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Autore: asyathemoonchild    20/01/2017    0 recensioni
Maddie, metà francese e metà inglese, è una giovane stella del Quidditch. è cresciuta insieme a James Potter, che considera un fratello, e Sirius Black, con il quale ha invece un rapporto di amore-odio. Alla vigilia della Prima Guerra Magica gli ignari studenti vivono vite da adolescenti, con amori, odi, amicizie e gelosie.
Scoprite i personaggi inventati da me: Madeleine "Maddie" Du Barry, Cassie Abbott, Milton McDougal e Kat Scamander.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La prima settimana di lezione, come tutti gli anni, passò in un batter d'occhio. Tra i vari test d'ingresso e le spiegazioni delle modalità d'esame dei M.A.G.O. le ore volarono. I ragazzi decisero di regalarsi una giornata nel parco, accarezzati dall'ancora tiepido sole autunnale.
- E la prima settimana è andata – disse James, sollevato.
- Già, ora ne mancano solo altre trentacinque – commentò Kat, come al solito immersa nella lettura di un libro. La copertina recitava: I Pixie ed il piccolo popolo.
- A me piace stare ad Hogwarts. Moltissimo. Ci sono così tante cose da imparare. - Cassie, come al solito, era l'entusiasta del gruppo.
Anche Remus decise di intervenire. - E poi, Ramoso, come puoi dire di goderti le lezioni se un terzo della tua carriera scolastica l'hai passato in punizione? -
- Più di un terzo – lo corresse James. - E comunque non è colpa mia. È Sirius che ha una bruttissima influenza su di me. -
- Non è mica colpa mia se sei una puttanella facilmente condizionabile – replicò l'altro ragazzo, alzando per un secondo la testa dalla coscia del suo migliore amico, che gli faceva da cuscino. - Sei come una Grifondoro del sesto: faresti di tutto per stare con me. -
Tutti risero, persino Milton che come al solito era taciturno e schivo.
- Che cos'avete da ridere? - Chiese Maddie, arrivata proprio in quel momento.
- Il signor Black ci dava prova del suo incredibile intelletto – spiegò Remus.
Maddie si sedette accanto a James e guardò gli amici. - Ragazzi, ho delle notizie incredibili. -
I ragazzi si predisposero all'ascolto. Persino Kat staccò il naso dalle pagine del libro.
Dovette prendere fiato per dissipare l'emozione e per calmare il cuore che le martellava nel petto. - Allora, per prima cosa le Appleby Arrows mi hanno contattata di nuovo. Hanno detto che sono rimaste molto colpite dalle mie capacità quando sono stata con loro quest'estate, e dal fatto che quest'anno sono stata nominata Capitano. -
- E per la battitrice più figa hip hip urrà! - Gridò James, passandole un braccio attorno alle spalle.
Anche gli altri la acclamarono. - Aspettate, non è tutto – riprese la ragazza. - Mi hanno chiesto… - Dovette nuovamente prendere fiato. Dopotutto, era il sogno di una vita che si realizzava, e l'emozione era incontenibile. - Mi hanno chiesto di entrare ufficialmente nella squadra subito dopo il diploma. -
- Non ci credo – fece Milton, sconcertato.
- La nostra Maddie. - James fece finta di asciugarsi le lacrime. - Mi rendi un padre orgoglioso. -
Lei gli tirò una gomitata e sorrise di rimando a Sirius, che la guardava con un sorrisetto e che scandì con le labbra, in silenzio, la frase “sono orgoglioso di te”. Ringraziò le ragazze, che si complimentarono mille volte, e Remus, che le fornì una dettagliata lista di libri che le sarebbero stati utili per imparare mosse e prese particolari.
- E c'è anche un'altra novità, ragazzi. - Stavolta Maddie fece una pausa ad effetto, pregustando la reazione dei suoi amici. - Archer mi ha chiesto di uscire! -
James si alzò di scatto. - Un ragazzo? Dovrà passare sul mio cadavere! -
Remus guardò James, incuriosito e vagamente infastidito dal baccano che stava facendo.
Kat chiuse di scatto il volume che teneva in grembo.
Cassie diede in un gridolino eccitato, battendo le mani.
Milton si esibì in un laconico: - iniziavo a pensare che fossi lesbica. -
Sirius non disse nulla.
Maddie scoppiò a ridere: aveva previsto reazioni simili, dato che non si era mai interessata granché ai ragazzi. - Grazie per l'interessamento. - Si rivolse a James. - Ti ricordo che non sei mio padre. -
- Ma sono il tuo vicino di casa da diciassette anni! Vorrà pur dire qualcosa! -
Anche lei si alzò in piedi, in modo da fronteggiarlo. Guardò quello che considerava a tutti gli effetti un fratello. - Non preoccuparti, Potter. So badare a me stessa. -
Lui socchiuse gli occhi, in un chiaro intento di Sguardo Minaccioso®. - Ne riparleremo quando ci uscirai. -
- Ci esco domani. -
- Domani?! -
- Ora ti dovrai tingere i capelli. - La voce di Sirius spezzò il botta e risposta dei due.
- Che cosa? - Fece James.
Anche l'altro ragazzo si alzò in piedi, appoggiandosi indolentemente al tronco dell'albero sotto il quale erano seduti. - Io e Maddie avevamo fatto una scommessa: se Archer le avesse chiesto di uscire entro questa settimana, lei si sarebbe tinta i capelli di rosa. Altrimenti, io mi sarei rasato a zero. -
Lei lo guardò in cagnesco. - Sul serio vuoi costringermi a tingere i miei meravigliosi capelli? -
Il ragazzo fece spallucce. - Ci siamo dati la mano. -
Maddie sbuffò. - E così sia. Cassie, potresti farlo tu? Io non ne ho il coraggio. -
- Okay. - L'amica si alzò e puntò la bacchetta contro la testa della Corvonero. - Pronta? -
Lei strinse i denti. - Vai. -
Si udì un leggero pop e sul subito Maddie non udì alcun particolare cambiamento. - Hai fatto? -
- Oh, sì. -
Kat le passò uno specchietto che aveva in borsa. Si guardò: i suoi capelli, una volta di un bel castano scuro, ora erano di un bel fucsia brillante. - Che figata! - Esclamò Maddie. - Mi piace questo colore. A mio padre verrà un colpo, ma pazienza. -
James guardò l'orologio. - Ragazzi, ricordate che abbiamo prenotato il campo per allenarci? È ora di andare. -
- Sì. - Maddie smise di rimirarsi nello specchietto e lo restituì a Kat. - Ci vediamo dopo, ragazzi. -
Maddie, James e Sirius salutarono gli altri e si avviarono verso il campo da Quidditch. Negli spogliatoi, unici per maschi e femmine, Maddie indossò le protezioni di cuoio, allacciando le stringhe attorno a gomiti e ginocchia. Per gli allenamenti non usava la divisa, ma la sua felpa portafortuna – quella delle Appleby Arrows. Dalla rimessa delle scope prese la sua, una Nimbus Mille tenuta in modo maniacale. Il manico era così pulito e lucido che ci si poteva specchiare, i rametti della coda tagliati ad arte per una maggiore aerodinamicità. - Pronti, schiappe? - Prese la mazza da Battitore, uscì sul campo e, senza aspettare i ragazzi, inforcò la scopa. Si diede una leggera spinta e fu in volo. Acquistò rapidamente quota, accogliendo con un sorriso il vento tra i capelli. Sospirò. Si sentiva davvero, davvero bene solo quando volava. Solo stare a mezz'aria, in bilico tra terra e cielo, si sentiva se stessa.
Con la coda dell'occhio vide che James aveva liberato il Boccino e lo stava inseguendo in giro per il campo. Sirius cercava di placcarlo, ma presto si stufò ed accelerò per raggiungere Maddie. La ragazza si fermò a mezz'aria, lui la superò di poco. - Che dici, liberiamo i Bolidi? -
Lei sorrise. - Certo che sì. Vediamo cosa sai fare. -
- Ramoso, i Bolidi! - Gridò Sirius.
James mostrò i pollici all'insù e si diresse al baule contenente le palle. Liberò i Bolidi, che sfrecciarono nel cielo azzurro del pomeriggio sfrecciando verso i Battitori. Maddie e Sirius si piazzarono ai lati del campo, spedendosi i Bolidi a turno ed esibendosi in complicate acrobazie sulla scopa per riuscire a parare tutti i colpi. - Prova a prendere questo, Du Barry! - La canzonò il ragazzo. Spedì con tutta la sua forza un Bolide più in basso rispetto alla sua scopa. Maddie calcolò in fretta la traiettoria e seppe cosa doveva fare. Si girò sul manico della scopa, cavalcandolo all'amazzone, e si lasciò cadere all'indietro, nel vuoto.
Parò il colpo con la mazza stretta tra le mani, dondolando a testa in giù dalla scopa, alla quale si teneva con le ginocchia piegate. La felpa le risalì lungo il tronco, scoprendo l'addome. - Prendi questo, Black! - Si godette per un secondo la sua faccia, per poi distrarsi un attimo per rimettersi in sella diritta.
Quando tornò a guardare Sirius fece appena in tempo a vedere il Bolide che lo colpiva sulla spalla, prima di vederlo cadere dalla scopa.
Il sorriso le si ghiacciò sulle labbra. - Sirius! - Gridò, lanciandosi in picchiata. 

   
 
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