Questo pezzo l'ho scritto perchè nel libro nessuno mi aveva spiegato come Alec e Magnus si fossero messi insieme....ed ecco una scenetta carina che la mia mente ha partorito nelle ore di scuola, ovviamente! Buona lettura =)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
-Illuminami!- esclamò Isabelle -Perchè ogni volta
che andiamo a caccia vi dovete ridurre così?-
domandò schifata guardando i due ragazzi.
Jace aveva la camicia bianca sporca di fango che colava sui jeans e i
capelli biondi che tendevano al castano per tutta la sporcizia che
aveva raccolto quando il demone lo aveva sbattuto a terra.
Alec non era messo molto meglio: vestiti infangati, capelli
scompigliati e si appoggiava alla gamba sana per camminare.
-Mah...forse ci dvertiamo!- esclamò Jace.
-Io no di certo.- lo fulminò Alec.
Quando tornarono all'Istituto, ognuno di diresse nella propria stanza.
Togliendosi la giacca a vento, Alec si ricordò di aver
lasciato a Jace il suo stilo. Così si avviò verso
la sua camera. Quando arrivò vide la porta socchiusa ed
entrò dicendo:
-Jace...mi ridai il mio stilo?-
Sentendo la voce del fratellastro, il biondo si alzò
velocemente dal letto e nascose il cellulare sotto il cuscino.
-Vado a prenderlo!- esclamò avviandosi in bagno dove aveva
lasciato la giaccca.
Durante l'assenza dell'amico, Alec, a cui non era sfuggita la manovra
di Jace, alzò il cuscino e lesse sullo schermo il numero di
Clary.
La cosa, di sicuro, non lo rese felice.
Sentendolo tornare si spostò verso la porta.
-Ecco.- disse Jace porgendogli l'oggetto metallico.
-Grazie.- rispose Alec e, uscito dalla stanza, si diresse verso
l'ascensore.
-Dove vai?- gli domandò il biondo.
-A cercare una lavanderia a gettone!- rispose ed entrò
nell'ascensore.
Il campanello suonò, e quando Magnus Bane aprì la
porta fu sorpreso di trovarvi Alec, tutto infangato e scarmigliato.
Non era certo raro, in quei giorni, che il ragazzo lo andasse a
trovare, ma era strano che fosse tornato lì dopo solo due
ore di assenza.
-Alec!- esclamò sorridendo -Che bella sorpresa! Qual buon
vento ti porta qui?-
-Cercavo una lavanderia a gettone...ma mi sono trovato qui...- fece il
ragazzo.
-Nessun problema! Provvedo io! Entra pure - disse lasciandolo passare -
e dammi pure i vestiti...ci metto poco a lavarli.-
Alec iniziò a svestirsi passandoli a Magnus che li
fece sparire.
-Tra poco torneranno lindi e puliti!- assicurò sorridendo.
Dopo poco Alec chiese:
-Non avresti un caffè?-
-Certo!- e materializzò una tazza di plastica fimante.
-Grazie.- ed iniziò a bere. Poco dopo esclamò:
-La pianti di guardarmi così??-
Magnus sorrise, felice che il ragazzo si fosse accorto che lo stava
ammorando in boxer.
-E perchè mai?- chiese.
-Perchè mi da fastidio!-
-Beh, il fatto che la persona che ti piace non ti guardi come sto
facendo io adesso, non vuol mica dire che non sei degno di ricevere
certe occhiate...-
-Ecco..grazie! rigira il coltello nella piaga!- fece Alec guardandolo
di sbieco.
-Dico solo che se ti serve qualcuno per dimenticare, non fai certo
dificoltà a trovarlo...-
-Magnus...i miei vestiti, per favore...-
-Oh certo!- disse Magnus e li fece apparire lavati e stirati.
Alec iniziò ad infilarsi i jeans appoggiandosi al muro
glitterato per non cadere. Tirò su la zip e
agganciò il bottone.
-Sul serio - riprese lo stregone - facci un pensierino...-
Alec alzò lo sguardo al viso di Magnus.
-E se accettassi?- domandò titubante.
-In quel caso...- iniziò lo stregone infilando due dita nei
passanti dei jeans di Alec e attirandolo a sé - ci
divertiremo molto.- concluse chinandosi sul viso chiaro e illuminato da
due bellissimi occhi azzurri, del cacciatore.