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Autore: SnowyOwl99    21/01/2017    1 recensioni
Amantes amentes (gli amanti son pazzi).
Alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts inizia un nuovo anno scolastico. Tutto sembra normale all'inizio ma poi qualcosa sconvolgerà (forse non totalmente) il nostro protagonista...Harry Potter che capirà ed accetterà i sentimenti che prova verso il suo più "acerrimo nemico" Draco Malfoy, che si rivela essere molto diverso da ciò che Harry conosceva.
Genere: Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si sapeva ormai che l'Hogwarts Express che portava gli studenti alla famosa scuola di magia non era mai in ritardo e infatti, anche quest'anno,alle undici in punto il treno lasciò la stazione che pullulava di genitori,che per la prima volta dovevano salutare i figli e bambini piccoli, probabilmente fratelli e sorelle degli studenti in viaggio, che volevano seguire gli altri verso la scuola.

 

Una volta saliti sul treno Harry,Ron ed Hermione avevano preso posto in uno scompartimento che si trovava vicino l'entrata centrale del treno ed erano rimasti lì fino alla partenza.
La coppietta si scambiò effusioni durante tutto il viaggio di andata .
Non si erano visti per ben tre settimane perchè Hermione voleva ultimare gli acquisti per il sesto anno e sapeva bene che con Ron non avrebbe mai comprato tutto.
I due erano seduti vicino alla finestra dello scompartimento e ridevano, si baciavano e Ron sussurrava parole dolci alla ragazza mentre il loro migliore amico si trovava dalla parte opposta. Harry aveva la Gazzetta del profeta in mano ma non leggeva veramente,la sua mente era occupata da altro.
L'immagine di ciò che era successo a King's Cross si faceva sempre più nitida tra i pensieri confusi del ragazzo che continuava ad interrogarsi sullo strano comportamento del Serpeverde.
Non sapeva perchè si tormentava tanto per quella faccenda ma non potè non ammettere che il solo pensare a Draco gli face sentire una sensazione particolare, un fremito mai provato prima e l'immagine di quegli occhi di ghiaccio che lo guardavano lo fecero quasi avvampare.

 

Qualche scompartimento più giù anche Draco Malfoy era intento a leggere la gazzetta del profeta mentre Blaise Zabini,seduto difronte a lui, stava giocherellando con la carta di una cioccorana che raffigurava l'immagine della cercatrice della squadra di Quidditch Inglese Blythe Parkin,quando una voce fin troppo conosciuta li interruppe "Draco! Allora? Ci hai parlato?" il biondo fece finta di niente senza però ostentare un sorrisetto che non passò inosservato agli occhi della sua migliore amica: Pansy Parkinson, Serpeverde di prim'ordine, conosciuta per il carattere forte e determinato e sopratutto per la sua "fortuna" con gli uomini.
Dopo aver fatto la domanda al suo amico la ragazza rimase in attesa di una risposta da quest'ultimo che arrivò,anche se non verbalmente "cos'è questo sorrisetto Dray?" il ragazzo allora la guardò e rispose "Sì Pansy, ci ho parlato e, modestamente ho fatto la mia gran bella figura" disse allargando notevolmente il sorriso che si stava formando su di un volto che, si vedeva, non ne faceva sfoggio da un bel po
A quelle parole la ragazza sgranò gli occhi e iniziò a parlare così velocemente che nessuno riuscì a seguire il suo discorso, nessuno apparte Draco che conosceva la ragazza da talmente tanto tempo da riuscirla a capire quando nemmeno lei stessa riusciva.
Come un treno in corsa Pansy lo riempì di domande "Allora cosa gli hai detto? E lui che ti ha detto? Eri emozionato Dray? Ma quando ci hai parlato? Hai fatto lo strafottente come al solito? Non dirmi che è così perchè giuro che se hai rovinato tutto insultandolo ti scaglio contro una maledizione così potente che ricorderai fino alla fine dei tuoi giorni! E poi di.." Non riuscì a terminare la frase perche Blaise le mise una mano sulle labbra togliendole la capacità di parlare e ricevendo da quest'ultima uno sguardo così penetrante che il ragazzo si sarebbe ricordato per il resto della sua vita " Pansy tranquilla, ti racconto tutto ma per favore non guardare così Blaise perché stai agitando anche me" disse Draco che cercò di salvare l'amico da un destino leggermente doloroso.
Blaise la lasciò andare. Pansy si calmò e si sedette accanto a lui in attesa che il loro migliore amico raccontasse il suo incontro con Harry Potter.

 

Draco chiuse elegantemente il giornale e lo poggiò vicino alla finestra dello scompartimento poi iniziò a dir loro di come, avvicinandosi al binario, aveva visto Potter guardarsi intorno con aria quasi smarrita e così lui avvicinandosi con l'eleganza e lo stile degno di un Malfoy lo aveva salutato per poi andarsene.
Sebbene Pansy fosse contenta del passo che l'amico aveva compiuto, non riuscì a nascondere che si aspettava di più da lui "Credevi che sarei andato lì a fargli la serenata e gli avrei chiesto perdono inginocchiandomi davanti a lui?" Blaise ridacchiò e Pansy gli inviò uno sguardo torvo "Sai Dray non sarebbe male chiedere scusa, infondo lui ti piace e, per quanto io ti adori, non hai la possibilità che lui possa provare qualcosa per te se non l'astio per il trattamento ce gli hai riservato in tutti questi anni..." Zabini la guardò con uno sguardo misto tra lo sconcerto e l'accettazione; Blaise sapeva che la ragazza non aveva tutti i torti.

Anche Draco sembrò accettare la verità. Pansy aveva ragione. Harry e Draco si erano insultati per cinque anni come poteva pretendere che il grandioso Grifondoro potesse passare sopra a tutto con un semplice saluto.
Il biondo abbassò lo sguardo pensando a quanto era stato stupido negli anni precedenti quando Blaise lo riportò alla realtà "Draco cosa hai intenzione di fare?" fece un respiro e disse "Non lo so Blaise. Non ne ho la minima idea.Ma, almeno,so cosa voglio...e ho sempre voluto" disse con un tono quasi fiero che fece sbuffare Pansy "seh certo sempre saputo eh..ti ricordo che IO e Blaise abbiamo passato tre anni della nostra vita cercando di farti capire che l'ossessione e l'odio che provavi verso Potter fosse qualcosa di più quindi, sei pregato di riconoscere almeno i meriti altrui" disse battendo il cinque con Blaise assieme al quale indirizzò a Draco uno sguardo soddisfatto "Si okay Parkinson, vi devo ringraziare, ma ora direi di parlare di cose serie...come faccio ad avvicinare Potter? Okay salutarlo per fare la mia uscita ad effetto ma, sappiamo che se mi avvicinassi per parlarci normalmente lui darebbe di matto.." la ragazza mostrò un sorriso furbo e calcolatore "Lascia fare a me, ho già un piano".
A quelle parole Draco si rilassò. La sua amica non lo aveva mai deluso sotto quest'aspetto e così lanciò un'occhiata fuori dal finestrino del treno. Adorava vedere il paesaggio cambiare continuamente mentre i pensieri lo travolgevano. Chiuse gli occhi e lasciò che il suo cervello elaborasse delle immagini fin quando due occhi verdi, così profondi e familiari lo fecero sorridere,di nuovo.

   
 
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