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Autore: I_love_villains    17/02/2017    3 recensioni
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Nigger Island era un magnifico resort, un paradiso esclusivo dove un mago poteva fare a meno della propria bacchetta. Sembrava il miglior posto per trascorrere una piacevole vacanza, ma riservava molte sorprese.
Grayback: "Codaliscia, perché sei vestito da cameriera?"
Presto il terrore era in agguato.
Narcissa: "Lu, è finito il balsamo."
Lucius: "Il mondo non ha più senso!"
Chi sopravvivrà?
Voldemort: "Siamo solo io e te, Bella."
Bellatrix: "No, signore … sono incinta!"
Voldemort: "Io o Rodolphus?"
Dieci piccoli Mangiamorte, la normalità è solo un vago ricordo
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mangiamorte, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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I cinque negretti stavano giocando a carte quando la luce si spense. Draco iniziò subito ad urlare, sicuro che ci fosse un mostro in agguato nell’oscurità. Suo padre lo fece smettere con uno scappellotto.
“Andate a cercare delle candele!” ordinò Voldemort.
Piton le trovò e le accese, posizionandole in giro per la sala.
“Andiamo a letto?” chiese Bella.
“Va’ pure, se vuoi” concesse Voldy. “Tu no, Lucius. Intendo ripulirti di ogni galeone.”
Bellatrix prese una candela e si avviò in camera sua. Appena vi mise piede, un soffio di vento le spense l’unica illuminazione di cui disponeva. Pensò di non aver chiuso la finestra. Attraversò la stanza ed infatti era così. Si voltò di scatto: aveva sentito qualcosa sfiorarla. Tuttavia la stanza era ancora oscura e lei non poteva vedere niente.
“Attento a te, fantasma o U. N. O. che tu sia! Sono letale anche senza bacchetta!”
La strega iniziò a fare mosse da karateka. Qualcosa le sfiorò nuovamente la mano. Bella indietreggiò, urtò la sedia e decise di usarla per aggredire l’assalitore. La scagliò a casaccio.
Gli uomini udirono tutto quel fracasso. Si scambiarono una breve occhiata al di sopra delle carte prima di precipitarsi di sopra.
“Bella? Bella, che succede?” fece Voldemort, ansioso.
Lucius e Draco illuminarono la scena: Bellatrix dava le spalle alla scrivania e fronteggiava … della carta igienica appessa ad un gancio del soffitto.
“Chi è l’idiota che mi ha fatto uno scherzo simile?!”
“Noi no” dissero in coro Voldemort, Draco e Lucius.
“Forse U. N. O. ti voleva spaventare a morte …” ipotizzò Draco.
“Ma se segue la filastrocca ora la dovrebbe portare in tribunale” osservò suo padre.
“Fermi tutti, dov’è l’Omino Sentenzioso?” domandò Bella, notando che mancava Piton.
“Sospetti di lui, vero? Ma a Severus manca il senso dell’umorismo …”
Tornarono in salotto tutti e quattro. Piton sedeva sulla poltrona, come prima, ma il suo look era cambiato: gli erano stati messi degli occhiali, una bombetta nera e una giacca babbana, anch’essa nera. Qualcosa di rosso macchiava la sua veste.
“M- ma che significa?” balbettò Lucius.
“Anche lui non ce l’ha fatta” commentò Bellatrix. “Cavolo, ed io che credevo che fosse il colpevole!”
“Ho capito! Piton assomigliava a un cantante babbano, che è stato giudice di una trasmissione babbana!” esclamò Voldemort, fiero della sua intuizione.
“Alla levetisione?” domandò Draco.
“Si dice televisione” lo rimproverò l’Oscuro. “Forza, portatelo in camera sua.”
Appena i due Malfoy rimossero il corpo, dal jukebox partì Il triangolo. Spaventati, mollarono Piton. Bellatrix corse verso la macchina e riuscì a zittirla a suon di pugni. Padre e figlio ultimarono il loro compito prima di barricarsi in camera. Voldemort si attardò in sala da pranzo.
“Cosa succede, mio signore?”
“Come sospettavo, manca un negretto.”
“Oh … senta, per sicurezza, visto che anche Draco e Lucius dormono nella stessa camera …”
“Certo, certo, puoi venire.”
“Grazie” esultò Bella.
Una volta in camera Bellatrix notò con piacere la mancanza di Nagini. Voldemort non ne fu altrettanto lieto.
“Dove può essere andata?”
“Non lo so … Voldy.”
Il Signore Oscuro smise di guardarsi intorno. La strega era distesa sul letto in una posizione provocante.
“Non per portare sfiga, ma questa potrebbe essere l’ultima notte che passiamo insieme …”
“Comprendo” sibilò il rettilofono.
Più tardi, quando tutto fu finito, Bellatrix si strinse di più al suo amante in cerca di conforto.
“Ora possiamo passare più tempo insieme, Voldy. Magari anche sposarci.”
“Non ti sembra di correre troppo?”
“Beh, a me sembra ieri che ho perso Rodolphus, ma …”
“Era ieri … Ora avantieri” si corresse Voldemort, osservando l’orologio.
“Intendo dire che la nostra relazione può venire a galla, essere stabile. Anche perché sa, io sono …”
Un violento bussare la interruppe.
   
 
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