Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: lele06    22/01/2017    2 recensioni
Salve a tutti. Ho caricato nuovamente questa storia visto che ho deciso di cambiare quasi l'intero primo capitolo, visto che quello che aveva aggiunto prima non mi soddisfaceva molto.
Tratto dal testo:
< E inoltre secondo me è scarso a basket > aggiunse
< Non è scarso, è molto forte > urlò Hinata alzando il capo sorprendendo sia la madre che la sorella, le quali non si sarebbero mai aspettate un comportamento così dalla dolce e tranquilla Hinata
< È bravissimo a giocare a basket. Era uno dei migliori giocatori della squadra delle medie e sono sicurissima che sarà così anche alle superiori > aggiunse certa delle sue parole. Aveva visto come il ragazzo si impegnava non solo durante gli allenamenti con la squadra il pomeriggio, ma anche la sera al parco. Era certa che sarebbe stato un giocatore fondamentale anche per la squadra del liceo
Spero che con questo piccolo estratto vi abbia incuriosito.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                 CAPITOLO 10
< Hinata > la chiamò la madre, aprendo la porta della sua stanza, dirigendosi verso la finestra per aprire le tende, facendo prendere un po’ di luce alla stanza < La colazione è pronta > la informò voltandosi verso di lei. Vedendo che a quella notizia la figlia non avesse fatto una piega, la sua preoccupazione, vedendo quello, aumentò. Erano ormai quattro giorni che andava avanti quella situazione. Durante quei giorni, la ragazza rimaneva tutta la giornata chiusa nella sua stanza. Per farla mangiare, doveva portargli la cena in stanza, ma quando andava a riprendersi il vassoio, notava che i piatti fossero quasi pieni. Questo comportamento della figlia, la stava decisamente preoccupando. Era la prima volta che la vedeva in quello stato. Aveva cercato di chiedere qualche informazione ad Hanabi, ma sfortunatamente neanche lei conosceva il perché di quel comportamento da parte della sorella maggiore. In quei giorni aveva cercato di parlare con Hinata, ma tutto era vano in quanto dalle labbra della ragazza non usciva nessuna parola. Anzi quando gli si ponevano delle domanda, si chiudeva a riccio nel letto, coprendosi totalmente con le coperte
< Lo sai che giorno è oggi? > domandò la madre
< L-lunedì > rispose con voce bassa la ragazza
< Questo vuol dire che oggi devi andare a scuola > la informò con voce dolce, dandole piccole carezze da sopra le coperte
< Non ci voglio andare > le comunicò coprendosi meglio con le lenzuola. Sentendo quelle parole, la madre sbuffò. Non voleva che la figlia saltasse un altro giorno di scuola. Erano stati fortunati che aveva saltato solo due giorni, grazie al fatto che era arrivato il fine settimana.
< Cosa ti sta succedendo in questo periodo? > le chiese sedendosi sul letto
< Niente di cui preoccuparti. Non mi sento tanto bene. Domani sicuramente andrò a scuola > rispose mentendo, sperando che la madre la lasciasse sola con i suoi pensieri. Da quando Naruto l’aveva nuovamente rifiutata ed in più allontanata da lui, le sembrava come se la sua vita non avesse alcun significato.
< Ok, allora informo la scuola che sarai assente anche oggi > le comunicò, credendo alle parole della figlia. Se il giorno successivo avrebbe detto nuovamente che non sarebbe voluto andare a scuola, l’avrebbe costretta lei con la forza. Non poteva rimanere chiusa in casa per sempre. Se aveva qualche difficoltà, le doveva affrontare. Non concludeva niente se rimaneva sempre chiusa in casa.
Quando la madre chiuse la porta della sua stanza, Hinata, abbassò leggermente le coperte, scoprendosi la testa. Iniziò ad osservare il soffitto, cominciando a ricordare gli avvenimenti accaduti sul tetto. Ogni volta che ricordava le parole di Naruto, dai suoi occhi scendevano calde lacrime ed il cuore le doleva. Anche in quel momento, il risultato non cambiò
< Sono proprio una scema > disse fra se e se, asciugandosi gli occhi con la manica del pigiama. Sapeva perfettamente anche lei che non poteva continuare così. Se proseguiva così faceva solo del male a se stessa ed anche ai suoi familiari. Aveva notato dal loro tono della voce, quando entravano nella sua stanza, che fossero preoccupate per lei. Questo le dispiaceva, ma non era ancora pronta nell’affrontare nuovamente Naruto. All’inizio dell’anno era stata contenta di sapere che lei ed il ragazzo erano capitati nella stessa classe, ma adesso avrebbe preferito il contrario. Almeno le cosa sarebbero state diverse. Sicuramente sarebbe stato più semplice per lei andare a scuola. Il problema era quello. Non sapeva come comportarsi quando lo avrebbe visto appena sarebbe entrata in classe. L’idea di essere ignorata completamente dal ragazza la terrorizzava. Lei non voleva questo, desiderava solo avere un rapporto normare con Naruto, anche se questo l’avesse rifiutata. Purtroppo questo era impossibile ora, a causa della parole del ragazzo. Nonostante questo doveva farsi forza ed andare avanti, per lei ed i suoi familiari, i quali stavano soffrendo più di lei vedendola in quello stato.
 
Dopo aver informato la scuola dell’assenza della figlia, la madre della ragazza entrò in cucina
< Ancora niente? > domandò Hanabi seduta a tavola. Sentendo quella domanda rispose scuotendo il capo
< Chi sa cosa gli sarà successo > disse Hanabi iniziando a pensare a qualche possibile avvenimento che avrebbe potuto schioccare così la sorella maggiore
< Non saprei proprio > sospirando la madre, accomodandosi anche lei a tavola, incominciando a riflettere.
< Forse avrà avuto una delusione amorosa > ipotizzò la madre, attirando l’attenzione della figlia, la quale sentendo quelle parole alzò immediatamente il capo, iniziando a pensare che forse fosse possibile, anche se a detta di Hinata, lei era già stata rifiutata un po’ di tempo fa. Quindi giunse alla conclusione che fosse impossibile questo
< Non può essere una cosa del genere > affermò Hanabi < Hinata è stata rifiutata già qualche tempo fa > aggiunse
< Cosa? > domandò la madre non credendo a quelle parole. Appena sentì quella parola, Hanabi si morse la lingua in quanto aveva promesso ad Hinata di non dire niente alla madre riguardo a quell’avvenimento
< È stata rifiutata durante la gita di tre giorni in montagna > la informò Hanabi, in quanto non poteva più rimangiarsi quello che aveva appena detto
< Non era a conoscenza di questo > affermò abbassando il capo, triste per la figlia per il suo amore non corrisposto. Pensò che quando la figlia fosse tornata dalla gita non si era comportata in quel modo, quindi giunse alla conclusione che forse era accaduto qualcosa di ancora più grave di quello
 < Forse, ma dico forse > iniziò < Hinata è stata rifiutata una seconda volta. A differenza della prima volta, questa volta in modo definitivo > continuò pensando che forse una cosa del genere avrebbe potuto ridurre la figlia in quel modo
< Probabilmente hai ragione > disse Hanabi confermando l’ipotesi della madre < In quanto quella volta mi disse che nonostante l’avesse rifiutata, avevano deciso di continuare ad essere amici > continuò
< Per caso sai il nome di questo ragazzo? > le chiese la madre
< Purtroppo no > rispose Hanabi abbassando tristemente il capo, per poi alzarlo di scatto. Lei non lo sapeva, ma forse le amiche della sorella erano a conoscenza del nome del ragazzo verso cui Hinata provava sentimenti. Anche se era solo un’ipotesi, doveva assolutamente accertarsi di ciò. Guardò l’orologio e notando che fosse ancora presto, decise di tentare il tutto per tutto, recandosi all’istante alla scuola della sorella. Inoltre le due scuole non erano molto distanti.
< Adesso vado > la informò alzandosi di scatto dalla tavola, spaventando la madre < Ti informerò se saprò qualcosa > aggiunse correndo nel salone, dove prese la borsa dal divano per poi uscire di casa
< Ok > urlò la madre sperando che Hanabi avrebbe scoperto qualcosa di utile.

                                      ---------------

< Anche oggi non è venuta > esclamò Sasuke poggiando le mani sulla ringhiera che delimitava il tetto, facendo spaventare Naruto, il quale non si aspettava la presenza del ragazzo in quel posto
< È tutta colpa mia > affermò Naruto abbassando il capo, consapevole che se Hinata non era venuta a scuola in quei giorni era solo per colpa sua. Pensò che forse aveva esagerato usando quelle parole, quella volta dopo la partita. Forse se avesse avuto più tatto, probabilmente Hinata in questo momento starebbe mangiando con Sakura ed Ino.
< Vedrai che prima o poi ritornerà > osservò Sasuke
< Lo spero > ancora con il capo abbassato. Lo desiderava davvero. Quei giorni senza vederla erano stati davvero duri. Inoltre gli sembrava come se il tempo a scuola non passasse mai. Aveva pensato anche di andare a trovarla a casa, per poi fermarsi e riflettere sul fatto che molto probabilmente era una pessima idea. Come si sarebbe potuto presentare a casa sua, quando le aveva rivolto quelle dure parole? Sicuramente lo avrebbe cacciato immediatamente di casa e forse gli avrebbe dato anche un bel ceffone, anche se quest’ultima cosa non era da Hinata. La ragazza non era una persona violenta, anzi era fin troppo gentile alle volte.
< Ti posso chiedere una cosa Naruto? > chiese Sasuke voltandosi verso l’amico, il quale acconsentì con un semplice gesto del capo < Come hai visto Sakura in questi giorni? > domandò. Dopo aver ascoltato la domanda, Naruto iniziò a riflettere sul comportamento tenuto dalla ragazza in quei giorni. Pensò che si stava comportando in modo diverso rispetto a prima, in quanto appena entrava in classe, la prima cosa che faceva era quella di andare a salutare Sasuke. Adesso, invece, si dirigeva immediatamente al suo banco, senza degnare di uno sguardo il suo amico. Questa cosa all’inizio l’aveva sorpreso perché non era mai capitato un episodio del genere. Voleva chiedere informazioni direttamente all’interessata, ma poi quando l’insegnate disse che Hinata fosse assente, pensò che non fosse, per lui, molto importante il comportamento di Sakura ma era molto più rilevante l’assenza della ragazza che amava.
< Ultimamente ho notato che si comporta in modo diverso nei tuoi confronti > rispose Naruto, mentre Sasuke, sentendo quelle parole sospirò. Lo aveva notato anche lui quello. Di certo non poteva benissimo niente se si comportava così, in quanto se si trovavano in quella situazione era tutta colpa sua. L’aveva telefonata numerose volte, ma ogni chiamata veniva staccata. Quindi aveva deciso di provare con i messaggi, ma purtroppo non aveva avuto nessuna risposta. Era consapevole di stare nel torto, ma nonostante questo non voleva che tra loro finisse in quel modo. Anzi non voleva che tra di loro terminasse affatto. Da quando si erano lasciati, aveva portato con se sempre l’orologio che la ragazza l’asciò, la sera della rottura, a casa sua. Voleva ridarglielo, ma ogni qualvolta si avvicinava alla ragazza lei si allontanava
< È tutta colpa mia > affermò sospirando nuovamente
< Cosa le hai fatto? > domandò perplesso Naruto
< Ci siamo lasciati > rispose abbassando il capo, non volendo vedere l’espressione sul volto dell’amico. Era il primo a cui lo dicesse ed era alquanto nervoso
< Mi dispiace > disse l’Uzumaki abbassando il capo, triste per il compagno, ma quando ripensò alle parole appena dette da Sasuke, alzò immediatamente il capo con espressione sconvolta
< COSA? > domandò urlando
< Io e Sakura eravamo fidanzati > rispose Sasuke, sollevando il capo lentamente. In quel momento a Naruto, venne in mente la conversazione che ebbe a casa di Sasuke prima di partire per la gita. In quell’occasione il suo amico gli aveva detto che forse Sakura era fidanzata
< Quindi quando mi avevi detto che avevi visto Sakura, mano nella mano, con un ragazzo, volevi dirmi che quel ragazzo eri tu? > domandò meravigliandosi per aver fatto una domanda del genere
< Esattamente > rispose Sasuke
< Perché me lo dici solo ora? > chiese, curioso di saperne il motivo
< È solo perché volevo sapere come avessi reagito > rispose
< Lo sai > iniziò Naruto alzando il capo per osservare il cielo < Quando vi vedevo insieme, non provavo nessun rancore verso di te, anzi pensavo che formavate una bella coppia > continuò sorridendo < Quindi perché non mi hai informato prima di questo avvenimento? > continuò domandando
< Avevamo deciso, anzi avevo deciso, di tenerla segreta a tutti per proteggere Sakura > rispose
< Da cosa doveva essere protetta Sakura? > chiese non capendo a cosa si riferisse il suo amico. Sapeva perfettamente che Sakura si sapeva difendere benissimo da sola. Conoscendola sapeva che nessuno avrebbe avuto il coraggio di sfidarla.
< Dalle altre ragazze > rispose subito Sasuke < Devi sapere che quando vogliono le ragazze sanno essere più malvagie dei ragazzi > aggiunse informandolo
< Tralasciamo il fatto che scommetto che nessuna ragazza si permetterebbe di far del male a Sakura, in quanto conoscono la sua reputazione > lo avvisò < Se sarebbe successo qualcosa, sono sicuro al cento per cento che tu saresti intervenuto per proteggerla, quindi non capisco ancora il motivo del tenere segreta la vostra relazione > continuò sorprendendo Sasuke, con quelle semplice parole. Il ragazzo pensò che Naruto avesse ragione. Se sarebbe accaduto qualcosa di grave a Sakura, certamente sarebbe andato in suo soccorso, quindi era inutile, fin dall’inizio tenere nascosta la loro relazione. Si diede dell’idiota da sola per non averci pensato da solo
< Guarda lì > affermò Naruto indicando il cortile della scuola. Sasuke volse lo sguardo lì, individuando Sakura parlare con un’altra ragazza. Senza dire niente, iniziò a correre verso la porta per raggiungere la ragazza in cortile. Vedendo quella reazione, Naruto pensò che per il suo amico si sarebbe risolto tutto. Quello che rimaneva con più problemi, irrisolvibile, rimaneva lui.

                                -------------------

Appena giunse nel cortile, si guardò intorno per scorgere la figura di Sakura. Quando la individuò, iniziò a correre nuovamente verso la sua direzione
< Sakura > urlò appena gli si avvicinò. La ragazza sentendosi chiamare, si voltò sorpresa di osservare Sasuke difronte a lei, prendere fiato.
< Cosa vuoi? > domandò incrociando le braccia al petto, distogliendo lo sguardo da lui
< Voglio solo parlare con te > rispose Sasuke
< Non ho niente da dirti > affermò la ragazza < Spostiamoci da qui > prendendo il braccio della ragazza con la quale stesse parlando, prima che Sasuke la interrompeva
< Aspetta un attimo > afferrando il braccio della ragazza, meravigliata di quel comportamento. Non credeva che Sasuke l’avrebbe fermata in quel posto, sotto lo sguardo di tutti. Grazie, infatti, all’urlo di poco prima, il ragazzo aveva attirato l’attenzione di tutti i ragazzi presenti nel cortile
< Lasciami andare > cercando di liberarsi della presa, la quale diventava sempre più forte. Vedendo che non riusciva a svincolarsi dalla sua presa, Sakura decise di ascoltare quello che il ragazzo le volesse dire
< Sono tutte orecchie > affermò
< Andiamo da un’altra parte > propose Sasuke, notando che tutti i presenti stessero guardando loro. Non voleva minimamente parlare di una cosa così imbarazzante, per lui, in quel posto
< Non se ne parla proprio > lo informò Sakura < Se non ti sta bene parlare qui, allora lasciami andare > continuò. Ascoltando ciò, Sasuke capì che se voleva ritornare con lei, lo doveva fare lì. Prese un grande respiro
< Sono stato un coglione quando l’altra sera ho detto quelle parole > iniziò a voce bassa  
< Non ho sentito cosa hai detto. Parla più forte > lo informò Sakura, cercando di stuzzicare il ragazzo
< Ha detto che è stato un coglione... > iniziò la ragazza di fianco a lei, venendo fulminato con lo sguardo dalla ragazza, appena disse quelle poche parole
< Non l’ho detto a te > le comunicò con sguardo omicidio
< S-scusa > balbettando abbassando il capo, spaventata a morte dalla ragazza dai capelli rosa
< L’altra sera sono stato un coglione, quando ti ho detto quelle parole > ripeté con voce più alta rispetto a prima < Volevo chiederti scusa e chiederti di darmi un’altra possibilità > aggiunse guardando la ragazza negli occhi. Sakura sentendo quelle parole, non credeva ancora possibile che quello che stesse accadendo in quel momento fosse la realtà. Per accertarsene si diede un piccolo pizzicotto sulla guancia
< Ahia > toccandosi la guancia, accertandosi che non stesse sognando < Solo se usciremo allo scoperto > propose.
Sasuke appena sentì quelle parole, si avvicinò piano piano alla ragazza, per poi baciarla dolcemente sulle labbra davanti a tutti i presenti. Pensò che quello le poteva bastare per capire che adesso la loro relazione era diversa. Non più segreta, ma alla luce del sole. Appena si staccò, dalla tasca dei pantaloni estrasse l’orologio che la ragazza aveva lasciato a casa sua qualche sera prima.
< Non lo devi togliere per nessuna ragione > la informò, una volta che glielo mise al posto destro
< Come ho detto quella volta, ne avrò cura per sempre > affermò dannandogli un piccolo bacio sulla guancia, facendo arrossire leggermente Sasuke per quel bacio
< Scusate > li chiamo la ragazza vicino loro
< Scusa, ti do subito l’informazione che vuoi > le disse, voltandosi verso di lei < Il ragazzo che piace ad Hinata si chiama Naruto Uzumaki > aggiunse
< Grazie mille. Ci vediamo > li saluto per poi scappare ad informare la madre di quella notizia. Non era riuscita a giungere in tempo la mattina, quindi aveva deciso di recarsi alla scuola della sorella maggiore durante la pausa pranzo
< Chi era quella ragazza? > domandò Sasuke non capendo perché Sakura le avesse dato quell’informazione
< È la sorella di Hinata > rispose Sakura

                         -----------------------

Dopo aver mangiato, Naruto si recò nella sua stanza, dove appena entrò si buttò a peso morto sul letto, ripensando a quello che fosse successo quella giornata. Quando vide i suoi amici, Sakura e Sasuke, baciarsi fu felice. In quel momento pensò che formassero davvero una bella coppia. Mentre li vide baciarsi, immaginò che per lui tornare ad avere un rapporto normale con Hinata, sarebbe stato molto più difficile. Sapeva perfettamente di averla ferita, quindi pensò che delle semplici scuse non sarebbero bastate.
< Naruto > urlò la madre dal piano di sotto < Scendi un attimo > continuò. Sentendo ciò, il ragazzo scese dal letto per andare a vedere cosa volesse da lei la madre. Quando scese le scale, vide seduta sul divano del salone la madre insieme ad un’altra donna. Appena la vide, rimase meravigliato dalla sua bellezza. Ma più la guardava e più le ricordava qualcuno che conoscesse.
< Hai fatto subito > affermò la madre voltandosi verso di lui < Lei è la madre di una tua compagna di classe > continuò indicando la donna al suo fianco
< Ciao > iniziò < Io sono Haruka* Hyuga > aggiunse, mentre Naruto rimase sorpreso da quella notizia, non credendo alle suo orecchie
< Sono Naruto Uzumaki > disse inchinando leggermente il capo in segno di rispetto
< È venuta qui per vedere se sapevi cosa fosse accaduto a sua figlia > lo informò la madre. Sentendo ciò, Naruto deglutì. Lui conosceva perfettamente cosa fosse accaduto ad Hinata. Se adesso la ragazza stesse soffrendo era tutta colpa sua.
< In effetti…> iniziò venendo interrotto dall’arrivo del padre, il quale poggiò sul piccolo tavolino, posto davanti al divano, un vassoi con tre bicchieri di thè
< Ho interrotto qualcosa? > domandò Minato
< Si > rispose immediatamente Kushina voltandosi verso il marito, il quale portò lo sguardo alla donna di fianco alla moglie, pensando di averla già vista da qualche parte. Iniziò a riflettere dove aveva potuta averla incontrata per poi ricordarsi di quando aveva interrotto il figlio baciare una ragazza
< Naruto > disse < Non trovi che somigli alla ragazza che quella volta stavi per baciare? > domandò Minato voltandosi verso il figlio, il quale divenne rosso per l’imbarazzo
< COSA! > urlarono all’unisono le due donne, sorprese da quell’informazione
< È accaduto quando Naruto aveva la febbre > le informò, non capendo da cosa fossero meravigliate le due donne, in quanto lui pensava che fosse una cosa normale baciare la ragazza verso la quale si provava qualcosa. Dopo aver pensato ciò, rifletté sul fatto che forse le due non sapevano quello < Non sapete che Naruto prova qualcosa per quella ragazza? > domandò innocentemente Minato
< Non ne avevo proprio idea di questa cosa > rispose Kushina, mentre Naruto maledì mentalmente il padre. Come sempre aveva detto qualcosa che non avrebbe dovuto dire.
< Scusami un po’ > iniziò la madre di Hinata, cercando di riordinarsi le idea < Tu provi qualcosa per mia figlia? > chiese
< Si > rispose Naruto
< Allora perché non state insieme? > domandò < Io so che lei prova qualcosa per te > continuò curiosa di conoscere il perché i due non fossero ancora fidanzati
< È un po’ complicato da spiegare > rispose il ragazzo in modo vago
< Abbiamo tutto il tempo che vuoi > lo informò la madre prendendo una posizione comoda sul divano, permettendo anche al marito di sedersi. Vedendo i tre attendere una sua spiegazione, Naruto prese un gran respiro prima di informarli di tutto quello che fosse accaduto. Se sarebbe stato utile per aiutare Hinata, avrebbe fatto questo ed altro.
< Dopo aver ascoltato questo, ho la certezza che sei davvero uno stupido > affermò la madre, cercando di mantenere la calma, non volendo mostrare il suo lato malvagio difronte ad un ospite
< Effettivamente tua madre non ha torto > rincarò la dose il padre
< Certo che mia figlia si è innamorata proprio di un ragazzo strano > osservò la madre di Hinata, non riuscendo a credere a quello che avesse appena ascoltato. Credeva che non fosse possibile mettere in palio la ragazza verso la quale si prova qualcosa. Una cosa del genere, era inimmaginabile per lei.
< Adesso cosa si fa? > chiese Minato, guardando le donne
< Appena la nostra ospite se ne sarà andata, gli si dovrà dare una bella punizione > gli comunicò iniziando a schioccarsi le dita. Osservando ciò Naruto iniziò a temere per la sua incolumità. Era a conoscenza del fatto che quando la madre era arrabbiata, era meglio scappare dalla sua furia, altrimenti erano guai
< Dovremmo lasciare che la risolvano loro da soli > li informò la madre di Hinata alzandosi dal divano < Domani sicuramente Hinata tornerà a scuola > continuò. Se sua figlia si sarebbe rifiutata di andare a scuola, l’avrebbe costretta con la forza ad andarci < L’unica cosa che ti posso consigliare è di chiarire con lei > aggiunse
< Cercherò di fare del mio meglio > la informò il ragazzo alzando il capo, rimasto abbassato da quanto aveva finito di informarli di quello che fosse successo
< Bene > disse sorridendo la madre di Hinata < Adesso vado. È stato un piacere fare la vostra conoscenza > aggiunse, inchinando il capo per poi raggiungere la porta ed uscire dalla casa.
Appena la donna uscì di casa
< Noi due dobbiamo un attimo parlare > lo informò Kushina osservandolo con occhi pieni di rabbia. Appena li vide, Naruto sentì la paura crescere in lui. Di conseguenza iniziò a correre verso camera sua, barricandosi dentro, sperando che la porta avrebbe retto alla rabbia della madre.
 
Note autore:
Ecco il decimo capitolo.
Come vi sembra? È stato di vostro gradimento?
Vorrei ringraziare Azul5 per aver commentato il capitolo precedente e tutti i lettori silenziosi.
Alla prossima
*Visto che nel manga, la madre di Hinata non viene menzionata. Ho usato un nome di fantasia per lei.

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: lele06