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Autore: Lety Shine 92    31/05/2009    5 recensioni
Draco si ribella a suo padre e alle sue decisioni ed Hermione deve aiutarlo, costretta da Silente. Cosa accadrà? Ovviamente è una DracoxHermione!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Revelations

Ecco un capitolo nel quale Hermione e Draco finalmente sono vicini!

Come sempre ringrazio le stupende persone che leggono, mettono tra i preferiti/le storie seguite o recensiscono!

A presto!!!

Revelations

"Non si può uccidere un dolore

anestetizzando il cuore..."

Eros Ramazzotti - Parla con me

Pochi giorni dopo, gli studenti dal terzo anni in poi parteciparono alla prima visita prevista per quell'anno al villaggio di Hogsmeade. Draco aveva avvisato Hermione che avrebbe agito durante quella gita, senza però metterla al corrente di tutti i dettagli.

Lei avrebbe voluto sentirsi più partecipe, ma si rassegnò all'idea di dover fare da spettatrice... a distanza! Infatti proprio il giorno prima si rese conto di essersi persa un brutto raffreddore, che le impedì quindi di allontanarsi dal castello.

-Allora noi partimo Herm!-, la salutò Ron.

-Sì, ti porteremo qualche dolcetto di Mielandia!-, le promise Harry.

-Ciao ragaz... eeeetciù!-.

-Stai tranquilla e cerca di rimetterti!-, le consigliò Harry.

-Ciao!-.

 

Draco Malfoy si appostò nel bagno dei Tre Manici di Scopa, aspettando qualche studente di Hogwarts da Imperiare (una delle cose che era stato cotretto ad imparare), perchè consegnasse la collana a Silente.

Finalmente vide una ragazza di Grifondoro dirigersi verso la toilette, le si parò davanti impedendole una possibile fuga.

-Imperio!-.

Lo sguardo dell'ignara Katie Bell si fece subito vacuo.

-Prendi questo pacchetto, va a Hogwarts e portalo a Silente!-, le ordinò.

Quando anche le sue compagne di stanza se ne furono andate, Hermione si stese sul letto per leggere un libro e studiare per un test di Astronomia. Passò lì diverse ore, ma poi metre cercava degli appunti lo sguardo le cadde sulla lettera del padre.

Cominciò a leggerla per la millesima volta e, come sempre gli occhi divennero subito lucidi al pensiero della madre. Si gettò sul cuscino e vi affondò i propri dispiaceri.

 

Draco entrò volando nella sua camera, facendola sobbalzare.

-C'è stato un problema con la collana e...-, si interruppe di colpo.

Sta piangendo! La Mezzosangue orgogliosa? Non può essere!

Lei si affrettò a nascondere le lacrime che le rigavano spietate il viso: non voleva che Malfoy la vedesse piangere, lei aveva una sua dignità da difendere.

-Come... come dici... Mal... Malfoy?-, chiese, cercando di fermare i singhiozzi.

Lui era titubante, non sapeva con precisione come comportarsi. Quella era pur sempre la Granger che aveva insultato per anni, ma il loro rapposto era notevolmente cambiato nell'ultimo periodo.

Così scese dal manico di scopa, si avvicinò al suo letto e le si sedette in parte.

Lei aveva ormai capito che era inutile cercare di occultare la reale situazione.

-Cos'è successo, Hermione?-, era la prima volta che la chiamava per nome, la cosa fece uno strano effetto su entrambi.

La Grifondoro lo fissò, con gli occhi dorati lucidi per il pianto. Aveva tenuto a tutti nascosti gli avvenimenti di quell'estate, ma ora era sul punto di cedere. Ricominciò a piangere senza più alcun contegno.

Il serpeverde l'abbracciò di sclancio e lasciò che riversasse le proprie lascime sulla sua divisa.

-Mia... madre...è mor... morta!-, si ritrovò quasi ad urlare, per mesi aveva atteso segretamente di poter gridare a tutti quella verità.

Finalmente l'ho detto!

 

Quando si fu calmata, gli spiegò con maggiore precisione l'accaduto e gli mostrò anche la lettera del padre.

-Lui non mi parla più di lei, da quando sono partita, non vuole che torni sui miei passi e lasci la scuola.-.

Draco capiva i suoi sentimenti, il dover tenete nascosto ai più qualcosa che andrebbe urlato, tutto ciò che aveva dovuto passare (e avrebbe passato in futuro) a causa dell'ossessione di suo padre per Voldemort.

Improvvisamente sentì anche lui il bisogno di sfogarsi. Alzò la manica del maglione per mostrare il Marchio Nero.

Lei trattenne il respiro: non credeva che l'Oscuro Lord fosse arrivato a tanto!

-Il Marchio! Ma allora...-.

-Sì, sono stato marchiato quest'estate, contro la mia volontà! Fa parecchio male.-.

Hermione non faticava a credergli: il segno sembrava avere una propria vita e pulsava in modo sinistro.

-Lord Voldemort ti ha costretto a sottoporti ad una cosa del genere?-.

-No, è stato... mio... mio... PADRE!-, terminò la frase con un urlo e sentì le lacrime premere prepotenti per poter uscire allo scoperto. Riuscì comunque a trattenerle.

-In ogni caso ero passato per dirti che ho consegnato la collana ad una studentessa di Hogwarts perchè la consegnasse al preside...-, raccontò per cambiare argomento.

-Ma l'Imperio non ha funzionato a dovere e lei ha aperto il pacchetto.-.

-Cosa? E ha toccato la collana?-.

-A quanto ne sò l'ha solo sfiorata, ma l'hanno portata al San Mungo.-.

-Quindi il piano non ha funzionato.-, concluse Hermione.

-Non proprio, certamente la voce del mancato attacco a Silente arriverà fino alle orecchie di qualche Mangiamorte. Comunque tra poco verranno qui Potter e Weasley a darti la notizia, hanno soccorso loro la ragazza.-, spiegò Draco.

-Allora dovremo escogitare un nuovo piano... eeeeetciù!-.

-Esatto, ma tu per il momento non pensarci, ripostati!-, le consigliò con dolcezza.

Quella situazione era molto strana, si comportavano come fossere amici.

-Ciao, io vado!-, la salutò, risalendo sulla scopa.

-Ciao...-.

...Draco!

 

to be continued

 

  
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