Come mi vergogno. Credo di
aver aggiornato qualcosa come due mesi fa, ma da allora ho avuto un
sacco di esami e laboratori e mancanza di ispirazione,
perciò, oltre a non aver tempo per continuare la storia, non
sapevo neanche come
mandarla avanti. Spero che sappiate perdonarmi. *si cosparge il capo di
cenere*
Ma bando alla tristezza, ora ho continuato e ho anche in mente (forse) i capitoli successivi, quindi spero di non lasciarvi a piedi ancora per così tanto tempo!
E tra l'altro Button sta andando a gonfie vele nel mondiale, il che potete pensare che non c'entri niente, ma quando sono contenta ho molta più ispirazione quindi in un certo senso sì, c'entra. XD
Ma bando alla tristezza, ora ho continuato e ho anche in mente (forse) i capitoli successivi, quindi spero di non lasciarvi a piedi ancora per così tanto tempo!
E tra l'altro Button sta andando a gonfie vele nel mondiale, il che potete pensare che non c'entri niente, ma quando sono contenta ho molta più ispirazione quindi in un certo senso sì, c'entra. XD
Capitolo 6: Niagara falls
«Daisy, ma non avevi detto che avrebbero smesso presto?»
«Non ho detto che avrebbero smesso presto, ho detto che avrebbero smesso prima, è molto diverso!»
«Sì, ma quando hai detto “prima”, io avevo interpretato “prima del prossimo anno”…»
«Be, la prossima volta potresti stare anche attento a come parli, meno male che tu sei quello che ci sa fare con le ragazze, guarda che hai combinato…»
«Di solito ho a che fare con ragazze NORMALI…ma non ci conviene ripulire un po’ con la magia?»
«No, tranquillo, cosa esiste a fare l’idraulico sennò?»
Sirius annuì, fingendo di sapere da sempre cosa diavolo fosse un idraulico, prima di guardarsi intorno sconsolato. Lui e Daisy erano seduti in cima a uno scaffale della biblioteca, per scampare all’annegamento, mentre sotto di loro le altre ragazze continuavano a piangere come fontane.
«Cavolo, non avevo mai notato che la maggior parte delle mie amiche piange a spruzzo.» osservò Daisy, interessata «Sembra di essere in un cartone animato, non trovi?»
«Ehm…già» annuì Sirius convinto, chiedendosi cosa mai fosse un cartone animato. Quella ragazza era davvero sorprendente.
«Senti» riprese dopo una pausa «non è che sarebbe meglio salvare i libri che stanno negli scaffali più bassi? L’acqua sta arrivando a dei livelli allarmanti…»
«Oh, non ti preoccupare» sorrise la ragazza «sono idrorepellenti.»
«Ah.» Era difficile sostenere una conversazione con una Mary Sue.
«Non senti anche tu delle voci?» ricominciò, nel settantesimo tentativo di avviare una conversazione che lo togliesse dal quel silenzio imbarazzante.
«Certo che sento delle voci, sotto di noi ci sono una cinquantina di ragazze che stanno piangendo…» rispose Daisy guardandolo male.
«Ma no, intendo…oh, non le senti adesso? Delle voci maschili! Sembra che invochino aiuto, tra l’altro» aggiunse dopo una breve pausa.
«Sì, le sento anch’io ora! Sarà il caso di scendere e vedere qual è il problema…» rispose Daisy, prima di scendere dallo scaffale, seguita da un Sirius terrorizzato. Le Mary Sue comunque erano così impegnate a piangere e autocommiserarsi che non fecero caso a nessuno dei due.
«Wow, certo che è proprio uno spettacolo suggestivo» mormorò Sirius, indicando l’acqua che scendeva a cascatella giù per le scale. «anche se non oso immaginare in che stato siano le stanze del piano terra.»
«Oh, tranquillo, qui è tutto idrorepellente.» disse Daisy, cominciando a scendere le scale stando attenta a non scivolare «Quella che hai appena visto è una scena che si ripete abbastanza spesso. Sembra di vivere con Alice nel paese delle meraviglie.»
«Sicuro!» fece Sirius convinto, rinunciando a capire di cosa diavolo stesse parlando e seguendola giù per le scale «Certo che non dev’essere facile, vivere con delle persone che piangono in continuazione…»
«Oh, dopo un po’ ci si abitua, anche se ci costa un patrimonio per l’idraulico.» rispose Daisy convinta «E inoltre quando fa caldo è piuttosto comodo. Basta dar fuoco alla miccia, e voilà, in dieci minuti hai una splendida piscina proprio in salotto.»
«In effetti…» convenne Sirius, pensando che anche quella Daisy non dovesse essere del tutto normale. «Wow» esclamò poi, quando si trovò dinnanzi all’atrio, nel quale il livello dell’acqua doveva aver raggiunto almeno i due metri. «E adesso?»
«Tu sai nuotare, vero?» chiese Daisy, guardandolo sospettosa.
«Certo!»
«E allora sbrighiamoci, andiamo a salvare quei tizi laggiù che stanno per annegare.»
«Ma cos…Remus! James!» urlò improvvisamente Sirius, riconoscendo i suoi amici, per poi vederli un secondo dopo sparire tra i flutti.
«Non avrebbero mai dovuto aprire la porta» sospirò Daisy guardando Sirius tuffarsi, prima di seguirlo.
Trasportati dalla corrente, non ebbero difficoltà a raggiungere Remus e James. Le difficoltà sorsero un secondo dopo, quando invertirono la rotta e cercarono di rientrare nel castello, nuotando contro corrente.
«Questa. Cavolo. Di. Acqua.» annaspò Sirius incavolato nero, tentando di nuotare con un braccio e di reggere James con l’altro.
«È inutile… non ce la faremo mai tutt’e due… lasciami qui e salvati almeno tu! E dì a Lily che la amo tanto e di dare il mio nome al suo primogenito maschio!» gemette James, che era molto portato a fare la vittima, quando si trovava in situazioni difficili.
«Non riesco a capire…eravamo in Inghilterra trenta secondi fa, come diavolo abbiamo fatto a finire in Canada?» si domandò Remus, che nelle situazioni difficili aveva invece la tendenza a trovare le spiegazioni più astruse che mente umana sia in grado di partorire.
«Ma porca paletta…ehi, ragazze! Se non la smettete subito questa sera doppia razione di dolce per tutte!» urlò Daisy esasperata, conoscendo le fisse per la dieta di tutte le sue amiche. «Eh, ma porca ******» aggiunse in un linguaggio molto poco consono a una Mary Sue, quando vide che non era cambiato nulla «Ora basta! AKGLSKEOPNGFJKLDJAHFKM AHFELHTERALDESDSZAIONRTER ALAKAZAM!» urlò in fine, e per magia le acque si divisero. «Mosè era un mio lontano parente» aggiunse a mò di spiegazione, notando che i tre ragazzi la guardavano straniti. «Adesso rientriamo, e giuro che adesso quelle mi sentono».
«Immagino che “quelle” siano le Mary Sue» bisbigliò James. «Ma sono tutte come lei?»
«Peggio…sono molto peggio» rispose Sirius sconsolato.
James si mise a piangere. Due secondi dopo si interruppe a causa dell’urlo di Remus.
«NON TI SEMBRA CHE CI SIA ABBASTANZA ACQUA?»
«E’ un tantinino irritato oggi» sussurrò James all’amico, che stava guardando Remus stupefatto.
«Come se le Mary Sue non bastassero…» gemette Sirius, precedendo gli amici nel castello.
Tanti mesi di attesa per un capitolo così corto, vabbe.
La frase di Remus sul Canada è da impuntarsi al fatto che le cascate del Niagara sono in Canada, avevate capito. Uno spettacolo bellissimo, tra l'altro, se volete farvi un viaggio ve lo consiglio senz'altro. Ma questo non c'entra. XD
Mi dispiace tantissimo ma non ho proprio il tempo per ringraziarvi uno a uno, ma voglio solo dire a Pepesale, che sì, probabilmente è telepatia e comunque De Andrè RULES!
Ringrazio inoltre Alohomora, HermioneForever92, SkAnNeRiZzAtA, Pervinca Potter 97, Illidan e Afaneia per le recensioni, prometto che la prossima volta vi ringrazio uno per uno!
Ringrazio inoltre le 18 persone che hanno messo la storia tra i preferiti e le 3 persone che la stanno seguendo...ok, non ho capito molto bene la questione delle storie seguite, perdonatemi.
Ah, mi scuso as always per gli errori di battitura, se presenti.
Alla prossima! (spero presto)