Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Kaggy92    06/02/2017    1 recensioni
Storia ambientata al 7°anno. Una scoperta imprevista rischia di far vincere Voldemort e i mangiamorte. Ma se qualcuno aiutasse il nostro trio? e se cosa spinge Hermione a salvare a tutti i costi Draco Malfoy dal suo già segnato destino?
Se vi ho incuriositi leggete la mia storia !
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 14

 

Dopo aver passato una vita a proteggersi dal male, Hermione Granger aveva acquisito un certo intuito o qual si voglia chiamarlo olfatto nel percepire il pericolo. Neanche la Cooman, in quel periodo di pace, aveva più inscenato previsioni imminenti a morti o distruzioni varie, ma Hermione se lo sentiva. Lo sentiva nell’aria, lo sentiva nel chiacchiericcio dei fantasmi e ahimè, persino nel suo succo di zucca.

Con scatto fulmineo si alzò dalla sua  postazione causando lo sconcerto di chi le era di fianco chiedendole a loro volta se andasse tutto bene.

Le loro frasi erano un mix di parole sussurrate una sopra l’altra, confuse e impercettibili. Continuava a guardare fissa davanti a sé  con occhi spalancati e il fiato corto.
-Hermione!- Harry che era appena entrato in sala grande notò subito che qualcosa non andava. Le corse incontro prendendola per le spalle scuotendola poi, per avere la sua attenzione.

Con il viso sempre più pallido e le labbra tremanti di un color violaceo riuscì a malapena a sussurrargli una parola sicura che lui avrebbe capito.

-Be..zo..ar…-

* -Silente ci ha raccontato che l’hai salvato col Bezoar- singhiozzò. -Oh, Harry, che cosa possiamo dire? Hai salvato Ginny… hai salvato Arthur… adesso hai salvato Ron…-*
 

****

 

Un silenzio surreale circondava le mura esterne dell’infermeria. benché ci fossero cinque persone  di due casate, nemiche tra loro, in attesa che madama uscisse a dar loro notizie sull’incolumità della regina dei Grifoni.

Il suo migliore amico, Harry Potter, stringeva la sua ragazza per darle e darsi in qualche modo conforto.

-Hermione è forte, lo è sempre stata…- le sue parole che parevano dar coraggio, risultavano di una tristezza e di una paura per la propria sorella facendo calare il corridoio in un altro silenzio Kafkiano.

La porta si aprì cigolando, facendo apparire la figura di Madama Chips. Con un gesto fece entrare i cinque ragazzi con a capo Draco Malfoy, chiedendo il maggior silenzio possibile per far riposare la sua paziente.

- La questione è grave- sospirò mentre si avvicinavano al suo lettino - Qualcuno sta cercando di far del male a questa povera ragazza e se non fosse stato per te Harry caro, a quest’ora sicuramente non sarebbe stata con noi-

Un singhiozzo arrivò dalla piccola Weasley con gli occhi già arrossati e lacrimanti alla vista di Hermione, così forte ed energica, sdraiata su quel lettino bianca come un cencio.

L’infermiera le appoggiò la mano sulla spalla sospirando per poi rintanarsi nel suo studio.

 

-Ne sei assolutamente sicuro? Se così fosse, la pace è più lontana di quanto pensassimo e lei- Se da un primo momento Harry volgeva tutto il suo sguardo arrabbiato e frustrato sul nemico di sempre, ora poggiava una lieve ma fraterna carezza sulla bella addormentata dell’infermeria

- e lei ne sta pagando tutte le conseguenze.-

Il bambino sopravvissuto si chiese più e più volte il perchè… Perchè qualcuno volesse fare del male proprio a lei: Prima la maledizione che l’ha resa cieca, poi quella fattura sanguinolenti che aveva costretto Zabini in infermeria per due giorni, ora il veleno. Forse la temevano per la sua intelligenza? Forse per la sua vicinanza con Malfoy o forse proprio per colpa sua?

Se volessero arrivare a lui per vendicarsi di Voldemort?

Troppe domande e troppi pensieri affollavano la sua mente. Ora che proprio incominciava a sentirsi libero e in pace…

-Faremo dei turni- riprese a parlare Harry più sicuro di prima -Non la lasceremo mai sola finché non avremo sistemato tutto.

La pace venne distrutta dall’arrivo di un rosso con una vecchia toga di seconda mano e il fiatone

-Dov’è?- chiese Ron prendendo aria a pieni polmoni per poi notare le tre serpi accanto al letto della sua  ex.

-Cosa ci fanno loro qui? È colpa loro- si arrabbiò

-Ronald, calmati-

Si, Ronald calmati- lo prese in giro Draco con la sua solita aria da sbruffone imitando la sorella del rosso.
- Non vedi che siamo in infermeria razza di Troll di seconda mano?- continuò

-Come osi TU- sputò con cattiveria puntandogli il dito contro -Tu, sporco mangiamor-
-RON, basta!- questa volta a fermare le sue parole ci pensò Harry che anche se con fatica riuscì a farlo indietreggiare sulla soglia della porta.

-Non puoi piombare qui come se niente fosse e pretendere Hermione.-

-lei è mia amica. È la ragazza che amo Harry- sussurrò con amarezza

- Ron…- iniziò cercando le parole giuste. Quelle parole, che sembrano macigni se interpretate male o dette nel modo sbagliato. Harry non era mai stato quello dalle tante parole: per quello c’era sempre Hermione, sempre lei.

Era difficile in quel momento spiegargli che tornare indietro e cercarla, pretendere di averla con sé dopo averla trattata male, erano comportamenti infantili. Che se le cose erano cambiate non era solo per colpa sua, ma anche perché forse erano  destinati a rimanere solo amici.
Il rosso, ferito dalle quella verità volse il suo sguardo sulla ragazza sdraiata: Sua sorella, premurosa come sempre le stava accarezzando i capelli mentre gli altri le lasciavano la privacy che le spettava.

Quando Hermione si mosse nel sonno catturò l’attenzione di tutti

-ha detto qualcosa? - chiese Ron curioso. Le serpi non riuscivano a capire perché fosse lì dopo tutto quello che aveva fatto: I grifondoro parlavano tanto di amicizia ma erano i primi a girargli le spalle. Questo proprio non lo capivano.

Fatto sta che qualsiasi idea si fosse messo in testa il rosso, questa non si realizzò, anzi, dopo aver sentito la sua ex chiamare nel sonno Malfoy s’indignò ancora di più sbattendo la porta dell’infermeria.

-idiota di un Malpelo- sbuffò il diretto interessato avvicinandosi poi nell’altra parte vuota del letto, trasfigurando il piccolo sgabello scomodo in una poltroncina soffice per il suo regale di dietro.
-Andate a lezione, rimango io con lei- sussurrò stranamente gentile con tutti - dopotutto sono l’allievo migliore dopo la So-tutto-io.

La settimana passò in fretta e probabilmente fu la migliore degli ultimi tempi per loro, e pessima per Ron che, senza Hermione, aveva abbassato la sua media scolastica.
Lei era rimasta speranzosa però, sperava che un giorno o l’altro il rosso capisse e, che magari, tornasse a rivolgerle la parola.

In quella settimana Hermione e Draco avevano anche incominciato la lunga pozione. Trovare il luogo giusto non era difficile e grazie alla serpe neanche trovare gli ingredienti non fu un gran problema ma, l’unica cosa che gli preoccupava era la persona che stava cercando di far del male ad Hermione.
*Si sta comportando in modo strano, più del solito, Draco. Stai attento!*
Draco Malfoy non si sarebbe dato pace se fosse successo qualcosa a Hermione…

Draco Malfoy sapeva chi fosse.

Draco Malfoy sapeva che Astoria Greengrass avrebbe fatto di tutto pur di averlo per sé, anche unirsi a Bellatrix e alla sua pazzia.




Fine capitolo!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Kaggy92