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Autore: evanss    02/06/2009    19 recensioni
Lei è la figlia dell’eroe del mondo magico.
Lui è l’unico erede dei Malfoy.
Lily e Scorpius non sanno che quest’anno le loro vite cambieranno per sempre.
Tra pregiudizi, litigate, carezze, baci rubati e tante coccole preparatevi per la nascita di una bellissima storia d’amore.
Spoiler settimo libro, pairing Lily/Scorpius.
Postato ultimo capitolo ;D
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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« this is the life»

 

 

 

In tutto quel tempo, Lily non se n’era mai accorta.

Forse troppo presa dall’amore per Scorpius, forse troppo felice dei suoi sentimenti e poi troppo triste per tutto quello che era successo con suo padre, per accorgersi che effettivamente James aveva qualcosa di strano.

Aveva notato i suoi atteggiamenti durante le vacanze di Natale, quando dopo un’improvvisa felicità era arrivata anche una tremenda agonia, glielo aveva sempre letto in quegli occhi nocciola. Ma aveva sempre pensato che fosse una cosa passeggera, una cosa da nulla. Perché in fondo James era così, prendeva tutto alla leggera, anche la vita.

Eppure adesso, mentre camminava agitato su e giù nella Sala Grande, Lily si rese conto di quanto fosse stata cieca.

Le lezioni erano state momentaneamente sospese, a causa di quel Consiglio convocato nell’ufficio della Mc Granitt. Da quando James l’aveva saputo ed era venuto a conoscenza delle voci che giravano per Hogwarts, era come se il suo viso si fosse improvvisamente oscurato. Era preoccupato, in preda a mille pensieri.

Lily lo osservava agitata, mentre Al pareva pensare le stesse cose.

Scorpius, seduto vicino alla rossa, non aveva detto niente, eppure –Lily lo sapeva bene- in quel tavolo sembrava l’unico che capisse, o almeno sapesse, cosa passava per la testa di James.

«Scorpius, mi dici cos’ha James?» gli chiese Lily, mentre gli stringeva la mano.

Lui sospirò, lanciò uno sguardo di sbieco al più grande dei Potter, che in quel momento si era seduto.

Al alzò lo sguardo, curioso di sentire la risposta, così come Hugo e Rosie.

«Mi dispiace, ma non posso dirlo» disse piano.

Lily fece una strana espressione, mentre Al scosse la testa.

«E’ incredibile. L’ha detto a te e non a me» disse un soffio. Sembrava un po’ arrabbiato, ma allo stesso dispiaciuto di quella situazione.

Lily lo conosceva bene, sapeva quanto fosse difficile per lui guardare le persone che amava soffrire, senza poterle aiutare.

«No Al, non è come pensate voi.. non me l’ha detto di proposito, perché voleva.  E’ stato.. diciamo costretto dalla situazione, ecco» aggiunse subito Scorpius.

Lily lo guardò meravigliata.

Era preoccupata, ma allo stesso meravigliata.

James aveva confidato qualcosa a Scorpius.

Se qualcuno glielo avesse detto mesi fa sarebbe scoppiata a ridere.

Intanto, nei suoi pensieri c’era sempre lo stesso desiderio.

Doveva fare qualcosa.

 

 

 

 

 

Erano passati circa venti minuti da quando, dopo il suo discorso, tutti i docenti –tranne una- avevano lasciato il suo ufficio.

Erano passati circa venti secondi da quando Katherine Rockwell le aveva detto la sua verità.

E forse come le era successo poche volta nella sua vita, Minerva Mc Granitt era rimasta senza parole.

Semplicemente, non sapeva cosa dire.

Il fatto poi che quella ragazza che le stava di fronte le avesse parlato con totale sincerità, le avesse aperto praticamente il suo cuore, non aiutava di certo la situazione.

E pensare che quella mattina, subito dopo aver saputo quelle cose da Milly, si era preparata un bel discorsetto.

Su tutto quello che era giusto e quello che non lo era.

Da che mondo era mondo, un docente non poteva assolutamente instaurare rapporti personali con i propri alunni.

Eppure Katherine, dopo aver confessato tutto, aveva un’espressione serena in  volto. Forse finalmente si sentiva libera da tutti quei segreti, ma soprattutto, sul suo volto non c’era alcuna espressione di dispiacere o rammarico, assolutamente no.

Era lì, di fronte alla Preside e con quel suo sguardo gentile le stava facendo capire che avrebbe accettato qualsiasi decisione lei avesse preso.

Ma non si sarebbe mai pentita di quel che aveva fatto, questo no.

«Signorina Rockwell, prendo atto della sua sincerità. Ma non posso assolutamente passare sopra a questa cosa, lei da oggi non è più..un’insegnante di questa Scuola» disse la professoressa, mentre rivolgeva lo sguardo altrove.

Quella ragazza le era sempre piaciuta e anche se aveva sbagliato e commesso degli errori, le dispiaceva molto mandarla via.

«Lo capisco professoressa. Ha assolutamente ragione» disse in un sussurro Kate, mentre abbozzava un sorriso.

La preside la guardava impaziente, aspettando la risposta a quella domanda che le aveva posto qualche minuto addietro.

«Katherine, deve dirmi chi è il ragazzo» chiese di nuovo la Mc Granitt, con tono gentile.

La ragazza alzò lo sguardo, poi sorrise.

«Mi dispiace, ma questo non posso dirglielo. Avrei dovuto essere io la più responsabile tra i due, quindi è giusto che paghi io. E basta» disse decisa, mentre la professoressa l’ascoltava rapita.

Forse quella ragazza che aveva assunto come insegnante era giovane, forse aveva commesso degli errori che avrebbero compromesso il suo futuro, ma in quel momento più che mai si ricordò i motivi per cui aveva deciso di assumerla.

Era molto preparata, nonostante la giovane età. Ma soprattutto, era onesta e buona. Una qualità che raramente le capitava di trovare in persone così giovani.

«E’ stato un onore poter lavorare qui, comunque» continuò Kate, mentre la professoressa si avvicinava.

La guardò un attimo negli occhi, poi le strinse la mano.

La presenza di quella ragazza le sarebbe mancata molto.

Eppure sapeva che c’era qualcun altro nel castello a cui –ne era sicura- sarebbe mancata ancora di più.

 

 

 

 

 

Quando Thomas di Corvonero era arrivato di corsa in Sala Grande per annunciare che “la Rockwell stava facendo i bagagli” si era generato un caos decisamente rumoroso.

Alcuni ragazzi di Serpeverde avevano esultato, probabilmente perché avevano vinto la scommessa, altri invece si erano guardati disorientati, altri ancora avevano fatto smorfie scandalizzate.

Altri invece, erano semplicemente rimasti senza parole.

Lily, Al e gli altri erano tra questi.

«Cosa?La professoressa Rockwell?» sussurrò la Grifondoro. Niki strabuzzò gli occhi.

«Dementi» sbottò Scorpius, contro un gruppetto di ragazzi che stava mimando scenette poco carine e soprattutto poco consone all’ambiente scolastico.

«Dai ragazzi, magari non è per quello.. avrà avuto problemi suoi» fece Al, mentre si guardava intorno.

Fece vagare lo sguardo lungo tutta la Sala, per individuare quella chioma scompigliata e familiare. Ma non la trovò.

James era sparito.

«Dove diavolo è..»

Le parole del Grifondoro vennero interrotte da un silenzio imbarazzante.

Un momento, ma che diavolo era successo?

Al alzò il capo, giusto in tempo per notare l’entrata nella Sala di tutti i professori, a capo dei quali ovviamente c’era lei, la cara Minnie.

Aveva uno sguardo meno duro del solito e, cosa stranissima, gli occhi sembravano un po’ lucidi. Ma era impossibile.

«Le lezioni riprendono da questo momento» disse solo, intercettando lo sguardo di alcuni ragazzini idioti del terzo anno, che stavano facendo battutine stupide.

Loro si zittirono all’istante.

Subito si sentì il rumore di scarpe, borse, chiacchiere che riprendeva vita.

La dura vita di tutti i giorni sembrava ricominciasse proprio da quel momento.

Tutti gli studenti, senza dire una parola, iniziarono a mettersi in marcia verso le varie aule.

O meglio, tutti tranne uno.

Lui era diretto altrove.

 

 

 

 

 

Si impose per la ventesima volta di non piangere.

Cacciò indietro le lacrime e andò dritto, anche se il corridoio gli appariva un po’ appannato.

Maledizione.

Non un’altra volta. Non un’altra volta. Non un’altra volta.

Si passo una mano sulla faccia, giusto per sentire il sapore delle sue lacrime bagnargli la bocca.

James svoltò a sinistra, poi si ritrovò davanti alla porta che negli ultimi mesi per lui aveva rappresentato casa.

Era leggermente aperta, come se qualcuno si fosse dimenticato di chiuderla, per la fretta.

Il Grifondoro sperò fino all’ultimo che non fosse successo davvero ciò che pensava.

Che forse Kate lo aveva aspettato, magari per parlarne insieme.

Che forse nonostante i provvedimenti aveva deciso di rimanere lì.

In fondo lo amava, glielo diceva sempre.

Si, probabilmente era lì, proprio dietro la porta.

Ma quando James entrò nella stanza, come al solito poco illuminata, tutto quello che trovò fu l’armadio aperto, già svuotato e il letto ancora disfatto, che forse sapeva ancora di lei.

Rimase per un attimo fermo, incapace di muoversi, con gli occhi che sembravano volessero bruciare.

Era incredibile, era successo di nuovo.

Proprio quando tutto sembrava andare per il meglio, proprio quando la sua felicità era finalmente al massimo, ecco che la vita lo riportava coi piedi per terra.

Quella senza risate, senza carezze, senza amore.

La vita senza Kate.

Represse un singhiozzo, poi si avvicinò all’armadio. Sfiorò con un dito l’anta più vicina, abbassò lo sguardo.

Proprio in quell’istante vide un piccolo foglio, a terra, proprio nell’angolo.

Lo prese piano, quasi con paura. Lo aprì ancora più lentamente, perché in fondo già sapeva, già immaginava.

Sapeva che quel biglietto era per li per lui, sapeva che aprendolo avrebbe visto quella grafia disordinata.

Lo sapeva, per questo quando aprì il biglietto insieme alla lacrima che gli bagnava la guancia, spuntò anche un mezzo sorriso sul suo volto.

Lesse il biglietto a bassa voce.

 

 

E’ assurdo non trovi?

Ogni volta che devo lasciarti te lo scrivo in un biglietto.

Avrei mille cose da dirti James, forse anche di più.

Voglio che tu sappia che non rimpiango nulla di questi mesi e che sono stati i più belli della mia vita.

Grazie , davvero.

Mi raccomando, studia e fai il bravo.

E non piangere!

In fondo è solo un arrivederci no?

Ti amo.

-Kate-

 

 

Rilesse il biglietto tre volte, poi lo accartocciò nella sua mano e uscì velocemente dalla stanza.

Non avrebbe mai permesso una cosa del genere.

Era un Grifondoro no?

Mai nascondersi, combattere sempre per quel che si vuole.

Kate era stata cacciata?

Bene, allora adesso era arrivato il suo momento.

 

 

 

 

 

 

Doveva ammetterlo, stava davvero diventando troppo vecchia.

Forse, come speravano molti ragazzi della Scuola, era veramente arrivato il momento di trovarsi un sostituto.

Era assurdo. Qualunque cosa la gente volesse e immaginasse, poteva stare sicura di trovarla a Hogwarts. Liti di famiglia, relazioni segrete. Sembrava di essere in uno di quei telefilm per adolescenti che guardavano i babbani.

Minerva Mc Granitt aveva decisamente bisogno di un drink, ragion per cui si stava dirigendo a passo spedito verso il suo ufficio.

Prese il corridoio principale, poi mise meglio a fuoco ciò che le si parava davanti.

Proprio nel bel mezzo del corridoio, immobile, se ne stava qualcuno come se fosse lì da sempre, ad aspettarla.

Era un ragazzo, decisamente zuppo, bagnato da capo a piedi; probabilmente era appena stato fuori dal castello, nonostante la pioggia che cadeva fitta.

La preside fece un passo avanti, poi si bloccò.

Merlino, ma quello era Potter!

«Signor Potter, cosa fa qui?Dovrebbe essere a lezione.. per di più in queste condizioni!Non dovrebbe assoluta…»

Lui la guardò negli occhi, completamente inerme, senza fare nessun movimento.

«Sono io» disse solo, con la voce un po’ arrochita.

La professoressa lo guardò in modo strano.

Che lo avesse colpito un fulmine?

Che stava blaterando?

«Potter, lo so che sei tu. Ti ho riconosciuto, ma non dovres…»

Lui stirò le labbra in quello che sembrava un sorriso, cercando di celare quell’evidente amarezza intrisa nei suoi occhi.

«Il ragazzo che lei sta cercando, quello da punire. Sono io. Io ho avuto una storia con la professoressa, io mi sono innamorato di lei, quindi deve punire anche me» disse tutto d’un fiato, mentre la Mc Granitt lo guardava con la bocca spalancata.

James Potter con la professoressa!

O Merlino.

Era.

Troppo.

Vecchia.

Per.

Quelle.

Cose.

«Signor Potter, si rende conto di quello che sta dicendo.. forse non capisce la gravità della..»

Per tutta risposta lui si fece una risata, probabilmente per nascondere un singhiozzo.

«Me ne rendo conto perfettamente invece. Sa, probabilmente sono pazzo. Insomma.. le sto dicendo una cosa del genere, quando potrei benissimo farmi gli affari miei ma..non ce la farei. Kate è stata mandata via, perché?Ha svolto il suo lavoro benissimo, non ha nessuna colpa!E’ una colpa, innamorarsi di qualcuno?» fece James, mentre la pozzanghera ai suoi piedi si allargava sempre più. L’acqua che inzuppava suoi vestiti gocciolava sempre più velocemente.

Per alcuni istanti fu quello l’unico rumore udibile nel corridoio, l’unico rumore che faceva da sottofondo ai pensieri della preside.

«Potter, io non credo che..»

Lui fece un segno di diniego, la professoressa si bloccò.

«Se Kate è stata punita, allora voglio essere punito anch’io. E’ giusto che sia così» disse sincero, con voce decisa.

La professoressa lo guardò negli occhi, capendo che forse era vero ciò che le diceva sempre Albus Silente.

Nella Scuola di Hogwarts non imparavi solo a studiare, fare pozioni e incantesimi difficili.

Nella Scuola, prima di tutto imparavi a vivere.

 

 

 

 

 

Quando attraversò il buco del ritratto, lo fece con un mezzo sorriso sulle labbra.

Si era comportato com’era giusto che fosse, si era assunto le proprie responsabilità.

E aveva capito che se amare era una colpa, avrebbe voluto commetterla per tutta la vita.

Entrò nella Sala Comune facendo attenzione a non fare troppo rumore, era tardi e non avrebbe voluto svegliare nessuno.

Immaginava che Lily e Al magari potessero essere già nei loro letti, molto probabilmente offesi e arrabbiati perché non li aveva messi al corrente della verità.

Quando il calore della Sala lo accolse invece, provocandogli un brivido, James rimase piacevolmente sorpreso e un sorriso silenzioso spuntò sulle sue labbra.

Lily era lì, sul divano più vicino al fuoco, beatamente addormentata col capo poggiato sulla spalla di Al, che russava lievemente.

James sorrise, poi mentre con un incantesimo si asciugava i vestiti, si posizionò sul divano adiacente a quello dei fratelli.

Lo avevano aspettato.

Forse avrebbero passato tutta la notte lì a dormire, o forse a raccontarsi i loro segreti e spiegare finalmente tutte le verità.

A James non importava, davvero.

Li aveva al suo fianco e in quel momento gli bastava.

 

 

 

 

 

 

HOLAAA.

Si, sono io.

Salve bimbe* beh, ci ho messo un po’ perché all’inizio volevo dividere il capitolo in due .___. Poi però era tutto un casino perciò ho fatto un capitolo unico xD è il terzultimo, posso dirlo ufficialmente sisi. a meno che non ci siano cambi di programma last minutexD

Mmm per quanto riguarda il titolo, prima ne avevo messo un altro, ma non mi convinceva >.< questo credo sia più adatto, poi quando ho scritto questo capitolo ascoltavo –tra le tante canzoni- anche this is the life, perciò ;D

Poi vabbè, tra Jim e Kat è andata così. Per me questo capitolo era già deciso da un bel po’, doveva andare esattamente così. Non prendetevela troppo con Minnie però ç_ç ha solo seguito le regolexD e poi come ha detto anche K, è solo un arrivederci no? ;D

Bacione :*

 

 

Nipotina: paoletta<333 nessuno può resistere a una meraviglia del genere nono ù.ù scorpius è un amore sisi* un bacione<3

 

Felpa_fan: beh, francamente non mi aspettavo di leggere una tua recensione. Come ti ho già detto l’altra volta, è ovvio che ci sono rimasta male^^ ma penso che anche tu ti saresti sentita così se fossi stata al posto mio. Quello che mi è dispiaciuto di più è che comunque tu mi seguivi, a volte commentavi anche LS^^quindi quando ho visto la tua storia °__° vabbè, comunque accetto le scuse, l’importante è che siano sentite**

 

CombatGirl93: wow *_____* oh, grazie mille ;D mi fa piacerissimo che ti piaccia la caratterizzazione dei personaggi, ancor di più quelli inventati da mexD un bacio<3 alla prossima ;D

 

Tonks17: Vale<33 ehehe, sei un animo Slytherin tu eh?xD beh, Kate è più Gryffindor, quindi ha deciso cosìxD vabbè, comunque solo perché è stata licenziata non è che si lasciano exD mi opporròxD beh, grazie mille omonima<3 ah, per meg e dave, presto li rivedraixD bacio*

 

Bex Vampire: grazie mille ;D bacio*

 

Stephenye: ahahah grazie vero ;D beh, come vedi si casini ne sono successi ancora un bel po’ °_° e non sono ancora finitixD bacione<333 ci sentiamo sul foro*

 

_woah scorps: sà *______* ciao cara<3 beh, come vedi è accaduto l’inevitabilexD spero ti sia piaciuto lo stesso<3 un bacio<3

 

Isina4everyoung: ahaha grazie mille ;D alla prossima*

 

Stelle 4ever: ciao Carlyyy<333 buahaha grazie mille* è ovvio che mi fa sempre strapiacere ricevere de complimenti *W* grazie<333 beh, come vedi sono successi un bel po’ di casinixD bacione<3

 

Pekai: robyyy<333 beh, come vedi Kate il coraggio ce l’avutoxD spero ti sia piaciuto anche questo cap* sono successe un bel po’ di cose °_° bacione<3

 

_malfoy: ma graaaazie<3 si Scorps lo amo anch’io<333 comunque si, la raccolta di missing moments si chiama You Belong With Me, come la canzone di Tay<33 la amo (L) bacione<333

 

Sibo: ahahah grazie Simo* beh, effettivamente è un po’ difficile decidere per chi sbavare *W* scorps, al o james? Impossibile trovare una risposta sensata ù.ù grazie mille cara, ci sentiamo sul foro* bacione<3

 

Chichetta99: beh, che ne dici della reazione di K? Bacio*

 

Pikkolina88: beh, come dice il tiolo della canzone, this is the lifexD questa è la vitaxD si vede che adesso per jim doveva andare cosìxD grazie mille<3 bacio*

 

Alemalfoy: buahahah eccolaxD oh, ma grazie mille *__* specialmente per i complimenti a ScorpsxD detto da sua madre ci credo sisi ù.ù beh, come vedi per Kate alla fine la storia è andata cosìxD era inevitabile sisi. beh, spero ti sia piaciuto lo stesso<3 bacione ale<333

 

R o M i: yes, esattamente come gossip girl. L’effetto voluto era quelloxD ;D

 

DilettaWCG: o ma Dils non preoccupartixD comunque beh, come vedi la storia è venuta fuori. E adesso è arrivato il momento di fare i conti con.. sfregiato ti dice qualcosa? °_° buahahaxD non vorrei essere jamesxD bacione dils<333 ci sentiamo sul foro*

 

Clod88: capo *_________* buahahah oddio quanto ho letto del forum su james e kate se fossero stati personaggi veri buahahah ho riso come una mattaxD grazie capo *_________* sei troppo gentile ù.ù comunque è vero, sono pucciosissimi* adesso è andata come è andata, ma non si lasciano mica ù.ù e comunque sisi, nessuno resiste a james *W* non si puòxD beh, capo, spero ti sia piaciuto anche questo capitolo<3 anche se non è del tutto un happy endingxD bacione<333ù

 

Miss Evans: Ra *______* ahahah grazie mille* i casini non sono ancora finiti nono .___. Poveri piccoli PotterxD un bacio, ci sentiamo sul forum*

 

 

Grazie anche ai preferiti e alle seguite<3

 

-VALE-

 

  
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