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Autore: martaweasley    26/02/2017    2 recensioni
Sono Grace Tauril.
Sono una tassorosso.
Ero al terzo anno quando Harry Potter varcò le porte della sala grande ad Hogwarts.
E sempre in quell'anno iniziai a pensare che forse passare il mio tempo con i gemelli Weasley, soprattutto con Fred, non sarebbe stato così male.
---
Sono il simpatico Fred Weasley andiamo lo so che mi conosci!
Io e George abbiamo sempre detto che noi due non ci saremmo mai innamorati, ma quando ho visto gli occhi di Grace... uhm.. andiamo avanti!
Durante il nostro terzo anno qualcosa nella Tassorosso cambiò, sembrava far più caso a me.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Lee Jordan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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9. I too have feelings
 

Ottobre 1993


«Tra poco sarà Halloween e sempre in quel weekend si potrà andare ad Hogsmeade, fantastico!» Esclamò Jane sorridendo.
Eravamo tutti seduti sui divanetti vicino al fuoco. Io, Jane e Kyle a noi poi si unirono anche Charlie, Kate, Tod e Cedric.
Charlie Hills aveva un anno in meno di noi, era al quarto anno. Aveva i capelli mori pieni di riccioli, occhi verdi, era più alto di me di qualche centimetro, con corporatura robusta. Aveva una cotta smisurata per Jane, fin dal primo momento che l'aveva vista. Era davvero dolce. Cercava sempre di attirare la sua attenzione. Lo scorso anno a San Valentino aveva dedicato una poesia a Jane.
Kate e Tod Carter erano gemelli, lei era alta, più alta di lui, con lunghi capelli neri e occhi azzurri, era una giocatrice della squadra di Quiddich dei Tassorosso. Adorava tutte le cose spericolate, era molto determinata ed era sempre disposta ad aiutare tutti. Tod invece era un po' basso dai capelli neri e occhi azzurri nascosti dietro un paio di spessi occhiali rettangolari, a differenza della gemella non amava lo sport preferiva starsene tranquillo a leggere. Era molto rigido, ma aveva sempre la battuta pronta e come la sorella era disposto ad aiutare chiunque avesse bisogno.
Cedric Diggory era un ragazzo alto, abbastanza robusto, capelli castani occhi nocciola chiaro. Era un ragazzo gentile e simpatico. Quest'anno era diventato il cercatore della squadra di Quiddich.

«Potremmo andare ai Tre Manici di scopa a bere una buona buorrobirra» disse Cedric sorridendo. La maggior parte della scuola aveva una cotta per lui, il primo anno anche Jane aveva avuto una mezza cotta per lui. Lo capivo era bello, simpatico, gentile, ma... Non è Fred disse la voce nella mia testa. Già non è Fred.
«Ragazzi io me ne vado a letto sono davvero stanca, buonanotte a tutti!»
«Notte Grace» dissero in coro Tod Kate e Kyle.
«Buonanotte» disse Cedric agitando la mano.
«Vuoi che venga su con te?» chiese Jane scrutandomi.
«No, rimani pure qui e torna su con Kate»
«Va bene buonanotte ciccia»
Mi voltai per guardarla e ridemmo entrambe.

Entrata in camera mi buttai a peso morto sul mio letto, dai colori giallo e nero.
L'estate era passata in fretta.
Avevo passato quasi tutto il tempo in Italia. Lì ero stata a casa di mia zia Cristina, una donna di 35 anni. Mora, alta e molto affettuosa. Insieme a lei c'era Marco il figlio di 7 anni. Lo zio Franco, ex marito e padre di Marco, li aveva abbandonati qualche anno fa. Mia zia non parlava spesso dell'accaduto. Nonostante ciò mi ero divertita molto.

«Allora Grace hai il ragazzo?»
Oddio no ti prego.
«Grace cara mi ascolti?»
«Si zia»
«Sei fidanzata?» chiese stupita lasciando quello che stava facendo per raggiungermi e sedersi affianco a me sul divano.
«No zia. Il si era riferito all'ultima domanda che mi hai fatto»
«Ah capisco» mormorò delusa.
«Ma almeno ti piace qualcuno? C'è qualcuno carino nella tua scuola?»
«Bé ecco..»
«Lo sapevo! Lo sapevo! Tua zia ha un certo fiuto per queste cose»
Si vede.
«C'è un ragazzo che mi piace, ma lo devo dimenticare, sono sicura che lui mi veda solo come un'amica»
«Cosa? Come si chiama? Dimenticare?» chiese tutto d'un fiato mia zia più curiosa che mai.
«Si chiama Fred... lo conosco da quasi 5 anni e come ti ho detto credo che lui mi veda solo come un'amica»
«Credi o sei sicura?» Chiese facendomi finalmente alzare lo sguardo dal libro. Mi guardava con un sguardo che le avevo visto spesso quando in televisione parlavano delle relazioni dei personaggi famosi.
«I-Io n-ne sono sicura...» dissi titubante.
«A me non sembra, mia cara nipotina vuoi davvero rinunciare al ragazzo che ti piace perché credi di essere sicura che lui non provi niente?»
Rimasi zitta.
Allora mia zia continuò a parlare.
«Non devi arrenderti subito Grace. Sei una ragazza d'oro, speciale. Se un ragazzo ti piace dovresti lottare per lui, tutto può succedere. Hai anche tu dei sentimenti Grace, vivili»
«Credo tu abbia ragione»
«Credi o sei sicura?» chiese ridacchiando.
«Okay, ne sono sicura, grazie zia» dissi abbracciandola.
Aveva ragione, perché non potevo godermi quello che provavo? Poi vedremo cosa sarebbe successo.
«Ora raccontami tutto di lui!»

Jane era d'accordo con mia zia e continuava a dirmi che avrei perso presto la scommessa.
Io non affrontavo l'argomento perché l'idea di dover dire Harry Potter che era un passerotto non mi andava per niente. Mi alzai dal letto per cercare una cosa nel mio baule.
«Eccola!» esordii tenendo tra le mani la foto dei Weasley che mi aveva mandato Fred. Così potevo vedere il rosso quando volevo. Quando mi era arrivata la foto la tenevo nascosta sotto il cuscino, nessuno doveva vederla. Soprattutto non Marco o mia zia perché la foto si muoveva e sarebbe stato difficile spiegare come accadesse. Un giorno però mia zia mi aveva vista nasconderla.

«Cos'è una lettera d'amore?»
«Uhm... una specie»
«Fammi vedere» disse curiosa.
«No... ecco non è una lettera d'amore»
«E allora cos'è?»
«Una foto»
«Di Fred? Fammela vedere sono così curiosa»
«Aspetta una attimo faccio la foto della foto con il telefono... non voglio.. uhm.. rovinare l'originale» dissi la prima cosa che mi venne in mente.
«E va bene»
«Tesoro te lo sei scelta proprio bene! Questa è tutta la sua famiglia?» chiese mentre guardava la foto dal mio telefono.
«Si»
«Ma ha un gemello! Sono identici, come fai a riconoscerlo?»
«Bé Fred è quello sulla destra, vedi George ha un viso più allungato e ha un neo sul collo che Fred non ha. Poi sono diversi in alcune cose, ad esempio George mette diverse cucchiai di zucchero nel The mentre Fred ne mette solo uno e Fred..»
«Devi averlo osservato bene»


Arrossii al ricordo di quello che mi disse mia zia, anche lì con lei arrossii. Guardai ancora la foto, i Weasley sorridevano e mi salutavano. Girai la foto, dietro c'era scritto 'Sono o non sono il più bello?'
Sorrisi. Si lo sei.
Ah sei proprio cotta a puntino disse la voce nella mia testa.
Mi rigirai nel letto, chiudendo gli occhi, stringendo la foto al petto e poi lasciai che i ricordi dell'ultimo periodo mi invadessero la mente.

«Chiedigli di uscire!»
«Si Grace» annuì il piccolo Marco anche se non aveva capito di cosa stavamo parlando.
«Come? Quando? Penserà che sono impazzita! E se rifiutasse? No!»
«Tu che cosa ne sai, magari farà i salti di gioia perché è segretamente innamorato di te»
Il mio cuore prese a battere forte e arrossii violentemente all'idea di Fred innamorato di me.
«M-Ma non c-credo proprio»
«Comunque chiedigli di uscire, non ti costa nulla»
«Okay, okay»
«Ti presto il telefono così lo chiami»
«Oh no.. gli mando.. un messaggio»
«Che peccato volevo sentire la sua voce»
«Un'altra volta»

Corsi nella camera degli ospiti, presi tutto l'occorrente e inizia a scrivere.
Errol era rimasto aspettando la risposta che avrei dovuto scrivere per Fred e anche perché era stanco. Certo era difficile nasconderlo alla zia e a Marco, ma ne valeva la pena se mi scrivevo con Fred.
Quando finii con mano tremante la consegnai al gufo dei Weasley e lui pian piano si avvicinò alla finestra poi sparì.
Avevo chiesto a Fred di uscire!
Le guance mi andavano a fuoco, le gambe mi tremavano, il cuore batteva forte e il mio stomaco si contorceva.


Mi ero preoccupata così tanto di quella uscita, ma alla fine era andato tutto bene e c'era pure George. Questo mi aveva tranquillizzato.
Il nuovo anno era iniziato ovviamente con lo smistamento dei nuovi studenti. Tuttavia era diverso dagli altri anni. Fuori, all'ingresso c'erano delle creature terrificanti. I dissennatori, le guardie di Azkaban, prigione di massima sicurezza dei maghi. Quelle creature erano qui a causa di Sirius Black, un assassino che era riuscito a fuggire. La cosa mi metteva i brividi.

«Cosa succede? Perché le luci si sono spente? Perché fa così freddo?»
«Non lo so Jane» le dissi anche Kyle, Kate, Tod e Cedric erano sorpresi.
Mi affacciai fuori dalla porta, non ero l'unica che guardava fuori, in uno scompartimento notai Charlie  e un suo amico che si guardavano intorno.
«Grace tutto bene?» sentii chiedere alle mie spalle.
«George che succede?»
«Non ne ho idea, deve esserci un problema o qualcosa del genere» disse il rosso sorridendomi.
«George con chi pa.. oh ciao Tassorosso... è tutto okay?»
«I-Io...»
Non feci in tempo a finire la frase che tutto tornò alla normalità.

Poi scoprii che erano stati i dissennatori, ispezionavano il treno. Harry Potter era svenuto a causa di uno di loro. Povero come se non ne avesse passate già tante.
A parte i dissennatori, c'erano due nuovi professori ad Hogwarts.
Il professor Kettleburn, insegnante di cura delle creature magiche, era andato in pensione. Al suo posto avrebbe insegnato Hagrid, custode e guardacaccia di Hogwarts.
Cura delle creature magiche era una materia che mia affascinava, anche se sembravo l'unica. C'erano tante di quelle creature sorprendenti e bellissime. Nel libro "animali fantastici: dove trovarli" di Newt Scamander erano descritte così bene. Ero sicura che sarebbe stato un ottimo insegnante Hagrid.
L'altro insegnante nuovo era il professore di difesa contro le arti oscure. Il professor Lupin. Un uomo dall'aria trasandata messo a confronto con gli altri insegnanti, ma del resto sembra un insegnante per bene.


«So perfettamente che avete già studiato i mollicci, ma ieri ho fatto una prova pratica con quelli del terzo anno e ho pensato di farla anche con voi. Allora chi mi dice cos'è un molliccio?»
Molti alzarono la mano.
«Carter dimmi pure»
Tod si sistemò gli occhiali prima di parlare.
«Un molliccio è un mutaforma. Può assumere l'aspetto di quello che ritiene ci spaventi di più. Si dice che non abbiamo forma, nessuno sa com'è quando un molliccio è solo. Amano gli spazi chiusi e bui, ha fatto bene a nasconderlo lì dentro»
«Perfetto, l'incantesimo per respingere un molliccio qual è? Si Angelina?»
«È Riddikulus, se non mi sbaglio»
«Non si sbaglia, allora voglio che formiate una fila e che pensiate a quello che vi fa più paura e a come renderlo divertente. Ricordate non è solo l'incantesimo a sconfiggere un molliccio, ma anche le risate. Signorina Sparks lei è prima... è pronta?»
«S-Si»
Lupin aprì l'armadio con un movimento della bacchetta.
Da lì uscì un lupo mannaro, il professor Lupin si irrigidì per un istante, ma poi tornai a guardare la mia amica.
Jane con l'incantesimo mise al lupo mannaro dei vestiti e del trucco, faceva davvero ridere.
Toccò a Kyle.
Il molliccio si trasformò in un bambino piccolo di circa 6 anni che gridava 'è colpa tua! Sono morto a causa tua'. Non capivo, chi era quel bambino?
Kyle lo trasformò, il bambino iniziò a saltellare di gioia.
«Signorina Tauril»
Ero in ansia.
Non sapevo che cosa mi facesse paura.
In che cosa si sarebbe trasformato il molliccio?
Restai immobile di fronte a quell'immagine.
C'erano tutti i miei amici più stretti, i miei genitori, mia zia Claire (anche se nella realtà lei... lei non c'è più) e mia zia Cristina.  Tutti mi guardavano male, alcuni ridevano di me.
'Ah Brad ti rendi conto di che figlia deludente abbiamo'
'Certo cara, avremmo dovuta abbandonarla'
'Credevi davvero che ti volessi bene? Mi fai così ridere, sei patetica' disse zia Claire.
Le lacrime mi salirono agli occhi.
'Ma non te ne rendi conto? Sei stupida o cosa? Nessuno vuole esserti amico, lo facciamo solo perché ci fai pena' sbraitò Jane, Kyle, Kate, Tod, Cedric, i gemelli Weasley annuirono con aria di disgusto alla mia vista.
'Noi ti detestiamo tutti' mi disse George ridendo, seguito dagli altri.
'Non potrei mai avere una...' stava per dire Fred, ma a quel punto non ce la feci più.
«Riddikulus!»
I volti disgustati e arrabbiati si trasformarono in amorevoli sorrisi.
«Ben fatto Grace» mormorò il professor Lupin.
Io mi asciugai le lacrime a andai nel retro della classe sotto lo sguardo di tutti.
«Grace! Tesoro non penso neanche per idea quelle cose. Io ti adoro e ti voglio bene» mi abbracciò Jane.
«Grazie... h-ho sempre a-avuto paura dell'abbandono da parte di t-tutti quelli a cui i voglio bene»
Un attimo dopo mi ritrovai in mezzo ad un abbraccio di gruppo.
Kate, Tod, Kyle e Cedric si erano uniti all'abbraccio.
I gemelli erano ancora in fila, ma notai che mi stavano guardando entrambi, poi mi sorrisero. 
Ora toccava a George.

Il suo molliccio si trasformò in Fred... disteso a terra.. con un'enorme ferita. Poteva sembrare scontata come paura, ma non lo era per me. George e Fred erano sempre insieme. Non poteva esistere un mondo in cui non fossero insiemeSe c'era Fred, c'era George e così il contrario. Non potevano stare l'uno senza l'altro e apivo perfettamente la paura di George perché iniziò a spaventare anche me.
«Riddikulus!»
Il Fred disteso a terra si alzò e disse 'Dai Georgie non ci sarei mica cascato! Si vedeva che fingevo' poi sorrise.
«Grace tutto bene? Ti ho visto che piangevi»
«Si è tutto okay... tu come stai?»
«Io bene»
Lo guardai per vedere se diceva la verità.
«Fred non morirà prima di me. Siamo nati insieme, anzi io 13 minuti prima, e moriremo insieme»
«Ora tocca a lui» disse Jane.
Chissà di cosa ha paura...
Sul pavimento comparve George morente... no non era George era Fred. Era Fred morto con dietro George che si disperava... Fred aveva paura di come sarebbe stata la sua morte per George. Di come si sarebbe sentito. Guardai George, che era accanto a me, e aveva gli occhi lucidi. Gli presi istintivamente la mano e lui la strinse.
«Riddikulus!»
E i due gemelli che fino a prima erano sul pavimento uno morto e l'altro disperato fecero la cosa che sapevano fare meglio. Si misero a ridere.
Quando Fred ci raggiunse ero sicura che anche lui avesse gli occhi lucidi.
«Tassorosso non penserai davvero quello che ti hanno detto i finti noi, vero?»
Era preoccupato per me? Dopo la scena che aveva assistito? Dopo la scena della sua paura peggiore?
«E-Ecco...»
«Non devi» disse sorridendomi.
«E tu non devi preoccuparti per George, lui ha un ottima teoria al riguardo»
«Ah si?» chiese rivolto al gemello.


Era stata una lezione piena di emozioni.
Alla fine avevo parlato con Kyle per assicurarmi che stessa bene visto che il molliccio l'aveva sconvolto.
Scoprii che era suo fratello minore ed era morto 4 anni fa, annegato in piscina. Kyle si dava la colpa perché in casa c'era solo lui, i genitori erano fuori, avrebbe dovuto badare al fratello, ma si addormentò. Si svegliò sentendo un rumore all'esterno. Il piccolo Liam era caduto nella piscina, non sapeva nuotare, Kyle uscì di corsa e vide il fratellino sprofondare nell'acqua. Cercò di salvarlo, ma non riusciva a risalire con il piccolo in braccio. Quando arrivarono i genitori trovarono l'ambulanza e la polizia. Kyle vedendo che non riusciva a salvare il fratello chiamò i soccorsi, ma era troppo tardi per Liam. Da lì si è sempre dato la colpa dell'accaduto. Kyle aveva 11 anni quando successe, e qualche settimana dopo gli arrivò la lettera di Hogwarts. Si sente in colpa anche perché Liam poteva, forse, essere un mago come lui, ma non lo avrebbero mai saputo. Rimasi scioccata e abbracciai subito il mio amico, non avrei mai pensato si tenesse dentro un così grosso fardello.

La prima lezione con Hagrid invece fu stupenda.
Ci presentò degli ippogrifi, tutti magnifici.

«Chi vuole essere il primo ad avvicinarsi?» chiese Hagrid emozionato, dopo la presentazione e le informazioni base su come comportarsi con un ippogrifo.
«Io!» dissi alzando la mano.
Tutti si voltarono verso di me, Jane mi guardava sbalordita.
«Benissimo Grace, vieni avvicinati lentamente e quando te lo dico inchinati»
Non feci nemmeno un passo che qualcuno mi afferrò il polso.
«Stai attenta» mi bisbigliò Fred.
«Non ti preoccupare Grifondoro!» gli risposi sorridendo.
«E chi si preoccupa?» chiese lui sorridendomi a sua volta, lasciandomi il braccio.
«Okay Grace piano... inchinati»
Feci quello che Hagrid mi diceva e poco dopo mi ritrovai davanti ad un ippogriffo tutto nero.
Era magnifico.
«Puoi accarezzarlo, adesso»
Mi avvicina con la mano leggermente tremante, ma fu più facile del previsto. L'ippogrifo si avvicinò a me per farsi accarezzare bene.
«Hagrid è magnifico! Sono tutti bellissimi»
«Oh grazie» disse leggermente imbarazzato.
«Ora si farà cavalcare da te»
«Cosa? Davvero?»
«Si vieni ti aiuto»
Ero nervosa. Cavalcare un ippogrifo, dovevo stare attenta a non fargli male ed a non staccargli neanche una piuma.
Il volo fu troppo breve. Stare in cielo con il vento che scompigliava i capelli e con il debole sole che mi illuminava era bellissimo.«Bravissimi!» esclamò Hagrid applaudendo.
«Brava Grace e Brava anche tu» disse lanciando a quest'ultima un furetto morto.
Dopo di me molto si avvicinarono per accarezzare un ippogrifo.
«Com'è stato?» chiese Kate con gli occhi sgranati.
«Devi assolutamente farlo, è stato fantastico»
«Fantastico.. state parlando di me?»

«Ti piacerebbe Weasley» dissi senza nemmeno voltarmi.
«Molto»

Sembra tutto così lontano.
Come se quei momenti fossero accaduto secoli fa e non un mese fa.

 

***

 

Oggi si poteva andare ad Hogsmeade.
Sarebbe stata una bella giornata.
«Andiamo Grace! Gli altri sono già in sala comune, non vedo l'ora di bermi una burrobirra con lo zenzero»
«Si anch'io, ma senza zenzero... comunque andremo quando troverò l'altra scarpa» dissi alzando la scarpa che avevo in mano, non riuscivo a trovare l'altra.
«È quella?» chiese Kate che era salita ed indicava la mia scarpa che  era tra le zampe di Mucci.
«Oh tesoro.. Mucci mi lasceresti la scarpa?» domando facendo una vocina più acuta e accarezzando il mio gatto. Lui subito la lasciò.
«Ora possiamo andare»

---

«Sei burrobirre due con lo zenzero, grazie mille» ordinò Cedric gentilmente.
«Che nostalgia, mi mancava questo posto con la sua burrobirra»
Jane sembrava quasi drogata di burrobirra ne beveva sempre quando ne aveva la possibilità.
«Ecco a voi» disse Rosmerta sorridendo.
«Ehi ciao!» dissero due voci in lontananza.
«Sono i Weasley» mi bisbigliò all'orecchio Jane.
«Tassorosso come va? Possiamo unirci a voi?» chiese Fred sedendosi affianco a me senza aspettare una risposta. Subito dopo George prese una sedia e si sedette affianco a Fred, a capo tavola.
Io mi trovavo tra Jane e Fred. Di fronte a me c'erano Cedric, Kate e Tod mentre di fronte a George si trovava Kyle.
I due gemelli ordinarono due burrobirre. Fu un pomeriggio tranquillo restammo seduti a parlare delle prime cose che ci passassero per la testa. Ad un certo punto sentii la mano di Fred sfiorare la mia e sobbalzai attirando l'attenzione di tutti, finsi di avere il singhiozzo e dovetti continuare a fingere per non destare sospetti.

Ora eravamo all'Emporio di scherzi di Zonko.
«Tassorosso ti è passato il singhiozzo?»
«Si.. trovato qualcosa di interessante?» chiesi guardando George che frugava tra gli scaffali.
«Si e no... Grace?»
«Si?»
«Riesci a capire se sono Fred o George?» domandò rivolgendo la sua attenzione a me.
«Si certo George»
Lui sorrise.
«Sei una delle poche a volte Lee ci confonde» mormorò girandosi per guardare l'amico che parlava allegramente con un altro ragazzo di Grifondoro.
«Come fai a distinguerci?»
Perché mi faceva questa domanda?
Il mio cuore stava battendo davvero forte.
Cosa gli dovevo dire?
«Cos'è quello sguardo perso Grace?»
Non riuscivo a ritrovare la voce.
«Come fai ad essere sicura che io sia George?»
«Ecco... non siete del tutto uguali nell'aspetto»
«Tutto qui? Non vedi nient'altro di diverso tra me e Fred?»
Cosa?
George, per caso, sapeva della mia cotta per Fred?
«Ehi andiamo da Mielandia?» domandò Kyle.
«Si andiamo! Grace vieni!» mi chiamò Kate.
«Arrivo»
Guardai un ultima volta George poi mi precipitai fuori.
«Di che parlavi con George?» mi sussurrò Jane prendendomi sottobraccio.
«Dopo ti dico»
Avevo ancora il cuore che batteva forte, se George sapeva della mia cotta forse lo sapeva anche Fred.
Mi voltai per guardare il rosso.
Era così evidente che mi piaceva?
Fred alzò lo sguardo e mi sorrise, ricambiai il sorriso.

«Ciao Hermione!» salutai la ragazza di Grifondoro del terzo anno che avevo conosciuto l'anno prima in infermeria.
«Ciao Grace, come stai?»
«Molto bene tu?»
«Bene... lui è Ron, Ronald Weasley» disse indicandomi il ragazzo dai capelli rossi al suo fianco.
«Molto piacere io sono Grace, Grace Tauril»
«Ciao! Sei la ragazza con si è scritto Fred quest'estate?»
Perché tutti oggi dovevano domandarmi di Fred? I Weasley si erano messi d'accordo?
Aspetta e se non fossi io la ragazza in questione? Se Fred durante l'estate si fosse sentito con un'altra ragazza?
«I-Io.. ecco...»
«Tassorosso vieni qui! Questo lo devi assaggiare!» mi chiamò Fred.
«Anche a te piace, vero?»
«C-Cosa?»
«Niente» mormorò Ron andandosene via.
«Ciao Grace... Ron dove vai? Dobbiamo prendere i dolci per Harry»
«Ciao»
Anche a te piace
Cosa vorrebbe dire?
A qualcun'altra piaceva Fred?
«Cosa devo assaggiare?» chiesi al rosso.
«Questo» disse afferrandomi il polso per avvicinarmi a lui, per poi imboccarmi.
Fred era così impulsivo.
Le mia guance andavano a fuoco, pr non parlare del mio cuore e delle mie gambe, quasi non mi reggevo.
Eravamo così vicini.
Stava sorridendo.
Era tutto..
Cosa.. cosa sto mangiando?
Sentivo uno strano sapore sulla lingua.
«Fred?»
«Si?»
«Cosa mi hai messo in bocca?»
Il ragazzo scoppiò a ridere ed indicò il sacchetto che stringeva in mano.
Realizzai tutto. Non era un dolce di Mielandia. Era un finto dolce, veniva dall'Emporio degli scherzi di Zonko.
La cosa che avevo in bocca sembrava stesse iniziando a muoversi.
Corsi subito fuori. Spuntai il disgusto "dolce" e uscì un'insetto che volò via.
Sentivo dietro di me le risate di Fred.
«Che schifo!»
Mi voltai e colpii Fred al braccio.
«Che schifo!» ripetei con la faccia disgustata.
«Tieni» mi allungò una bottiglia di burrobirra.
Lo guardai titubante.
«Non è uno scherzo»
E ci dovrei credere?
«Provamelo»
«Come desideri Tassorosso»
Detto questo aprì la bottiglia e bevette un lungo sorso.
«Contenta?» chiese allungandomi nuovamente la bottiglia.
La presi tranquillamente e bevvi un lungo sorso. Pian piano il cattivo gusto che avevo in bocca andò via.
Ehi ma ti sei accorta da dove stai bevendo? Chiese la vocina nella mia testa.
Cosa?
In quel momento capii.
Per poco non sputai la bevanda.
I-Io ave-avevo bevuto dalla stessa bottiglia di Fred.
Poco prima... aveva bevuto lui.
Mi girai e gli diedi le spalle, non volevo che mi vedesse arrossire per una cosa così.
«Tutto bene?» chiese avvicinandosi.
Annuii e gli ridetti la bottiglia sempre senza voltarmi.
«Tassorosso non sarai mica imbarazzata per...»
«Ecco dove eravate!» disse Kyle uscendo dal negozio.
«Si eravamo qui» gli rispose il rosso.
«Torniamo ad Hogwarts? Tra un po' ci sarà il banchetto di Halloween» chiese Cedric.
Annuimmo tutti.
Io mi avvicinai a Jane e Kate ancora rossa in viso.
Riuscii a vedere Fred andare da George e Lee.
Che pomeriggio strano.

---

Il banchetto come al solito fu splendido. Mangiai fino a scoppiare.
Però accadde una cosa che mise il panico in tutta la scuola.
Il ritratto che faceva da guardai all'ingresso della torre di Grifondoro era stato rovinato. La signora Grassa si era nascosta e aveva detto che era stato Sirius Black a fare questo. Silente ci portò di nuovo tutti in sala grande e ci disse che avremmo passato la notte lì. Tutte le quattro case insieme. In un angolo riuscii a vedere Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger parlare. Molti vicino a loro seguivano la loro conversazione notai che Charlie rivolse a loro la parola, ma non riuscii a sentire.
«Ragazze ho paura» mormorò Jane rivolta a me e a Kate.
«Lo so, anch'io»
«Anch'io Jane, ma vedrai che lo prenderanno» la rassicurò Kate.
Poco dopo entrambe si addormentarono.
Io, invece, non riuscivo a chiudere occhio.
«Grace sei ancora sveglia?» bisbigliò una voce.
Cercai nel buio il volto di chi avesse parlato.
«Sono io, Fred»
Non aveva riconosciuto la sua voce. Quando bisbigliava era leggermente diversa, più rauca.
«Sono qui vicino a te. Grace tutto bene?»
Fred non mi chiamava quasi mai Grace. Era bello sentire il mio nome pronunciato da lui.
«Si sto bene, tu? George?»
«Si tutto bene, lui sta già dormendo, ma io volevo assicurarmi che tu stessi bene prima»
Era preoccupato per me.
Quel giorno sarò arrossita così tante volte, ma sono sicura che in tutte le volte non ero arrossita così tanto, per fortuna non poteva vedermi.
Non sapevo cosa dire, certo ero spaventata per quello che era successo, un'assassino era entrato a scuola nonostante la sorveglianza dei dissennatori, ma stavo bene. Non volevo far preoccupare Fred.
Cercai la sua mano nel buio, con qualche difficoltà, ma quando la trovai la strinsi.
«Grazie per esserti preoccupato, sono più tranquilla ora con te vicino»
Non riuscivo a credere a quello che avevo detto, forse era per via della stanchezza.
Hai anche tu dei sentimenti
Le parole di mia zia mi risuonarono nella testa. È vero, ho anch'io dei sentimenti.
Vivili
Si, lo farò.
Non mi importava cosa avrebbe pensato Fred, non mollai la presa della sua mano e non rimangiai quello che avevo detto.
Mi addormentai con il sorriso sulle labbra e con la mano di Fred intrecciata nella mia.





 

Buonaseraaa!
Sono finalmente riuscita a pubblicare questo capitolo,
Devo dire che ho avuto un po' di difficoltà nel scrivere la parte dei mollicci, spero sia venuta bene
E anche Grace ha rinunciato a dimenticare Fred... cosa succederà?
Spero vi  sia piaciuto, ditemi che cosa ne pensate
Ora me ne vado a vedere gli Oscar

Detto questo vi saluto,
Kiss and hugs
||MartaWeasley||

   
 
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