Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: SolfatoDiLinfa    23/01/2017    2 recensioni
Sembrava un pomeriggio come tutti gli altri. Sia per Abby, che per Brianna. A modo loro, se la cavavano discretamente, l’una in famiglia e l’altra con il solito sorriso arrogante stampato sul volto, anche nelle situazioni più disparate. Nessuna delle due si sarebbe aspettata un’aria così irrespirabile, il cielo così oscuro. La paura e il pericolo tanto vicini da riuscire a percepire il loro fiato sporco sulle guance, un loro bisbiglio più forte di un urlo.
Abby la studentessa, la ragazza perfetta, colpita da eventi più grandi di lei. Brianna, una sottospecie di criminale, quella che sa cosa fare in ogni momento, ficcata in un caos che non sempre è in grado di controllare.
Dal testo (cap.5): «Su, in piedi ragazzina» le sussurrò all’orecchio. «L’apocalisse è iniziata»
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 6: Salvarsi le chiappe è un hobby

 
«Merda» Brianna si chiedeva come un branco di stupidi roditori potesse agire in quel modo.
«Merda» la seguì a ruota la bionda.
«L'armadio! Riesci a spostarlo?» esclamò la prima, la mente occupata ad elaborare un piano che non finisse con la loro morte. «No che non riesci a spostarlo, cazzo!» si rispose da sola.

Alcuni topi, nel frattempo, erano atterrati sul pavimento e le stavano aggirando. Sembravano pronti a colpire, eppure esitavano.
Abby aprì le forbici, in modo da avere due lame su cui fare affidamento.

«Dammi una mano, svelta!» la bionda si precipitò ad aiutarla. Brianna, nel frattempo, aveva afferrato l'armadio più lontano dalla finestra e lo stava spingendo verso il centro della stanza.
«Cosa stiamo facendo?» i topi stessi sembravano guardarle con perplessità, lì fermi ma frementi. Erano almeno una decina.

«Non cercare di prenderti il merito per le mie azioni» rise Brianna. Si portò dietro l'armadio e ci si gettò contro. Abby temette si fosse rotta una spalla, il braccio, e che fosse letteralmente impazzita. Capì invece il suo genio quando l'armadio si schiantò sopra la maggior parte dei ratti, risparmiando solo i più reattivi.

La mora non perse tempo. Questa volta si dedicò al secondo armadio, spingendolo addosso alla finestra, bloccando la via d'accesso. Peccato che, durante la carneficina, altre "piccole" bestie avevano approfittato della libertà d'entrata, sgattaiolando e nascondendosi negli angoli bui della stanza.
Abby se ne sarebbe probabilmente vergognata per tutta la vita, ma si rifugiò dietro alla mora, che si lanciò all'attacco. Bene, ancora una volta Brianna avrebbe dovuto fare tutto da sola.

Gli scarponi erano la sua arma migliore, al momento. Schiacciò l'ennesimo ratto a terra, ma gli animali sembravano voler attaccare assieme, circondare la ragazza. E lei aveva due scarpe, un solo senso dell'equilibrio.

Le difficoltà iniziarono quando ben due topi si lanciarono verso Brianna. La ragazza spostò il baricentro all'indietro, tenendosi ad Abby per la spalla e parando un attacco con un piede, mentre ancora l'altra bestiaccia saltava verso di lei. Decise di non pensare al fatto che i denti aguzzi si sarebbero conficcati presto nella sua carne. Non la spaventava il danno fisico in sé, ma le urla che aveva sentito fino a pochi minuti prima. In qualche modo, dovevano giustificarsi.

E in tutto quel subbuglio, il corpo del topo sbatté all'altezza del suo ginocchio, sporcando i pantaloni di una sostanza rossa e viscida, forse il suo sangue. La testa aveva raggiunto terra molto prima, tranciata dalle forbici di Abby, che le lanciò uno sguardo d'intesa. Dopotutto, quella ragazza non si era dimostrata così inutile, si convinse.
 
La lotta continuò, fino a che tutti gli altri topi non si ritrovarono a terra, ossa rotte e crani spappolati.
La bionda respirava più affannosamente dell'altra, nonostante avesse fatto molto meno.
«Bel lavoro» sussurrò Abby, ancora scossa dallo spavento.
«Già» Brianna rise, e indicò i pantaloni dell'altra. «Ne hai bevuta di acqua oggi, eh?»

Sgranò gli occhi quando la bionda si precipitò su di lei, con le forbici in mano. Non ebbe nemmeno il tempo di pensare a delle scuse credibili per la battuta, che il corpo dell'altra cozzò contro il suo, eppure non aveva ancora sentito alcuna lama penetrarle l'addome. Anzi, uno squittio giunse alle sue orecchie.

Quando Abby si staccò da lei, Brianna poté chiaramente vedere il topo che ancora si muoveva; le forbici della ragazza lo trapassavano da parte a parte.
«Bleah!» esclamò lei, lanciò via le forbici assieme al loro ospite e si mise a saltellare dal disgusto.
«Mh, potremmo cucinarlo assieme ai marshmallows»
«Bry, che schifo! Ringraziami, maledetta idiota! E controlla che non ce ne siano altri!» sbraitò.
La mora avrebbe dovuto essere preoccupata, ma la scena a cui stava assistendo era di una dolcezza unica.

«E non ho nemmeno un'arma!» si lamentò ancora Abby.
Brianna estrasse le forbici dal corpo morto dell'animale, le pulì accuratamente sulla maglia. Non accadeva spesso, ma quella volta si rendeva conto che ciò che stava facendo era di una schifezza incomparabile. Porse poi le forbici alla compagna, che le accettò riluttante.
«Grazie» sussurrò la mora, riferendosi al lavoro di squadra svolto durante la "battaglia".
«Prego» si snobbò Abby.
 
Brianna si morse il labbro, indecisa. Sì immaginò porgere ad un numero dispari di persone la stessa domanda: "Sì o no?" senza rivelare l'argomento di discussione. La maggior parte rispose . Yoda aggiunse: "Fare o non fare, non esiste provare"*.

Si avvicinò alla bionda, che intanto la guardava perplessa. Notava un pizzico di ammirazione, nei suoi occhi. «Mi fido di te» bisbigliò.
L'altra rimase ferma, come in trance. Forse non se l'aspettava. «Anche io mi fido di te» sussurrò dopo qualche attimo.
 
Bene, lo aveva fatto. Con serietà, oltretutto. Ora poteva concedersi una buona fetta di arroganza, espressa in primis da un largo sorriso. «Ovvio. Anch'io mi fiderei di me stessa»
«Intanto, ti ho salvato la vita per ben due volte!»
«Tu dici? Sei sicura che quelle bestiacce immonde non volessero solo abbracciarmi?» rise. «Mi hai privata del loro affetto!»

Dopo aver ricontrollato la stanza più e più volte, per assicurarsi che fossero sole, decisero che avrebbero aspettato l'alba, prima di uscire. Si accordarono sul fatto che ognuna avrebbe protetto il culo dell'altra. Brianna tenette a precisare il significato letterale dell'affermazione, spiegando che non avrebbe gradito i dentini di un ratto sulle (o peggio, nelle) sue belle chiappe.
Sostenne inoltre che era abituata a stare sveglia la notte, invitando la bionda a riposarsi. Ormai erano al sicuro, lì dentro.
La mora, quindi, non fece altro che osservare Abby, per tutto il tempo. La sera, mentre si addormentava, a pochi passi da lei e lontana dalle budella dei topi morti. La notte, mentre dormiva, si concentrò sul filo di bava che scendeva dal labbro inferiore della ragazza. E la mattina, quando si decise a svegliarla.

«Su, in piedi ragazzina» le sussurrò all'orecchio. «L'apocalisse è iniziata»



* Traduzione letterale dall’inglese “Do. Or do not. There is no try.
(Yoda, da “L’impero colpisce ancora” – Star Wars)


Heeey! Eccomi qui con un nuovo capitolo. La storia potrebbe sembrare un po' superficiale all'inizio, perché, a dire il vero, era stata concepita per esserlo. E invece, più o meno dopo il decimo capitolo, mi sono fatta prendere dalla trama e ora sono decisamente più avanti, pur non sapendo quando caspiterina finirà (ho calcolato una quarantina di episodi, ma d'altronde ne avevo pensati venti e ora sto scrivendo il trentesimo) (uccidetemi).
Più avanti ci sarà modo di scoprire qualcosa in più di entrambe le ragazze, e i fatti si faranno più interessanti e complessi.
Detto questo, ci tengo a ringraziare Manga9000 per le recensioni, e coloro che stanno seguendo la mia storia. Grazie di cuore!
E, ripeterlo non guasta mai, una recensione o un mini-commento sono sempre graditi!
Spero che la storia che sto macinando sia di vostro gradimento!
A presto,
BlueRhylia :)

 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: SolfatoDiLinfa