece sedere accanto a sé sul divano, le carezzò il viso e con il suo sorriso rassicurante la invitò a raccontargli di quell'incubo che tanto l'aveva scossa,
Usagi raccontò a Mamoru tutto quello che aveva sognato e lui, non potè trattenere un risolino.
“Ecco vedi? Facevo meglio a stare zitta... mi prendi anche in giro...”
“Calmati Usako. Non volevo ridere del tuo sogno... mi ha fatto sorridere la situazione surreale.”
“È vero? Vuoi lasciarmi per una più attraente? Dimmi la verità!”
“Ma non dire sciocchezze. Io ti amo e non ti lascerei per nessuna al mondo”
“Sembrava così vero quel dannato sogno...”
“Era soltanto un sogno. Non accadrà mai niente de genere, chiaro?”
le rispose abbracciandola.
Usagi rispose al suo abbraccio stringendosi.
“Mamo-chan?”
“Dimmi”
“Quando è il tuo compleanno?”
Mamoru rise alla domanda: “È il 3 agosto, Usako”
“Non me ne dimeticherò!”
“Non ho dubbi” le rispose sciogliendo l'abbraccio e prendendo un cofanetto dal tavolino posto davanti il divano - “questo è per te”
“Mamo-chan, non dovevi”
“Invece sì. Te lo meriti”
“Cosa ho fatto per meritarmelo?”
“Hai riempito... di vita... la mia vita. Semplicemente.”
Aprì il pacchetto sotto gli occhi curiosi di Mamoru e alla vista del dono rimase estasiata.
“Orecchini a forma di luna... in oro bianco... Mamo-chan, sei... sei unico!”
“Tutto per la mia principessa!”
“Non so cosa dire...”
“Dimmi semplicemente che non crederai a degli stupidi sogni, ma esclusivamente in quello che ti dico io. Io ti amo e per i miei occhi, non ci sarà mai nessuna, più bella della mia Regina!”
“Ti dirò molto di più, io ti amo. E non crederò a degli stupidi sogni.”

Non sarebbero servite altre spiegazioni, dopo la bella dichiarazione fatta da Mamoru.
Si appartenevano, seppur con caratteri contrastanti.
Ed ella lo sapeva che per lui era la migliore donna che potesse incontrare e che nessuno avrebbe preso il suo posto. Mai.


Erano anni che non aggiornavo la raccolta di Missing moments e così, ho voluto scrivere qualcosa in più sul compleanno di Usagi.
Ho praticamente avuto un momento di super romanticità... eheh spero sia di vostro gusto!
Tutto questo, anche per dimostrarvi che sono tornata in piena attività e che il capitolo 15 di “Forever You and Me” è già in elaborazione, con tante novità.
Questa missing è stata scritta in due ore in un momento di fluida ispirazione, per cui, se ci dovessero essere errori o altre cose che non vanno, vi chiedo scusa in anticipo.
Aspetto i vostri pareri, a presto!!!

   
 
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