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Autore: carlikiller    03/02/2017    0 recensioni
Tyler Courvoisier è un ragazzo di quasi 16 anni che non sa cosa fare della sua vita. Suo padre è assente, il suo patrigno è uno stronzo e sua madre lavora giorno e notte. Se a questo si aggiunge il fatto che Tyler ha 6 fratelli si può capire il suo essere depresso. Nessuno ha tempo per lui.
Un ragazzo alle prese con i suoi 16 anni e la sua prima cotta per cui nessuno ha mai tempo.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Papà non odiarmi
È martedì, e un altro giorno di scuola è finito. Come sempre tutti mi ignorano tranne Steve e Brian, che per fortuna non sembrano arrabbiati per trigonometria.
Come tutti i giorni della mia vita scolastica ho passato le lezioni a prendere appunti e la pausa pranzo ad ammirare il fusto palestrato dell'ultimo anno. Ho la vita più noiosa e abitudinaria del circondario. Le vecchiette del parco, che passano il tempo su una panchina a spettegolare, sono più vive di me.
Appena suona l'ultima campanella trovo Robbie, il mio sogno proibito, vicino alla mia bici. Sono morto e sono in paradiso?
- Courvoisier, ti stavo cercando - Da quando Robbie sa che io esisto? E cosa può volere da me? Non abbiamo nemmeno lezioni in comune!
- Ciao Robbie. Non sapevo neanche che tu conoscessi la mia esistenza -
- Scusa se te l'ho fatto credere Courvoisier. È che io non ho una buona reputazione e non voglio far affondare qualcun'altro insieme a me - Forse la sua cattiva reputazione è data dal fatto che ha 19 anni ed è solo un anno avanti a me. Anche se l’aspetto da gangster conta di sicuro. - Comunque non ti ho cercato per chiacchierare ma per chiederti informazioni su tua madre -
Perché metà della mia scuola vuole farsi mia madre?
- È ancora sposata - Questa è la mia risposta standard quando mi chiedono di mia madre. Perché di solito chi mi chiede di lei vuole solo sapere se è di nuovo single. Mamma è una donna bellissima e tutti la vorrebbero.
- Non sono interessato a lei in senso sconcio. Non potrebbe mai essere il mio tipo. Volevo saperne di più sul suo lavoro -
Intende quello che credo io? Dopo il liceo vuole entrare nell'F.B.I.? Questo vorrebbe dire che continuerò a vederlo, di tanto in tanto.
- L'anno prossimo vorresti essere fra le reclute di mia madre? - gli chiedo pacatamente. Sono bravo a fingere che per me tutto questo  è normale. Non deve sapere a che velocità batte il mio cuore.
-Sì, per questo ti chiedevo di tua madre. Addestra ancora le reclute per l'F.B.I., vero? -
- Certo. Che volevi sapere? -
- Volevo sapere com'è. Immagino non sarà semplice, ma quanto non lo sarà? -
-Beh, mia madre non tiene tutti i corsi, ma solo quello di sopravvivenza e quello di combattimento corpo a corpo. Per gli altri corsi ci sono altri insegnanti, ad esempio se seguirai il corso di analisi informatica conoscerai mio padre -
- Non lo facevo così intelligente, ma almeno così sai che in qualcosa gli somigli - arrossisco al complimento mentre lui continua a parlare - Come aspetto non ci siamo proprio -Qualcosa mi dice che lui abbia visto Mash. Sapete io e Kyle siamo due gocce d’acqua. Se non che lui ha i capelli corti e ordinati mentre io ce li ho lunghi e scompigliati.
- Vorrei vedere che non gli somiglio, quello che tu hai preso per mio padre è in realtà il mio patrigno. Mio padre non si è mai avvicinato a questa scuola, quindi non puoi averlo visto -
- Ah. Comunque quanto è duro il corso di sopravvivenza? - chiede lui tornando al motivo per cui è venuto a cercarmi. Devo ricordarmi che lui non sta cercando di fare conversazione con me per essermi amico ma per saperne di più sul lavoro di mia madre.
- Considera che mentre noi parliamo lei è in settimana di sopravvivenza con le reclute. Le loro uniche attrezzature sono una bussola, una tenda, un sacco a pelo e un coltellino a serramanico. È partita ieri e tornerà venerdì -
- Questo posso farlo. Mi mancherebbe solo il sesso, ma posso sempre recuperare al ritorno. Alla prossima Tyler -
Lo osservo mentre si allontana e mi accorgo di essere mezzo eccitato. Forse è perché ha parlato di sesso o forse è semplicemente perché mi ha chiamato per nome…
 
Torno a casa e ci trovo Mash che chiacchiera con un suo amico, più strambo di lui.
- Coglione che vuoi da bere -
- Mash spiegami perché sono qui a farmi insultare da te? -
- Perché ho bisogno di sfogarmi con qualcuno. Charlie non ne può più della mia omofobia ed io non so come farle capire che io proprio non riesco a sopportarli -
- O cambi o rischi di perderla. Devi capire cosa è più importante per te! - Il suo amico è davvero più fuori di lui!
- Vedi quello che non sopporto dei froci è che non dicono mai la verità. Sembra sempre di parlare con duefacce di Batman - il suo amico ride delle sue idiozie, io un po' meno.
Sento le lacrime pungermi dietro gli occhi per uscire. Io queste cose non dovrei davvero sentirle. - Mentono di continuo. Fingono di essere ciò che non sono. Non puoi fidarti di loro -
- Mash tu stai straparlando -
- No, idiota. So ciò che dico. Conosco più gay di te -
- Come è possibile? Tu conosci solo me e il mondo dell'F.B.I. - Cos’è quell’idiota crede che un gay non possa entrare nell’F.B.I.? Ma che è? Più scemo di Mash!
- Ci sono più gay di quanti credi dove lavoro io -
Mi decido a fare qualcosa per zittirli così vado in sala, dove Mash sta offendendo me e tutti quelli come me, con le lacrime agli occhi.
- Papà -
- Ehi cucciolo cos'hai? - Mi chiede facendomi segno di avvicinarmi a lui.
- Io non ho mai voluto mentirti - dico con la voce rotta dai singhiozzi.
- Di cosa parli, Ty -
- Io sono gay ma non te l'ho mai detto perché non ne ero sicurissimo e avevo paura di te. Io non volevo mentirti o fingere di essere qualcun'altro. E sai che puoi fidarti di me, non sono cattivo ne pericoloso. Non farei mai a nessuno qualcosa che lui non voglia, motivo per cui probabilmente morirò vergine. Io ... -
Mash si alza dalla poltrona e mi abbraccia stretto, come solo un padre sa fare. Il fiume delle mie parole si interrompe ed io piango sulla sua spalla.
- È impressionante vedere una torre di 1,95 piangere come un bambino - dice l'amico di Mash è lui ringhia uno - Sparisci - Il tipo capisce l'antifona e se ne va in silenzio.
Forse mi vuole ancora bene.
- Tyler tesoro calmati io non ce l'avevo con te. Non potrei mai avercela con te -
- Davvero? - gli chiedo tirando su con il naso e lui annuisce.
- Ti voglio bene, figliolo. I miei problemi con i gay sono dovuti a dei problemi con una persona che conosco da fin troppo tempo e che nasconde la proprio omosessualità. È che per questo mi fa imbestialire da anni -
Ora tutta l’omofobia di Mash si spiega. Lui non odia tutti i gay, ne odia uno in particolare. Ed essendo Mash lo scemo che è fa di tutta l’erba un fascio.
- Parlamene -
- Non posso -
- Perché? -
Mash mi guarda negli occhi poi distoglie lo sguardo ed io so che ciò che dirà non mi piacerà.
- Perché è tuo padre -
- Mio padre è gay? Da quanto lo sai? Quanti lo sanno? E perché nessuno lo ha mai detto a noi? Non lo sa nemmeno Trevor, giusto? -
- Ehi campione, una domanda alla volta -
Mi soffermo su cosa voglio davvero sapere, poi capisco cosa voglio sapere - Questa cosa centra con il divorzio dei miei genitori? -
- In realtà centra anche con il matrimonio dei tuoi genitori. Siediti che ti racconto tutto ma non devi dire nulla a Charlie. Tua madre è dell’idea che deve essere Kyle a dirvelo quando sarà pronto. Se consideri che lo sa con certezza da almeno 15 anni e dal altrettanto è fidanzato con la stessa persona -
- Mio padre non è single? Oh cazzo Sean! Loro non sono solo amici, vero? -
- Tyler tranquillizzati e siediti - mi siedo sul divano con Mash che comincia a raccontare - Come sai la nascita di Trevor fu incidente. Ne Kyle ne la tipa con cui stava avevano previsto la sua venuta. Dopo la nascita della bambina, perché all’epoca era una bambina, la tipa fuggi lasciando Kyle solo con una neonata. Così sua madre propose alla mamma di Charlie un matrimonio per sistemare le cose. Charlie era una scapestrata e a Kyle serviva una donna al suo fianco.
Tua nonna ricattò Charlie per farla accettare. Arrivò a minacciare di non pagarle l’università se non si fosse sposata. All’epoca Charlie aveva diciotto anni e ci teneva molto a finire gli studi così fu costretta ad accettare. Kyle, invece, se ne fregava di tutto quello che stava accadendo perché dopo la fuga della stronza psicotica che ha partorito Trevor stava rivalutando il suo mondo. Il suo rapporto con Sean andava rafforzandosi e gli bastava.
Il matrimonio funzionò in un primo periodo ed, anche se io e Charlie eravamo ancora innamorati, come già sai noi ci conosciamo e amiamo dal liceo, lei faceva la brava mogliettina. Dopo quasi due anni arrivasti tu e tutto era perfetto fino a che Kyle non fece quello che hai fatto tu oggi.
Un giorno andò da Charlie in lacrime dicendole la verità sul suo rapporto con Sean. Lei da parte sua se ne era già accorta ma se avesse chiesto il divorzio tua nonna le avrebbe tagliato i fondi così Kyle chiese il divorzio e pagò gli ultimi anni di studi della mamma. Il resto più o meno lo sai … -
- A modo loro si sono sempre amati e si amano ancora - gli rispondo e lui mi abbraccia.
- Sì Ty. E ora capisci perché Sean tratta Trevor come un figlio -
- Sì, avrebbe voluto essere suo padre - Se le nonne non si fossero intromesse io non esisterei, è vero, ma Trevor avrebbe due papà invece di zero.
Abbraccio Mash e vado in camera mia per chiamare Trevor. Ho molte cose da raccontargli!
   
 
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