Eccoci al nuovo
capitolo.
Mi fa strano
riprendere a pubblicare
dopo tanti mesi di silenzio e questo mi fa comprendere di essere ormai
affezionata
a tutti voi e di non poterne fare a meno.
Comunque basta
chiacchiere. Ringrazio
le persone che hanno letto il capitolo di sabato scorso e quelle che lo
hanno
commentato.
Baci Lorian
Capitolo 2 -
Ricordi che riscaldano
Hermione aveva
annuito poi mettendosi
a sedere aveva detto: " Chi è stato, Malfoy? Voglio saperlo
e non
azzardarti a dirmi che ti meriti questo, perché non
è assolutamente così!
Solo una bestia
può aver commesso una
tale atrocità e io non ho combattuto, per permettere alle
bestie di girare
liberamente nei
corridoi di questa scuola!".
Lui l'aveva
fissata in silenzio poi
aveva risposto: " All'inizio pensavo veramente di meritarmi tutto
questo
ma poi gli attacchi sono diventati all'ordine del giorno e la loro
furia è
cresciuta in modo esponenziale e devo ammettere di essere stanco!
Secondo il loro
metro di misura, io
devo pagare le colpe di tutti i Mangiamorte ma di questo passo, non
credo di
arrivare vivo alla fine della scuola, quindi ti dirò chi
sono i miei
aggressori!".
Hermione aveva
annuito ed era rimasta
ferma ad aspettare.
Draco aveva
tirato un profondo
respiro che gli aveva procurato un forte dolore al petto poi aveva
detto:
" Seamus Finnegan, Theodore Nott, Cormac McLaggen e Terence Higgs!".
La mora aveva
grugnito di rabbia poi
aveva sibilato: " Bastardi! E' da coraggiosi attaccare in quattro
contro
uno!".
Draco aveva
ghignato poi aveva detto:
" Sai qual è la cosa comica, Granger? Che per pestarmi,
hanno messo da
parte l'odio tra le case e almeno in questo Silente è stato
accontentato.
Lui ha sempre
detto che era
importante l'unione e la collaborazione!
Beh, chi meglio
di me può dire che si
sono uniti e hanno collaborato e che lo hanno fatto nella maniera
migliore!".
Hermione aveva
sbuffato poi aveva
detto: "Non dire
sciocchezze,
Malfoy! Silente non avrebbe di certo voluto questo!
Ti avviso che ho
tutta l'intenzione
di denunciare quei bastardi alla McGranitt, perché prenda
dei provvedimenti e
tu non azzardarti a impedirmelo, chiaro?
Poi d'ora in
poi, starai al mio
fianco mio e di Harry che ieri ti ha aiutato, in modo che non accada
più una
cosa del genere.
Sappi che non lo
faccio per pena o
per pietà, perché non ne provo nei tuoi confronti
ma non voglio che tu debba
nuovamente entrare qui dentro.
Non me ne frega
un accidente di
quello che dirà la gente e non voglio sentire una sola
parola di dissenso da
parte tua!".
Draco si era
passato una mano tra i
capelli chiari poi aveva risposto: " Non credo che tu possa
proteggermi
sempre, anche perché ti
rammento che due dei miei aggressori fanno parte della mia casa e posso
assicurarti che non sono i soli.
Tra le serpi,
solo Blaise mi è amico
mentre tutti gli altri non vedono l'ora di accopparmi.
Gli fa comodo
che sia io a prenderle,
anche al posto loro e hanno volutamente ignorato il fatto che anche i
loro
padri erano e sono dei Mangiamorte, così come lo
è il mio!".
Hermione aveva
annuito poi aveva
detto: " A questo penseremo poi! Intanto cominceremo a punire i
colpevoli e
sono certa che vedendo questo, anche gli altri la smetteranno!".
Draco aveva
scosso la testa poi aveva
mormorato: " Avanti Granger, in fondo neppure tu credi a quello che
dici!
Nessuno
dimenticherà facilmente
quello che ho fatto e chi sono!".
La mora aveva
fissato gli occhi
cerulei del suo antico rivale e aveva risposto: " Tutti commettiamo
degli
errori Malfoy, l'importante è saper rimediare ma tu ti
prevarichi ogni
possibilità.
Non è
accettando in silenzio i loro
insulti e le loro percosse che dimostrerai la tua buona
volontà; a volte anche
ribellarsi, serve a ristabilire le priorità.
Tu ti sei dovuto
accollare gli errori
commessi da tuo padre e lo hai fatto senza recriminare.
Questo potrebbe
essere preso per una
forma di coraggio se non venisse da te; siccome però sei
stato tu a farlo è più
comodo pensare che sia sottomissione o vigliaccheria.
A te non cambia poi molto la cosa ma fa comunque rabbia pensare che basta questa piccola sfumatura, per renderti un pavido ai loro occhi!".
Il biondo aveva
sogghignato poi le
aveva detto: " Beh Granger, in fondo è quello che sono!
Ognuno ha quel
che si merita e io non
sono di certo da meno; l'unica cosa che mi scoccia è che
fino ad ora, non avevo
mai pensato al fatto che fosse un male.
Voglio dire che
fin da quando avevo
sei anni, mio padre non ha fatto altro che pontificare su quanto fosse
perfetta
la casata dei Serpeverde.
Mi raccontava
che era un onore farne
parte, che era nel destino di tutti i Malfoy e i Black e che io non
potevo
sottrarmene.
Mi diceva che
essere una serpe ti
dava quel quid in più che serve sempre nella vita ma non mi
ha mai detto che
per esserlo, dovevo diventare per forza un bastardo, falso, razzista e
traditore.
Questo l'ho
scoperto dopo a mie spese
e se devo essere sincero, me ne sono fregato.
L'unica cosa che
vedevo era il potere
che derivava dal mio cognome e ne approfittavo biecamente, senza
chiedermi di
certo se fosse giusto oppure no.
La gente faceva
a gara per servirmi,
adularmi e conquistarmi e in verità, la cosa mi piaceva
eccome.
Però
poi mi sono reso conto che era
solo di quel nome che avevano paura e non di me e questo mi ha fatto
infuriare.
Mi sono
immaginato con un altro
cognome e sono dovuto venire a patti con la dolorosa epifania, che non
ero
nessuno.
Per mio padre
avevo solo il valore di
qualcosa da donare al suo Signore, per mia madre ero il fallimento che
faceva inquietare
il suo perfetto marito.
Non
fraintendermi, lei mi ha voluto
bene per davvero e me ne vuole ancora adesso ma vive principalmente per
Lucius.
E' come se fosse
un pezzo del suo
corpo, un prolungamento del suo braccio, una parte attigua del
suo cervello.
Si capiscono al
volo e spesso mi era
capitato di vedere, che uno iniziava un discorso e l'altra lo finiva.
Mi sono sempre
chiesto se anche io
avrei mai amato come loro e in parte ne avevo paura!".
Hermione si era
abbracciata le
ginocchia poi ci aveva appoggiato la testa e aveva chiesto: " Paura?
Perché
ne avevi paura?".
Draco si era
passato una mano tra i capelli
poi aveva risposto: " Perché mi inquieta l'idea di avere al
mio fianco,
una persona che mi conosce così bene.
Sarebbe come
vivere allo scoperto,
come non avere più la pelle ed essere esposto con la carne
viva al vento.
Mi sentirei
nudo, privo di ombre e di
segreti e questo non mi piace affatto.
Io credo che le
persone debbano avere
una parte oscura di se, un posto dove tenere i loro segreti
più nascosti ed
inconfessabili.
Penso che
abbiano diritto a mantenere
un alone di mistero su di loro, perché se tutto fosse chiaro
e trasparente, la
noia sarebbe assicurata!".
Hermione non
aveva fatto in tempo a
rispondergli, perché Madama Chips era apparsa davanti a loro
dicendo: "
Signor Malfoy, ora può uscire ma le sarei davvero grata se
non tornasse subito
qui dentro.
Non mi
fraintenda, io amo il mio
lavoro e quando non ho nulla da fare mi annoio ma vederla
così spesso qui
dentro solo per le percosse di alcuni vigliacchi, non mi piace proprio
per
niente!".
Draco aveva
annuito facendole un
sorriso poi aveva ghignato e le aveva chiesto: " Mi perdoni, Madama ma
mi
sono sempre chiesto in che casa avesse studiato in passato.
Non lo abbiamo
mai saputo e molti di
noi se lo sono sempre domandato!".
La buona donna
aveva ridacchiato poi
aveva risposto: "Sono
stata una
serpe, signor Malfoy! Una gelida serpe, esattamente come lei".
Il biondo aveva
sgranato gli occhi,
così come Hermione aveva spalancato la bocca.
Poi dopo aver
scostato le lenzuola ed
era uscito dal letto, imitato dalla ragazza e aveva mormorato
ghignando: "
Le giuro che non lo avrei mai detto, Madama!".
Lei aveva
sorriso poi aveva annuito e
li aveva esortati a sbrigarsi.
Con un colpo di
bacchetta Draco si
era trasfigurato i vestiti, facendo apparire su di se una divisa pulita
poi si
era ravviato i capelli e rivolgendosi alla mora aveva detto: " Sono
pronto!".
Hermione aveva
fatto lo stesso poi si
era rivolta alla buona infermiera dicendo: " Mi scusi Madama ma Malfoy
deve seguire qualche cura?" e la donna aveva scosso la testa
mormorando:
" No, signorina Granger!
Per fortuna
l'Ossofast ha fatto un
ottimo lavoro, così come l'incantesimo Densaugeo e
l'unguento che abbiamo
usato.
Quanto alla
perforazione del polmone,
si metterà a posto da sola nel giro di pochi giorni".
Poi rivolgendosi
a Draco aveva detto:
" Mi raccomando signor Malfoy, per qualche giorno eviti qualsiasi
partita
a quiddicht o allenamento!".
Draco aveva
ghignato poi aveva
risposto: " Non c'è pericolo Madama, tanto la mia squadra
non mi ha più
voluto, quindi non ho motivo per giocare!".
Hermione l'aveva
osservato,
accorgendosi che lui cercava di evitare il suo sguardo.
I ragazzi si
erano diretti verso la
porta ma la buona donna aveva attirato l'attenzione di Hermione,
dicendo:
" Signorina Granger, mi permetto di dirle che secondo il mio modesto
parere
lei sarebbe un ottima medimaga.
Ci pensi un
pò su e poi vedrà che si
accorgerà anche lei, che è davvero un buon
indirizzo di studi!"
La ragazza aveva
sorriso poi aveva
mormorato: " La ringrazio Madama, ne terrò conto!".
Mentre
camminavano diretti verso la
Presidenza, i due ragazzi non parlavano ognuno immerso nei propri
pensieri.
Ad un tratto in
fondo al corridoio
erano apparsi Harry e Ronald e Draco d'istinto, aveva rallentato il
passo.
Hermione aveva
continuato a camminare,
senza accorgersi che il biondo si era quasi fermato.
Giunta di fronte
ai suoi amici aveva
sorriso ma non aveva fatto in tempo a parlare, che Ron aveva detto: "
Finalmente ti trovo!
Harry mi ha
detto di non sapere dove
fossi e ti abbiamo atteso fino a pochi minuti fa nella nostra sala
comune poi
siamo scesi a cercarti!".
La mora lo aveva
fissato poi aveva
detto: " Beh, ora mi avete trovato! Cosa volevi?".
Il penultimo
figlio dei Weasley aveva
allargato il suo sorriso poi aveva detto: " Mione, devi prestarmi il
tema
di pozioni, perchè non ho avuto il tempo di farlo.
Sai, sono stato
impegnato con gli
allenamenti e poi Lavanda ha preteso un pò di coccole!".
Hermione si era
irrigidita mentre
Harry dietro il suo amico, si era schiaffato una mano sulla fronte,
certo che
la ragazza sarebbe esplosa a momenti.
Infatti dopo
venti secondi esatti,
Hermione aveva sibilato: " Credo che tu abbia sbagliato il verbo!
Hai detto che
devo prestarti il tema
ma la frase giusta semmai era, puoi non devi e io ti rispondo di no!
Non mi
interessano i tuoi allenamenti
né men che meno i tuoi sbaciucchiamenti con Lav-Lav anzi,
già che ci sei, perché
non te lo fai dare da lei il tema!
Io ora ho da
fare alcune cose
importanti e non posso perdere del tempo con te!".
Draco, pur
rallentando il passo, alla
fine aveva raggiunto il terzetto e si era fermato a due metri da loro.
Ronald non si
era ancora accorto di
lui e offeso con la sua compagna aveva detto: " E sentiamo cosa avresti
di
così urgente da fare, che non puoi prestarmi il tema che per
altro hai già
finito da un pezzo?
Non hai un
interazione sociale, vivi
solo per i tuoi libri e la tua esistenza si svolge solo tra le classi e
la
biblioteca!".
Harry si era
irrigidito fissando il
suo amico con la bocca e gli occhi spalancati, perché era
sicuro che quelle
parole avrebbero devastato Hermione ma era rimasto fortemente deluso,
quando
l'aveva vista sorridere.
La ragazza aveva
fissato il rosso
dicendo: " Credi forse che con le tue dolci parole mi convincerai a
darti
quel che chiedi?
Sei un illuso!
Non mi interessa né mi
preoccupa quello che ti accadrà, quindi non è
decisamente un mio problema.
Ti ho
già detto che ora sono
impegnata e non ho tempo da perdere con i tuoi problemi!".
Ronald,
che nel frattempo era diventato rosso come i suoi capelli, aveva
incrociato le
braccia al torace e aveva detto: " Te l'ho già chiesto e non
mi hai ancora
detto che cosa avresti di così urgente da fare!".
Hermione aveva
sbuffato scocciata poi
puntando gli occhi in quelli azzurri di Ron, aveva risposto:
" Non che io sia
tenuta a
dirtelo ma devo sbrigare una cosa con una persona..." ma era stata
interrotta dal rosso, che con la voce acida aveva sibilato: " E tu che
diamine vuoi, Malfoy?".
La ragazza si
era voltata e aveva
visto il biondo fermo, appoggiato al muretto del chiostro.
Il ragazzo in
questione si era girato
verso il gruppetto e con un tono di voce indolente aveva detto:
" Scusa ma stai
parlando con me,
Weasley?".
Il rosso si era
irrigidito poi
alzando il mento orgoglioso, aveva risposto: " Si, parlo proprio con te!
Mi da fastidio
vedere la tua brutta
faccia e noi stiamo parlando di cose che non ti riguardano,
quindi sei
pregato di levarti di
torno!".
Draco aveva
ghignato poi aveva detto:
" Mi spiace deluderti, Weasley ma mi sembra di ricordare che il
né il
chiostro né il corridoio siano di tua proprietà.
Ovviamente
è inutile che io ti
rammenti che non potresti neppure permettertelo, quindi direi che io
sono e
rimango dove mi trovo!".
Ronald era
scattato di corsa e in due
passi si era avvicinato a Draco.
Con entrambe le
mani aperte lo aveva
spintonato, colpendo duramente il torace e al biondo era mancato
improvvisamente il respiro.
Una smorfia di
dolore aveva
trasfigurato il suo viso e di scatto si era piegato su se stesso.
Hermione aveva
compreso che quella
sua reazione era dovuta al polmone perforato e non ancora guarito.
Velocemente si
era parata davanti a
Ron, che stava ancora schernendo il biondo.
Harry aveva
afferrato il suo amico per
le ascelle, per impedirgli di portare a termine il colpo che si era
predisposto
di compiere.
Infatti il rosso
era partito con la
gamba tesa per colpire Malfoy ma non era riuscito a beccarlo,
perchè era stato
strattonato all'indietro.
Decisamente
furioso, Ronald si era
divincolato per liberarsi dalla presa del moro e livido aveva sibilato:
"
Lasciami Harry, lasciami perché voglio spaccargli la faccia!
E' giunta l'ora
che gli venga
restituito tutto il male che ha fatto e ogni cattiveria che ha rivolto
agli
altri!".
Hermione
sentendo quelle parole aveva
stretto i pugni poi aveva detto: " Le tue parole mi fanno male,
perché mi
rendo conto che abbiamo lottato per niente.
Comprendo che
tutte le persone che
sono morte, hanno sacrificato la loro vita per nulla: Cedric, Sirius,
Moody,
Remus, Tonks e anche tuo fratello Fred.
Noi tutti,
compreso loro, abbiamo
combattuto anche per quelli come Malfoy e quando vedo che gli altri lo
trattano
con cattiveria e durezza, penso che non hanno capito letteralmente
niente!".
Ronald che aveva
smesso di agitarsi
tra le braccia di Harry, aveva sogghignato poi aveva risposto:
" Non essere
melodrammatica come
al solito!
In fondo
ricevere qualche schiaffo,
non può che fargli bene, almeno imparerà a
riflettere sui propri errori".
Hermione aveva
spalancato la bocca
poi aveva sibilato: " Sparisci dalla mia vista, Ronald Weasley prima
che mi
venga voglia di affatturarti!
Non farti
più vedere dai miei occhi e
prega che io non scopra che ci sei anche tu dietro i suoi agguati,
perché sappi
che non esiterò a denunciarti alla McGranitt!".
Ronald aveva
grugnito e dopo essersi
liberato dalla presa di Harry, aveva alzato il mento in un modo
altezzoso e si
era voltato allontanandosi lungo il corridoio.
Hermione aveva
ansimato agitata poi
sotto gli occhi spalancati di Harry, si era voltata verso Draco che se
ne stava
ancora inginocchiato con il palmo aperto sul torace.
La ragazza si
era piegata verso di
lui e gli aveva chiesto: " Come stai? Vuoi che ti porti da Madama
Chips?".
Il biondo aveva
scosso la testa
lentamente poi aveva alzato gli occhi su di lei e aveva detto: " No,
voglio solo finirla con tutto questo!
Il dolore si sta
placando e
preferisco non tornare lì dentro".
Hermione aveva
annuito quindi si era
girata verso il suo amico e aveva detto: " Harry, aiutami a portarlo
dalla
McGranitt.
Non
accetterò più di vederlo ferito
in quella maniera, sopratutto se so che chi l'ha fatto è uno
di noi!".
Mentre Harry si
avvicinava e metteva
un braccio sotto l'ascella di Draco, aveva chiesto: " Ma di chi
parli?".
Lei che aveva
afferrato il biondo
dalla parte opposta, aveva risposto: " Mi riferisco al fatto che i
responsabili dell'aggressione di ieri sera, sono due dei nostri e
cioè Seamus
Finnegan e Cormac McLaggen insieme a due Serpeverde cioè
Theodore Nott e
Terence Higgs!".
Harry aveva
spalancato gli occhi poi
aveva mormorato: " Cazzo! Ma sono proprio degli animali!".
Draco ansimando
aveva risposto:
" Oh beh, direi che ieri hanno proprio dato il meglio di loro! In
effetti
è stata l'aggressione più brutta finora!".
Camminando
lentamente i tre erano
giunti nei pressi dei Gargoyle e Hermione aveva detto: " Non si
può
giustificare una brutalità del genere e ho convinto Malfoy a
denunciare quei
folli!".
Il biondo per
sdrammatizzare aveva
mormorato: " Più che convinto, mi ha obbligato ma credo che
parlando di una
come la Granger, tu l'abbia capito anche senza la mia precisazione!".
Harry aveva
ridacchiato poi aveva
annuito e aveva detto: " Beh, mi sarei sorpreso del contrario!".
La ragazza
piccata aveva esclamato:
" Ehi, non mi direte che vi siete coalizzati contro di me?".
I due si erano
guardati negli occhi e
improvvisamente imbarazzati aveva voltato lo sguardo dalla parte
opposta e
Hermione aveva sbuffato dicendo: " Maschi, esseri testardi e ottusi!"
poi si era rivolta verso i Gargoyle e aveva pronunciato con la voce
alta e
chiara: " Praline con caramello e miele!" e le due statue aveva
annuito per poi ruotare su se stessi.
Il biondo
grugnendo aveva sibilato:
" Per Salazar! Con queste parole d'ordine, mi fanno smuovere la
fame!", facendo ridacchiare i suoi compagni.
Con un
pò di fatica erano riusciti a
salire per le scale a chiocciola poi, una volta giunti davanti alla
porta della
Presidenza, Hermione aveva bussato e pochi secondi dopo l'uscio si era
aperto.
I tre erano
entrati nell'ufficio e
avevano visto la McGranitt seduta alla sua scrivania, intenta a firmare
delle
carte.
Quando la donna
aveva alzato lo
sguardo, aveva sgranato gli occhi vedendo lo strano trio fermarsi di
fronte a
lei.
Senza dire una
parola aveva fatto
cenno di sedersi e dopo che tutti l'avevano fatto, aveva chiesto:
" Potrei sapere
il motivo della
vostra visita?".
Draco aveva
abbassato gli occhi e
Hermione, dopo aver sbuffato aveva detto: " Siamo venuti qui per fare
una
denuncia.
Ieri sera mentre
tornavo dalla mia
ronda, ho trovato Malfoy disteso a terra immerso in un lago di sangue!".
La donna aveva
spalancato la bocca
poi aveva fissato il biondo che non aveva ancora alzato la testa e
aveva
domandato: " Ed esattamente che cosa è successo?".
La ragazza aveva
mormorato: "
Era davvero in condizioni pietose e allora ho mandato un Patronus a
Harry,
chiedendogli di aiutarmi.
Quando lui
è arrivato, l'abbiamo
portato da Madama Chips e lì ho scoperto che non era la
prima
volta che questa
cosa accadeva!
La stessa Madama
me l'ha confermato,
dicendo che era stato più in infermeria che in classe".
La preside aveva
stretto i pugni e
aveva chiesto: " E' vero questo, signor Malfoy?" e quando lui aveva
annuito, aveva aggiunto: "
E posso
sapere perché non sono stata informata di nulla?".
Il biondo non
aveva risposto e Hermione
aveva detto: " Anche io l'ho chiesto all'infermiera e lei mi ha detto
che
le altre volte era stato lui a non voler sporgere denuncia,
perché credeva di
meritarsi tutte quelle botte e le ingiurie.
Si sentiva
responsabile per aver
fatto entrare i Mangiamorte tramite l'armadio svanitore, per aver
tentato di
uccidere Silente e per avere il marchio nero sul braccio!".
La preside aveva
digrignato i denti e
aveva mormorato con stizza: " Che idiozia!" poi recuperando un
pò di
calma aveva chiesto: " E quali erano le sue condizioni?".
Sempre Hermione
aveva detto: "
Era conciato davvero male e per un attimo anche Madama Chips ha avuto
paura di
non riuscire ad aiutarlo.
Aveva tre
costole rotte così come la
gamba destra, un occhio nero, il labbro inferiore spaccato e aveva perso tre denti.
Le cose peggiori
però erano un
polmone perforato e un taglio lungo tutto il braccio sinistro che
divideva in
due il marchio nero!".
Harry sentendo
quella sequela di
ferite aveva spalancato la bocca scioccato, esattamente come aveva
fatto la
McGranitt.
La preside a
fatica si era ripresa e
aveva mandato un Patronus a Madama Chips poi si era rivolta a Hermione
e aveva
chiesto: " E adesso è guarito?" e la ragazza aveva annuito
prima di
dire: " In
realtà il polmone gli da
ancora dei problemi e non è del tutto a posto ma per quanto
riguarda il resto
delle ferite, io e Madama Chips siamo riusciti a porvi rimedio!".
Un discreto
bussare aveva distratto i
quattro e quando Minerva aveva dato il permesso di entrare, la buona
Poppy
aveva fatto la sua comparsa, per nulla sorpresa di trovare
lì i tre studenti.
La McGranitt
aveva chiesto delle
delucidazioni su quello che aveva appena saputo e l'infermiera dopo
aver
annuito, aveva detto: " Si Minerva, la signorina Granger ha detto la
verità.
Questo ragazzo
ha passato più tempo
in infermeria che in classe, anche se come ho detto alla ragazza,
questa è
stata l'aggressione più feroce!".
La preside si
era girata verso Draco
e aveva detto: " Ora signor Malfoy, la smetta di fare scena muta!
Voglio che lei
mi dica esattamente
quello che è accaduto, senza tralasciare alcun particolare!".
Il biondo aveva
alzato lo sguardo
puntandolo in quello della donna e aveva detto: " Ieri sera stavo
tornando
nel mio dormitorio.
Avevo finito di
scontare la punizione
che mi aveva assegnato il professor Vitius, per essermi addormentato
durante la
sua lezione.
Avevo provato a
spiegargli che non
l'avevo fatto apposta ma lui non aveva voluto sentire ragioni e mi
aveva
ordinato di ripulire e lucidare tutte le coppe e le medaglie che ci
sono nella
sala trofei!".
La McGranitt
aveva chiesto: " Perché
si era addormentato in classe?" e Draco, stringendo i pugni aveva
risposto: " Perché la notte non riesco a dormire, per paura
che qualcuno
entri nella mia stanza!".
La donna aveva scosso la testa poi
aveva mormorato: " Continui il suo racconto" e il ragazzo aveva
detto: " Come dicevo prima, stavo rientrando nei sotterranei quando
sono
stato circondato.
Prima hanno
iniziato a offendermi nel
solito modo e cioè dicendo che sono un lurido Mangiamorte
che non ha diritto di
stare qui dentro, che mio padre e mia madre meritano la morte
più atroce e che
io dovrei stare ad Azkaban per tutta la vita!
Poi vedendo che
non reagivo ai loro
insulti, sono passati alle vie di fatto".
La preside
sbattendo il pugno sul
piano della scrivania aveva sibilato:
"Ora voglio i nomi di coloro che le hanno fatto questo e
anche
quello di tutti gli altri e non intendo sentire ragioni, sono stata
chiara?".