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Autore: atzuki97_drarry    20/02/2017    1 recensioni
[DRARRY] [Accenni ROMIONE]
E' il sesto anno per Harry Potter alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, è tempo di verità, altri misteri e nuovi amori.
Harry dovrà ricredersi su tutto ciò che ha creduto fino a quel momento, sopratutto su tutto ciò che riguarda lo studente da lui più odiato, Draco Malfoy. Cosa accadrebbe se tutto ciò che è stato narrato non fosse andato esattamente come è stato detto? E se l'ossessione del giovane Potter non dipendesse solo dai propri sospetti come lui stesso crede? E se la pressione straziante di Draco non riguardasse solo il compito a lui assegnato?
(Premetto che questa è la mia prima Fanfiction su Harry Potter, spero di aver fatto il possibile per far uscire qualcosa di decente, la Fanfiction riporterà alcune piccole parti (quelle che riterrò più essenziali per lo sviluppo della FF) così come scritte nel libro o leggermente modificate, mentre tutto il resto ovviamente è nato dalla mia mente malata di Drarry. Spero che questa storia sia di vostro gradimento.)
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Il trio protagonista, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, Ron/Hermione
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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L'amortentia, uno dei preparati più difficili da realizzare, oggetto di sfida tra le due case rivali più in astio di sempre, cosa potrebbe mai andare storto?
L'aula di pozioni a soli cinque minuti dall'inizio della gara era letteralmente invasa dal fumo, si riusciva a stento a respirare, la cosa sarebbe stata più sopportabile se già qualcuno fosse riuscito a preparare il composto, in quel caso almeno l'aria si sarebbe colorata del profumo più dolce per tutti. Invece no, solo fastidiosissimo fumo che invadeva le narici facendo starnutire a turno tutta l'aula a ritmo di orchestra.
Dopo circa dieci minuti Lumacorno decise di creare una sorta di scudo magico intorno ad ognuna delle postazioni, questo perché qualcuno stava già iniziando ad completare la propria pozione e l'odore che ne fuoriusciva rischiava di compromettere le idee e il lavoro altrui. Harry e Draco invece si trovavano ancora in una situazione critica, non si erano rivolti parola per quei lunghi dieci minuti e i loro calderoni era esattamente la rappresentazione del loro animo, un caos. Draco, sempre un portento a pozioni aveva scartato il composto già un paio di volte, dimenticando a volte di accendere la fiamma, versando troppa acqua di luna o carbonizzando tutti i petali di rosa. Harry se possibile era ancora più disastroso, poteva leggere lo sguardo incuriosito e allarmato di Lumacorno da quella distanza, poi si ricordò che nello zaino portava ancora il libro del principe mezzosangue, lo prese e lo aprì quasi dimenticandosi di non essere più al tavolo con Ron ed Hermione.
-Cos'è?­- Chiese immediatamente Draco lanciando al libro un'occhiata di traverso.
-Il libro di pozioni- rispose Harry cercando di rimanere indifferente -Siamo entrambi messi male, stavo solo cercando la preparazione sul testo-
-Non hai sentito la tua amica Sanguemarcio? L'Amortentia è un preparato illegale, non può trovarsi in quel libro, Lumacorno ha dettato il procedimento ad inizio della lezione-
-Non chiamarla così- rispose solamente alla sua domanda. Draco si girò a guardarlo con un sopracciglio alzato, prima di voltarsi verso la ragazza il suo sguardo cadde nuovamente sul libro che ancora Harry teneva in mano. -"Questo libro è di proprietà del-"- iniziò a leggere ciò che riportava la prima pagina, ma Harry chiuse il libro e lo riposò nello zaino prima che Draco potesse finire la frase, per qualche strana ragione non riusciva ancora a fidarsi completamente di lui.
-Hai ragione, non abbiamo bisogno del libro. Tu hai già avuto a che fare con i filtri d'amore-
Draco si girò a guardarlo inarcando un sopracciglio con aria interrogatoria -Cosa?-
-Si, ad Hogsmeade, ricordi?- gli chiese guardando il suo compagno di pozioni che aveva bloccato a mezz' aria un pugno pieno di uova di Ashwinder, proprio prima di versarle nel calderone di fronte a sé. Lui tossì prima di sfoggiare uno dei suoi migliori sorrisi sornioni. -Un filtro che non serviva, a quanto pare.-
-beh si, l'hai gettato via per questo, ma ciò non significa che non potremmo fare meglio - Continuò Harry, che sembrava non capire dove Draco voleva andare a parare. Spostò il suo sguardo dal calderone di fronte al ragazzo ai suoi occhi grigi, sussultò quando li vide pieni della solita aria provocatoria.
-Oh- disse Harry abbassando la testa sul suo calderone rimasto vuoto dopo l'ennesima volta che ricominciava il procedimento.
Draco sorrise percependo l'imbarazzo di Harry, trovandolo quasi tenero, ma questo non lo fermò nel risparmiargliene dell'altro. 
-Non mi è servito un filtro- riprese. - A te è bastato un mio bacio per farti piacere anche i ragazzi-
-E a te chi ti dice che...- alzò lo sguardo agitato pronto a controbattere, ma Draco lo interruppe, troppo divertito.
-Che non ti fossero mai piaciuti?- lo guardò con scetticismo -Oh, andiamo. L'unica tua fissazione era quella odiosa Corvonero, sembravi un babbeo quando ti stava vicino, più del solito, intendo.-
Harry roteò gli occhi ma non controbatté, doveva mettere che l'infatuazione per Cho Chang era dovuta a tantissime cose, la curiosità, ad esempio. Cho era una ragazza parecchio popolare a Hogwarts, la sua attenzione nei confronti del Grifondoro appariva speciale per un ragazzo, a maggior ragione se più piccolo come lo era Harry, soprattutto se come lui le uniche attenzioni ricevute dal gentil sesso provenivano unicamente dalla sorellina del migliore amico. 
Per di più anche gli avvenimenti avevano messo il loro zampino. Dal ballo del ceppo l'atmosfera nel castello era cambiata, tutti i ragazzi prestavano maggiore attenzione alle altre studentesse e loro non erano di certo da meno. Gli studenti degli ultimi anni erano abituati a frequenti avances, ma, perfino quelli dei primi anni apparivano più svegli e attenti a quello che accadeva in torno a sé in campo amoroso.


Harry sorrise.
L'argomento aperto da Draco lo portò a viaggiare con la mente ai punti ancora aperti nel loro passato e di conseguenza ad alcune conclusioni.
-Quindi tu hai notato di me e Cho perché...- disse Harry con il tono di chi volesse insinuare qualcosa di appagante.
-Perché tu eri più rimbambito del solito- ribatté nuovamente Draco.
-E tu te ne sei accorto perché?...-
- Non cercare di confondermi con quei babbei con gli ormoni in subbuglio che infestano Hogwarts-
-Come vuoi- rispose Harry senza togliersi il sorriso stampato in faccia. Era riuscito a togliere l'espressione compiaciuta dal viso di Draco, una piccola vittoria che lo divertiva, ogni tanto era soddisfacente passare dalla vittima al provocatore, solo che, Harry sapeva benissimo che non puntava su nulla di concreto, prima di quell'anno Draco Malfoy si mostrava totalmente differente a lui e al suo gruppo di amici, era impossibile pensare che ci fosse qualcosa anche in quel periodo, un qualcosa di altamente improbabile e improponibile. E la cosa era ugualmente ricambiata.
Harry tornò a guardare il suo calderone tristemente vuoto poi si guardò intorno. Tutti quelli che erano rimasti più indietro erano ormai a metà della preparazione, dai calderoni degli altri studenti era possibile vedere rivoli di fumo riversarsi sui loro visi concentrati sul composto, questa volta però nessun profumo si amalgamava nell'aria e nessun rumore di fuochi scoppiettanti disturbava i compagni, questo grazie alle barriere erette da Lumacorno. Quest'ultimo però sembrava non prestare attenzione alla gara, forse per non mettere pressione o forse perché aveva già notato che Harry era in un punto morto e avrebbe preferito non notarlo, in ogni caso, stava semplicemente per conto suo a leggere un enorme tomo sulle sfide di pozioni tra maghi nei secoli. Harry rivolse un'ultima occhiata allo zaino che conteneva il libro del principe, ma scartò ancora una volta l'idea di usarlo.
-Se proprio ci tieni, potrei darti una mano, non posso permettere che Lumacorno faccia una tragedia sul tuo fallimento-
Harry annuì per ringraziarlo, ma già Draco aveva versato l'acqua di luna nel suo calderone, la sua calma stupiva Harry, nessuno poteva sentirli ma tutti potevano vederli. Che avrebbero pensato nel vedere Draco Malfoy aiutare gentilmente Harry Potter?
Intanto nessuno sembrava far caso a loro mentre Draco passava a badare dal proprio calderone a quello di Harry, erano tutti troppo concentrati sulla gara, sicuramente per pura sete di guerra da antica competizione. Pansy più di tutti, Harry aveva notato che lei sembrava davvero accanita sulla pozione, troppo concentrata per notare quello che le succedeva intorno, strano, dato che fin ora era sempre attenta a quello che faceva Draco Malfoy.
-Posso farti una domanda?- chiese Harry. Draco percepì il tono serio di Harry e si girò subito a guardarlo, facendo cadere un petalo di rosa sulle gambe del Grifondoro.
-Abbiamo parlato di me, ma dimmi, tu sembri così sicuro di quest'argomento ma non posso credere che tu te la faccia solo con i ragazzi, ad esempio... Scommetto che con quella Pansy... - disse con una punta di gelosia.
-Non dirlo nemmeno- rispose secco Draco. Dalla sua espressione non si capiva se sembrava sollevato da una domanda del genere o infastidito dall'affermazione di Harry. -Pansy mi gira intorno da sempre, è tra i miei amici più fidati ma non potrei andare mai a letto con lei.-
-Lei lo sa? Insomma, hai messo in chiaro le cose con lei?- chiese Harry, stranamente sollevato, sapeva che il passato di Draco non doveva riguardargli, ma in qualche modo la sua risposta lo confortava.
-No, certo che no. Ma credo che in fondo lo sappia- disse lui un po' a disagio, parlare di argomenti tanto comuni per dei ragazzi sembrava renderlo ancora più ermetico, se possibile.
-Che non ti piacciono le ragazze?-
-Non è questo-
-Oh Merlino.- 
-Cosa?-
-Ti sono sempre piaciuto io- disse Harry con l'espressione di chi ha finalmente capito uno dei più grandi misteri della vita.
Draco lo guardò sbattendo le palpebre più volte, poi rise. -Assolutamente no, semmai ti ho odiato fin dal principio-
-Solo perché non ho accettato la tua stretta di mano al primo anno- ribatté Harry compiaciuto.
-Sei stato un folle a non accettarla-
-Perché mai?-
-Avresti avuto tantissimi privilegi tra i Serpeverde e in casa Malfoy- affermò con aria di superiorità tipica dei Serpeverde, un'espressione non di quelle presuntuose, ma di quelle pienamente orgogliose, quasi serene e appagate.
-In casa Malfoy?- ripeté Harry ridacchiando.
-Sta zitto-
Harry sorrise, continuava a sbagliare su ciò che credeva su Draco sugli anni precedenti e amava che fosse così, stava imparando a conoscere un Draco tutto nuovo, o forse il Draco che era sempre stato e che nessuno riusciva a scovare. Tranne, forse, i suoi amici più fidati.
-E quindi non hai mai avuto relazioni in questi sei anni?-
-Non avevo tempo per dedicarmi a relazioni vere - rispose serio Draco, ma si agitò sotto lo sguardo scettico di Harry, che nonostante tutto non poteva credere che qualcuno come lui non avesse mai avuto una relazione. -Ok. ho avuto delle relazioni, se così si possono chiamare, nulla di serio-
-Ragazze?-
-Perché ti interessa tanto il fatto che siano state ragazze o meno?-
Harry scrollò le spalle, a essere sincero non lo sapeva per certo nemmeno lui, anche se erano tanti i motivi che gli fluttuavano per la mente. Avrebbe dovuto parlarne prima o poi. -Dovremmo continuare le pozioni- disse invece.
Adesso l'Amortentia di Draco ed Harry erano più o meno allo stesso punto. Harry abbassò lo sguardo per guardare quali altri ingredienti gli erano rimasti, notò il petalo di rosa che era caduto di mano a Malfoy, allungò la mano per prenderlo e aggiungerlo alla pozione, ma Draco fu più veloce, le sue dita sfiorarono l'interno coscia di Harry che sussultò visibilmente tutto rosso in viso. Draco se ne accorse ma finse di non vederlo nascondendo un sorriso e immergendo il petalo nell'acqua, quando si ritrasse si avvicinò il viso all'orecchio in fiamme di Harry -Dovresti fare qualcosa per questo tuo colorito, la gente potrebbe guardarci- sorrise sulla pelle della sua guancia prima di stampargli sopra un bacio.
Harry diventò, se possibile, più rosso del peperoncino che Draco stava ora macinando. Sentì passargli sotto il naso il profumo che associava a Draco, ma non avrebbe saputo dire se arrivava dal contatto di quest'ultimo o dall'amortentia che stava ribollendo. Alzò lo sguardo per controllare, ma si accorse che qualcuno che li stava guardando c'era davvero,di fianco a loro Blaise Zabini li guardava con un sorriso perverso.
-Draco?- chiamò Harry impanicato.
-Umh?- Draco era intendo a versare lentamente il peperoncino, se solo avesse sbagliato di un solo granello avrebbe rovinato tutta la pozione.
-Avevi ragione, ci stanno guardando- continuò allarmato.
Draco si irrigidì, ma con sfruttando il suo sangue freddo riuscì a non versare tutto il contenuto, posò la ciotola e con sguardo affilato seguì quello imbarazzato di Harry, quando Draco realizzò che l'unico ad osservarli era Blaise si rilassò visibilmente. Gli fece un cenno con il mento in lontananza e il compagno serpeverde ricambiò, Harry li guardò a bocca aperta.
-Io non mi preoccuperei di Blaise - disse solamente. 
-Perché? Ha appena visto che-... -
-Blaise sta con Nott- gli confidò Draco scrollando le spalle -E poi non tradirebbe mai la mia fiducia andando a spifferare a destra e a manca che sto con Potter, oltre al fatto che nessuno gli crederebbe-
Ma Harry era ancora rimasto fermo alla frase precedente -Blaise sta con Nott?- lo guardò incredulo -Ma siete tutti Gay a Serpeverde?-
Draco scoppiò a ridere -Odio quelle stupide etichette tipiche dei Babbani-
-Tu? Draco Lucius Malfoy che odia le etichette? Hai chiamato Hermione "Sanguemarcio" fino a qualche minuto fa- Malfoy liquidò la cosa con un gesto della mano. Prese da un enorme barattolo dal liquido giallognolo una manciata di uova e le fece cadere nella pozione di Harry, da questo si levò uno sbuffo rosaceo che appannò gli occhiali del proprietario, dopo esserseli puliti con un lembo della divisa, Harry annusò l'aria, il suo viso mutò rapidamente dallo stupore al disgusto.
-Per un attimo ho avuto la sensazione di aver sentito il profumo della torta alla melassa- rivelò nostalgico -Ma questo si è subito trasformato nel fetido odore di casa Dursley.- disse rabbrividendo.
-Questo perché il filtro è a metà del suo compimento- spiegò Draco confidenziale -Capirai che l'Amortentia è completa quando gli odori che ti attraggono non svaniranno- detto questo Draco tornò al suo calderone -Adesso vedi di sbrigartela tu in questa fase, devi solo mescolare tre volte in senso orario e altre tre antiorari, star fermo per cinque secondi e poi riprendere.- Harry non perse tempo a eseguire gli ordini, ogni volta che completava un giro un minuscolo soffio di odori speciali lo investivano, si chiese che odori sentisse Draco.
-Mi devi spiegare come caspita hai fatto a vincere la Felix Felicis, sei proprio negato a pozioni-
-Intuito?-Harry si sentì preso alla sprovvista e non aveva avuto di certo il tempo per inventarsi una scusa migliore.
-Sarà- Draco preferì passare oltre, ma il suo sguardo si soffermò comunque sullo zaino del Grifondoro, intuendo lui davvero che qualcosa il prescelto stava nascondendo.
-Per lo meno riguardo questa sfida sei giustificato. Lumacorno ha detto che la collaborazione è fondamentale, anche se a quanto pare sembriamo gli unici a considerare il calderone dell'altro-
-In realtà sei tu che stai aiutando me- precisò Harry cercando di non sentirsi in colpa. -Comunque io non capisco. Ognuno di noi può capire da sé se la pozione è ben riuscita o meno, in cosa consisterebbe la collaborazione?
Draco sorrise.
-Non tutti conoscono se stessi come invece credono di conoscersi, non tutti hanno un'idea ben delineata di ciò che li attrae, e molti altri semplicemente di fronte un'evidenza non la credono possibile, quindi penseranno che la pozione sia sbagliata fino a quando non si metteranno di fronte a se stessi per un bel confronto ufficiale, purtroppo questo non sempre avviene e vivranno per sempre con l'idea di una pozione sbagliata.-
Harry ripensò al primo giorno di lezione, Malfoy che si strofinava irritato l'indice alla base del naso. Che lui stesso si fosse messo in confronto con se stesso?
-Tu cosa senti?- preferì chiedere.
Draco spense il fuoco del suo calderone e indicò ad Harry di fare lo stesso, dopo qualche secondo dai loro calderoni provenivano tutti gli odori che lo attraevano: il manico di scopa della sua Firebolt, la torta alla melassa e il gel per capelli. Le loro pozioni erano concluse con successo.
Draco annusò profondamente l'aria intorno a loro e rise sommessamente -Quello che sentivo già dal preparato di Lumacorno- rispose vago.
-E sarebbe?-
-L'odore della vittoria- rispose evasivo quando vide Lumacorno alzarsi dalla cattedra, avevano finito giusto in tempo.

-Tempo scaduto!- disse Lumacorno infrangendo solamente le barriere del suono, man mano che avanzava tra le coppie eliminava anche le ultime sull'olfatto. Non appena tutti lo sentirono avanzò verso i suoi alunni. Per primo andò da Neville e Millicent, avvicinò il suo peloso nasone al calderone della ragazza per odorarne il contenuto.
-non male signorina, ma l'Amortentia di Neville Paciok si avvicina maggiormente all'obiettivo, tuttavia, solo le pozioni perfettamente riuscite riusciranno a far ottenere punti alla propria casa.- Detto questo passò alla prossima coppia. Neville sembrava piacevolmente sorpreso nonostante non abbia accumulato nessun punto, il suo viso mutava a tratti dal compiacimento al terrore che Millicent lo picchiasse per aver fatto meglio di lei.
 

Arrivò il turno di Blaise e Ron, fin ora tutte le pozioni controllate da Lumacorno non sembravano meritare il titolo di perfezione, il professore si avvicinò al loro tavolo e annusò la pozione di Blaise. 
-Eccellente!- Sorrise allargando le braccia -Questa si che rispecchia i requisiti di un'Amortentia perfetta, bravo Zabini, degno delle tue doti.- Blaise rispose ai complimenti con un leggero sorriso compiaciuto, poi voltò il suo sguardo verso Theodore Nott, poche file più avanti, che lo ricambiò con uno sguardo orgoglioso, Harry si sorprese nel vedere quell'espressione sul Serpeverde, la quale o stava sempre sulle sue con aria apatica o rompeva le scatole ai Grifondoro con il viso da sberle. Lumacorno si complimentò ancora una volta e passò al calderone di Ron, quest'ultimo aveva già l'aria rassegnata, probabilmente perché non sentiva nell'Amortentia un odore che lo attraeva, chissà, magari quello di Hermione. -Professore, cosa sente nell'Amortentia?- chiese Ron con aria timorosa dopo che Lumacorno ebbe finito di valutare la pozione. Horace sorrise ma rispose alla domanda con un'altra -Signor Weasley, cosa sente lei, piuttosto?-
Ron prese a guardare il suo preparato come se fosse un enorme campo minato che attendeva di esplodere a una sua eventuale risposta sbagliata, paura apparentemente immotivata dato che Lumacorno non poteva sapere cosa lo attraesse. -Emh, sento l'odore del pollo fritto, della tana e.. Un odore indefinito, libri? A me non piace leggere!- Lumacorno rise ma non commentò i gusti del ragazzo -Quasi, dimmi un po' caro, hai macinato i petali di rosa prima di immergerli nel preparato?- Lo sguardo di Ron era un tutto dire, si piantò il palmo della mano sulla fronte. -Era il peperoncino che doveva andare in polvere, vero?- Lumacorno rise mentre passava alla coppia successiva.

Il sorriso, che non aveva lasciato il suo volto, si spezzò avvicinandosi al calderone di Seamus, la sua faccia inorridita parlava da sé. 
-Giovanotto, cosa sente in questa pozione?- domandò Lumacorno con tono serio, un brivido percorse la schiena di Harry constatando che sembrava essere mutato in Piton, quel tono non gli si addiceva minimamente. 
-Puzza di zolfo bruciato, e... Vomito- disse con il tono di chi era appena stato bastonato.
-Sono odori che l'attraggono?-
-Per niente -
-Non ci siamo- disse scuotendo la testa.

-Professore - intervenne Nott al suo fianco -Dovrebbe togliere dei punti ai Grifondoro per questo disastro, è giusto che come vengano premiati i migliori, vengano puniti anche le catastrofi-
-L'obbiettivo della sfida non è penalizzare le case, ragazzo mio - 
-Ma Piton... -
-Piton insegna difesa contro le arti oscure adesso- tagliò corto Lumacorno, si avvicinò al calderone del ragazzo e annui -Amortentia ottima direi, ma l'insolenza è un enorme pecca ragazzo mio, Serpeverde è ancora in vantaggio per un solo punto- -Ha detto che non avrebbe penalizzato nessuno!-
-È così infatti, il mio compito è quello di insegnare anche l'educazione, l'eleganza è simbolo della nostra casa, dovresti imparare ad usarla meglio- Nott sbuffò e Harry rivide in lui il ragazzo viziato di sempre. Una cosa che aveva imparato a capire dei Serpeverde in quegli ultimi giorni era che molti di loro nascondevano un lato totalmente diverso da quello che si ostinavano a far vedere, come se fosse qualcosa di prezioso da destinare solo a pochi, Harry però da Grifondoro non riusciva a capirne il motivo.

Lumacorno controllò altre due coppie prima di arrivare al tavolo di Hermione e Pansy, i Serpeverde erano ancora in vantaggio, Harry osservava il professore arrivare con aria compiaciuta al tavolo e si rese conto che fin ora l'ordine di giudizio era tutto un crescendo, Horace Lumacorno aveva giudicato uno ad uno i suoi alunni secondo una sua personale scala di talento.Gli unici rimasti erano Harry e Draco e le due ragazze, i migliori a pozioni secondo il professore. 
Lumacorno annusò le due pozioni, sta volta non diede subito il suo giudizio,sembrava molto combattuto. Pansy aveva un aria serissima, più del solito.Stringeva stretti i pugni nella speranza di una vittoria, i Serpeverde non amano la sconfitta.
Nel suo canto Hermione appariva altrettanto seria, allo stesso modo teneva alla vittoria personale ma senza alcun dubbio rispetto alla compagna non lo dava a vedere.
-Ardua scelta ragazzi miei, ardua scelta.- si riprese il professore dopo qualche minuto di silenzio meditato.
-Non può dare il punto ad entrambi?- chiese un ragazzo Grifondoro dall'aria scocciata in prima fila. 
-E che conclusione ne otterremmo? No, certo che no- Detto questo si chinò nuovamente per odorare il composto nel calderone di Hermione, il fumo a spirale che ne fuoriusciva copriva completamente il volto del professore che annuiva soddisfatto. -La tonalità madreperlacea di quest'Amortentia è incantevole,forse la migliore vista fin ora. Non c'è niente che non vada, ma mi trovo difronte a due pozioni di altissimo livello e bisogna valutarne tutti gli aspetti. Descrivetemi gli odori che vi attraggono- rivolse il suo sguardo ad Hermione per prima. 
-Professore, ho già spiegato cosa sento nell'Amortentia il primo giorno dilezioni- disse lei incerta sul da farsi. 
-Le sue sensazioni non sono cambiate?-ribatté lui. 
-No- rispose lei guardando nella direzione di Ron e arrossendo leggermente. Il ragazzo Grifondoro ancora sconfitto dall'errore grossolano di prima, le rivolse un timido sorriso impacciato. Draco sbuffò sussurrando qualcosa che sembrava"patetici", si ammutolì quando ricevette una gomitata da Harry.
-E tu, Pansy?- riprese il professore. 
L' espressione che la ragazza aveva assunto non le si addiceva per niente,seria come sempre, ma appariva turbata.
-No- disse meccanicamente.
-Bene quindi sembrerebbero esserci due vincitrici, non è così?- Lumacorno stava già avvicinandosi alle ragazze per dare loro delle leggere pacche di congratulazioni alle spalle, ma venne interrotto non appena si mosse.
-No aspetti- riprese Pansy -In effetti un leggera differenza la sento in uno degli odori- ammise.
L'intera classe si sorprese dalle parole della Serpeverde, Draco era letteralmente stupefatto, alcuni ragazzi la guardavano con delusione, tra questi Theodore Nott. Lumacorno invece non appariva affatto deluso, le sorrise e poi tornò a rivolgersi ad Hermione. -Quindi il punto spetta a te -
Hermione annui, ma il suo sguardo era puntato al viso di Pansy, ancora incredula per la vittoria donata.

-Molto bene - riprese Lumacorno dopo qualche minuto di trambusto -Passiamo all'ultima coppia-
Lumacorno pareva estasiato dalla sua prossima tappa, avanzava tra i banchi confare allegro, arrivato al loro tavolo tolse le barriere e rimase estasiato. Non si avvicinò nemmeno ad annusare i calderoni. Grandi spirali fuoriuscivano per spargere gli aromi personalizzati, Lumacorno abbandonò il suo sorriso solo per sostituirlo da un'espressione di meraviglia caratterizzata da una bocca schiusa e dagli occhi lucidi.
-Ragazzi miei- annunciò orgogliosamente commosso -Voi si che avete rispettato l'intendo della sfida, avete superato perfino il risultato più alto che speravo otteneste, l'odore della vostra Amortentia rende gli odori a cui sono legato ancora più vicini, come se li avessi qui al mio fianco. Non è così anche per voi?- chiese con voce vellutata.
Harry e Draco si scambiarono un'occhiata veloce e impercettibile e risposero all'unisono -E' così-.
-Molto bene!, abbiamo i nostri vincitori-
-Professore - Intervenne Hermione. -Siamo in parità- osservò.
-Oh merlino, dovrei scegliere un solo vincitore tra questi due talenti?-Lumacorno sembrava davvero dispiaciuto. Harry invece si sentiva tremendamente in colpa, lui non aveva fatto nulla per meritare quella vittoria, era tutto merito di Draco, ma di certo non poteva dire al professore di dare il punto a Draco Malfoy perché è stato tanto gentile ad aiutarlo, nessuno avrebbe creduto che Draco Malfoy fosse gentile e che lo fosse soprattutto nei confronti di Harry Potter, che fossero amici o qualcosa di più. E se anche fosse che qualcuno gli credesse, come reagirebbero? I Serpeverde che patteggiavano il Signore Oscuro lo avrebbero mandato alla gogna e la sua famiglia lo avrebbe strigliato per bene, non poteva fargli questo.
Per fortuna l'insolenza di un Serpeverde gli fece venire un modo per premiare i Serpeverde senza troppi sospetti.
-Professore, Theodore Nott ha creato una pozione degno del suo voto, dovrebbe essere loro la vittoria.-
Stavolta erano tra i Grifondoro gli studenti sbigottiti, molti però sembrarono orgogliosi e rispettosi della sua scelta, i Serpeverde invece erano troppo entusiasti per l'imminente vittoria e troppo abituati alla nobiltà d'animo dei Grifondoro per far caso alla stranezza.
Theodore Nott aprì bocca per dire qualcosa delle sua, aveva il viso corrugato dalla confusione, si zittì non appena Blaise gli fece cenno che gli avrebbe spiegato tutto dopo. Harry e Blaise non si erano ancora parlati e già lui gli era riconoscente, ma ben presto anche Nott avrebbe scoperto il suo segreto e questo lo preoccupava.

-Eccellente! Che cavalleria! Che animo sportivo!- Harry non aveva mai visto Lumacorno tanto felice, i suoi modi teatrali lo rendevano allegro a sua volta.Era sicuro che fosse così estasiato più per non aver dovuto scegliere tra i suoi prediletti che la vittoria dei Serpeverde in sé, se non fosse stato Harry a proporlo, Lumaconrno non avrebbe mai ceduto il punto a Nott. 
-I Serpeverde, dunque, sono i vincitori della sfida, 100 Punti a loro!-annunciò -Andate, Andate. I più meritevoli si intrattengono in quest'aula un altro po'-
I Serpeverde uscirono dall'aula saltellando, una scompostezza che su di loro faceva morir dal ridere. Furono seguiti dai Grifondoro, un misto tra sconfitta e pacatezza, Ron fu invitato a rimanere con i più meritevoli dato che per poco anche lui non ci rientrava, così anche Pansy che fu costretta ad arretrare dopoche con fare serio aveva affrontato una vera e propria corsa ad ostacoli tra i suoi compagni per andare via.
-Ragazzi miei, domani organizzerò la prima festa del Lumaclub dell'anno. Sarei onorato di avervi con noi, potrete portare qualcuno se volete, non accetto unno come risposta-
In quel momento tutte le coppie nella stanza si scambiarono un'occhiata veloce,perfino Hermione e Ron, dove molti già intuirono fossero una coppia, si scambiarono uno sguardo furtivo e carico di parole. Nessuno li dentro doveva sapere dell'altro, nonostante i sospetti e le verità rivelate o nascoste.
L'unica a non muovere lo sguardo dal punto fisso sotto i suoi piedi in cui stava guardando, era Pansy. Era visibilmente nervosa e a disagio, stringeva la sua sacca a tracolla con una mano mentre l'altra era ancora serrata al suo fianco. Quando il professore li congedò fu la prima a sparire, seguita da un Draco apparentemente indifferente.

  
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