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Autore: daimler    06/02/2017    21 recensioni
La storia di Natsu e Lucy due "amici" che si sopportano a stento solo per il bene dei loro amici in comune.
Una serie di eventi però li porterà a vivere a stretto contatto, contro la propria volontà, affrontando momenti di vita quotidiana, qualche avventura e forti emozioni inaspettate.
Questa è una storia che parla d'amore e di come a volte gli opposti si attraggono creando un bel po' di scompiglio!
[Nalu]
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Ragione o sentimento-

(seconda parte)
 

-Lucy:


~Mi pasticcio nervosamente le dita  nel guardarmi intorno e, scandagliando lo sguardo tra la fiumana di gente che accalca il Fairy tail creando un brusio confusionale, sciolgo appena la postura rigida dettata dall'ansia quando finalmente visualizzo  la figura di Natsu farsi spazio tra le persone per raggiungermi, in piedi me ne sto qui accanto al palchetto allestito apposta per l'occasione che dovrebbe svolgersi a minuti.
Mavis e il signor Sequen non ci hanno pensato due volte a "prestare" il locale a Natsu e concedere ai Grimore Heart il loro esordio ufficiale a Laxus Dreyar. Dopo due giorni di trepidante attesa e duro allenamento è arrivato finalmente il momento della verità, i ragazzi sono pronti a dare il meglio di loro stessi e conquistare il famigerato vicepresidente della Fairy Heart, una delle più grosse case discografiche di Magnolia, almeno così Natsu mi ha detto.
-Laxus non è ancora arrivato,  ho dato una controllata fuori- esordisce nel raggiungermi, sembra nervoso ma con quel sorriso rivolto verso un ansiosa Meldy già posizionata sul palco, Natsu tenta di apparire perfettamente sereno.
Boccoli rosa stringe il microfono, sorretto dall'asta, tra le mani, accenna un gesto di sicurezza col capo, schioccando poi sguardi infusori di sicurezza a Zancrow e Rusty, anche loro già presenti alle loro postazioni con strumenti alle mani.
-Natsu ecco...- cerco di avvertirlo tentando di non farlo preoccupare troppo, durante la sua assenza si è verificato un piccolo intoppo dall'apparenza superficiale ma che in realtà  potrebbe rivelarsi un bel guaio se non si risolve al più presto. -Abbiamo un problema con l'amplificatore- mormoro in una risata gracchiata mentre il suo viso si deforma in un primo stato di panico.
-Zeref e Gray stanno cercando di venirne a capo- lo avviso con un ottimismo un po' forzato indicando il lato destro del palchetto seminascosto dagli sguardi della clientela.
-Zef!- lo chiama lui  attirando la sua immediata attenzione in un implicita richiesta di novità ma Zeref scuote il capo aumentando in noi il livello di frustrazione, si avvicina chinandosi poi sulle gambe per fronteggiare lo sguardo contrito di Natsu.
-Ci sono un paio di cavi che fanno contatto tra loro, servirebbe un amplificatore nuovo- si limita a spiegare.
-Non c'è tempo ora! Sei laureato in scienze dannazione! Non puoi inventarti qualcosa? Non so  con  della corda o colla...- farfuglia contenendo a stento l'ansia ma -Ti sembro McGyver per caso?- sbotta Zeref sarcastico e a sguardo assottigliato.
-Zef...- mastica con nervosismo Natsu.
-Ci sto provando ok?- cerca di tranquillizzarlo con un tono di voce determinato e per nulla stizzito, ritornando verso l'amplificatore  ancora per poco incolume a causa dalla scarsa pazienza di Gray.
Le mia dita tornano a massacrarsi tra loro ma Natsu si volta verso di me regalandomi un sorriso sgonfio e forzato -Andrà tutto  bene!- esclama in una specie di rantolo -Laxus non accenna a venire e forse i ragazzi non riusciranno ad esibirsi... ma andrà tutto bene! Ne sono sicuro!- gracchia con quel sorriso plastico più simile ad un attacco di colite in corso che  ad' ottimismo.
L'istante dopo infatti si volta ma vedo chiaramente di come porta indice e pollice a sfregarsi gli occhi nel prendere profondi respiri.
Le mia labbra si incurvano verso il basso.
Nonostante tenti di infondere calma e forza a tutti, anche lui è fatto di carne e cuore. Natsu è una persona estremamente positiva e non si lascia abbattere dalle complicazioni che la vita ci offre ma ciò non significa che anche lui non abbia bisogno di un appoggio una volta ogni tanto.
E succede che neanche sto a pensarci che i miei palmi già vanno a posarsi sulle sue spalle immergendo le dita tra l'incavo del suo collo, percependo attraverso i polpastrelli tutta la sua tensione accumulata. Natsu reclina di scatto il viso, negli occhi la sorpresa di trovare il mio così vicino al suo e sopratutto le mie mani che si agitano in movimenti precisi e tattici sulle sue spalle.
-Stai calmo ok? Zeref e Gray sistemeranno l'amplificatore e Laxus Dreyar arriverà giusto in tempo per vedere i Grimoire Heart esibirsi- parlo con sicurezza osservando la sua nuca, Natsu si è rivoltato, ogni tanto sospira ma rilassandosi di tocco in tocco.
-Da quando sei così ottimista?- ghigna lanciandomi un occhiata eloquente e io mi stringo tra le spalle ma senza mai perdere la concentrazione dei miei movimenti.
-Sto solo dicendo come andranno le cose-  soffio e un sorriso affiora sul mio viso nel sentire la sua tensione sciogliersi del tutto, i palmi vanno a racchiudersi sul suo petto appena al di sotto del collo.
-Andrà tutto bene- continuo concitata, Natsu ripete ciò che ho appena detto e poi nel afferrami una mano involontariamente ferma il mio massaggio improvvisato.
-Lu... perché stai facendo tutto questo per me?- mi domanda in un mormorio interrogativo, la sua voce è bassa e un po' roca ma perfettamente udibile nonostante il marasma che ci circonda.
-Tu hai fatto lo stesso con me e Michelle... siamo una squadra no?- rispondo soltanto e il fremito che mi attraversa la schiena è pari a una scarica elettrica quando incrocio i suoi occhi di un verde opalescente così intenso da mozzarmi il fiato.
Non mi sono mai sembrati così belli ma probabilmente saranno le luci dei riflettori posizionati al di sopra del palco a dargli queste sfumature così profonde.
-E poi non lo sto facendo per te, ma per i ragazzi- borbotto distogliendo lo sguardo dal suo, sento il calore dell'imbarazzo avvolgermi le guance ma tendo di non darlo a vedere nel forzare i movimenti sul suo collo mentre a lui sfugge un ghigno.
La calca intorno a noi si fa più intensa, qualcuno mi urta poco garbatamente, spintonandomi in avanti mi aggrappo a Natsu circondandogli il torace con le braccia, il mio seno finisce col pressarsi contro la sua schiena e rimanendo immobile storco il collo verso la direzione in cui il colpevole dell'impatto sembra essere sparito.
-Cafone- bofonchio indignata e solo in un secondo momento mi accorgo di essere ancora addosso a Natsu, sto per chiedergli scusa ma il cipiglio nel sentirlo irrigidirsi di colpo mi fa momentaneamente desistere.
-Che c'è?- gli domando istintivamente.
-Lu... mi sei avvinghiata addosso... riesco a percepire benissimo la tua quarta da questa angolazione- mormora notevolmente in difficoltà e la mia bocca si schiude in un mormorio perplesso, non solo perché è riuscito ad indovinare la mia taglia di reggiseno ad occhi chiusi  ma sopratutto per il suo imbarazzo, pensavo che i tipi come lui fossero immuni da un tale sentimento, per così poco poi.
Ma una strana percezione attira la nostra attenzione distraendoci dal momento che ci vede coinvolti,  ancora stretta a lui, il mio sguardo insieme a quello di Natsu, va a sollevarsi fino a raggiungere gli occhi che ci stanno fissando di rimando in un mix di irritazione e perplessità.
Sono quelli di un bell'uomo dall'aspetto impeccabile e ben curato, il fisico imponente fasciato da un completo scuro e lo sguardo torvo che va ad indurirsi ad ogni secondo che passa, senza tralasciare quella punta di cipiglio nell'indugiare sull'intreccio che ci vede ancora protagonisti.
-Dragneel- sibila così glacialmente da farmi venire la pelle d'oca.
-Laxus!- esordisce Natsu sorridendogli e io capisco finalmente di chi ho difronte e sopratutto il motivo del suo sguardo assassino, a quanto pare ha intuito tutto e a quanto pare non è un tipo molto accomodante.
Sciolgo la stretta da Natsu quasi in un sussulto nell'accorgermi di essere ancora stretta a lui... che pessima figura!
 -Avevo già fiutato puzza di imbroglio dall'ingresso ma volevo essere certo che ci fosse il tuo zampino dietro questa farsa-  sibila velenoso ma senza intaccare la sicurezza di Nastu che facendo un passo in avanti tenta di rabbonirlo.
-I ragazzi stanno per esibirsi perché non prendi qualcosa da bere nell'attes- ma Laxus lo interrompe freddamente.
-Non ho nessuna intenzione di restare un minuto di più- fa per voltarsi e Natsu si appresta a raggiungerlo sproloquiando una serie di motivazioni importanti ma che non fanno nessun effetto sul produttore -Chiudiamola qua e ringrazia che non ti denuncio- sbotta Dreyar con trattenuta impazienza chiudendo definitivamente la conversazione.
Io raggiungo Natsu in un sola falcata, affiancandolo -Se ne sta andando- mi soffia asciutto senza guardarmi.
-Non puoi permetterglielo, non a questo punto- mormoro nell'osservare la figura di Laxus farsi spazio tra le gente per raggiungere l'uscita.
-Trova Cana! Lei riuscirà a distrarlo per un po', io tento di riportarlo dentro- mi ordina colto dall'illuminazione, così entusiasmato dall'idea da ignorare quel mio: -Em Natsu forse meglio di no- pronunciato in un mormorio. Rimasta sola tra la gente faccio solo in tempo a vedere Natsu scomparire tra i tanti volti che animano il Fairy questa sera, senza riuscire a contestargli quella sua idea non proprio grandiosa.
Non tanto per l'indiscussa sensualità di Cana, anzi sarebbe stata un ottima fonte di distrazione nonostante l'austera algidità di quel tipo ma è un altro il dettaglio che mi fa desistere nel coinvolgere la mia amica in questa faccenda, sopratutto stasera.
I miei occhi finiscono col puntarsi verso il nostro tavolo e scorgere così, senza stupore, due figure aggrovigliate tra loro intente a scambiarsi effusioni con tanto di ridacchiate maliziose e Cana forse non vuole ammetterlo nemmeno a se stessa ma io sono convinta che quello con Bacchus non è il suo solito flirt passeggero come si ostina a borbottare ogni volta che tocchiamo tale argomento.
Li osservo ancora un po' pensando a quanto sia pessimo il "piano Cana", probabilmente peggiorerebbe solo la situazione già spigolosa con Laxus Dreyar e al solo pensiero di una provabile scazzottata a causa di un Bacchus geloso, abbandono definitamente l'idea propinata da un ignaro Natsu all'oscuro della situazione amorosa della nostra amica ma non gliene faccio una colpa se non si è accorto ancora di nulla, preso com'è da questa storia della band non mi stupisco che non abbia notato niente questa sera.
Devo trovare comunque una soluzione e al più presto.
Mi illumino in un sorriso e ma certo! Forse so chi potrebbe fare al caso nostro! Voltandomi di scatto avanzo concitata verso il bancone scartando in un slalom un paio di avventori e le loro birre, trafelata aggiro la postazione pronunciando il suo nome nel vederla dietro al banco da lavoro fortunatamente non impegnata a servire i clienti.
In un momento di tregua momentanea, Mira traffica con il suo smartphone, i gomiti ben puntellati contro la superfice e l'indice della mano libera intento a battere una sequela di tocchi  ritmati contro il display.
-Mira!- la chiamo nuovamente e lei si volta irradiandomi con uno dei suoi sorrisi perfetti.
-Ei!- replica ma la sua attenzione dura poco, ritorna a puntare gli occhi azzurri sul suo display, qualcosa sembra coinvolgerla molto.
-Ti va di conoscere uno carino ?- le domando  in un sorriso un po' incerto -In realtà dovresti tenercelo un po' occupato, il tempo necessario per permettere a Grim...- ma la mia voce sfuma nell'accorgermi della totale assenza mentale della mia amica.
-Mira?- la richiamo in un farfuglio perplesso.
-Oh scusa- si mordicchia un labbro nel rivolgermi uno sguardo veloce -I figli di mio fratello Elfman mi hanno scaricato un nuovo gioco... Pokemon go!- esclama felice e io inarco un sopracciglio basita -Ne ho già trovato quattro e il poke-radar me ne segna uno qui intorno ma non salta fuori questo maledetto- snocciola appena stizzita nel raccontarmi della sua ardua ricerca ai pokecosi o come cavolo si chiamano.
Scuoto il capo cercando di trasalire -Senti allora che ne dici? Sai è davvero un bell'uomo: alto, biondo, occhi grigi, bel corpo- continuo con brio ma lei mi guarda di tanto in tanto di sottecchi, mugugnando un qualche: -Si- alternato da -Forse dopo- poco interessato, poi punta il suo smartphone di fronte a se scrutando con attenzione il salone del Fairy attraverso la telecamera attivata.
Il mio sguardo lievemente sconfitto ricade  al di là del bancone, sulla  gente, notando tra la calca Natsu alle prese con uno spazientito  Dreyar, in qualche modo è riuscito a riportarlo dentro ma vedendo di come lo sguardo del produttore sia tirato in un espressione nervosa, dubito un epilogo positivo se non facciamo al più presto qualcosa.
E di questo passo non riuscirò nemmeno a convincere Mira, risucchiata da quella stupida app è momentaneamente disconnessa dal mondo reale ma a mali estremi mali rimedi!
Sporgendomi verso di lei, in un gesto piuttosto brutale ma estremamente necessario, gli afferro il polso spingendola ad indirizzare lo smartphone in direzione  di Natsu, finendo per puntare la telecamera  direttamente su Laxus Dreyar.
Mira batte un paio di volte le palpebre nel mettere a fuoco tramite il display del cellulare,  l'affascinante visuale del vicepresidente della Fairy Heart, poi il suo smartphone vibra e -Oh.. ho trovato Pikaciu- soffia nel guardarmi, sgranando i suoi occhioni zaffiro.
-Andiamo- la sprono io nel prendere la sua mano e caracollarmi con lei in mezzo alla sala, raggiungendo i due e fronteggiandoli l'istante dopo, attirando i loro sguardi su di noi nell' interrompere la loro discussione con la nostra improvvisa apparsa.
Punto il mio sguardo teso verso quello di Natsu, i suoi occhi traboccano la totale perplessità nel trovarsi davanti Mira e non Cana ma l'unica spiegazione che riesco a fornirgli è solo una misera alzata di spalle discolpante.
Uno strano quanto imbarazzante silenzio si dirama tra noi quattro,  gli sguardi mio e di Natsu intrisi di timore e curiosità si indirizzano verso quello neutrale di Dreyar, piombato addosso a una ingenua e ridente Mira.
Fermi in una sospesa attesa, sento le mie viscere contorcersi dall'ansia e forse dovrei almeno incominciare a fare le presentazioni ma qualcosa si smuove all'improvviso nell'espressione impenetrabile di Laxus.
-Laxus Dreyar della Fairy Heart- si presenta a Mira un secondo dopo lasciandoci attoniti da tale spontaneità.
-Mira del Fairy Tail- replica semplicemente lei nel piegare il capo di lato e per nulla intimorita, gli mostra un sorriso e per un istante mi è sembrato vedere sorridere anche l'arcigno Dreyar, una rapida stiratura di labbra ma non sfuggita al mio sguardo ancora a tratti incredulo.
Non credevo un tale risvolto, non per causa di Mira che di bellezza ne ha da vendere ma tanto per l'austerità di questo tizio tutto d'un pezzo.
-Mira lavora qui al Fairy, fai dei cocktail mostruosi- gracchio prendendo iniziativa, stimolando Natsu nella conversazione che -Già! Ti consiglio di provare uno dei suoi Satan Soul prima di andare via- suggerisce a Laxus riferendosi a quel cocktail divino ideato proprio da lei.
-Vero! Mira perché non gliene fai uno?- squittisco con voce lievemente isterica, Natsu che annuisce forse un po' troppo energicamente  ma ho come l'impressione che sia io che lui, stiamo facendo solo da contorno ai due, ancora intenti a scrutare silenziosamente ogni dettaglio dell'altro.
E la conferma arriva con quel passo avanti fatto proprio da Laxus Dreyar -Va bene.. ma mi fermo solo per un drink- sillaba senza darci pienamente la soddisfazione di essere riusciti in qualche modo a convincerlo a restare, Mira gli sorride ancora e -Certo- soffia morbidamente facendogli strada verso il bancone.
In silenzio restiamo a guardarli scomparire tra il turbinio di clienti mentre soddisfatta mi sfugge un ghigno vittorioso.
Anche se poi un pensiero mi colpisce facendo distorcere appena il mio ghigno  spavaldo. Perché Mira sarà pur bellissima nel suo metro e ottanta e taglia 42, con quei capelli lunghi e mossi che le incorniciano l'ovale del viso perennemente disteso in un sorriso radioso grazie a quella sua innata solarità ma ecco...
-Ti avevo detto Cana!- sbotta per l'appunto Natsu in tutta la sua contrarietà, ricordandomi implicitamente di come lo scarso sex-appeal di Mira faccia scappare la maggior parte degli uomini attratti da una falsa apparenza.
-Cana non poteva!- mi limito a dire contraendo le dita a pugno di fronte al suo sbuffo nervoso -Devi fidarti di me ok? Mira riuscirà benissimo a trattenerlo per il tempo necessario- insisto facendolo annuire un po' scetticamente e turbarlo poi ulteriormente nel dire -Dobbiamo solo augurarci che Zef sistemi l'amplificatore al più presto- gracchiato in una risata nevrotica.
-Vado a controllare- soffia incrociando le dita mentre io mi dirigo verso la direzione opposta, dividendomi così da lui ritorno al mio tavolo e afflosciandomi sulla seduta stancamente.
Cana. accanto a me, mi accarezza un braccio in una coccola silenziosa, un po' mi rilassa e rivolgendole un sorriso, sgonfio l'aria nei polmoni dissolvendo un po' tutta quell'ansia accumulata nella pancia. Come fonte di distrazione per non ammattire del tutto durante l'angosciante attesa, mi  congedo ancora il tempo di provare ad immaginare come possano essere le  canzoni che Natsu scrive, sono due giorni che ci penso, so che negli anni ne ha scritte parecchie e Mavis mi ha anche spifferato che molte sono diventate addirittura famose ma nemmeno lei ne conosce l'identità, come del resto tutti gli altri.
-A Natsu non piace specularci sopra- mi aveva risposto soltanto difronte alla mia perplessità nel restare anonimo.
Ma cosa mai potrebbe uscire da un tipo così privo di sensibilità e romanticismo? Probabilmente non canzoni d'amore.
Poi di colpo l'interruttore generale salta lasciandoci totalmente al buio, il brusio della gente e qualche fischio di goliardia riempie lo spazio lasciato vuoto dal  soundtrack che solitamente fa da sottofondo nelle serate del Fairy mentre io mi agito sulla sedia nervosamente.

https://www.youtube.com/watch?v=znaDItju6yY

Ma prima che possa allarmarmi e temere il peggio, ecco che le prime note di basso si librano nell'aria diramandosi per il locale che esplode in un vero e proprio boato di acclamazione quando, in un gioco di colori, i riflettori tornano ad illuminare il palco e tutto sembra ritornare nella norma.
Le luci restano abbassate, l'applauso scema fino ad affievolirsi del tutto e la calda penombra mi avvolge insieme alle note suonate dalle dita esperte di Zancrow.
Sollevata dal fatto che Zef sia riuscito a sistemare il tutto, mi godo a pieno il momento: l'agilità di Rusty con le bacchette che dietro la batteria scandisce un ritmo perfetto, la capacità di Zancrow con il basso elettrico e poi di lei: Meldy schiude le labbra dando fiato a ciò che ha dentro all'anima e la sua voce mi riempie orecchie e cuore in un impatto violentissimo.

Innamorarsi è pericoloso ma stasera voglio bruciare con te, fammi del male.
Siamo in due, siamo sicuri del desiderio, il piacere del dolore e del fuoco.
Bruciami.

Mi sento vibrare in una strana emozione mai provata prima tanto da trattenere il fiato e tenere gli occhi fissi su Meldy, sciolta e disinibita si muove per il palchetto con microfono alla mano e regalando sorrisi. Sicuramente è a causa della sua voce che mi sento lo stomaco in tumulto, be anche il testo promette bene...

Quindi vieni ti porterò in alto, ti porterò
Soffro per amore, soffro per noi
Perché non vieni, non ti avvicini?

Quindi su coraggio, accendi il fiammifero.
Accendi il fiammifero ora.
Siamo una coppia perfetta, in un modo o nell'altro siamo fatti l'uno per l'altra.
Avvicinati un po'

Un maremoto di emozioni contrastanti si abbatte nel mio povero cuore che batte troppo forte forse a causa di quella piccola consapevolezza che mi picchia in testa: è stato Natsu a pensare a quelle parole.
Parole forti e intense che mi entrano sotto pelle, parole come la cioccolata fondente con quel tipico suo  dolceamaro che ti si scioglie in bocca e ti lascia la voglia di un altro assaggio.

Fiamma sei venuta da me.
Il fuoco incontra la benzina (x2)
Sto bruciando viva

Riesco a malapena a respirare quando sei qui ad amarmi.
Il fuoco incontra la benzina (x2)

I miei occhi sgranati finiscono col puntarsi in una direzione ben precisa dettata dal mio sesto senso o forse dal cuore, non lo so, fatto sta che in mezzo a tutto quel mare di gente e senza nessuna difficoltà, intercetto gli occhi di Natsu che mi fissano di rimando. In piedi spostato verso un angolo sotto il palchetto, non stacca gli occhi dai miei, mentre tutto intorno a noi sembra sparire.
Lui mi sorride senza riserve e il mio cuore incomincia a battere il doppio, sporgendomi appena  sulla superfice del tavolo con gli avanbracci piegati e intrecciati tra loro, gli regalo un sorriso complice anche se dentro sto letteralmente bruciando, proprio come dice la canzone.
Non pensavo fosse capace di scrivere emozioni così profonde. Mi ha fregato.

Ho tutto quello che mi serve quando mi vieni incontro.
Il fuoco incontra la benzina, sto bruciando viva.

Non posso credere di essere stata io a suggerirgli involontariamente l'ispirazione a tali pensieri trasportati poi su carta, anche se il suo sguardo illuminato appena a causa della penombra sembra dirmi il contrario.
Ma scuoto il capo reprimendo l'idea perché non è altro che un effimera illusione credere che Natsu abbia pensato a ciò che sta succedendo tra di noi nel scrivere questo testo batticuore.
Ne avrà scritte a centinaia così, ha semplicemente colto ispirazione dal quel breve momento successo ieri, quando mezzi nudi e sotto a chissà quale sfalsamento, ci siamo messi a giocare a flirtare.
Senza più arrovellarmi, mi lascio cullare dalla canzone e dal suo sguardo che, finalmente più sereno, mi sorride ancora un volta.

Fiamma sei venuta da me.
Il fuoco incontra la benzina (x2)
Sto bruciando viva

 


Mi stringo in un abbraccio solitario nel guardarmi intorno senza in realtà vedere ciò che mi circonda,  la mia mente è ancora momentaneamente assente a causa dell'orgia di pensieri di cui è soprafatta e l'interno del Fairy è incominciato a sembrarmi troppo stretto e soffocante, tanto da rifugiarmi qua fuori e mescolarmi tra la gente che ne affolla l'ingresso.
L'aria intorno a me sa' di alcool e sigaretta, ne azzanno il sapore involontariamente rendendomi conto l'istante dopo di come stia ancora boccheggiando. Quella canzone continua a bruciarmi dentro, Natsu è stato capace di entrarmi sotto pelle e toccare il mio cuore con le dita, non lo credevo capace di tale miracoli eppure quel ragazzo insensibile, troglodita e cafone riesce a mettere su carta pensieri d'amore.
Però è stata una bella sorpresa, nel pensarlo sorrido a fior di labbra e lui appare magicamente dal nulla, nel vedermi mi sorride raggiungendomi con le mani infossate nelle tasche dei jeans.
-Come mai qui fuori?-  mi domanda curioso.
-Una boccata d'aria, dentro fa troppo caldo stasera- replico vaga e senza aggiungere altro perché -Natsu, la tua stupida canzone mi ha fatto esplodere un incendio dentro al cuore- credo sia un po'  troppo esplicito -E tu?- ribatto, celando l'agitazione nel trovarmelo difronte.
-Anche io-  mi risponde vago nell'avvicinarsi un po' di piu, perfettamente di fronte a me continua a guardarmi come a studiarmi famelico e poi Natsu fa quel sorriso che riconosco immediatamente a colpo d'occhio, quel sorriso che ho già visto svariate volte e di certo mai rivolto a me come questa sera: quello è il suo sorriso da predatore
Deglutisco e -Avevi ragione, i Grimoire Heart meritano un gran successo, Meldy poi è stata strepitosa!-  sbotto tutto d'un fiato nell'annaspare parole che evitano l'imbarazzo di cui sono avvolta tentando di scacciare anche uno strano timore a cui non so dare significato: non è la prima volta che mi ritrovo con lui a distanza ravvicinata eppure mai prima d'ora sento di avere paura.
Lui annuisce col capo -A Laxus sembrano piaciuti- suppone ottimista e un : -Come hai fatto a farlo tornare indietro?- esce interrogativo dalla mia bocca contratta in una smorfia.
-Gli ho sfilato il cellulare dalle mani e sono scappato dentro-  dice asciutto stringendosi nelle spalle e dall'espressione in cui l'ha detto sono sicura che non sta scherzando, resto basita solo una manciata di secondi prima di scoppiare in una risata fragorosa e contagiare anche Natsu.
-Be almeno ha funzionato- ridacchio senza sosta,  la sua risata cristallina si mescola con la mia e quando sento il petto bruciare dallo sforzo, mi porto una mano a stringere un porzione di vestito tra il solco dei seni.
-Anche Mira è stata di grande aiuto- soffia riprendendo fiato mentre io annuisco contenta - E ti dirò, come squadra siamo perfetta, un altro piano diabolico del genere e insieme potremmo conquistare il mondo- aggiunge facendomi ridere ancora e mugugnare un: -Certo, come no, appena finirà la convivenza torneremo a farci la guerra- detto per scherzo e senza pensarlo sul serio.
Con i polpastrelli mi asciugo quell'accenno di lacrima dagli occhi ma la mia risata scema fino a scomparire del tutto quando mi accorgo dell'espressione incupita di Natsu forzatamente cancellata l'istante dopo ma non in tempo nel non farmelo notare.
-Già- sorride nel dirlo ma è un sorriso amaro il suo, che non ha niente a che vedere con quelli che stavamo facendo un attimo prima di quella mia affermazione,
Vorrei dirgli che è solo una stupida battuta e che non voglio ritornare a quello che eravamo prima di coabitare insieme ma il terrore di sbilanciarmi così tanto mi fa restare in silenzio e mordicchiare l'interno di una guancia. Poi, l'improvvisa apparsa di Laxus Dreyar, mi salva in corner dalla situazione e intrecciando le mani tra loro aspetto  impaziente e insieme a Natsu, spostato accanto a me, l'esito della serata.
-Cercavo te- esordisce  Dreyar con quella sua solita espressione  da "mai una gioia", nel frugare con le dita all'interno del suo completo spezzato, una giacca cobalto e pantaloni chiari, e tirarne fuori  dalla tasca nascosta un cartoncino  sottile e rettangolare.
-Quei ragazzi sono forti- soffia senza tralasciare una punta di fastidio nel dare vittoria a Natsu che ridente afferra il bigliettino da visita tra le dita dandogli solo una fugace occhiata prima di ritornare ad osservare Dreyar con orgoglio misto a soddisfazione -Ma questa sera non conta, se sei ancora interessato a proporli alla Fairy Heart chiamami in settimana e organizzeremo un provino- i suoi occhi grigi si assottigliano e -Un provino vero- sottolinea serioso.
E a stento non riesco a trattenere la contentezza, il mio cuore si riempie da gioia, così tanta che è troppa da contenere e in uno spasmo porto le mani all'altezza del diaframma, unendole a coppa tra loro. Anche Natsu ne è visibilmente felice ma tentando il contegno, infila il bigliettino in tasca, rivolgendo un umile sorriso di gratitudine verso Laxus.
-Lax perché non resti ancora? - gli propone forse con  po' troppa confidenza ma Natsu è fatto così... Dreyar scuote il capo, tra le dita già pronte le chiavi della sua auto.
-Ho un impegno saltato all'improvviso- ci spiega in maniera sterile e senza altri dettagli mentre io abbasso lo sguardo un po' mesta perché quella di Laxus mi sembra tanto una scusa campata in aria per fuggire al più presto e anche se il mio era solo un iniziale piano per farlo restare a Fairy più tempo possibile, un po' ci avevo sperato per Mira.
Fa per andarsene ma le urla provenienti dall'ingresso del locale, che chiamano  il suo nome, lo fanno desistere e sopratutto incuriosire me e Natsu, il cipiglio aumenta nel mettere a fuoco proprio la nostra amica, correre verso di noi con tanto di braccio sventolato per farsi vedere e fermarsi poi di fronte a Laxus.
-Stavo pulendo la parte di bancone dove eri seduto e ho notato che hai scordato questo!- esclama radiosa, un po' di fiatone a causa della corsa che strozza qualche parola e tra le mani un fazzoletto del Fairy, quelli quadrati da drink color arancio e un numero, chiaramente telefonico, impresso sopra a penna e di certo non standard sui tovaglioli.
-Ho visto che sopra c'è un numero di telefono, magari è importante- trilla non badando a come la faccia di Laxus si sia accartocciata in qualcosa di inspiegabile a parole, si schiarisce la voce e -Emm quello è il mio numero, l'avevo lasciato per te- soffoca nel più bastardo degli imbarazzi evitando gli sguardi di tutti, sopratutto il ghigno di Natsu, io invece porto una mano a reggere la fronte nel scuotere il capo miserabilmente... oh Mira!
-Ecco... abbiamo parlato tutto il tempo e pensavo ti avrebbe fatto piacere risentirci ancora- aggiunge in un tono di voce basso e soffocato e anche un po' nervoso dato il momento pubblico di cui è protagonista, non conosco questo tizio ma dal calibro del suo fascino deduco che non deve essere abituato ai due di picche, anche se questo è del tutto involontario.
E Mira, colta da un principio di stupore, sorride vivace l'istante dopo riportando lo sguardo di Laxus su di lei -Oh grazie allora- soffia cortese, sembra una bimba gongolante.
-Torno a lavoro-  afferma poi indicando con un pollice oltre le sue spalle avviandosi verso l'interno con lo sguardo perso di Laxus addosso. Nonostante la gaffe del numero, Mira non ha perso la sua occasione e io non posso che esserne gioiosa.
-Non dire una parola- sillaba Dreyar con faccia scura nel minacciare Natsu che se la ride ancora prima di infilarsi nella sua Jaguar e scomparire dalla nostra visuale in un rombo di motore.
-E' andato tutto alla grande, visto?- mormoro soddisfatta, il mio sguardo che va ad incastrarsi nell'angolo tra la terza e la quinta strada dove l'auto di Laxus è sparita.
-Grazie a te- soffia Natsu e io mi stringo nelle spalle negando la sua affermazione nel storcere leggermente il naso, nel voltarmi verso di lui sto per dare fiato alle mie parole ma Natsu blocca ogni mia  protesta perché si sporge verso di me circondandomi con le sua braccia.
Resto ferma e inerme, con gli occhi chiusi e la testa che vortica un po' nel concepire dopo qualche attimo cosa sia successo in uno millesimo di secondo.
-Grazie- sussurra Natsu nel stringermi forte.
Avvolta dal suo corpo, con il mio viso fiondato contro al suo petto caldo e solido tanto da sembrami immenso, riesco solo a mugugnare qualche mormorio ma non è nemmeno imbarazzo quello che sto provando al momento.
Sento caldo e -Grazie- ripete lui nel rinvigorire la morsa con cui mi tiene stretta ma che non fa male, stordita dal suo profumo sollevo un po' il naso e forse sarebbe stato meglio tenerlo nascosto tra le pieghe della sua camicia perché ora, coi i suoi occhi così vicini ai miei, sento di non avere più scampo.
Mi scosta i capelli dal volto, intanto sorride e io riesco solo a borbottare un: -Non l'ho fatto per te- capriccioso e caparbio e forse anche un po' finto ma a Natsu poco importa, continua a sorridermi  perso in chissà quale pensiero e con quel suo continuo fissarmi mi induce all'imbarazzo.
-Natsu- lo chiamo incredula -Non credi sia ora di lasc-
-Shh goditi il momento- soffia mortalmente serio facendomi irrigire e annaspare qualche mugugno -Rilassati- aggiunge, i suoi occhi che si assottigliano appena in un aggiuntivo ammonimento.
Ma resto paralizzata  e -Sembriamo due ragazzini idioti- bofonchio in preda al panico e in un sospiro lui mi lascia, sciogliendo l'intreccio si scosta da me ma senza allontanarsi troppo e sopratutto senza mai smettere di sorridermi.
All'improvviso sento come un vuoto, come se mi mancasse un pezzo e no, non volevo che mi lasciasse ma me ne rendo conto solo ora che non sento più il suo petto contro al mio.
-Lucy,  ti imponi dei stupidi limiti-  sentenzia facendomi inarcare un sopracciglio contraria e -Non è vero!- ribattere con fermezza ma ghigna e mi infastidisce.
Sono irritata dalla sua testardaggine, lo fulmino con lo sguardo ma -Non torneremo quelli di prima- afferma osservandomi  serio e più sicuro che mai e quasi non mi vengono i brividi.
Nuovamente quella sensazione di prima, quella paura che il suo sguardo intenso mi provoca, ma  attratta da lui come i poli opposti di due calamite,  non riesco a distogliere i miei occhi dai suoi.
-Goru-goru-  e quel commento camuffato in un evidente falso tossicchiare da parte di Zancrow, spezza il nostro sguardo, filo conduttore di pensieri nascosti nel cuore.
Nel voltarmi insieme a Nastu, i nostri sguardi incontrano quelli ridenti di Meldy e Rusty, Zancrow è in mezzo a loro, la mani dei suoi amici posate sulle sue spalle, le braccia conserte al petto e un sorrisetto malizioso stampato sul suo volto malandrino.
-Non stavamo facendo Goru-Goru! E poi si può sapere che vuol dire?!- strepito, sventolando una mano dopo qualche attimo passato a concepire ciò che ci ha detto, irritata anche dal fatto che, non conoscere un gergo giovanile, mi faccia sentire vecchia!
-Ragazzi! Chi ha guadagnato un provino per la Fairy Heart?- esulta Natsu in una domanda retorica nel avvicinarsi a loro a braccia larghe, rinviando ad un'altra volta la spiegazione di Goru-goru che al momento diventa superflua dato ciò che ho davanti a gli occhi.
Meldy salta letteralmente al collo di Natsu strillando urletti di gioia, anche Rusty e Zancrow lo racchiudono in una morsa esultante iniziando una serie di saltelli e cori goliardici e io sorrido felice senza neanche accorgermi.
Non è che un primo passo quello di stasera, ancora devono affrontare prove più dure eppure la loro felicità è qualcosa che tocca il cuore e lascia piacevoli sensazioni.
-Bene, ora direi che possiamo andare a festeggiare!- sentenzia Natsu arraffando tutti e tre con le braccia intorno ai loro collo in una compressa morsa affettuosa.
-Andiamo ad ubriacarci!- esulta Zancrow e quel: -Certo- soffiato velocemente di Natsu mi lascia un po' basita, sono appena maggiorenni e pur sempre dei ragazzini ai miei occhi, l'alcool non mi sembra la scelta più giusta.
Ma me ne resto in silenzio e in disparte, ferma poi nel guardarli muoversi verso la strada, almeno finché Natsu reclina il collo osservandomi perplesso.
-Lu? Che fai lì?- mi chiede con cipiglio prendendomi contro piede.
-Ecco io... non voglio impicciarmi- farfuglio senza dire nulla di concreto, non credevo che l'invito fosse rivolto anche a me ma a quanto pare mi sbagliavo.
-Muoviti!- mi dice Natsu senza diritto di replica, sciolta la morsa sui Grimoire Heart, afferra la mia mano spintonandomi verso di lui, con poca grazia finisco col incespicare sui miei stessi passi e tentare poi una camminata frettolosa.
Riesco solo a scorgere il suo profilo ridente e, lasciandomi andare verso l'ignoto in questa notte d'estate, seguo Natsu mentre il sorriso si espande sul mio viso.
 

***


Una, due, tre... mi fermo e poi sorrido perché nonostante non sia più bambina, quello stupido gioco di contare le stelle ancora mi diverte e quindi me ne sto qui, seduta sul cofano posteriore della Karyu no Hoko di Natsu, a fissare col naso all'in su, il cielo notturno  tempestato di stelle.
I miei occhi ritornano verso il basso solo per dare una lappata al mio cono gelato al fiordilatte, un giro veloce di lingua ma abbastanza efficace da prenderne un bel po' e assaporarne il gusto tra le labbra.
Natsu ha avuto un'ottima idea, un bel gelato era proprio quello che ci voleva per festeggiare e anche se la sorpesa di portarci qui, appena fuori Magnolia, in un angolo sperduto di Clover Town a mangiare gelato non ha del tutto entusiasmato Zancrow che si aspettava una serata ben diversa, a me questa sorpresa è piaciuta molto.
Fin dall'inizio, Natsu non aveva nessuna intenzione di passare la serata tra i fumi dell'alcool e questo cambia ancora una volta il mio punto di vista su di lui, è chi l'avrebbe mai detto che Natsu Dragneel fosse un tipo responsabile?
Reclino il capo oltre la vettura, è sparito da un po'ora che ci penso e, affogando l'interrogativo di dove possa trovarsi con un altro assaggio al fiordilatte, mi rivolto osservando l'ambiente che mi circonda.
Ciò che una volta era un parco giochi per bambini, ora resta qualcosa di fatiscente e abbandonato a se stesso, solo un paio di altalene e la giostra rotante ad essere rimaste incolume dal tempo e dai vandali.
Le urla inferocite di Meldy  ai danni di un ghignate Zancrow, riportano la mia attenzione proprio sulla ruota, tra i seggiolini alternati di giallo e azzurro, i Grimoire Heart ridacchiano e si insultano al contempo giocando senza alcun ritegno come bambini.
Un altra leccata al gelato e lo sguardo finisce vagamente verso il lato destro della strada notando Natsu giungere da quella, cammina a passo sostenuto e io ho tutto il tempo di squadralo da capo a piedi  durante il tragitto.
Lui non sembra accorgersene e famelica divoro il gelato mentre i miei occhi analizzano il suo viso, poi le sue spalle ampie e il petto. Infilato in quella camicia bianca, Natsu è semplicemente bellissimo: i capelli scompigliati, le maniche della camicia arrotolate fino ai gomiti e le converse sotto ai jeans scuri lo rendono un po' trasandato ma irresistibile.
E' già successo che nei miei occhi si riflettesse il suo look non del tutto perfetto e, nonostante preferisca uomini impeccabilmente curati, avevo finito per essere attratta dal fascino di Natsu. E' stata la sera del matrimonio  di Levy e Gajeel, quando in quell'ascensore ancora ci detestavamo, eppure quella volta avevo dato colpa all'alcool...
-Ei- mi ridesta il suo sussurro, mi scuoto forzando un sorriso, la sua spalla sfiora la mia nel sedersi accanto e solo ora mi accorgo di quella bottiglietta già stappata di Breezer impugnata tra le dita. I miei occhi finiscono per puntarsi contro quella e -Avevo sete, a noi due è permesso l'alcool, no?- ghigna con aria innocente, invogliandomi a prenderne un sorso nel scrollare il collo della bottiglia verso il mio indirizzo.
-Be direi che ce lo meritiamo dopo tutta la fatica che abbiamo fatto-  asserisco posando il gelato sul cofano, grazie alla basa quadrata del cono resta perfettamente in equilibrio. Con le dita afferro la bottiglia, sfioro quelle di Natsu e in una sorsata annego quel pensiero proibito delle sue mani sul mio viso. L'alcool mi brucia un po' la gola fino ad irradiare di calore il ventre -Ammetto che festeggiare con l'alcool da più soddisfazione- sentenzio ripassandogli la bottiglia.
-Concordo- replica schiudendo le labbra per posarle sul vetro e concedersi un altro sorso.
Puntello meglio i piedi sul paraurti mentre con una mano abbasso l'orlo del mio vestito a rigoni arcobaleno distrattamente sollevato un po' troppo, sento il suo sguardo addosso e inclinando lo sguardo verso di lui, faccio in tempo a sorprenderlo con gli occhi puntati sulle mie gambe, solo una manciata di secondi prima di stornare lo sguardo lontano dal mio corpo.
-Anche se organizzare un mega festone a casa Redfox sarebbe meglio, no?-  trasalisce guardandomi di sottecchi. Scuoto il capo ridacchiando -Ma come hai fatto a convincere Gajeel ha prestarti la casa?- sbotto interrogativa.
-Be gli ho ricordato la nostra amicizia, i momenti passati insiemi e-
-Natsu- lo interrompo scettica -Come l'hai convinto?-
-L' ho minacciato- dice una alzata di spalle, come se fosse normale -Ho minacciato di spifferare a Levy quello che ha fatto da sbronzo all'addio al celibato, preferirebbe farsi sotterrare vivo piuttosto di farlo sapere a  Levy...-continua tirando giù una sorsata di breezer mentre una lieve preoccupazione mi deforma il volto.
Sono sicura dell'amore che Gajeel provi per Levy, morirebbe per lei, ma anche io sono fortemente legata a lei se pur in maniera differente e non posso che allarmi di fronte a quell'affermazione.
-Quell'idiota si è messo a piagnucolare come una donnicciola nel parlare di Levy, di quanto la ama e bla bla- sbuffa Natsu in una risata gracchiata e un sospiro di sollievo mi scappa dalle labbra.
-Oh Natsu!  L'amore è qualcosa d'inspiegabile, arriva a farti fare cose che mai avresti solo osato pensare- gli dico un po' saccente premendo meglio i palmi sulla carrozzeria rosso fuoco nel dondolare i piedi.
-Perché ogni volta parli come sei io non sapessi cos'è l'amore?- protesta poco convincente e basta quel mio sguardo eloquente a farlo desistere da qualunque altra protesta.
-Ok, forse non ho mai provato nulla di paragonabile a quello che prova Gajeel per Levy ma..- il mio sguardo persiste e Natsu nuovamente si interrompe, la sua espressione si rassegna e -Ok non sono mai stato innamorato, ma solo preso, come dici tu- borbotta gesticolando con le dita mentre una risatina da sfogo alla mia piccola vittoria personale.
-E poi me lo doveva dato che è grazie a me se ha sposato Levy- borbotta rivolgendomi un sguardo eloquente nell'incrociare il mio scetticamente perplesso.
-Il giorno del loro incontro? Al centro commerciale? Hai presente no!?- mi ricorda in una serie di indizi con tanto di palmi svolazzati in aria e si, ricordo benissimo il loro primo incontro, Levy mi aveva parlato per giorni di quel tipo burbero e maleducato incontrato durante la presentazione del suo primo libro.
Quel tizio l'aveva fatta uscire dai gangheri, non ricordo nemmeno per quale motivo e, anche se erano insulti ed epiteti piuttosto coloriti, a lei brillavano già gli occhi quando parlava di Gajeel Redfox, quel pomposo e sfigato cantante di un gruppo emergente che probabilmente non avrebbe mai sfondato... almeno questo diceva un'arrabbiata quanto attratta Levy.
-E tu che centreresti ?- domando a sopracciglio inarcato.
-Avevo organizzato io a Gajeel l'esibizione proprio a quel centro commerciale, lo stesso giorno della presentazione di Levy!- sbotta con ovvietà non tramutando di una virgola la mia espressione rigida.
-E' stato il destino a decidere- replico e lui storce il naso -Non crederai al destino vero?- mi dice un po' seccato.
-Certo-
-Lucy non esiste il destino, siamo noi a costruire il nostro futuro giorno per giorno-
-Io invece credo che sia tutto già scritto- replico senza arrabbiarmi, forse un tempo avremmo finito per litigare dato l'ennesimo argomento in cui ci ritroviamo ad essere disaccordo, ma non stasera, gli rivolgo un sorriso e lui ne sembra sorpreso.
-Gajeel e Levy si sono rincontrati casualmente un  paio di settimane dopo e da lì è iniziata la loro storia d'amore, era destino che si dovessero innamorare nonostante quel primo incontro non del tutto idilliaco- snocciolo osservando le stelle con aria sognante.
Lui inclina il capo di lato e -Quindi anche se Levy e Gajeel non si fossero incontrati quel giorno, sarebbe comunque successo secondo te?- mi chiede in un ghigno nel sporgersi verso di me, io che annuisco.
-Si, se due persone sono destinate a stare insieme accadrà lo stesso al di là del tempo o delle coincidenze o degli incontri disastrosi - confermo sicura e nell'inclinare il volto verso di lui che si avvicina ancora un po' continuando a ghignare
-Il nostro appuntamento è stato disastroso- mi ricorda con una strana malizia.
-Natsu, sono cinque anni ad essere disastrosi-  gli ricordo con cipiglio ma che presto viene cancellato dal suo sorriso malandrino e quella paura di qualche ora fa torna manifestarsi nel mio stomaco sotto forma di spasmo violento.
-Sempre dell'idea che sono io a decidere del mio futuro, quando non voglio una cosa o quando la voglio fare accadere-  soffia maledettamente roco, da pelle d'oca insomma.
La sua voce mi riempie le orecchie e in un battito di cuore perso lui azzera del tutto le distanze,  a palmo pieno mi cattura la guancia, sento la pelle andare a fuoco dove mi sta toccando e col naso gioca a sfiorare il mio.
Lo fa piano e ad occhi chiusi, mentre io boccheggio senza fiato e lui sorride contro la mia pelle -Adesso la voglio- afferma e quello spasmo torna a contorcermi le viscere.
Sento lo stomaco in tumulto, i suoi polpastrelli accarezzarmi la guancia e il suo fiato infrangersi tra le mie labbra schiuse spontaneamente. Natsu odora di Calvin Klein e brezeer alla menta, tutto ciò è eccitante a livelli esorbitanti, tanto da farmi contrarre involontariamente i muscoli delle cosce.
E quando le sue dita scivolano dietro la mia nuca, tra i capelli e i miei occhi si chiudono, qualcosa scatta a molla nella mia testa.
Quella paura, il timore di prima, solo ora so darne un significato: inconsciamente avevo già capito che Natsu ha deciso di fare sul serio stasera, niente più giochi o provocazioni.
Ma è intenzionato fino in fondo in qualcosa di vero e carnale e questo mi spaventa terribilmente perché io non rischio, io non mi getto nel vuoto, io non sono leggera.
Sento le sue labbra solleticarmi la guancia e poi scostarsi verso l'angolo della bocca, una traccia bollente la sua che mi fa scappare un piccolo gemito.
Io sono razionale, io prevedo le situazioni, analizzo le persone... io ho dei limiti.
Bollente, Natsu è terribilmente caldo a livelli febbricitanti e quel suo calore mi avvolge in qualcosa di pericolosamente eccitante e, in quella frazione di momento in cui schiude le labbra per avvicinarsi alle mie, io penso a cosa resterebbe dopo questo fuoco divampato tra di noi.
E poi succede.
Succede che mi scosto, ad occhi chiusi e mascella serrata io mi scosto dalle sue labbra facendo morire quel bacio mai nato che forse sarebbe stato meraviglioso, ma a quale prezzo?
Non resterebbe che la cenere dopo il nostro fuoco.
Io sospiro, lui che sgrana gli occhi visibilmente spaesato prima, terribilmente perplesso poi mentre una strana sensazione mi avviluppa lo stomaco: la totale amarezza.
Perché quel bacio lo volevo, lo volevo davvero ma probabilmente non come Natsu, lui non pensa alle conseguenze  mentre io si, a lui non gli si spezza il cuore a me si, perché tra noi potrebbe finire solo male e io non sono una fenice, non risorgo dalle mie ceneri ma ogni volta muoio un po' dentro.
E iniziare una qualunque cosa con Natsu vorrebbe dire solo ciò e non posso permetterlo, non correrò un rischio che so già che porterà a morte certa,  tra di noi non c'è ancora nulla e la Lucy celebrale è tornata appena in tempo per portarmi via dai guai.
Però rinunciare fa stranamente male.
Toglie la sua mano dai miei capelli portandosela repentinamente su una coscia, Natsu è quasi ansimante e non so se è per il  momento venuto poi a mancare o lo shock appena subito.
-Lucy.. io- annaspa in difficoltà mentre l'imbarazzo ci divora entrambi.
-Non.. non mi hai più detto che ti è successo ritornando a casa..- farfuglio nel vano tentativo di riportare un clima normale tra di noi, sforzo una specie di sorriso anche se al momento l'unica cosa che mi verrebbe fare, sarebbe solo scappare via da qui.
-Emm si-  mormora ma con ancora lo sguardo assente e la mente persa chissà dove almeno finché non indirizza il suo sguardo verso di me, i suoi occhi ancora un po' vuoti e -Un procione- sillaba senza guardarmi direttamente, facendomi aggrottare le sopracciglia.
-Un procione mi ha attraversato la strada- aggiunge poi nel mettermi finalmente a fuoco nonostante  sia un pezzo a trovarmi davanti al suo sguardo.
-Un procione? A Magnolia?- domando asciutta e poco convinta dalla sua affermazione di prima, dopo attimi di silenzioso stupore passato ad osservarlo sbigottita.
-Natsu- lo ammonisco nel piegare il capo di lato ma -Ti sto dicendo la verità!- sbotta stendendo un palmo pieno verso di me.
-Un procione enorme mi ha tagliato la strada- farnetica in un modo così convincente da strapparmi un risolino incredulo, lui resta a guardarmi a bocca aperta sgomento prima di aprirsi in una risata fragorosa che va ad unirsi con la mia.
Questa risata che sembra far dissolvere la tensione tra di noi ma non del tutto, perché Natsu sorride ancora ma i suoi occhi sono scuri, mancano di luce e all'improvviso sento disagio ma nascondo il tutto in un sorriso a fior di labbra.
-Vaffanculo Zancrow!- e l'urlo di Meldy ci strappa via dal momento, Natsu sospira a capo chino e -Forse è meglio tornare a casa- dice regalandomi un sorriso prima di balzare giù dal cofano e richiamare i tre scalmanati all'ordine. Faccio per scendere quando si volta e quella sua richiesta mi blocca sul posto.
-Senti Lu non è che guideresti tu? Sono due notti che le passo quasi in bianco, sono a pezzi e la strada per Magnolia è lunga- borbotta con noia non facendo caso alla mia totale paralisi nel voltarsi e disfarsi della bottiglia ormai vuota.
-Lucy?- mi richiama dato il mutismo -C'è l'hai la patente, no?-
-Si- rispondo di getto, pentendomi l'istante dopo mi mordo la lingua -Ma ecco è la tua auto- tartaglio in una risata nevrotica ma Nastu svolazza una mano, nell'altra le chiavi già pronte.
-Non è un problema, mi fido di te- sorride e oh... si fida di me ha detto..
No! Scuoto il capo, non è questo il momento di perdersi tra le sue parole.
-Davvero Natsu,  non vorrei mai profanare la tua bambolina- continuo pateticamente e forse dovrei confessargli il reale problema ma no... è troppo imbarazzante dai, passerebbe la metà del tempo a prendermi in giro.
La sua faccia si accartoccia in pura perplessità ma prima che possa dedurre qualcosa con quel suo sguardo indagatore, l'arrivo di  Meldy, Rusty e Zancrow mi salva dalla situazione e letteralmente scappando, mi infilo in auto, piazzandomi sul sedile del passeggero in silenzio e imbarazzo.
Vengo raggiunta qualche istante dopo, i Grimoire Heart invadono l'abitacolo tra urla e chiacchiericcio sommesso e Natsu, sedendosi al posto del guidatore, mi osserva interrogativo ancora qualche istante prima di allacciare le cinture e mettere in moto l'auto.
Ma io, con lo sguardo puntato capricciosamente verso il finestrino, faccio finta di nulla, questo è quasi peggio del quasi bacio di prima...
Nel ricordare quel momento mi volto verso Natsu osservando il suo profilo concentrato sulla visione della strada.
Chissà come sarebbe stato.. Mi massacro le dita tra loro imponendomi l'ultimo pensiero di questa folle nottata: è stato meglio per entrambi evitarlo quel bacio... no?...
 


Angolino Daimler: Buona sera amici! Come promesso sono riuscita a pubblicare in tempi brevi e avrei anche pubblicato in un orario piuttosto decente se alcuni imprevisti non avessero invaso totalmente la mia giornata.
Spero che il cap vi sia piaciuto e sopratutto questo "colpo di scena" finale ma quel bacio mancato mi servirà ad allungare la storia ancora un po' e sopratutto a rendere le cose tra Nastu e Lucy ancora più interessanti.

Grazie di cuore amici miei, in solo 4 giorni lo scorso cap ha ricevuto 14 recensioni e piu di 500 visualizzazioni nonostante l'attesa che vi ho fatto subire, grazie per questi numeri. Grazie per il vostro affetto e sostegno che stanno rendendo questa storia un mio piccolo successo personale. Grazie per la pazienza.
Ammetto che questo cap non mi soddisfa a pieno ma spero comunque di avervi lasciato un bel sorriso con questo aggiornamento, io intanto mi impegnerò a non farvi aspettare troppo per il prossimo.

Un bacio e buona notte! Io vado a nanna che sto lunedì mi ha proprio ammazzata...

   
 
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