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Autore: elenaklaine21    29/01/2017    0 recensioni
Dalle macchine non usciva più alcun rumore se non un suono costante e prolungato. La stanza divenne fredda, ghiacciata ed io comincia a tremare consapevole che ormai il ghiaccio io l'avevo dentro.
Solo, perchè faceva troppo freddo perchè gli angeli volassero.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Harry's POV

Dalle macchine non usciva più alcun rumore se non un suono costante e prolungato. La stanza divenne fredda, ghiacciata ed io cominciai a tremare consapevole che ormai il ghiaccio io l'avevo dentro. Solo, perchè faceva troppo freddo perchè gli angeli volassero. 

Lei non c'era più. Nessun angelo poteva più salvarmi. 

Mi avvicinai a lei tremando, come un bambino che si avvicina alla sua più grande paura. Lei non si muoveva, gelida, aveva gli occhi chiusi e l'espressione di  chi ormai ha perso la battaglia contro la vita. 

La toccai cercando impercettibilmente di scuoterla, di muoverla e nella mia testa di svegliarla ma neanche un terremoto poteva farlo. Le toccai la mano, le dita, l'anello di fidanzamento. Come poteva tutto ciò essere vero? Come poteva la mia felicità essere spazzata via in questo modo? 

Lacrime amare cominciarono a uscire e a scorrere dai miei occhi senza che io le comandassi più, il mio viso si contorceva dal dolore. Tutto questo non poteva essere vero.

Fui il primo ad entrare  e il primo ad uscire. Cameron entrò dopo di me e dopo di lui i genitori di Claire. Io per allora ero già andato via. 

 

 

Ormai perdo me stesso mentre cammino. Sento il mio corpo sgretolarsi piano piano dopo ogni passo, sotto il vestito nero indossato per l'occasione, uno di quei vestiti che indossi o ad un matrimonio o ad un funerale.

Vorrei che fosse tutto diverso, vorrei che questo fosse un giorno come un altro, vorrei essere in macchina e girarmi verso di lei, godermi il suo sorriso ed essere felice. 

Ma tutto ciò non può accadere perchè ormai lei non c'è più. 

E' successo tutto così in fretta che adesso sono perso, non so chi sono, non so che fare. Negli ultimi due giorni dopo essere tornato a casa Niall è stato con me. Non devo essere stato molto di compagnia comunque perchè non sono uscito per niente dalla mia stanza. 

La casa mi ricordava troppo lei. Le sue cose sono ancora nei cassetti, sul letto e sulla scrivania,non ho avuto neanche il coraggio di toglierle. E mentre sentivo Niall gridare al di là della porta chiusa a chiave io mi giravo, chiudevo gli occhi e facevo di tutto per sognare un destino diverso, che  tutto questo fosse solo temporaneo o che magari era quello stesso ad essere un sogno. 
Magari lo fosse stato. 

L'unica ragione per cui sono uscito da quella dannata stanza è per venire qui, in questa dannatissima chiesa che in questo momento non potrebbe essere più piena. Mi sono sempre chiesto se ai funerali le persone dicessero cose vere che non hanno mai avuto il coraggio di dire in faccia o cose false dette solo per l'occasione. Evidentemente fanno quello che più li conviene, tanto chi lo viene a sapere, giusto? L'unica persona che potrebbe contraddirti non è in grado di parlare o di respirare se è per questo.

Tutto questo è ingiusto, non dovrebbe esserci lei in questo posto. Non in quella posizione- Lei dovrebbe essere accanto a me, sull'altare, bellissima come sempre nel suo abito bianco. E invece, no. 

Mentre salgo le scale di questa chiesa, con le mani in tasca e la testa pesante, Niall, Louis e Liam sono dietro di me. Niall li avrà chiamati apposta, per non farmi fare scenate e per tenermi sott'occhio.

Ho visto i suoi genitori ma non ho rivolto loro più di uno sguardo. Probabilmente sono anche felici che lei si sia sbarazzata di me e che non dovranno vedermi più. Beh, è reciproco. Sicuramente pensano che sia tutta colpa mia, che se non fosse stata fidanzata con me non sarebbe successo niente. orse non sanno nemmeno di Cameron e nemmeno lo sapranno mai ma poco importa.

Tutto questo è solo inutile.

Mi hanno chiesto di fare un discorso ma ho rifiutato. Troppe parole sono state già dette, quello che io provo e che ho provato lei lo sapeva e questa è l'unica cosa che importa per me. Non ho intenzione di parlare di fronte a tutte queste persone che probabilmente nemmeno la conoscevano. Non come la conoscevo io perlomeno.

Non vedo l'ora che tutto questo finisca. 

Mi siedo con i ragazzi in uno dei primi banchi. La gente mi fissa, mi compatisce, forse prega anche per me ma nessuno si avvicina. Forse hanno paura, forse mi reputano responsabile forse pensano addirittura che l'abbia uccisa io. Pensassero quello che vogliono, se sono qui oggi è solo per lei.

Due ore dopo la messa è finita. Mi alzo e i ragazzi si alzano insieme a me. Non ho pianto, nonostante la situazione lo richiedesse. Le lacrime le ho finite negli ultimi due giorni e non sono servite. Lei non è tornata indietro e mai lo farà. 

Esco dalla chiesa senza salutare nessuno, sento delle anziane signore parlare di me, dispiacermi per me ma non mi giro neanche. Non  possono neanche lontanamente capire quello che provo in questo momento. E' come se un organo vitale mi fosse stato strappato dal corpo, come se qualcuno avesse preso il cuore e lo avesse fatto a pezzi, come se mi avessero pugnalato più volte in punti diversi. 

Avevo male dappertutto, un male destinato a non finire mai.

   
 
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