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Autore: Flygirl14    11/02/2017    0 recensioni
Se c'era una cosa che Fred Weasley aveva chiara sin dalla nascita era che tutte le volte che la prozia Terry passava a far visita per lui non andava mai a finire bene.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Harry Potter, Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Quando anche la prozia e Molly raggiunsero i familiari in salotto, tutti presero posto ed iniziarono a passarsi i regali. 
- Fred?- 
- Sta arrivando Molly, solo era scattato l'allarme in negozio e si era smaterializzato per controllare...- quasi si fossero messi d'accordo, poco dopo al fine delle parole di Hermione, Fred entrò dalla porta. 
- Scusate il ritardo!- 
- Tutto bene al negozio, fratellino?- chiese George, invitandolo ad annuire. 
- Si, tutto bene- sotto lo sguardo indagatore della madre il ragazzo prese posto di fronte a suo fratello. Hermione ne approfittò per farsi spazio sulle ginocchia di George che intuito il futuro degli eventi la accolse più che volentieri, iniziando ad accarezzarle la schiena. Ognuno scartò i regali, ringraziando il mittente e sorridendo felice che il proprio dono fosse gradito al destinatario. Zia Terry non aveva fatto altro che ringraziare Arthur per il bel pomeriggio che stava trascorrendo e per la prima volta Ronald era davvero contento di poter trascorrere del tempo con lei, considerando che ogni volta che le passava a fianco un ricordo di puzzo misto a merletti riaffiorava nella sua mente. Stava addentando un muffin abbandonato in mezzo al vassoio quando la prozia attirò l'attenzione su George. 
- Dimmi, George, che cosa ti ha portato a conquistare una così brava ragazza, parlando con lei ho sentito che ha una certa predilezione per la lettura...- 
- Vedi zia...- disse spostando una ciocca dal volto della Granger - è capitato così, per caso!- iniziò con un tono quasi comico, che infatti fece ride tutti, perché tutti in fondo avevano capito l'assurdità della situazione, tutti a parte due persone: zia Terry e Fred Weasley. 
- Già, non sarebbe dovuto capitare!- iniziò Hermione, calcando la parola su quel non. 
- Ma è successo-
- Sì...-
- E che cosa posso dire...- 
- Che non mi farai scappare come tutte le altre?- al che tutti in sala scoppiarono in una risata fragorosa. 
- Che cosa ti fa pensare che non ti farà soffrire?- chiese acido Fred. 
- Perché, caro fratellino, nessuno può far soffrire una ragazza così...- rispose George prima di depositare un bacio sulle labbra di Hermione. Lei arrossì visibilmente. Nascondendo il viso dietro il collo di George, che l'abbraccio. 
- Scusate, non è abituata...- i due si alzarono e portando via I vassoi si diressero in cucina. 
- Da quanto stanno insieme, Molly cara?- Molly non sapeva che cosa rispondere. Punto primo era convinta che fosse Fred ad uscire con Hermione; punto secondo non riusciva mai a capire se i suoi figli stessero scherzano o no. Arthur non le dava sicuramente una mano, sedendosi addormentato con la testa sulla poltrona poco dopo l'apertura dei regali.
- Ecco...-
- Poche settimane in realtà. Hermione era uscita da una relazione che l'aveva fatta soffrire molto...- iniziò Harry.
- Davvero?- chiese Ron ancora più sorpreso. Non solo era venuto a conoscenza che suo fratello e la sua migliore amica stessero insieme, ma che addirittura un ragazzo aveva fatto soffrire Hermione. 
- Ne parliamo dopo Ron!- sussurrò quindi il prescelto. 
- Bah, e dopo sarei io quello problematico qui!- 
- Oh, quel ragazzo non sa quello che ha perso!- incominciò la zia. 
- Credo che lo sappia, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo!- continuò Ginny, notando di stare infastidendo Fred. 
- Va bene, è troppo!- Fred alzò la voce e suo padre si risvegliò. 
- Scusami zia ma è molto tardi e vorrei riposare almeno prima di sera...-
- Fred sono le sei di pomeriggio...- il gemello si alzò, baciò galantemente la mano della prozia e sparì su per le scale. 
Intanto in cucina George ed Hermione cercavano di sistemare i piatti sulla tavola. 
- Siamo cattivi con lui...-
- Hermione, sbaglio o stai prendendo le sue difese?-
- Non sto... Ascolta a me piace Fred, davvero tanto e so che adesso tu mi prenderò in giro fino alla morte e sono pronta ad accettarlo, ma...-
- Ma sei troppo orgogliosa per andare da uno stupido senza cervello che ti ha urlato contro e che non ha il coraggio di ammettere i suoi sentimenti... Concordo- 
- Come fai a ?- 
- A sapere che Fred è innamorato di te? Potrei dirti perché lui non fa altro che fulminarmi con lo sguardo da quando ha saputo che noi due stiamo insieme, ma penso opterò per la parte "ehi siamo gemelli!". 
- Se non lo fosse, insomma siamo davvero crudeli con lui...-
- Granger, non cambierai mai, mai, tu pensi troppo!- 
- E cosa dovrei fare, scusami?- 
- Agire...- 
- Ch..-
- Ragazzi, zia Terry sta per andare, venite a salutarla- ordinò Molly, comparendo sulla porta. Alle sei e dieci la casa era sprofondata nel silenzio. La signora Weasley salutò gentilmente la vecchietta che a braccetto di Arthur si smaterializzò. I ragazzi sapevano perfettamente che cosa sarebbe accaduto, infatti tentarono in tutti i modi di scappare, ma la donna fu più veloce. Con un incantesimo di appello, finirono tutti sul divano. 
- Che cosa dovete dirmi?- 
- Io devo studiare-
- Mamma non mi sento tanto bene-
- Devo lucidare la scopa-
- Devo dar da mangiare al gufo-
- No infatti, spiegatemi che cosa sta succedendo!- i ragazzi smisero di bofonchiare scuse e si voltarono verso Ronald che con la stessa espressione della signora Weasley, solo meno infuriata, stava cercando di capire che cosa stesse accadendo. Hermione, sentendosi responsabile di tutto questo, prese la parola. 
- Signora Weasley, mi dispiace, la colpa è mia...-
- Hermione...-
- No Ginny, davvero. Io e Fred ci siamo frequentati per due settimane ad ottobre e poi le cose non sono andante nel verso che penso entrambi avremmo voluto. I suoi fratelli ed Harry mi avevano detto che lui per me prova ancora qualcosa e quindi abbiamo inventato tutta questa messa in scena...-
- Anche perché mamma, sai come è fatta la prozia, se qualcuno è in casa e non è della famiglia si arrabbia...-
- Oh...- fu la risposta di madre e figlio, alla spiegazione. 
- E tu George?- 
- Io cosa, sono solo un attore formidabile...-
- Quindi non state insieme?- chiese Molly
- No...-
- E nemmeno voi due...- disse allungando un dito verso Ginny ed Harry.
- Ecco mamma...-
- Sì, signora Weasley, io e sua figlia ci stiamo frequentando, da un po' in effetti, però non volevamo renderlo pubblico, non dopo quello che è successo in quest'ultimo periodo...-
- Ragazzi, sono così contenta per voi!- disse correndo ad abbracciare i due giovani. 
- Hermione, mi dispiace per Fred, davvero...-
- Non si preoccupi, dispiace più a me per aver creato tutta questa confusione...-
- Stai scherzando non mi sono mai sentita più felice, pensare al mio combina guai fidanzato!- disse scompigliando i capelli del rosso. 
- Ora su, andate a cambiarvi, vi lascio dei piatti e da mangiare per questa sera, quando volete scendere a cenare...- li guardò salire le scale e pensò che in fondo si erano esattamente comportati come lei, quando anni prima aveva dovuto strappare Arthur dalle braccia di una certa Fanny. 
- Allora, dove sono le giovani coppie?- chiese il marito rientrano e scrollandosi la neve dal cappotto. 
- Sai Arthur, molte volte è meglio non chiedere- rispose tornando in cucina e facendosi seguire dal marito che invece volle delle spiegazioni. 


George aprì la porta della propria camera e trovò Fred sdraiato sul letto, mentre lanciava verso l'alto una pallina di carta. 
- Ehi...- 
- Non ho voglia di parlare George...- 
- Io si invece, perché ti stai comportando da stupido!- 
- Io, stupido? Chi è quello che ruba la ragazza al fratello?- 
- Non ti ho rubato alcuna ragazza, l'hai mollata tu!- 
- Hai ragione, perché dovrei stare qui a lamentarmi?- disse alzandosi dal letto. 
- Senti, non sono io quello che ha sbagliato- rispose a tono George, puntando un dito contro il petto del gemello. 
- No, sono stato io e tu me lo hai lasciato fare!- continuò alzando la voce. 
- Tutto bene?- Harry era entrato, insieme a Ron, preoccupato per le voci. 
- Si, tutto a posto...-  sussurrò tra i denti. Diede le spalle a tutti e guardò il panorama. 
- Fred...- alla voce di Ronald il fratello si voltò. 
- Ascolta, non fare come ho fatto io, non ad Hermione... Al ballo del ceppo io le ho rovinato la serata, e lei mi ha detto una frase che non scorderò mai, mai...-
- Sentiamo cosa ti ha detto, vai a letto?- 
- In effetti si, ma a me!- interruppe Harry, ridacchiando. 
- "Quando c'è un ballo, raccogli il coraggio e invitami prima che lo faccia qualcuno d'altro e non come ultima risorsa!". Se ti piace... cavolo Fred, vai e diglielo, lei non aspetta altro! Se invece l'hai presa in giro, beh, lasciala andare, davvero, non si merita questo...- 
Rimasero in silenzio, tutti e quattro. Stranamente Ronald, aveva risolto la situazione. 
Harry si sedette sul letto di uno dei due gemelli e il suo migliore amico invece sprofondò sulla poltrona. I due combina-guai, invece, si lasciarono cadere sulle sedie delle scrivanie. 
- Tu e Ginny?- chiese Fred. 
- È una tosta!- rispose Harry. 
- È una Weasley!- continuò prima di alzarsi. Era arrivato alla porta e si voltò. 
- Georgie, trattala bene...- il fratello non fece in tempo ad aprire bocca che già il gemello era sparito. 
- Ma allora è proprio tonto!- si disse, prima di scendere nella camera delle ragazze, seguito dagli altri tre. 


Ginny ed Hermione si stavano cambiando, erano praticamente già in tuta, quando si videro piombare tre uomini a pochi metri da loro. 
- Buonasera donzelle...- 
- Come sta?- chiese Hermione.
- Sparito, come sempre, ha detto che sei la persona più arrogante con la quale ha avuto a che fare, che non ritiene necessario perdere tempo con te...- iniziò il rosso. 
- Ah davvero! Beh staremo a vedere!- disse uscendo e sbattendo la porta. Scese veloce le scale e appellando un paio di stivali di gomma, una sciarpa e un mantello uscì, rassicurando Molly che si era affacciata dalla cucina. 
- George, ma Fred non ha mai detto quelle cose...- riprese Harry. 
- Davvero, devo essermele sognate, allora!- e si avvicinò alla finestra, seguito a ruota dagli altri tre. 


- Fred Wealsey!- la voce lo fece trasalire. Se ne stava tranquillo a mezz'aria, con la sua scopa e svolazzava sul giardino, quando per poco non perse l'equilibrio. 
- Scendi subito!- riconobbe la Granger e si abbassò, senza lasciare il contatto con il manico di legno. 
- Non sono qui per essere preso in giro...-
- E io non sono qui per sentirmi dare dell'arrogante!- non capendo a cosa si riferisse la ragazza, Fred scese dalla scopa. 
- Di che stai parlando, Granger?- 
- Ah, adesso siamo tornati al cognome eh? Chi è che ha detto che sono un'arrogante e una con cui non si deve perdere tempo?- 
- Secondo te lo avrei detto io?- chiese puntandosi una mano sul petto, come per autoaccusarsi. 

- George, sei sicuro che quei due non finiranno per uccidersi, vero?-
- No Ronnie, non penso...-
- Non pensi!-
- Zitta Ginny... Rimedieremo dopo nel caso...-

- Non so Fred, chi è che può averlo detto, George forse?- 
- No, lui è troppo impegnato a sbaciucchiarti!- 
- E se anche fosse, almeno lui lo fa...-
- Oh ecco quindi è colpa mia, sono stato io a non darti abbastanza attenzioni, vero?- 
- Che cosa stai dicendo?- 
- Si ho capito, pensi che ci siamo lasciati per colpa mia, ma ovvio, che stupido sono stato!- 
- Non è così Fred! Non l'ho detto!- 
- No, ma l'hai pensato! Ammettilo, tu vuoi essere sempre al centro dell'attenzione, non ti sfiora l'idea che forse le cose siano andate male per colpa tua, vero?- 
- No, non mi sfiora l'idea perché io non ti avrei mai lasciato, cavolo, come fai a non capire che tu mi piaci ancora, e sinceramente non so perché ci siamo allontanati, non lo so perché a volte io penso che tu ancora qualcosa per me lo provi, come io per te, ma poi ti comporti da perfetto imbecille!- 
- Perfetto imbecille, sei tu quella che sta con mio fratello!- 
- Di tutto quello che ti ho detto...- 
- Smettila di dare la colpa agli  altri, Hermione, smettila!- 
La ragazza si allontanò, ormai stava piangendo e gli occhi le facevano male perché il freddo congelava le lacrime sulle sue guance. 
- Hai ragione, Fred, hai ragione. È colpa mia...-
- Certo che lo è...-
- Perché ho fatto finta di essere innamorata di George perché tu ti accorgessi di provare ancora qualcosa per me. È colpa mia perché ti ho detto due volte di essere innamorata di te e tu non te ne sei ancora reso conto. È colpa mia perché penso ancora che tra di noi possa funzionare. Si può essere più sciocchi?- 
Fred non aveva ancora metabolizzato il tutto che già Hermione era a metà strada verso casa. Il giovane Weasley sentiva il cuore così pesante e il respiro così difficoltoso che per un momento credette di stare per svenire. Fissò il manico di scopa che teneva tra le mani ormai desensibilizzate dal freddo, anche se coperte dalla lana. Lo gettò a terra, iniziando a correre. 
"Al diavolo", pensò, "se devo morire, preferisco che sia lei a uccidermi". Corse e la raggiunse, le afferrò un polso. 
" Speriamo non abbia la bacchetta" pensò prima di trascinarla addosso a sé e baciarla. Inizialmente lei voleva andarsene. Cercò di spingerlo via, ma lui la trattenere contro il proprio corpo. Le labbra premute sulle sue. Poi Hermione si calmò, portò un braccio dietro il collo del giovane e ricambiò il bacio. Quando si allontanarono si guardarono, in silenzio. Non passarono che pochi secondi prima che la ragazza tirasse un ceffone al giovane. 
- La prossima volta che sei interessato a me...- iniziò, cercando di trattenere un sorriso. 
- Sì, sì, so già come va a finire: "raccogli il coraggio e baciami, prima che lo faccia qualcun'altro...- 
- Veramente non era...- si sentì scivolare verso il Weasley davanti a sè, che non perse un secondo e la baciò; poco dopo la terra sotto i piedi le mancò. Fred ed Hermione si ritrovarono a terra, per la prima volta perfettamente d'accordo. 

- Sono morti!- disse Ronald, con le mani nei capelli. 
- No, cosa dici!- continuò George, con un velo di preoccupazione nella voce, cercando di intravedere qualcosa attraverso la fitta neve e il buio. 
- Sai George, sei riuscito a far morire due persone...- Harry inziò. 
- Ci parli tu con la mamma...- terminò Ginny, prendendo per la mano il suo ragazzo e lasciando la stanza, seguita da Ron. 
- No, la mamma no...- 
George si voltò un'ultima volta, aprendo la finestra, sperando di non dover affrontare Molly per comunicare che suo fratello ed Hermione si erano uccisi durante uno scontro di magia. Stava per arretrare con la gola secca quando vide due figure vince avvicinarsi alla porta ridendo. Ringraziò il cielo. 
- George Weasley sei un vero fenomeno!- 





My Cloud: 
Grazie a tutti quelli che si sono soffermati a sfogliare queste pagine; a chi vi ha dedicato un minuto del suo tempo, sperando di avervi fatto divertire e sorridere. 
A Fred ed Harry i miei personaggi preferiti. 
F.

  
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